Di tutto un po’

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Sembrava una cifra lontanissima, e invece sono arrivati (qualche giorno fa).

Se non ci fosse stata la Fornero starei già a godermi la vita da qualche anno, ma invece c’è, anzi c’è stata, e quindi sto ancora allo sgobbo, ma non mi lamento: in fondo la mia vita è serena, il mio è un lavoro intellettuale stimolante, ricco di rapporti umani soddisfacenti, e per di più sto pure in smart working, quindi è come, in un certo senso, se fossi per metà gia in pensione.

Ventisei anni di singletudine, che non sono pochi. Non me l’aspettavo, non me lo meritavo, ma forse sono la mia esatta dimensione di libertà.

Un tetto sulla testa, una figlia tirata su con le mie sole forze, medico, autonoma: beh, direi che sono stata una gran figa!

Amici tanti, di vecchia data, collaudatissimi e straordinari, ma anche nuovi: una vita direi decisamente soddisfacente sotto l’aspetto umano e poi…

Poi la batosta del sette ottobre, la data dopo la quale la vita di nessun ebreo nel mondo è rimasta la stessa: orrore, incredulità, ma soprattutto questa tremenda sensazione che le ragioni di un intero popolo, del suo diritto a esistere, siano diventati trasparenti.

Studenti universitari in tutto il mondo manifestano contro Israele, ripetono mantra a mio avviso infondati sul piano storico, politico, umano e si vede lontano un miglio che sono organizzati dall’esterno, fomentati, basterebbe guardare quelle tende tutte uguali per non credere a movimenti spontanei.

Intanto continua la repressione delle donne iraniane, ma manifestazioni a loro sostegno non ne vedo da nessuna parte.

Francamente non vedo neanche manifestazioni a  sostegno dell’Ucraina, o del Sudan: fatevi una domanda e datevi una risposta.

Non sono la stessa dopo il sette ottobre. Non è il rigurgito di antisemitismo che mi preoccupa, io non dimentico quello che disse Mussolini: non ricordo le parole esatte, ma il succo sì, diceva che lui non aveva inventato il fascismo, lo aveva solo portato a galla dal cuore degli italiani.

Questo è il mondo in cui sono nata e questo mi tengo: un mondo con tanta inconsapevolezza, priorità diverse dalle mie, tanti individui grigi, vili, egoisti, incapaci e/o pronti a tutto per denaro o per invidia, e poi alcune persone straordinarie, sparse per tutto il globo, che lo riscattano.

Magari non farò parte delle seconde, ma ancora più decisamente non ho nulla a che spartire con le prime: direi che ho condotto una vita onorevole, che poi è quello che la rende degna (e m’accompagno da me).

Insomma, tutto sommato il bilancio personale negativo non è, e quello mondiale… beh, fuori dalla mia portata, forse pure per mia colpa, perché di volontariato ne ho fatto tanto, forse avrei potuto continuare e non l’ho fatto, forse avrei potuto fare la differenza e non l’ho fatta.

O forse sì: in fondo sappiamo che l’effetto batterfly esiste, e chissà che un mio battito d’ala, un mio piccolo gesto, non abbia indirettamente generato qualche cosa di bello in qualche angolo di questa Terra!

9 thoughts on “Di tutto un po’

  1. Il mondo impazzito. Un mondo dove il rovescio diventa una posizione trendy. Siamo disposti a dar retta a quelli che bruciano le nostre bandiere, che calpestano diritti umani nel nome di una entità descritta nei libri di centinaia d’anni fa.

    Io non riesco a capacitarmi. Manifestare per della gente che consideriamo vittime. La stessa gente che gridava con kalasnikov in mano “morte a l’America”, “morte a l’Israele”, “morte a l’Occidente”. La stessa gente che ha come obbiettivo di un mondo senza di noi. Può darsi che mi sbaglio, ma essere ebreo, torna piano, piano alla paura di dichiararsi

    Oggi è di moda pure essere dalla parte di Putin. La convinzione di essere tutta colpa dei americani. Con il loro NATO. “Non si dovevano avvicinare cosi troppo dalla Russia. Guardatevi, dicono tutti, intorno alla Russia si è espanso la NATO”. Un concetto che non è altro che la verità detta al rovescio. Se la NATO si è espansa intorno alla Russia è perché i paesi intorno ad essa gliel’hanno chiesto di aderire. Tutto, in seguito al esperienza avuta con il paese imperialista.

    Oggi siamo tutti antiamericani. Anche se la nostra difesa si sta basando sul loro aiuto, principalmente. Anche se l’uscita dalla miseria di quasi ottanta anni fa è stato con l’aiuto di un certo piano Marshall. Anche se hanno vegliato che il paese non diventasse un satellite di Mosca. E lo dice uno che ha vissuto questa cosa.

    Che mondo triste che viviamo.

    P.S. Non ho capito, sei contenta o sei triste per il discorso “singletitudine”. 😉

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    • Buongiorno Valentino, e grazie per il tuo intervento, preciso e circostanziato. Sono pienamente d’accordo con la tua analisi e non ho nulla da aggiungere, per cui passo direttamente a rispondere al post scriptum.

      Contenta o triste per la singletudine? Non saprei che dirti. Io sto bene, sono serena e non cerco nessuno, ma certo non rientrava nei miei progetti di vita. Il fatto è che a volte la copertina è troppo corta, e se stare in compagnia significa non poter essere se stessi, allora per me la scelta è d’obbligo: meglio soli che male accompagnati!

      Ti riporto una frase letta proprio su fb, che rispecchia molto il mio stato d’animo: “Chi ama la solitudine è perché ha pagato troppo cara la compagnia.

      Sicuramente questi ventisei anni sono stati i più sereni e costruttivi della mia vita, ma mi manca quel sogno di conforto, famiglia, sostegno, progetti condivisi, entusiasmo e picchi di felicità: sogno che non è mai stato realtà, se non in brevi momenti di fallace illusione.

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  2. Spero che la pensione ti faccia lo stesso effetto che ha fatto a me, sono letteralmente rinata sotto ogni aspetto, finalmente si ha più tempo per se stessi e per la propria salute! Per il resto concordo con te, in questo mondo si usa seguire l’onda del momento, che sia più o meno giusta non importa.

    Buon tutto! 🙂

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    • Non vedo l’ora! Se non fossero stati persi quattro anni di contributi già sarei in pensione e invece… potrei andarci lo stesso con l’opzione donna, ma molto penalizzata. Ci sto pensando… se potessi sapere ora in che condizioni sarò alla data “naturale” avrei più elementi per decidere, la mia paura è di non godermela!

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