Archivio | 16 Maggio 2014

Nostalgia canaglia

Cancellata da fb

“Mamma, mi manca tanto X!”.

E che le devo dire? Dall’alto della mia veneranda età ho capito che quando qualcuno se ne va, magari dopo un minimo tentativo di chiarire, se risultato inutile, bisogna lasciarlo andare e basta, non si corre dietro a nessuno, non se lo merita nessuno, perché noi non siamo in nulla inferiori a quel qualcuno che se ne va.

Lei le manda comunque via fb un messaggio di distensione, e quella le risponde a brutto muso.

“Bannala,” le consiglio, “occhio non vede cuore non duole”.

Io l’ho fatto.

Un grande accordo, e poi… boh, ti ritrovi una nemica (o un nemico), e non sai perché. In sette anni di blog ne ho lette tante di storie vostre esattamente così, ferite che sanguinano, persone che non si danno pace.

Non lo meritano. Io credo che l’allontanamento così, senza ritorno, senza spazi di chiarimento, sia sempre una fragilità di chi va via, bisogna fare come i cavalli, paraocchi e andare avanti, senza voltarsi… che a voltarsi si diventa statue di sale, ci insegna la mitologia, e la mitologia prende sempre spunto dalla realtà!.

“Mi manca tanto X”.

“Ti capisco, credimi, ma devi concentrarti sugli altri seimiliardinovecentomilioninovecentonovantanovemilanovecentonovantanove esseri umani, non c’è altra scelta”.

Predico bene, e razzolo male.

A lei manca X, a me manca Y. Mi faccio forza, dico che non merita il tempo che perdo a chiedermi perché.

Mi risponde una persona che la conosce: “E’ una persona strana, con una vita strana, che fa un lavoro strano, e tu ti meravigli di una reazione strana?”.

Stringo le labbra, ingoio le lacrime, e cerco di non pensarci più.

Però l’ho bannata, giuro. Per nostalgia canaglia.

(Magari l’immagine non esprime questo concetto, ma era troppo carina e non ho resistito!).