Archivio | 17 giugno 2013

Il moncherino

muzio-scevola

E’ vero, a volte sono i difetti quelli che più ci mancano delle persone. Quei vizi, quei vezzi, che la rendevano unica e particolare.
Ma ci sono persone che ritenevi uniche e particolari senza che tu trovassi in loro alcun difetto. Vezzi, non vizi. Originalità, non stranezza.
Persone per cui avresti messo la mano sul fuoco.
Io l’avrei messa.
Io l’ho messa.
Io me la sono bruciata.
Ma quando vedo quel moncherino non penso alla mano mancante, penso alla persona mancante.
Quando vedo quel moncherino la fitta di dolore non è per lo spettacolo che vedo, ma per quello che l’ha causato.
E allora ingoio le lacrime, e l’unica cosa che posso fare è non guardare.
Post chiuso ai commenti. Ci sono cose di cui non si ha la forza di parlare. Se ne parlo oggi – la storia è piuttosto datata – c’è un motivo, ma ancora adesso, per andare avanti, posso solo abbassare lo sguardo e ingoiare, in silenzio per non ascoltarmi, lacrime e delusione.