Archivio | 10 dicembre 2014

Dell’amicizia (la mia)

amicizia vedersi tutti i giorni

“Amo le persone che stanno bene anche da sole: sono quelle che, se ti cercano, è perché ti vogliono bene davvero”.

Leggevo questo pensiero stamattina, e pensavo a quanto è vero, e ripensavo allo stesso concetto espresso in un brano da me riportato su questo blog qualche tempo fa.

———

Ecco, ci sono ricascata. Post iniziato, non finito, e ora l’ispirazione non ce l’ho più, però dove volevo andare a parare mi ricordo. Una mia carissima amica mi ha sottolineato una mia “caratteristica”, la prima volta presentandomela come pregio, la seconda quasi come difetto.

Il fatto incriminato è che io faccio amicizia molto ma molto facilmente. Una volta, tanti anni fa, una persona mi disse che trattavo le persone appena conosciute come se le conoscessi già da un anno (chissà poi perché proprio un anno!).

La volta che me lo sottolineò come complimento mi disse: “Vedi, tu ti puoi permettere di stringere amicizia così facilmente perché poi sei pure capace di grandi tagli. Io, una volta che ho fatto amicizia, poi se non mi va me la tengo sul groppone, non è così facile per me tagliare i ponti”.

La seconda volta (a distanza di anni…), proprio a proposito di un mio grande taglio, mi disse che io sono una persona molto esigente, che poi io dalle persone pretendo uno standard, etico, culturale, comportamentale elevatissimo, e in fondo inganno le persone accogliendole nella mia vita a braccia aperte, illudendole che possano essere amiche mie, e poi di fatto mollandole.

Ho rettificato il suo pensiero, nel senso che io poi non mollo nessuno, e certo non avevo mollato la persona di cui si stava parlando: diciamo che c’è una selezione naturale, che nel mio cuore le declasso (e, ahimé, credo che anche con gli uomini la dinamica sia stata sovente questa!), e poi di fatto se ne vanno da sole, quando realizzano di non avere più nella mia vita il posto che avevano prima, e non ci stanno.

Ora, mi punge una curiosità: voi come vi regolate con gli amici? Ho sentito di gente che ha “amici” (???) zavorra, di quelli che servono solo per riempire il sabato sera, ma con cui di fatto non ha molto in comune: ma dico, li sprecate così voi i vostri sabato? Ne avete che vi avanzano?

Sarà che per me trovar del tempo libero è un’impresa, ma non sprecherei mai ore della mia vita, che ritengo preziose, con gente di cui non m’importa un accidente e che non stimo.

Certo, mica si deve sempre parlare di questioni importanti, a volte si ride delle scemenze, ma io rido delle scemenze con le stesse persone con cui posso parlare delle cose importanti, oppure con contatti occasionali (tipo una persona con cui attacchi bottone sull’autobus, o che incroci in un negozio o in fila a una cassa), non mi sognerei mai di uscire e dedicare tempo della mia vita a persone con cui posso parlare solo di scemenze.

Che poi, in fondo, io non è che io chieda molto agli amici: una dotazione di neuroni superiore a due unità, tanta sincerità, e che mi vogliano bene davvero: vi sembra troppo? Vi sembro così esageratamente esigente?