Esami Sissi: breve aggiornamento

intorno a un tavolo

Esami fatti, pare che sia andata bene, ma mentre lei era sotto esami io e Attila, fuori la porta dell’aula, discutevamo…

Lei si era raccomandata che non entrassimo perché si sarebbe emozionata, lui voleva entrare, io lo trattenevo, lui resisteva, e insomma, abbiamo ingaggiato questa lotta greco romana col silenziatore ma, pur bisbigliando, non mi ha permesso di sentire una sola parola di quello che diceva Sissi per quel suo maledetto bisbiglio di sottofondo, tutta una discussione sottovoce su come sarebbe potuto entrare senza farsi vedere, e io che insistevo che non poteva rischiare di rovinarle l’esame e farla bloccare, che aveva bisogno di serenità e di sentirsi a suo agio, e che l’amore di un genitore si manifesta pure nel sapersi tirare indietro al momento giusto, e non essere sempre tra i piedi (unica cosa della vita in cui è specializzato). Insomma, non ho sentito una parola, e non vi dico la tensione per la paura che lei sentisse le nostre voci.

E’ ufficiale: non lo sopporto.

69 thoughts on “Esami Sissi: breve aggiornamento

  1. Ma quello non perde occasione per mostrare di pensare solo a se stesso?
    Mi sa che ti dovrai regolare preventivamente, sempre se per allora ce l’avrai ancora attorno, quando sarà il momento della discussione della tesi di laurea, che li ha ben altro senso la presenza di familiari ed amici, ma anche @Sissi è bene che sappia tutto ciò!
    Allora adesso aspettiamo solo il bel voto, ma almeno potrete, per motivi differenti, tirare entrambe un bel sospiro di sollievo! Ciao carissima, complimenti alla pargola anche da parte mia!

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    • @Sergio: grazie, ora aspettiamo i risultati! Su un paio di cose mi ha detto di essersi impappinata, ma nell’insieme l’esame è stato davvero brillante, d’altra parte mica uno può essere onnisciente! Vedremo se saranno di coscienza, i presupposti, secondo me, ci sono.

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    • @rossodipersia: giusto oggi, a tavola, dicevo che, alla domanda “Cosa farai da grande” oggi come oggi risponderei “Il serial killer”: ecco, con lui sarebbe un buon inizio… 😉

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  2. Io sono dell’idea che i genitori dovrebbero stare a casa e attendere la telefonata di fine esame. Lei sarebbe stata serena lo stesso e tu avresti evitato la lotta greco romana con suo padre.

    Da insegnante posso dire che gli studenti che vengono accompagnati dai genitori (o anche solo uno di essi) appartengono a una delle due categorie (tutte e due sarebbe una catastrofe!):

    a) sono studenti insicuri che hanno bisogno di incoraggiamento
    b) hanno genitori ansiosi che, purtroppo, scaricano l’ansia sui figli

    Non mi pare che Sissi appartenga alla prima delle due categorie. 🙄

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    • @Marisa: mia figlia era serena, del padre non sapeva niente e di me sapeva, come in effetti è successo, che dopo averla accompagnata me ne sarei andata.

      E infatti me ne sono andata, ho cercato di ammazzare il tempo, mi sono prima offerta una ricca colazione (oggi bollino nero per la dieta), e poi sono andata a comprarle i fiori. Li ho scelti con cura, e mentre ero dal fioraio… mi chiama Attila, che mi comunica che è a scuola di mia figlia. Gli dico che sto da fioraio, mi raggiunge e comincia più o meno a criticare i fiori, la carta che io avevo scelto, etc. etc. etc.

      Lo spedisco a prendere un biglietto, e lui col piffero dice che ci va, insiste per aspettarmi perché è meglio comprarlo insieme il biglietto, che lui non ci azzecca (az-ZECCA).

      Litighiamo lungo il percorso dal fioraio alla cartoleria e poi, davanti alla scuola (era passata quasi un’ora e doveva stare quasi per uscire), discutiamo davanti ad altre due mamme. Una delle due ci dice l’ubicazione dell’aula d’esame e lui corre su, e io appresso per fermarlo: insomma, sarò pure ansiosa, ma io mi sono limitata a farle da autista, l’ho accompagnata e me ne sono andata e dopo oltre un’ora sono andata a riprenderla. Lui, da parte sua, non si può dire che sia un genitore ansioso, solo rompicoglioni. Lui c’è, punto, e che non si dubiti di ciò.

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  3. Bene così 🙂 Sono felice che abbia dato il meglio di se, sapendola ipercritica, penso anch’io che le sue titubanze siano state veramente poca cosa 🙂 Ha lavorato tanto per questo giorno…aspettiamo fiduciosi i risultati.

    Per Attila, forca subito. In piazza sotto il sole a monito perenne per quegli altri che si comportano allo stesso modo. Temo non sia l’unico! Vuole rovinare proprio tutto! e meno male che sei riuscito a fermarlo!

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    • @Luisa: io penso che dipenda dai criteri di valutazione. Ha dato prova di essere una ragazza brillante, poliedrica, preparata, che sa esprimersi, ragionare, argomentare, intuire, ricostruire… non ha risposto a tutto, forse che gli insegnanti l’avrebbero fatto?

      Una volta uno studente rispose alla commissione: se io sapessi tutto quello che sapete tutti voi messi insieme non starei qui a fare lo studente.

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    • @Warp9: ma lo sia che chi me l’ha raccontato non ha saputo dirmi come è andata a finire, e saranno quarant’anni che vivo con questa curiosità?

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    • Sai, in bufale e leggende metropolitane sono altamente specializzata, ne sento l’odore a ottomila chilometri di distanza, e le risposte perfette sono SEMPRE bufale, come quella della hostess della British che alla signora che si lamentava per l’insopportabile situazione di avere come vicino un negro avrebbe detto ha perfettamente ragione, non potete stare vicini, è una vergogna, e rivolta al negro avrebbe detto, c’è un posto libero in prima classe, vuole seguirmi? Ha girato alla grande per blog e forum per anni, ma naturalmente non è mai successo niente del genere.

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    • @Barbara: quella del negro è troppo carina, e se non è un racconto di cronaca, sarà una parabola, che ti devo dire! In effetti sarebbe troppo bello che le cose andassero proprio in quel modo e, ti dirò, sono certa che in qualche parte del mondo, quotidianamente, qualche risposta bella azzeccata venga data davvero (e poi, lo sai come si dice qui? Se non è vera è ben pensata 😉 ).

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    • La realtà invece è che quando gli ayatollah hanno condannato a morte Salman Rushdie, la British si è rifiutata di ammetterlo a bordo per non correre rischi. Tu trovi che sia ben pensata? a me pare tanto una ciofeca, ti dirò.

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    • @Barbara: però la sai una cosa? Io su un aereo su cui viaggia uno che gli ayatollah hanno condannato a morte non è che ci viaggerei troppo tranquilla… e forse non ci viaggerei proprio!

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    • @Scruty; l’ha saputo a posteriori, e non l’ha presa troppo bene. All’uscita dall’aula, rossa, euforica, stava dirigendosi verso le sue amiche quando ha visto il padre ed è volata tra le sue braccia (scusate se esisto). Poi lui, col suo sorriso del [parte anatomica dell’uomo demandata alla riproduzione ma generalmente occupata in altro], ha preso il mazzo di fiori che era stato poggiato sul tavolo (sì, quello che avevo comprato io, andata dal fioraio-scelto-aspettato-pagato-portato fino a scuola) e glielo ha dato (avrei voluto farvi notare la naturalezza del gesto).

      A quel punto ho voltato i tacchi e me ne sono andata.

      A posteriori, lei si è giustificata dicendo che il padre non se l’aspettava, e quindi è stata una sorpresa, mentre di me lo sapeva che ero lì: chiaro, io sono quella sicura, scontata, rappresento la certezza e con essa la monotonia.

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  4. Accettaroooooooooooooooooooooo …..
    Vendonsi accette, asce, scuri …. a ‘na lama o doppja ….. cor tajo come ‘n rasojo …. accjaro svizzero solingen …. garantito contro la ruzza e le capoccje de sercjo
    Accettarooooooooooooooooooo … chi le vò ???
    Grossi sconti a le siggnjore maritateeeeeeee …. !!! :mrgreen:

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    • @cavaliererrante: no, niente accetta, voglio finirlo a mani nude. E poi, non vorrei che l’essere accettato lo interpretasse in un altro modo… :mrgreen:

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  5. A mani nude ?!? 😯
    GUANTAROOOOOOOOOOOOOOOOOO …. GUANTI DE FEROOOOOO …. GUANTI CO’ L’ OGNJA ACUMINATA PE’ SQUARCJA’ ….. RASOJI …. LAMETTE ….. CHI LE VO’ ?!?
    ANELLIIIIIIII ….. COR PUNGIJONE AVVELENATO ….. LACCI PE’ STROZZA’ SENZA FATICA PURO Li COLLI TAURINI …. PUGNJALACCI DA NISCONNE SOTTO LE GONNE E, AR MOMENTO OPPORTUNO, DA TIRA’ FORA E SVENTRA’ ‘R MASCHJO ROMPICOJONI ….. PUGNJALI D’ OGNI FORMA E MURTIUSO …. CHI LI VO’ ?!?
    GROSSI SCONTI A LE MOJI DE @ATTILAAAAAAAAAAAAAAAAA …. !!! :mrgreen:

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  6. Waaaa!!! La mia tesina era bellissimissima e i professori – pare – buoni. I presupposti per un bel votone ci sono…solo che in inglese m’impicciavo a parlare (peccato, perché l’argomento lo sapevo molto bene 😐 ) e greco, non lo so, sapevo quello che dicevo ma era come se il professore ed io non fossimo “sintonizzati” in quel momento (il contrario di arte, con quel prof mi ci capisco particolarmente bene). Poi il presidente mi ha fatto lui due domande allucinanti che non sapevo e invece poi me la sono cavata benissimo (ha detto poi di essersi commosso per la mia tesina). Bene anche fisica, italiano e latino. Ripeto, solo un po’ d’impiccio con greco e inglese (soprattutto greco 😥 )

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  7. @ Diemme

    Be’, nel post il racconto era un po’ diverso. Comunque, io non ho voluto nessuno per l’esame orale della maturità e avrei lasciato tutti fuori dalla porta per la discussione della tesi. In quel caso mi sono arresa e ho fatto entrare solo i miei genitori, la mia migliore amica e mio marito (allora ancora fidanzato). Non avevo proprio avvisato nessuno.

    @ Sissi

    Complimenti, cara! E se ti fa piacere, inviami una copia della tesina per e-mail. Sarei felice di leggerla.

    Bacioni.

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  8. @Sissi cara … in cosa ti sei sentita “non in sintonia” con il Commissario di Greco ?!?
    T’ ha chiesto forme verbali, magari riferite all’ 8^ classe dei verbi irregolari, che non avevi affrontato prima a scuola ? In Letteratura non apprezzava le tue riflessioni … o cosa ?
    Comunque, l’ esame di maturità contempla, anzichè la capillarità delle nozioni, la preparazione complessiva del candidato … e specialmente la sua maturità espressiva e la sua originalità, e quindi – per quel poco ( o tanto ? ) che ti conosco – penso che Tu abbia fatto un’ ottima figura ! 🙂
    Un abbraccione …. e tante speranze per te !!! 😀

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  9. Certo è che a leggere queste cronache mi sembra di essere su un altro pianeta: a parte il fatto che a nessuno dei nostri genitori sarebbe mai passato per la testa di venire ai nostri orali, credo proprio che se uno di noi avesse visto comparire uno di loro, ci saremmo sentiti sprofondare dalla vergogna, probabilmente saremmo scappati a nasconderci. Già alle medie, di trentasette che eravamo in classe, mio padre è stato l’unico che a uno dei quattro o cinque orali è venuto (dopo) a vedere se avevo finito, e mi sono sentita morire dalla vergogna.

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    • @Barbara: credo che anche ora sia così: a quanto ne so, nessuno dei compagni di mia figlia – né altri che ho incrociato – hanno voluto che i genitori fossero presenti agli orali. Unica eccezione una somarona, caso in cui è stata la madre a sprofondare dalla vergogna vedendo la figlia fare cotanta scena muta.

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    • Ma io non parlavo di presenza agli orali: mi riferivo a tutta la baracca, accompagnare, venire a prendere, andare a vedere i risultati… A fare la maturità eravamo in 400 circa nel mio liceo, e davvero per tutto il mese non ricordo di avere visto genitori in giro, in nessuna circostanza. (Poi, posso dirlo? quella dei fiori mi è sembrata la cosa proprio più bizzarra di tutte. Lì credo proprio che ci saremmo tagliati le vene in massa, se ci fosse capitata una cosa del genere).

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    • Beh, non siamo tutti uguali. Per quanto riguarda l’accompagnarla, il passaggio in auto era necessario, la scuola è lontana e lei all’esame c’è andata con una trolley carico di libri (ad abundantiam, le scarpe il giorno prima le avevano causato problemi ai piedi).

      A fiori lei c’è stata cresciuta… anche se il fiore più bello rimane lei ♥

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  10. Anche io mi sarei sentita morire di vergogna dall’avere i miei tra i piedi anche in occasioni simili. Non vedevo l’ora di avere un momento mio. Averli vicini era da bambini. Dovevo andare ad una gita, volevano venire anche loro, e mi ricordo avevo chiesto a mia madre di sedersi lontano da me. S’era arrabbiata e m’aveva detto che ero una stupida perché mi stavo vergognando di loro. In realtà non volevo genitori tra i piedi almeno per una volta.

    Però peccato che Barbara non voglia fidanzarsi con Attila, almeno il tempo per rieducarlo un pochino… per amicizia potrebbe, penso io, o no?

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    • @Luisa: a volte i genitori sono iperprotettivi, credo sia un istinto naturale, ed è davvero un’ardua impresa tagliare il cordone ombelicale (ardua per i genitori più che per i figli). I genitori che non lo fanno, vedi Lobot, condannano però i figli a ben trista esistenza, e il loro amore, il loro istinto protettivo, sconfina nell’egoismo cieco e bieco.

      Per quanto riguarda l’accoppiata “Attila-Barbara” io davvero sarei curiosa di vederla, ho sempre amato i fuochi d’artificio. Temo però che tra una Barbara fumantina e un Attila muro di gomma finiremmo per dover portare le arance (con lima) a Barbara… 😉

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  11. Per questo i figli se ne scappano lontano lontano…e come stanno bene lontano lontano…

    Non saprei, io scommetto su Barbara, le posso pure procurare arance con lima, che tornano sempre utili, ma confido che possa capitare ancora una storia che t’ho già raccontato. Un signore aveva una moglie buona buona, le aveva fatto fare tanti figli in epoca in cui le cose funzionavano così. La maltrattava e lei poverina subiva finché è morta. Lui ci ha provato con la seconda moglie e lei se l’è mangiato vivo. Alla fine era diventato un agnellino 😀 A volte è solo questione di approccio 😉

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    • @Luisa: la faccenda mi incuriosisce sempre di più… anche perché secondo me quello che Barbara chiama errore di battitura è stato leggermente freudiano 😆

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  12. Non preoccupatevi della lima, non mi serve: ho una intera collezione di coltelli di tutte le misure, un’altra di cacciavite, due martelli, cesoie da giardino e una pistola che sembra un giocattolo ma non lo è. Ovviamente da usare PRIMA, non dopo. Garantito che alla fine è domato. Domato e steso. Definitivamente.

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