Archivio | 16 marzo 2017

La strada è lunga, ma la sto percorrendo

Come forse qualcuno avrà notato, stamane ho cambiato il sottotitolo del blog: da “Ogni cosa è illuminata” (cosa che continuo a pensare) è diventato “La strada è lunga ma la sto percorrendo”, che rispecchia di più il momento contingente.

Continua la fase di grande benessere, e io cavalco l’onda. So che il percorso che ho intrapreso è lungo ma, in questo momento, guardo l’orizzonte con serenità e la lunghezza del percorso non mi spaventa (ricordo sempre le parole della cara Natalina, “Se le mani avessero paura quanto gli occhi!”, per dire che se uno non agisse perché spaventato dalla mole del lavoro, saremmo tutti immobili).

Speriamo continui, mi sa che erano anni che non mi sentivo così e, non sapendo a cosa sia dovuto questo benessere (giuro, non sniffo!), se lo dovessi perdere non saprei come ricreare la magia: insomma, per ora confermo,

La strada è lunga, ma la sto percorrendo  ❤

Il peso e i consigli dei grandi saggi

Oggi sull’autobus c’era una che, giuro, l’avrei sbattuta al muro. Mai vista e conosciuta, né era nata una conversazione a fronte di qualcosa, mi ha attaccato una tirata di consigli moooolto illuminanti (ironico ovviamente) su come dimagrire.

Perché vedete, dimagrire è facile: tutti i grandi obesi, quelli che da una vita tentano di normalizzare la propria situazione e che alla fine sono andati magari pure sotto i ferri del chirurgo a rischiare la vita e a procurarsi una menomazione pur di dimagrire, hanno avuto la sfortuna di non incontrare lei, che li avrebbe illuminati sulla semplicità del ritrovare il peso forma. La ricetta è facilissima, basta mangiare di meno e muoversi di più, e per fare questo basta un po’ di volontà (il basta un po’ di volontà detto con un grande, grande saggio sorriso).

Già a questo punto uno l’avrebbe azzannata (aggiungendo, con un altrettanto grande sorriso, che evitare di essere azzanati è facilissimo, basta farsi un pacchetto di affari propri, e che con un po’ di buona volontà riuscirci è facile!).

Mi è tornata in mente una mia ex amica (di cui ho avuto modo di parlarvi più volte in queste pagine) che, nel momento del grande stress, in cui il mio fisico iniziò a lievitare senza controllo, di fronte al mio sfogo sulla situazione mi rispose: “E infatti te lo volevo dire che ti eri ingrassata tanto ma non sapevo come fare!”: perché sapete, ovviamente una persona che passa in tre o quattro mesi da 60 a 90 chili NON SE NE ACCORGE, come mai potrebbe!

Seguono gli altri consigli di questi grandi saggi che “lo dicono per il tuo bene” a cui volevo sottolineare qualche concetto:

  1. Una persona grossa LO SA DI ESSERE GROSSA, non c’è alcun bisogno che qualcuno glielo faccia notare.
  2. La persona grossa SA CHE E’ ANCHE UNA QUESTIONE DI SALUTE, non ha bisogno del grillo parlante che le dica “Non è solo per l’estetica, è per la salute!” (sempre con l’aria saggissima di chi conosce la vita). La persona grassa sa dei dolori alla schiena, dello stress delle articolazioni, dell’affaticamento cardiaco e respiratorio molto ma molto più di questi grandi scopritori dell’acqua calda.
  3. La persona grossa SA CHE IL FINOCCHIO CRUDO INGRASSA MENO DEL MARITOZZO CON LA PANNA E DELLA CARBONARA, non ha nessun bisogno di consigli di come pranzare con due carote e, per ultimo, di “andare da un buon nutrizionista” (sempre ammesso che esistano, e che siano così diffusi come pretendono di essere).

Vorrei dire, a queste persone, che invece di elargire buoni consigli elargissero porzioni di verdura già pulita e cucinata. Che poi, ‘sti deficienti, sono gli stessi che quando stai fuori con loro insistono che tu la dieta la interrompa “per una volta”, assaggiando “solo un pezzetto che vuoi che ti faccia”.

Inoltre, insieme all’indirizzo del nutrizionista, ti diano pure quello del cuoco che ti prepari i pasti prescritti (che non ho conosciuto un solo nutrizionista capace di dare una dieta compatibile con la vita che uno conduce), e ovviamente s’informino sul conto corrente su cui LORO effettueranno il bonifico per saldarne i servigi.

Insomma, volete aiutare una persona in carne? Invitatela a fare una passeggiata, preparate un pranzo light quando l’invitate a pranzo, fornite il vostro ascolto affinché uno, quando è sottoterra, si attacchi al telefono piuttosto che aprire il frigo, e così via, perché, cari saggi, il problema delle persone in ciccia non è che mangiano molto, ma il perché mangiano molto, non è che si muovono poco, ma il perché si muovono poco, non è che cercano la soluzione nel frigo, ma il perché cercano la soluzione nel frigo (intendendo, per frigo, dispensa, ristorante, fast food e qualunque altro luogo fornitore di alimenti).

Se non siete in grado di dare questo aiuto, TACETE che è meglio!