Non illudetevi, niente di buono, parlo del rancore.
Ricordo una volta che litigavo con Attila e mia figlia, era piccola all’epoca, era spaventata. Io guardavo questa creaturella piangere spaventata e tremare, e continuavo a urlare e litigare, mentre mi dicevo: possibile che la rabbia nei confronti di quest’uomo sia più forte dell’amore per mia figlia?
Quando apparve un uomo nella mia vita, del quale sicuramente mi sarei innamorata (quello che era nell’aria era così forte!) ho subito realizzato che, in caso di sua incompatibilità col mio amico del cuore, avrei rinunciato all’amore, senza pensarci due volte, e mi sarei tenuta l’amico.
In questo caso, era l’amicizia ad essere più grande dell’amore.
Ora un nuovo caso: odio e disprezzo la sua compagna, mi fa proprio venire l’orticaria e, anche in questo caso, è il disprezzo a essere più grande dell’amore, dell’amicizia, di tutto, perché sarei disposta anche a perderlo, se questo fosse il prezzo da pagare per continuare a schifarla con tutte le mie forze, con tutto il mio cuore, con tutte la mia anima, e pure con tutta la mia collezione di armi bianche e armi da fuoco, qualora le avessi. E perdere il mio amico alimenterebbe ancora di più il disprezzo che provo, e che so benissimo neanche vale la pena di provare, tanto ne è indegno l’oggetto.
PS: non sono particolarmente buonista, vero? Manco ci provo!