La paura bussò alla porta il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno
Ieri stavo per perdere l’autobus (more solito), ma quel che è peggio stavo per perdermi quello che è successo a bordo dello stesso.
Dunque, riesco a prenderlo al volo, correndo a piedi fino alla fermata successiva a quella in cui l’avevo perso (evviva la mia agilità! 🙂 ), e quando entro c’era un tipo che cantava a squarciagola: diciamocelo, non si presentava esattamente come persona “normale”, o “in condizioni normali” che dir si voglia.
Io sto al telefono, il tizio imperversa. Si alza, si sbraca su due sedili, ha in mano una bottiglia credo di limoncello, continua a bere e si rivolge a me dicendo: “Sì, sono ubriaco, e allora? Non me ne frega un cazzo!”, e continua a bere e a cantare. Chiaro che sono tutti impauriti, io mi chiedo perché devo fare questo viaggio con questa tensione, in realtà sarebbe proibito entrare in quelle condizioni sull’autobus e molestare il prossimo, ma chi interviene? Mi è capitato altre volte di chiedere denunciare all’autista comportamenti non consoni (tipo quando un altro ubriaco mi tampinava dicendo “Io voglio mettere mio c@@@@ in tua f@@@”), e mi è sempre stato risposto “E io che posso fa’?” ma ieri…
Entra a un certo punto un anziano signore con un’altra signora, e l’ubriaco si rivolge a lui farfugliando qualcosa. Il signore anziano lo guarda dritto negli occhi e gli intima “Alzati da lì, vattene!”. “Oddio,” penso io, “ora questo gli spacca la bottiglia in testa!”. E invece no (e qui torniamo all’adagio dell’incipit), quello piglia e si alza.
Peccato che il signore non si sieda e vada avanti. L’ubriaco lo segue, e stavolta è lui che intima “Siediti, tu e tua moglie”, quello si scansa e l’ubriaco insiste “Vatti a sedere, tu e tua moglie!”. L’anziano ci prova a ignorarlo, ma l’ubriaco non vuol saperne di desistere, allora l’anziano gli prende la faccia con una mano, lo guarda dritto negli occhi e gli dice “Smettila!”.
Lui non la smette e a un certo punto non so cosa succede, interviene un’altra persona, e un’altra ancora: “Scendi da qui!” gli viene detto, uno dichiara di essere della polizia, l’ubriaco oscilla la bottiglia, non si capisce bene se la sta brandendo tipo arma o che. Quello che ha detto di essere della polizia insiste che scenda, che lui quella bottiglia gliela frulla. L’ubriaco si oppone, l’uomo gli prende la bottiglia e la butta fuori dall’autobus. Viene invitato (invitato per modo di dire, gli viene detto a brutto muso) nuovamente a scendere, ma quello si oppone, e allora lo prendono mi pare in tre e lo portano giù. Quello si dimena, scalcia, la scena ormai è fuori dall’autobus e concitata, vengono chiamate le forze dell’ordine che, devo dire, accorrono prontamente, lo ammanettano e lo portano via. Quando lo tirano in piedi ha il sangue che gli esce da un lato della fronte ma la mia impressione, che ho visto la scena dall’esterno e mi pare che le persone che lo tenevano si limitassero a bloccarlo, è che la testa l’abbia sbattuta da solo, non so se nel divincolarsi per liberarsi o volutamente per accusare di essere stato percosso.
Insomma, cose che capitano tornando a casa dopo una giornata di lavoro… 😯