La suocera

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Si scherzava su fb con una “suocera” la quale, nel definirsi “non tradizionale”, si chiedeva se per caso la nuora non l’avrebbe invece preferita “tradizionale”. Le rispondo:

“Tradizionale” è una parola che, riferito alla suocera, non significa belle cose. La suocera tradizionale è quella che ritiene la nuora assolutamente inadeguata al figlio, che avrebbe potuto avere uno donna cento volte migliore. La suocera tradizionale ritiene poi che il figlio, con “quella donna” si sia deperito perché non mangia abbastanza. La suocera tradizionale inoltre constata che la nuora tiene la casa un porcile, e meno male che c’è lei che ogni tanto dà una mano (solo per amore del povero figlio a cui verrebbe un attacco d’asma per la polvere se non di fosse lei!). Infine, la suocera classica ritiene che la nuora non sappia assolutamente allevare i figli, che infatti stanno venendo su come dei selvaggi: ora, in coscienza, cìè una solo nuora al mondo che vorrebbe una suocera “classica”? 😆

E vostra suocera com’è? E come la vorreste? Per favore, non rispondetemi “sotto due metri di terra”, non è sportivo!  😆

49 thoughts on “La suocera

  1. Io la suocera non l’ho. L’avessi, la vorrei disponibile e discreta. Affettuosa magari è pretendere troppo. C’è sempre da imparare da chi ha più esperienza, penso. Tutto sta a proporsi in modo giusto da entrambe le parti, e per farlo ci vuole sensibilità.

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    • La mia prima suocera era bulgara, ben poco abbiamo avuto da dirci (e, infatti, non abbiamo mai litigato).

      La seconda, era una donna meravigliosa, intelligente, colta, simpatica, brillante, discreta, generosa… e il figlio non le somigliava neanche un po’ 😯

      La terza, la conoscete, è la Lobot, che aggiungere? Che l’immagine della lapide e soprattutto la dedica me l’hanno sempre ricordata! 😆

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  2. La Lobot dimostra che ci sono madri che vivono per rompere i c… alle nuore, e non solo, per partito preso. Con donne simili si vive male e basta. Ad un certo punto se il figlio ci tiene alla compagna, argina la madre, se da lei si fa dominare, la compagna fà le dovute riflessioni.

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    • eccome se ricordo!!!
      la morte, per certi versi, annulla tutto e permette anche di rivedere certi rancori,
      resta il fatto che comunque è stata una suocera dal carattere tremendo, che riposi in pace.

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    • @Sabby: però mi hai detto che ora stai rivalutando anche molte cose della vita che era costretta a fare, e di come sia stato necessario per lei essere leonessa in tante circostanza, altrimenti l’avrebbero sbranata…

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    • infatti!!!
      certo, resta quel carattere orrendo, però si capiscono, attraverso una reale apertura, i motivi, le dinamiche, di quel carattere così duro. Certo, ammetto che sto meglio adesso, però in diversi frangenti ne ho sentito la mancanza.

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    • @Sabby: succede a tutti di sentire la mancanza di persone con cui siamo state in atroce contrasto, e delle quali pensavamo che l’unica soluzione, l’unica liberazione, sarebbe stata che passassero a miglior vita.

      Siamo, ahimé, umani, soggetti alle medesime dinamiche, a eguali sentimenti, tutti sotto uno stesso cielo!

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  3. Io sono stata molto fortunata. Ho avuto due suocere ed entrambe mi hanno voluto molto bene. Con la prima qualche problema c’è stato all’inizio, per diffidenza, perchè secondo lei ero troppo giovane (come aveva ragione, ahimè!) però poi si è affezionata e ancora oggi si informa con mio figlio per sapere se sto bene, se è tutto ok… Io dopo il divorzio sono sparita dalle loro vite, mi sembrava che fosse giusto levarmi di torno visto che si dovevano affezionare ad una nuova nuora. Poi l’ho vista in un paio di occasioni e sapete? Il sentimento preponderante era l’imbarazzo. Troppe cose che non ci siamo dette sono rimaste sospese… La mia suocera attuale è un tesoro. Mi ha insegnato un sacco di cose e mi confeziona vestiti, mi rimodella giacche e cappotti e ci facciamo grasse risate alle spalle di suo figlio… Mi va a prendere la figlia al doposcuola (grande aiuto per me che lavoro fino alle 18:00) e cucina le crepes più buone del mondo… Anche mia mamma e mio marito hanno legato e si piacciono, quindi che dire… spero che sarò una suocera passabile…

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    • @fivestarspao: secondo me è anche facile andare d’accordo, basta pensare alla nuora, o al genero, come un membro della famiglia in più, e non come qualcuno che ti porta via il figlio o la figlia. Bisogna rispettare il diverso, perché la nuova coppia giocoforza sarà diversa da quella che hanno formato i genitori, e non si deve entrare in competizione, ma capirsi e rispettarsi.

      Spero anch’io di essere una suocera passabile… anche se al momento fulmino tutti quelli che mettono gli occhi su mia figlia, mai abbastanza adeguati! 😆

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  4. Io, nella suocera, posso dire di aver trovato una seconda madre, ma con i generi forse il discorso non ha più nulla a che vedere con le definizioni, e magari la mia risposta non fa statistica.
    Invece mi sono accorto di aver in casa una potenziale, in certe occasioni già manifestata, e certamente tendente a diventarlo, suocera come quella definita tradizionale, per mia nuora, la moglie di mio figlio!
    Però, cara Diemme, se tu sei alla terza, sono ancora tante le cose che mi sono perse di te….
    Ciao, un abbraccio e felice serata!

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  5. Su questo argomento NUORA-SUOCERA, nel rapporto in cui “generalmente” ( poi …. come sempre, non è difficile immaginare “eccezioni”, questo è pacifico ) una donna divenuta suocera si immedesimi nel ruolo straziante di una mamma a cui, una perfida giovane, ha “arpionato” l’ angioletto di suo figlio con arti subdole, strappandolo al suo “seno di mamma italiana di maschietto italiano”, al suo cuore sempre amoroso e iperprotettivo …. sono stati scritti migliaia di testi … nessuno mai esaustivo fino in fondo !
    Resta quindi, per me il più valido e geniale, l’ aforisma che, ad antica e futura memoria, il nostro @Aquilanonvedente ( o “piucchevedente” …. 😀 ) ebbe a scrivere per le giovani impalmande che, pur non volendo rinunciare all’ impalmatore, storcano il nasino e scalpitino di fronte alla prospettiva di diventare nuore di cotale suocera “tradizionale” 😯 . Bene, per chi non lo conoscesse, @Aquila scrisse esattamente :
    “Ragazze, attenzione : NO SUOCERA, NO PARTY” !!! :mrgreen:
    Quante volte ne abbiamo parlato e scritto, @Diemme, e quante volte ne abbiamo riso fino a sganasciarci ???
    Magari per cercare di lenire, ridendo e scherzandoci su, le angosce di tante giovani malcapitate che, innamorate dello sposo, si sono ritrovate a convivere con arpie che, fossero pure state incarnazioni della @Beatrice dantesca, le avrebbero considerate, sempre e comunque, la peggiore espressione di satana, femmine scaltre che – con arti subdole – avevano irretito il buon figlioletto, senza più preparargli i piattini di mammà, senza soddisfarlo in alcun modo, senza tenergli “le babbucce e il pagiamino” accanto al letto, tenendogli peraltro la casa sporca, e – orribile dictu audituque 😯 – pretendendo perfino di essere amate “senza mammà”, o addirittura di essere amate come mammà ???
    Tantissime volte, amica mia, qui da te e altrove …. e sempre convenendo, al termine della riflessione, che le maggiori colpe di quelle situazioni infami, più che alla suocera rompicogl …. ehmm …. ioni 😳 , erano da imputare ai mariti-figli che, per debolezza, per poco amore nei confronti delle compagne, per pigrizia, per antica tradizione delle famiglie patriarcali …. permettevano alle mammine unghiute l’ invasione senza misericordia della casa “matrimoniale”, talvolta lasciando loro occupare anche il letto nuziale ! 😦
    Sò, sappiamo …. quanto @Sabby abbia sofferto di questa umiliante, angosciante situazione, eppure – restituendo alla suocera generosità e disponibilità, presenza assidua al suo fianco in vita o in malattia o in morte ( e talvolta … più degli stessi figli di quella donna insensibile …. ), talvolta perfino rivolgendole ‘humana pìetas’ e cenni d’ affetto – oggi la nostra Amica può affrontare il futuro a fronte alta, con l’ ammirazione incondizionata di chi, come me, apprezza ed ama chi sappia rispondere con generosità alla cattiveria, chi – pur avendo sofferto – non cede fino in fondo al rancore, giacchè la generosità è vita, l’ odio è la morte !
    Certo, nessuno/nessuna le ridarà mai indietro quegli anni strappati alla sua giovinezza e ai suoi sogni, ma il tempo …. è ancora suo, l’ esempio che ha dato ai suoi due bambini è di quelli che fanno crescere, e lei stessa ( in questo non mi sbaglio …. a gioco lungo ) si è ritrovata …. fragile, ferita, non di rado sola, questo sì …. ma sicura ormai di sè stessa, e certa che lei – interrompendo quella catena odiosa che vuole la donna sempre soccombente al maschio o alla mamma del maschio – risparmierà ai suoi figli, quando fra non pochi anni le porteranno a casa le loro compagne, le stesse amarezze, le identiche sofferenze che furono arrecate a lei !
    @Bruno ….

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    • @Bruno: hai egregiamente riassunto il secolare, anzi millenario dramma nuora-nipote, che ha generato barzellette ancora più che i carabinieri ma, soprattutto, egregiamente hai espresso il tuo affetto e la tua vicinanza e solidarietà alla nostra Sabby 🙂

      Io, da parte mia, penso che l’età mi metta al riparo da eventuali altre suocere 😆

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  6. La morte …
    Fragili siàm … come le foglie al vento,
    e non di rado ci affidiamo pianto …
    ma non si spegne il nostro sentimento,
    nè mai del sogno finirà l’ incanto !
    La morte attende, con la sua falce oscura,
    e fra le nebbie la vita sì fà dura …
    virtù è accettare, e senza mai scordare
    che il sogno è vivo, disteso come il mare .
    Sotto la luna … con l’ onda che lambisce
    la quieta spiaggia e muore sulla rena,
    se “siàm chi siamo” … il tempo non finisce
    e l’ anima s’ invola …. è già serena !
    🙂
    Grazie …. amiche mie, non c’ è solitudine che ci faccia del male, se ci pensa un amico o un’ amica, se ci sta vicino … come piace a me : ‘a prescindere e senza nulla a pretendere’ !

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    • @Bruno:

      Fragili siam, ma forse siamo eterni,
      e mai non ci abbandoni la speranza,
      quali che siano stati i nostri inferni,
      che quell’età che senza tregua avanza

      ci porti tra le braccia del Signore,
      che ci saprà spiegare ogni dolore.

      Vita terrena, di lacrime valle,
      che però porti quella conoscenza
      che ci sospinge per sublime calle,
      a volte dolcemente o con veemenza,

      verso quell’infinito che ci attende,
      coi nostri cari, mai persi davvero
      e coi nemici, in luogo ora sincero,
      dove stoltezza umana non pretende.

      Ahi vita, ahi morte, di voi niente sappiamo,
      e vi agogniamo, temiamo e rifiutiamo,
      in quel circolo eterno d’incoerenza
      dovuto a una primigena innocenza!

      Ahi vita, ahi morte, con voi noi conviviamo,
      in questa terra che noi non conosciamo,
      in un destino che a volte rifuggiamo!

      Senza successo però, siamo tasselli
      di un disegno che sdegna quei fardelli,
      che sopportiamo per compiere quel fato,
      per cui ognun di noi qui in terra è nato.

      Ahi vita, ahi morte, dimmi che ti congiungi,
      dimmi che non c’è inizio e non c’e fine,
      dimmi che tra di voi non c’è confine,
      che vivo coi miei avi e che ben lungi

      sono dal non aver nel mio futuro
      una progenie da stringer forte al petto,
      grazie a Colui di cui sarò al cospetto!

      O vita o morte, ch’ora m’affascinate,
      ma che la gente più spesso spaventate,
      fragili siamo, ma forse siamo eterni,
      e mai non ci abbandoni questa speme,
      di essere per sempre tutti insieme.

      (Diemme, lì 12-04-2012, frutto di un’indigestione d’uova di Pasqua 😀 )

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  7. La suocera si fidanza, si distrae e capisce che non può votarsi alla cura del figlio abbondantemente adulto. Lui ad un certo punto dovrà pur imparare a badare a se stesso…che dici, è ora? Peccato solo che la signora scopra la differenza fra l’amore materno e l’ossessione solo in tarda età ,il figliolo sia stato rovinato senza che lui opponesse resistenza.
    Mio padre in sua suocera vedeva un’altra madre, le ha voluto bene. Mia madre nella suocera non vedeva altrettanto,correggo, fino ad un certo punto le volevano bene, poi sai le solite gelosie fra cognate, tiravano nonna per la blusa, e mamma s’era accorta che qualcosa era cambiato. Mia madre è sempre stata una donna grintosa e non si piegava facilmente. In tutta onestà, faceva bene.

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    • @Luisa: il figlio abbondantemente adulto? Ma di chi stai parlando??? :mrgreen:

      Scherzi a parte, io tra mia madre e mia nonna paterna ho visto all’inizio lo scontro, in seguito sempre negato, perché comunque mia nonna era una gran donna, che alla fine dovevi ammirare per forza. Diversamente mio padre con la donna materna: mio padre non ha mai perdonato alla famiglia di mia madre di non essere “grandi” come i suoi di familiari. I parenti di mamma erano tutte bravissime persone, ma gente semplice, mentre quella di mio padre era una famiglia di eroi, non poteva pretendere quella struttura e quella statura da tutta l’umanità.

      Comunque, è tutta una questione di compatibilità: la suocera che per me è stata meravigliosa, per la prima moglie di mio marito è stata tutt’altro.

      Quello che per me era essere discreta, per lei era essere indifferente, quella che io giudicavo autonomia, per lei era egoismo: come sempre, cento teste cento tribunali!

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    • @gmdb: come la suocera di cui parlavo poc’anzi: gran donna, piena d’interessi! Quando veniva a trovarci non guardava niente, le stava bene tutto, spesso era lei che ci invitava a pranzo fuori, e poi se ne riandava poco dopo perché aveva un sacco di cose da fare: certo, non era il tipo di nonna che faceva trovare alla nipote i biscotti fatti in casa, ma tanto io i figli non ce li avevo! 😆

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  8. io la vorrei, l’ho sempre desiderata ma a naso son piaciuta poco alle poche (quasi) candidate suocere avute negli anni. Che buffo proporsi un tale argomento per ipotesi. Mi sento OT.

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    • @laGattaGennara: io invece ero una di quelle ragazze che piaceva alle mamme, anche alla Lobot inizialmente…

      Solo una volta una mi ha fatto la guerra, ma per procura, perché non mi aveva mai visto. Sapeva solo che ero più grande del figlio e divorziata, e questo le era bastato per farmi la guerra. Poi, a storia col figlio ampiamente finita, ebbe modo di conoscermi e ne rimase stupita, sussurrò ad occhi bassi che mi credeva diversa, e credo che fosse un complimento 🙄

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  9. Ottimi versi … @Diemme ! 🙂
    Non cagionati da indigestione di uova pasquali, ma mirabile sintesi di poesia, memoria, sogno e fede !!!
    Sì, lo dico senza dubbi : eccellenti versi !!!
    E non indegna via da seguire, se mai vi riusciremo !
    @Bruno …

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    • Troppi dodecasillabi al posto di endecasillabi, ma l’ho scritta in pochi minuti, se mi devo mettere a limarla c’impiego ore, e non che non ne varrebbe la pena, ma chi ce le ha queste ore? Lascio pure la cucina da rigovernare e crollo a dormire… sempre che riesca a liberare il letto dalle cianfrusaglie di mia figlia, ultimo sforzo prima del crollo!

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  10. Fai così, @Diemme : salvala in un tuo file … e quando hai tempo, tornaci su … cercando di leggerla ad alta voce, più che per limare le parole ( ma si possono modificare anche quelle … ), per cercare di dare armonia al ritmo ! 🙂
    Per esempio, la prima strofa di quattro versi potrebbe avere quest’ altro ritmo :

    “Fragili siamo, eppure siamo eterni,
    nè ci abbandoni mai quella speranza,
    qualunque siano stati i nostri inferni
    e quell’età, che senza tregua avanza …”

    Vale la pena di tornarci su … è una eccellente composizione piena di significati profondi, cui la forma poetica e la rima danno sostanza sottraendovi la retorica !
    C’ è da ridere – anche se i gusti son gusti – quando si sente dire in giro che la “vera poesia” disdegna la rima 😯 ….. con ciò cancellando @Dante ( il gigante della poesia mondiale, il più grande di tutti – ad unanime giudizio- dopo @Omero ), per non parlare dell’ @Ariosto, o del @Tasso ecc. ecc. .
    No, per me la Poesia è libera, può compiacersi delle rime oppur no, può essere ermetica o solare, priva di significati ( pura musica … ) o meno …. tutto quello che conta è “l’ emozione” e gli strumenti, non obbligatori, ma di volta in volta più idonei per catturarla e riproporla anche agli altri che la leggano . 🙂

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    • @Ser Bruno: caro cavaliere, per quanto mi conosco, su quei versi non ci tornerò mai. E’ un po’ come il disegno di un pittore sulla tovaglia di un’osteria, uno schizzo buttato lì, non un’opera su cui si torna e torna per perfezionarla attraverso mille studi: insomma, ci sono scritti a cui tengo, ma relativamente a questo, una specie di farneticazione buttata lì in pochi minuti, non ho intenzione di andare a risciacquare i miei panni in Arno (anche perché sai com’è, nei pressi dell’Arno si rischiano pessimi incontri! 😆 ).

      Comunque trovo eccellente la tua rivisitazione, e se ti ci vuoi divertire tu a sottoporre a cesello le mie rime, ti assicuro che non m’offenderò per niente, anzi, mi piacciono i lavori a quattro mani!

      Grazie comunque per l’apprezzamento! 😀

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  11. Ricordo, quando militare …. many and many years ago, in a kingdom by the sea called Pesaro, mi recai una domenica a Recanati, e vidi per la prima volta la casa di @Giacomo Leopardi …..
    Ci arrivai per caso, girovagando ‘alla cieca’ per questa piccola ma incantevole cittadina marchigiana, con un altro amico soldato e romano come me, entrambi abbandonati da un terzo amico, soldato e romano anche lui, fidanzato con una bella ragazza recanatese, che ci aveva allettato invitandoci ad accompagnarlo lì per passare una giornata insieme a lui e ad altre ragazze che ci avrebbero atteso …. Ma l’ appuntamento non riuscì …. e chi ci aveva invitato, dimenticando le sue promesse ( e la circostanza che non conoscevamo quella città …. nè sapevamo dove andare ), ci abbandonò improvvidamente là ! Era una domenica, una stranissima, vuota …. disperata domenica senza senso e con molta, acuta nostalgia di Roma, un giorno di festa in cui due soldati ‘in divisa’, fuori presidio, con ‘quattro soldi in tasca’ e senza meta, e per giunta abbandonati senza alcun riferimento logico nè possibilità di tornarsene indietro …. la macchina con cui eravamo arrivati apparteneva al terzo amico ( …. tacci sua ! ), che ci avrebbe ripreso soltanto la sera 😯 per riportarci in caserma ‘prima del silenzio’ …. Camminavamo così anche incazzati, annotando farmacie con l’ insegna “Farmacia dell’ Ermo Colle”, o trattorie come “L’ Osteria del Sabato del Villaggio” …. tutto e ogni cosa era intitolata al Poeta …. e tutto sembrava respingerci come un corpo estraneo …..
    Ma avevamo vent’ anni, io e @Tonino …. e dentro ci urgeva qualcosa che nemmeno noi potevamo fugare o irridere, il tempo se ne andava al galoppo …. e presto, anche quella stradannata domenica di appuntamenti inconclusi ed estraneità …. sarebbe stata un altro frammento della nostra gioventù strappata via, tolta a noi per sempre, per non tornare più !
    Così, rassicurai l’ amico …. gli dissi di camminare fino a sfiancarci, per fermarci poi alla prima bettola che avessimo incontrato per entrare, e metterci sistematicamente a bere per dimenticare …. ricordando ! Chiesi ad un passante dove si trovasse il colle dell’ infinito, ed egli – guardandomi con stupore – mi rispose che c’ eravamo già, ed indicando una specie di siepe di mortella, un rialzo di appena qualche centimetro più alto del suolo che calpestavamo disse : “Eccolo qua, ragazzi” !!! 😯 “Quello” ??? – mi chiesi e gli chiesi – “…. quello il luogo da dove s’ affacciava il Poeta, quell’ orizzonte scalcinato che ci sta additando, rimarcato dai tetti di qualche sgangherata casupola, sarebbe dunque il limite accorato da cui lui, il “nostro”, il dolce, il mai dimenticato @Leopardi …. percependo le morte stagioni, vedeva infine l’ infinito” ?!?!? 😯
    Fui ineducato, imbecille … col povero passante che non capiva la mia delusione rabbiosa, e lo lasciai di botto là, con la consueta battutaccia gratuita ‘alla romana borgatara’, parole sceme uscite fuori, in un istante stupido, dalla bocca immemore di un soldato romano ancor più stupido …. e me ne rammarico tanto anche ora !
    E ce ne andammo scappando, coll’ amaro in bocca e nel cuore …. perduti noi in un niente, delusi, affamati, segnati da una malinconia nostalgica di casa che ci faceva star male …. ah se solo ci fosse stata là, a portata di mano, una bottiglia di sangiovese …. ed un posto in cui fermarci …. e smarrirci perdutamente per ritrovarci a Roma in un istante !
    “Dai, Tonì …. vieni con me, un posto in cui sederci a portata della nostra miseria …. ci sarà, in questa cazzo di città, qualcosa mangeremo …. ” !!!
    Per uscire da quella specie di Villa Borghese nana che era – ed è – il Monte Tabor ( altro che “colle dell’ infinito” ….. ) prendemmo un viottolo che si restringeva per curvare in uno stretto vicolo . Alzai la testa per leggere la targa stradale in marmo inchiodata a un muro screpolato …. diceva : “E intanto il sole va scomparendo – tra i monti e par che dica – che la beata gioventù vien meno” ….. Portava in una piazzetta chiusa, di cui un’ intera quinta era costituita da un elegante, austero Palazzetto chiuso da un solenne portone in legno con due battenti muniti di “batocco” …. La targa d’ ottone ossidata dal tempo indicava CASA LEOPARDI !
    Non fu facile entrarvi … era domenica e la casa era chiusa ai turisti, era domenica e la governante ci spiegò che, per la recente morte di un componente della famiglia Leopardi, la casa era in lutto e …. ma quel giorno, non mi avrebbe fermato neanche la spada dell’ Arcangelo @Gabriele o la furia delle @Erinni …. Recitai, mentii, adulai, finsi di piangere …. e o per il carisma che anche allora non mi mancava oppure perchè quella governante pensò – giustamente – che era meglio assecondarci e liquidarci con poco, visto che eravamo dei rompicoglioni inopportuni, e in divisa, non facili da prendere a calci in culo e rispedire al mittente …. insomma entrammo !!! 🙂
    Ed una volta dentro …. non appena il profumo stesso degli ambienti scarni ci pervenne turbandoci …. via la malinconia, via l’ incazzatura, via il sentimento del tempo, via la vita stenta del soldato, via il bisogno di casa ….. via tutto se non quei frammenti di fogli e foglietti scritti minutamente ‘a mano’ con inchiostri resi marrone dal tempo, immersi noi nel silenzio senza più soluzioni, in quella presenza-assenza che ci dava i brividi …. entrando uscendo in quella fitta rete di stanze ricolme di libri, tenendo in mano pagine che Lui stesso aveva letto …. “e la presente e viva e il suon di lei” ….. che straordinario prodigio la poesia, e come vero che “il naufragar m’ è dolce in questo mare” ….
    Scusami @Diemme …. per questo mio lungo ‘off topic’ ( cancellalo pure, se vuoi …. ), ho dimenticato pure quel che volevo dirti e scrivere qui : m’ ha fregato leggere quei tuoi versi che dicono :
    “Ahi vita, ahi morte … ora che qui giungi,
    dimmi che non c’è inizio e non c’e fine,
    dimmi che tra di voi non c’è confine,
    che vivo coi miei avi …. ”
    Sì … e la presente e viva e il suon di lei !
    Scusami ancora, amica mia …
    @Bruno

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    • @Bruno: mi hai fatto morire dal ridere con la storia dell’ermo colle, anche se poi la riflessione che ne consegue è seria, che è il valore soggettivo delle cose quello che conta, non quello meramente oggettivo!

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  12. mia suocera (ovvero il punto di partenza di questo post!): una bella donna, egocentrica a livelli estremi, schietta, contraddittoria, provocatrice, a volte invadente, sa essere pranoterapeutica (!) ma anche irritante (a volte), originale, divertente! Devo dire che io ci vado molto d’accordo, soprattutto dove averci bisticciato qualche mese fa, ha capito che io non sono influenzabile, ne ipocrita, ne leccapiedi e questo le piace, se una cosa mi da fastidio gliela dico con molto rispetto e lei fa altrettanto! 😀 Una cosa che mi piace di lei è che riconosce sempre quando sbaglia ed è sempre felice, per quanto i difetti, la accetto volendole bene! 😀

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    • @larosaviola: una lite iniziale ci sta, bisogna misurare le forze, segnare il campo… da “patti chiari amicizia lunga”, ovvero una presa di posizione con tanto di puntini messi sule i, nascondo grandi sodalizi e grandi affetti.

      Se ci litighi però non mettermi in mezzo, oramai sono amica di entrambe! 😆

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    • @larosaviola: io pure con la Lobot sono stata molto paziente, e ancora oggi aspetto con pazienza che il Padreterno se la raccolga, invece di accopparla personalmente 😆

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  13. Io sono stata fortunata con mia suocera. Lei fondamentalmente si faceva i fatti suoi anche se questo non sempre si è rivelato un pregio. Ad esempio, in un momento di crisi coniugale, le ho chiesto una parola di conforto ma mi ha detto: “Sono fatti vostri”. Mai chiesto più nulla.

    A parte questo, mi ha sempre apprezzata, ne sono certa.

    Il sabato, durante tutto il periodo universitario, ero ospite fissa a pranzo. Molte domeniche si andava a mangiare fuori con il resto della numerosa famiglia e non mi è mai dispiaciuto.
    Quando mi sono sposata invitavo spesso i miei suoceri la domenica a pranzo. Ricordo ancora un’occasione in particolare: avevo preparato del pesce, per cambiare. Per primo avevo servito degli spaghetti ai frutti di mare. Quando servii a tavola, notai la faccia stupita di mio suocero ma quella della suocera era impassibile. Scoprii poi che lei non gradiva la pasta con il pesce perché le ricordava il suo viaggio di nozze a Napoli dai parenti di mio suocero. Cosa che, evidentemente, non era stata particolarmente entusiasmante. Alla fine mi disse: “Ti ringrazio per avermi fatto rimangiare la pasta col pesce dopo più di cinquant’anni”. Un modo come un altro per dimostrare la sua diplomazia.

    Non ho mai ben capito, però, come mi considerasse. Mi spiego: mentre mio marito è stato fin da subito invitato a dare del tu ai miei genitori, io mi vedevo costretta a dare del lei ai miei suoceri. Pensavo che in questo modo volessero mantenere le distanze, non mi considerassero una di famiglia. Insomma, si dà del lei agli estranei, o no?
    Negli ultimi anni della sua vita, però, quando ormai ogni freno inibitore se n’era andato, con la complicità dell’Alzheimert, un giorno una delle tante domeniche in cui andavo dai miei suoceri e preparavo il pranzo, visto che lei ormai non si muoveva più da casa ed era impossibile andare al ristorante, mentre fingeva di mangiare ma in realtà contava i piselli che aveva nel piatto scostandoli uno dall’altro con i rebbi della forchetta, di punto in bianco mi disse: “Tu sei la mia terza figlia” (mio marito ha due sorelle). Be’, anche ora che ricordo questa frase detta in uno dei rari momenti di lucidità, non riesco a non commuovermi.

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    • @Marisa: anch’io mi commossi per una frase di mia suocera. Era malata, aveva avuto una serie di ischemie cerebrali e non connetteva più, ma riusciva a percepire l’affetto e la cura, e un giorno mi disse “Grazie, grazie tanto di quello che fai per me: quando sarai vecchia tu ci voglio pensare io a te!”.

      All’epoca mi fece tanta tenerezza, ma adesso che il tempo incalza, e lei è in cielo da tanto tempo, penso che, chissà, magari sarà così 🙂

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  14. Amica di entrambe ?!?
    Di @Larosaviola e della @Suocera ?!? 😯
    E non vorresti essere messa in mezzo ?!?
    Embè ?!?
    Fai come il Re @Salomone : convoca di fronte a te le due litiganti, e minaccia loro di spaccare a metà il marito-figlio, riservandone una metà alla mammina premurosa e l’ altra alla sposina ansiosa, con l’ intesa sancita che ciascuna delle due si prenda ( e s’ accontenti …. ) di mezzo figlio-sposo !!! :mrgreen:
    @Bruno ….
    Postescritto : beninteso che, il minacciato taglio a metà, debba essere verticale, acciocchè a ciascuna pretendente vada “la metà di tutto” …. quella cosa là compresa !!! 😆

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  15. Eh …. ma “certe” mamme italiane di maschio italiano …. non disdegnano di comportarsi come se le fanciulle impalmate fossero loro, e guatano la nuora “anche” come una rivale ….
    Sarà colpa del povero @Edipo ?!?
    Sarà carenza affettiva per le @Suocere che, insoddisfatte ddi loro compagni, finiscono per innamorarsi dei propri figli ?!?
    Boh …. e chi lo sa, ma accade, e per le povere nuore son cavoli duri da digerire !!! :mrgreen:
    @Bruno ….
    Postescritto : certo, al di là del leggendario motto di @Aquilanonvedente ( NO SUOCERA NO PARTY ), un minimo di reciproca collaborazione e/o sopportazione ….. gioverebbe ad entrambe, e tanti problemi che appaiono insormontabili …. si appianerebbero ! 😀

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    • Troppo carina, ma dove l’hai scovata?

      Comunque hai ragione, una mia collega, in guerra con la suocera invadente, lo diceva sempre, che se nopn fosse socialmente moralmente riprovevole ci andrebbero pure a letto coi loro figli, perché come lo fanno loro non lo fa nessuno, e noi quei poveri figli non li soddisfacciamo!!! (si dice così? 😆 ).

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