Archivio | 27 Maggio 2016

Il rinforzo positivo

Rinforzo positivo e negativo

Parlavo oggi con una mia collega dei soliti problemi di figli non collaborativi (e voi sapete che sono un’esperta!), e mi sono permessa di darle un consiglio (da me in primis non seguito), e cioè dare ai figli un rinforzo positivo, lodarli per ogni piccola cosa che fanno, trasmettere entusiasmo (ve lo dicevo che la teoria la so tutta…).

Lei mi risponde che non ce la fa, non ci riesce a complimentarsi perché hanno raccolto una briciola quanto hanno disastrato mille cose. “A chi lo dici!”, le rispondo, io mi sento pure ridicola: a 22 anni potrebbe mandare avanti non una casa, ma una nazione (ricordiamo i grandi re del passato, spesso erano adolescenti!), e io dovrei stare lì con la vocina in falsetto a zompettare festosa esclamando “Brava, hai rilavato il bicchiere in cui hai bevuto!”?

Francamente finora me lo sono risparmiato, ma ora sono arrivata a un punto che, prima di ricominciare daccapo e provare ancora, devo tentare ogni sentiero non percorso, ogni possibilità inesplorata.

Ieri ha liberato il tavolo di cucina, devo dire che l’ha rimesso in ordine con amore, si vedeva il classico “tocco femminile”: beh, l’ho molto lodata, molto molto… vi farò sapere!