Esigere

Fumetto Sissi mamma esigente

Ieri lite furibonda con mia figlia, sempre per il solito motivo: totale mancanza di collaborazione in casa.

Considerate pure che nel we siamo state il sabato impegnate con la famiglia e la domenica non mi ha fatto fare quasi niente, con la scusa che aveva bisogno del “calore mammoloso”, e abbiamo passato una giornata pigra, l’una accanto all’altra, io leggendo e lei al pc che, insomma, una tantum ci può pure stare.

Io comunque il minimo sindacale lo faccio, quello che vedo in terra raccolgo, la mattina prima di uscire magari rigoverno la cucina, o metto su un bucato, o stendo quello avviato la sera prima (non per niente mi sveglio alle cinque!), uscendo mi carico di rifiuti da buttare, e insomma, non sto mai ferma, ma è vuotare il mare con un cucchiaio.

Ora le lezioni all’università sono finite e io capisco che debba studiare per gli esami, ma un’ora al giorno per casa bisogna che lei la trovi, specie che non posso non notare quanto tempo perda su fb e senza contare l’ora a cui si alza la mattina.

Ieri le avevo chiesto di mettere a posto O il bagno O la cucina, a sua scelta. Arrivo come al solito che sono quasi le otto, riscendo di corsa per andare a cambiare un oggetto che non funziona nel negozio sotto casa, vado a comprare PER LEI il latte vegetale che è finito e che lei non ha comprato perché non si è nemmeno vestita, torno a casa e non posso far altro che constatare che non solo non ha fatto assolutamente niente, ma sul tavolo ci sono buste del latte vuote abbandonate, carta di una merendina, carta delle patatine fritte: per lei il secchio dei rifiuti non esiste!

Metto il muso e la invito a svolgere il lavoro che le avevo assegnato, e lei risponde che si è preparata una tazza di cioccolata e la deve bere subito altrimenti si fredda. Dopo due ore era ancora con quella tazza in mano davanti a fb.

In seguito alla lite che ne è nata – e non ho mancato di farle presente che se io lavoro per farle fare la principessa s’intende che io sono la regina e non la servitù – non vi dico che cosa le è uscito di bocca.

No, non intendo parolacce, quelle avrebbero lasciato il tempo che trovavano: avete presente quando una persona che conosce le cose che più vi hanno fatto soffrire nella vita le usa per rinfacciarvele e per affondare il coltello nella piaga quanto più possibile? Ecco, quello.

Cacciata dalla mia stanza, lungi dall’andare a fare qualcosa se ne è tornata con il disegno che vedete, peccato che la mia coscienza sia più che tranquilla e che con me le manipolazioni non attacchino!

Alla fine si è rassegnata a lavare due piatti e il lavello del bagno (solo quello!).

La sera poi voleva riappacificarsi, e non c’è stato modo di schiodarla dal mio letto prima delle cinque di stamattina: non ce la faccio più!

Quando ero in part-time anche la ricerca di un eventuale altro alloggio era più facile, ma ora, incastrare tutto prime delle sette di mattina e dopo le otto di sera è pressoché impossibile, e così la situazione è un cane che si morde la coda.

64 thoughts on “Esigere

    • Il fatto è che è anche convinta di quello che dice, che io sia la negriera e lei la povera vittima! Questa ancora non si rende conto…

      Non mi va di cadere nella trappola dell’ “io alla sua età”, ma io ho iniziato a lavorare – sempre continuando a studiare – a 13 anni, mi sono diplomata con un anno di anticipo, ho avuto il conto in banca da prima della maggiore età e alla sua di età ero già sposata, lavoravo a tempo pieno, mi occupavo di una casa, di una ragazza di 12 anni e di una suocera di 80!

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    • Le sfugge la questione che studiare è il suo lavoro, esattamente come tu vai a lavorare tutti i giorni. EPPURE, nonostante il lavoro, segui anche le faccende di casa. Inoltre, le sfugge anche che studiare e prendere buoni voti non è un favore che fa a te, ma un regalo per sé stessa ed il suo futuro. Le sfuggono un po’ troppe questioni base!

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    • Non le sfugge il fatto che studiare sia il suo lavoro, infatti lo rinfaccia e ribadisce che, facendo quello, è esonerata da ogni e qualsiasi altra mansione. Io le ribadisco che lo studio è un lusso che io le concedo ma non se ne deve approfittare, ma sapessi come è brava a fare la vittima! Comincia a piangere che lo sa che io la ricatterò, che le dirò che non le pago più le tasse universitarie e lei sarà rovinata, ma da qui a passare uno straccio da spolvero ce ne corre!

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  1. Devi essere più rigida con tua figlia. Anche lei deve (non dico può) prendersi le sue responsabilità. Il rispetto è la prima cosa che devono imparare. Non arrenderti! Sii un po’ più dura con lei, poi quando sarà più adulta ti ringrazierà. 😉

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    • Rigida, rigida, ma io a casa non ci sono, e quando il gatto non c’è i topo ballano, e la mia stanchezza cronica è una grossa arma nelle sue mani!

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    • Hai ragione. È dura per una donna da sola, ma una sera ti dovresti sedere con tua figlia e tirare fuori tutto quello che hai dentro facendole capire che da sola non riesci ad andare avanti. Trattarla come un’adulta. Metterla davanti ai reali problemi che tu devi giornalmente risolvere, magari (forse è una stupidaggine quello che dico), ma dirle di pensare a tutto lei per una settimana, come se tu non ci fossi. Vediamo come si organizza.

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    • Pensi che non l’abbia fatto? Mi pare davvero di averle provate tutte, ma lei anziché capire s’incattivisce. Quello che mi ha detto ieri mi ha fatto proprio male, è un dolore che mi porto dietro da quando ero più piccola di lei, una cosa di cui non riesco a parlare (cui spesso qui mi sono riferita come “il segreto di Diemme”). Non è una cosa che ho fatto, è una cosa che ho subìto, quindi non qualcosa da rinfacciarmi di cui mi debba vergognare: la sua è stata solo cattiveria gratuita!

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    • Responsabilizzala di più. Dille che se vuole vivere con te lo deve fare con determinate regole, altrimenti che si trovi una stanza in affitto e se la sbrighi da sola. Io, appena finita la maturità e anche prima ho pensato a me stessa senza chiedere nulla a nessuno. Finché si trova la “pappa pronta” non crescerà mai. Non può pesare così sulle tue spalle, ormai è adulta. Non ti fare mettere i piedi in testa.

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    • Pensa che il padre ha una casa vuota, ma sono coalizzati contro di me, è troppo comodo stare sulle mie spalle! L’unica è andarmene io, ma io la possibilità che ha lei non ce l’ho, e d’altra parte non ho neanche voglia di andarmene o lontano, o in un locale di 20 mq magari pure seminterrato, che è l’unica cosa che mi potrei permettere a Roma.

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    • Non ce la faccio più. Bramo farmi una passeggiata, e invece nel we sto ai lavori forzati. Mi rinfaccia anche che non le cucino, l’unica cosa su cui non ha potuto averla vinta: se hai fame, ti prepari. Per il resto, inutile non provvedere alla sua stanza e alle sue cose, nulla la tange, è in grado di vivere nel caos più incredibile!

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    • Se lei non cambia fallo tu. Creati i tuoi spazi. Quello che riesci a fare per lei se vuoi fallo, ma per il resto lasciala nel caos più totale. Forse si sveglierà da sola. Se dovesse aver bisogno di soldi glieli darai solo a patto che faccia il suo dovere. Fatti le tue passeggiate e ciò che ti fa stare meglio. Sei in una fase depressiva e se continui così non sarai più di aiuto né a te stessa né a lei. Forza ti siamo vicino. Sei tutte noi.

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    • Ho fatto tutto ma, ripeto, il problema è che in casa non ci sono, quindi lei ha buon gioco. Per quanto riguarda i soldi, quelli per il cibo glieli devo dare, per il resto è una ragazza che non chiede niente, non ha nessuna esigenza di niente. Vive nel caos, e lo trasporta nella mia stanza. Oramai sono determinata a farmi fare una porta nuova con serratura, per quanto mi dia fastidio. Ogni mattina ed ogni sera prendo tutte le sue cose da camera mia e le porto nella sua, tutti i giorni, due volte al giorno. Spesso la sera, tornando, trovo che si è addormentata nel mio letto, e così pure sedermi per togliermi le scarpe diventa una lotta greco romana (oppure devo farlo in piedi, chinandomi e/o zompettando su un piede solo). Sono stanca e lei questo aspetto di manipolazione e sfruttamento l’ha preso tutto dal padre, che a 57 anni, a quanto mi risulta, si fa ancora fare tutto dalla madre e la bistratta pure: a noi mamma oramai da tanto non fa più niente, e la teniamo come una regina!

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    • No, non posso, ma certo né lei ne suo padre se ne rendono conto, e più cerco di spiegare più si atteggiano a vittime (notata la scritta del disegno, nonché il disegno stesso?).

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  2. Vedo e leggo a fatica la vignetta (dove tra l’altro ti ha fatta orribile, e questo non è bello)…. e la mia prima risposta è: forse era meglio!

    Se non ti va, censurala e puniscimi, ma sai bene che io non mi trattengo facilmente… 😉

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    • C’è scritto:

      Ehi, io ho pagato per una cosa che prende tutti 30 e che pulisce bene casa tutti i giorni! Un essere umano lo trovavo anche per meno!

      Povera piccola fiammiferaia! Non so da voi, qui si dice “se la può comprare chi non la conosce”!

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  3. Porte con serrature. Se la trovi in camera tua, ti chiudi nella sua e viceversa. Se mi fossi azzardata a dire/disegnare qualcosa di simile a mia madre ai tempi dell’università ne starei ancora pagando le conseguenze, altro che infilarmi nel suo letto per “riappacificazioni”. Il “latte” vegetale se lo può pure comprare da sola, quando le viene voglia di togliersi il pigiama. Se ha tempo per cazzeggiare su facebook, avrà tempo anche per farsi la spesa. Diemme, comprati sane bistecche e latte vero, etimologicamente parlando (tu che cavilli tanto sul significato del termine “matrimonio” non puoi accettare che venga pronunciata la parola “latte vegetale” in casa tua senza avere voglia di scriverci almeno un post :mrgreen: ). Rendi la tua stanza off limits. la chiudi la mattina quando esci e quando la ritroverai intatta la sera sarà un momento di felicità! Scusa, mi ero ripromessa di non intervenire più in post sui rapporti madre-figlia, ma leggere così spesso sfoghi di questo tenore mi fa venire voglia di prendere tua figlia a sane cinquine fino a quando non si rende conto che se non è capace di dare rispetto alla persona che più se lo merita può anche scendere dal piedistallo che si è costruita. Sono sicura che mi farei prima male alle mani io, ma almeno in quel caso avrebbe tutto il diritto di sentirsi vittima! :mrgreen:

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  4. Il disegno e ciò che c’è scritto è davvero ingiusto! Mi meraviglio che non si vergogna di comportarsi così con te che ti spacchi la schiena tutto il giorno, è un atteggiamento intollerabile, soprattutto perché pensa solo a se stessa e non ti fa nemmeno riposare!

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    • Io non lo so da dove le viene tutto questo egoismo e questa cecità totale! Eppure nei confronti degli altri è tanto sensibile, riesce sempre a mettersi nei panni degli altri e capire le loro ragioni… la madre no, deve essere una roccia a prescindere, indistruttibile e priva di sentimenti.

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    • Identico! Ieri però sono riuscita a far fare un paio di cosette anche al padre, mi ha riattivato una vecchia radio e ha buttato i rifiuti: “Capirai!”, mi dirai tu, ma conoscendo il soggetto, il fatto che non abbia devastato e abbia anzi contribuito con un briciolino di attività è già qualcosa!

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    • @Diemme: scusa, ma essere sensibili nei confronti degli altri è facile: non comporta mica attivarsi e FARE realmente qualcosa. Mettersi nei panni altrui e dire di capirne le ragioni, ma non tradurre tutta questa “sensibilità” in atti concreti e quotidiani nei confronti di chi ti sta intorno, o peggio, comportarsi in modo diametralmente opposto all’interno delle mura domestiche, per quanto mi riguarda è puro e semplice narcisismo. Tu sei il mostro cattivo, lei la povera vittima: ne è convinta al punto di ferirti di proposito nel momento in cui tu osi scalfire la sua percezione di se’ come fulgido modello di figlia. Se davvero provasse a mettersi nei panni di qualcuno e non solo a parole, si renderebbe conto di come stai e cercherebbe, almeno un minimo, se non di aiutare almeno di non aggiungere peso. Io non sono né una campionessa di sensibilità, né una persona che si sia mai sentita particolarmente altruista o disponibile, ma ogni volta che leggo post di questo tenore cresce la mia autostima-a-posteriori 😛

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  5. Perdonami ma una cosa così Non la devi permettere! Se ti continui così sei tu la sua “serva” e lei diventa la tua “tirannia padrona”. Scusami ma quanti anni ha? Se va all’università È senz’altro grande e tu devi pretendere che ti aiuti. Seno’ prova a lasciare la sua stanza come un “porcile” . Non fare più x lei da mangiare ignorarla per un Po’. Vediamo un po’ che fa!!

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    • V. una delle risposte precedenti… Il sistema di lasciare la sua stanza com’è e anche di non cucinarle da quel dì che è stato adottato (ovviamente, inutilmente)!

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    • Allora le fai fare un lavoretto estivo in modo tale che inizi a capire cosa co vuol dire piegare la schiena. Tu intanto le dai solo mezza retta per l’università. Ma nel fare questa mossa non devi tentennare! Mi sembra che lei ti abbia in pugno.! Mia figlia che ha 11 ANNi sa anche stirare oltre che cucinare e nei mesi scorsi dove sono stata ammalata mi ha aiutato moltissimo! Prova se vuoi anche a farle leggere i commenti nostri. Un po’ di vergogna ce l’avrà pure sta ragazza impertinente! !! Auguri perché mi sa che ne hai bisogno. Facci sapere che strategia adotterai.

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    • No, non ce l’ha vergogna, anzi, poi mi rinfaccia pure di calunniarla e di rovinare la sua vita sociale!

      Tu pensa che qualche tempo fa andai nella solita pizzeria accanto all’ufficio per prendere un pezzetto di pizza per lei (quel giorno dovevo andare a prenderla perché finiva tardi, e quando esce dall’università è affamata) e, quando per l’appunto scegliendo la pizza me ne esco con la ragazza che mi stava servendo che mia figlia è vegana e quindi avevo poca scelta, lei di rimando mi chiede se mia figlia stava all’università tal dei tali, e mi racconta che seguiva lo stesso corso: “E riesce a conciliarlo con il lavoro qua?” chiedo io, e lei “Faccio quello che posso”. Mi ritrovo a commentare che mia figlia mette come scusa lo studio per non spostare neanche un bicchiere e lei: “Beh, pure io se potessi, con mamma e papà, farei la principessa, ma purtroppo sono sola”. Beh, quando l’ho raccontato a mia figlia si è infuriata, mi ha accusato di andare ovunque a parlare male di lei, che quella la poteva rincontrare all’università e io l’avevo marchiata come nullafacente, che le rovino i suoi rapporti con gli altri, e insomma, non la finiva più: tutto, ma non un esame di coscienza, quello mai!

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    • Allora secondo la mia esperienza con primo figlio chiedi consiglio ad uno psicologo di famiglia. Mi sa che ne avete bisogno entrambe! Ti ha in pugno. Me me dispiace molto ma non puoi permetterglielo. Ne va anche della tua dignità come donna e non le dai un buon esempio se un domani diventerà mamma
      Scusami ma io sono sempre sincera in ciò che penso.

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    • Io devo scoprire il perché di questa resistenza perniciosa, che poi è una guerra in cui perdiamo tutti. Lei farebbe prima a fare quella mezza cosa che le si chiede piuttosto che vivere in questo clima ma… in questo è tutta suo padre, che avrebbe potuto vivere una vita felice ma ha difeso ad ogni costo il suo comportamento “anarchico”, che l’ha portato a una vita ben meno felice e di nessuna soddisfazione. Io continuo a essere convinta della questione genetica…

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  6. Qualcuno, su questa solita tua geremiade … ci ha scritto una “romanza lirica” ( non so chi fosse il musicista, ma ricordo che iniziava con E’ LA SOLITA STORIA DEL PASTORE …. ), e pur tuttavia, abbenchè GUAI A CHI MI TOCCHI @SISSI ( sì … la amo senza riserve e senza limiti, senza se e senza ma, purtroppo … ehm … da padre ), debbo confessare a malincuore che, almeno stavolta, @Sissi HA TORTO MARCIO !!! 👿
    Peraltro, azzannandoti e lacerandoti ferocemente alla sua maniera, non si accorge che in tal modo scriteriato finirà col perderti … e perdere Te per lei sarebbe davvero un grande guaio, o povera amica mia, bellissima @Donna&Mamma, che mostri sempre un gran fisico avante e deretro …. sia pure con una capigliatura che ha fatto a cazzotti col parrucchiere di turno ! :mrgreen:
    😦

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  7. In Analisi Matematica, come sa bene il tuo grande Amico @Valerio ( CHE FINE HA FATTO ? Ah … la mia Memoria che non lascia indietro nessuno ) di una funzione f(x) continua per, x tendente a + oo, se esiste può essere FINITO o INFINITO . Ragionevolmente penso che, nel caso di una funzione-mamma, nell’ unica variabile indipendente “figlia” …. sia INFINITO ed INTRINSECO !
    Sì … Tu puoi allontanarti quanto vuoi, ma “quel” limite è dentro di te, e così te lo porterai sempre dietro, a meno che @Sissi non cambi ….
    Io ci spero, o meglio … SPEREM ! 🙂

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    • Che fine ha fatto Valerio? Credo stia scrivendo un libro di matematica, dopo aver pubblicato quello di astronomia…

      Oggi Sissi era tutta stucchevole e complimentosa (ha passato un altro esame e questo l’ha messa di buon umore), ma dubito che troverò qualcosa di fatto in casa, anzi, considerando che mi ha giusto comunicato che Attila è andata a trovarla e si sta trattenendo in casa mia…

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  8. Quando racconti di tua figlia mi sovviene in mente una serie di persone che più o meno reagiscono allo stesso modo di tua figlia. Una mia amica, ad esempio, non sapeva fare nulla al di là dello studio. Era bravissima, tutti voti alti, ma se capitava di andar fuori non sapeva neanche fare due uova fritte. Nonostante non sapesse fare (mi si lasci dire la parola) un cacchio, un’emerita minc..a, era circondata da uomini e quando posava lo sguardo su di un ragazzo, era suo nell’arco di due minuti. Poi ci sono le figlie della mia vicina di casa. Io non sopporto proprio la mia vicina per tutte quei veleni che ha messo in testa a mia madre e che mi hanno fatto litigare con lei parecchie volte. Queste due figlie oltre a non far nulla in casa (cose del tipo che se vedono piovere non vanno a tirar dentro neanche lo stendino), hanno la patente ma non guidano, preferendo di essere accompagnate dal padre. Lungi da me criticare le persone, ma quando una vicina mette zizzania in famiglia facendosi i fatti degli altri, e poi ha due figlie che con l’avere una macchina (tipo una micra) non la usano perchè vogliono, che ne so, il mini cooper di prima mano… beh, due domande te le poni. Non so cosa spinga una persona al tedio. Forse l’incapacità di staccarsi, il credersi superiori, non lo so. Sta di fatto che della mia amica, si, l’ho invidiata parecchie volte, perchè credevo che ad un uomo interessasse una donna perfetta e capace, mentre delle due ragazze figlie della vicina non mi importa poi tanto. Quando la madre racconta della loro negligenza, tutt’al più rispondo che “poverette, hanno l’università!”

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    • Il fatto è che mia figlia sa fare tutto (a parte guidare), pure se manca il pane se lo impasta e dopo un po’ abbiamo pane caldo e fragrante. Il fatto è che lei fa esclusivamente quello che serve a lei quando lo decide lei (e quando lo fa, come per esempio il pane, non ti dico quello che sporca e che lascia da ripulire!).

      Ieri sera sono tornata, mi sono guardata intorno e le ho chiesto “Che hai fatto oggi per la casa?” (le ho chiesto di dedicare un’oretta al giorno alla casa, ndr). Lei ha abbassato gli occhi e ha risposto: “Ho fatto la spesa” (c’era il padre, e quando c’è il padre vanno sempre a fare la spesa, loro divertimento, che viene lasciata nelle sporte sul pavimento dell’ingresso).

      Alla sua obiezione che in un’oretta comunque non si riesce a fare niente, che a casa nostra bisogna mettere mobili più alti, funzionali, blablabla, le ho risposto di farla finita, che non è che una non lava i piatti e non passa uno straccio sul pavimento fino a che non ha cambiato i mobili! Le ho risposto “Vediamo che riesco a fare io in un’ora”: ho rigovernato la cucina, pulendo bene anche la cucina a gas, ritirato il bucato, fatto non so che altro ed erano passati appena 35 minuti. A quel punto ha iniziato a collaborare: insomma, un braccio di ferro continuo!

      Per le altre tue osservazioni, a parte l’antipatia che suscitano le tue altezzose e schizzinose vicine, caliamo un velo pietoso sulle donne che piacciono agli uomini… che poi, quando prendono la tranvata, li dobbiamo pure sentire lamentarsi che “le donne” sono tutte così e colà!

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    • Si… assolutamente… Stavo sempre con la speranza che qualcuno mi notasse perchè sapevo fare questo e quello… Figurati che tra i vari sogni “erotici” c’era quello di suonare il pianoforte (che so suonare, no ai livelli di mozart…. poi questa è un’altra storia) e di trovarmi dietro un figaccione che mi “acchiappava” dai fianchi accompagnando la sinfonia con dei baci…. Macchè!!!! Ma dovevo vergognarmi anche del sogno, perchè poi il sogno finiva con sto tizio che si spaventava vedendomi in faccia! ahahaha… No, a parte questo, ho sempre creduto nella storia che una donna tutto fare sia quella preferita dal sesso maschile, come quando un tempo si preferiva la vergine al posto della deflorata… Poi ho capito che l’uomo guarda solo due cose: come ti vesti e come piagnucoli. Almeno la maggior parte… E poi, quando prendono la tranvata, so capaci di far pagare alla prossima sventurata (che magari è una ragazza d’oro) tutti i loro errori commessi con la donna sbagliata. Ed io ne so qualcosa.

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    • “come ti vesti e come piagnucoli”: io sono solita dirla con altre parole ma il concetto è lo stesso, li vedo molto attratti dalla donna “vistosa” (insomma, quella che t’ispira la domanda “quanto vuoi?”) o quella psicolabile (la poverina vittima del mondo, rigorosamente piagnucolosa, che tira fuori il paladino della cause perse, nonché crocerossino, che alberga in loro): quando poi le due categorie coincidono il cocktail è micidiale!

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    • Penso che noi donne “normali” certe femmine le abbiamo ben presenti… io personalmente, tutti gli uomini che possono essermi interessati li ho visti con donne a cui facevo tre piste (nel senso che decisamente il confronto lo vincevo con largo margine), eppure…

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    • Ah, dimenticavo. Una volta mi scrivesti una parabola che tengo a mente ogni volta che mi vien voglia di mandare a cagare qualcuno che no apprezza quello che sono. Mi dicesti che in un paese, sulla base di una statistica, i neonati che non piangevano, una volta divenuti adulti e di fronte ad una crisi, erano quelli che avevano maggior probabilità di sopperire rispetto a quelli che da piccoli piangevano… Ah, te l’ho detto che sei una parabolista!

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    • Ma quello è un fatto vero, lo studiai mi pare a sociologia. Dovevano fare un’indagine sulla popolazione, registrarono tutti i neonati, classificandoli tra i più calmi e i più piagnucolosi. Poi in quella nazione ci fu una carestia, e quelli piagnucolosi furono quelli che ebbero il maggiore tasso di sopravvivenza, gli altri morirono in silenzio, senza disturbare… è una storia terribile, ma è la realtà, quella loro e quella nostra di ogni giorno. Io stessa sul lavoro ogni tanto ricevo disposizione di accontentare di più le richieste di qualcuno particolarmente rompicoglioni (ndr, io sul lavoro do comunque il massimo, ed il massimo è quindi quello che ricevono anche le persone educate e tranquille).

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  9. A questo punto, non ti resta che seguire il consiglio del saggio @Warp : comprati ( o fatti prestare ) un cane rottweiler … che terrai rigorosamente ‘a digiuno’, ossia fagli mangiare le stesse cose che mangi Tu ( e cioè … NIENTE ) e tienilo chiuso nel bagno .
    In tua assenza, @Attila verrà a straminchiarsi e a sparapanzarsi sul sofà, dopo aver rastrellato ogni cosa mangiabile nel tuo frigorifero ( ovviamente, tutto quel che sia masticabile, tranne quella schifezza ‘ell’ uommene che mangi Tu per seguire le assurdità della tua dieta ), facendosi – dopo siffatte fatiche di ganassa … e un bel ruttino – un corroborante riposino ! Frattanto, ad una certa ora la prostata lo risveglierà e sarà costretto ad andare di corsa in bagno per fare pipì ( o popò, il che è lo stesso ), ma, non appena avrà aperto la porta del bagno, gli salterà al collo il tuo canetto il quale, reso furibondo dal digiuno, lo scannerà e se lo spolperà zanna a zanna …. lasciando in terra solo le ossa e/o qualche brandello di pelle immangiabile .
    Così, quando sarai tornata in casa …. ti resterà solo la fatica di scopare in terra e di lavare per bene il pavimento, jettando al secchione i residui della pulizia effettuata !
    Nessuno potrà incolparti, nessuno potrà addossarti la morte del sor @Atty : diranno tuttalpiù “poaretto, trovarsi a tu per tu con quel cane feroce …. ma certo che @Diemme poteva evitare di dargli in pasto quelle schifezze che mangia lei, eccheccacchio … “!
    Ma di quello che detta la tua dieta … si finirà per incolpare quel delinquente del dietologo che te la consigliò, mica te … che fosti la sua vittima ! :mrgreen:

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    • No, non mi va di ripulire il sangue, e poi metti che per sbaglio nel bagno ci va mia figlia, oppure io che avrò chiaramente subito dimenticato che c’è il rottweiler affamato?

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    • Io credo che mia figlia sia molto sofferente, mi vive come molto esigente, ha ansia da prestazione e quest’ansia la paralizza. Io non sono esigente come lei mi vive, ma evidentemente in qualche modo le ho dato questa impressione. Comunque in lei la fragilità si fa scudo con l’arroganza, a parole mi teme, a fatti non tiene in nessuna considerazione né le mie richieste né i mei consigli, e così spesso si ritrova a girare in tondo stanca e smarrita.

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