Family day

utero-in-affitto

Da un intervento di un mio amico (il neretto è mio):

“[…]Un bambino da adottare non è il diritto di nessuno. Nemmeno di una coppia eterosessuale. È il dovere invece di ognuno trovare la soluzione migliore a un bambino rimasto solo.
La fecondazione eterologa poi è l’ultimo barbaro residuo del colonialismo occidentale dove un forte sfrutta a pagamento il corpo di un debole per soddisfare un suo bisogno. Non per aiutare il disagio di un altro.
L’altra questione è la cancellazione del concetto di diversità. Un tempo gli omosessuali lottavano per veder riconosciuta la loro diversità e mai avrebbero abbracciato un’istituzione borghese come il matrimonio. Oggi che questa istituzione è in declino sono invece proprio loro che pretendono la perfetta omologazione nel nome della cultura dei diritti a tutti[…].

66 thoughts on “Family day

    • Ma come, sei omofobo? Ma loro si amano! E poi non vedi che le famiglie tradizionali sono tutte un covo di violenti, maniaci, ipocriti, pedofili assassini, che nelle famiglie tradizionali si tirano piatti dalla mattina alla sera, mentre l’unica vera oasi di felicità, l’unica vera famiglia del Mulino Bianco è quella omosessuale?

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    • ebbene si’ !!! ma a ragion veduta … laureato in pedagogia ed insegnante per 16 anni ho come unico obiettivo il BENE dei minori da sempre ! Questi soggetti ,che dimostrano quello che sono nei gay pride…, non sanno nemmeno cosa significhi “educare” nel rispetto dell’esistenza altrui: sono dannosi, pericolosi , ignoranti ecc.ecc. Per conto mio tra loro possono inchiappettarsi sino alla fine dei tempi ma che non plagino i minori !

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    • Sono rimasto inebetito all’ultima puntata di Virus: hanno fatto vedere un paese dove sposarsi fra gay è normale, dove adottare una bimba è scontato. Hanno fatto vedere un bel servizio su due normali gay americani, artisti, che vivono a Barcellona e che , da quanto visto, hanno un sacco di soldi. Una coppia gay come tante insomma che hanno adottato una bimba. Perché la mamma a 6 mesi di gravidanza si è accorta che non c’è l’avrebbe fatta da sola. Quindi questi due mecenati, benefattori dell’umanità, si sono presi l’onere di allevare la piccola. Pensare che mandano alla madre una foto per ogni compleanno! E nel servizio facevano vedere come cucinavano i muffin alla piccola che stringeva a se un cucciolo di cane… Tutto bellissimo ma sta piccola aveva un’aria tristissima e non ha detto una parola… Ma questo a Virus non l’ha notato nessuno? Vedrete fra 5 anni come pelerà quella povera piccola

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    • Il fatto che Porro e la sua banda chissà dove saranno. La colpa non è sua ma del perbenismo unito a un pensiero unico che pervade la società. Sembra quasi che tutti la pensino così. Come i sorrisini da Fazio sempre quando si parla su quel l’argomento, come per dire : ma come si fa ad essere contro le nozze gay? Alle adozioni gay? C’è forse un pazzo che la pensa diversamente? Ahimè qui in Germania abbiamo solo 3 canali in italiano e ci sorbiamo solo la Rai ma hai ragione la TV fa dovero vomitare

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  1. le famiglie normali? si parla di abominio per quanto riguarda i figli in provetta o l’utero in affitto. Ebbene, andatevi a fare un giro nei siti sadomaso e cercate di conoscere quei bravi paparini che fanno sadiche torture e quelle brave mammine che si prodigano in frustate a pagamento per il prossimo. Credo che non conosciate affatto la normalità delle famiglie e mi spiace dover portare questa voce così scomoda ma quotidianamente ho a che fare con persone dalla doppia vita che si arrogano il diritto di dire agli altri ciò che è bene e ciò che è male e poi loro stessi fanno il peggio di tutto. Mi spiace ma io non sopporto questa subdola normalità di cui tanto si parla, perchè nella realtà non esiste.

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    • Beh, io non la penso così. La doppia e tripla vita la fanno uomini e donne, omosessuali ed eterosessuali, e poi ci sono persone che semplicemente di vita ne hanno una, e con quella sono coerenti. Non ritengo che il mondo sia così mostruoso, che le brave persone senza maschera non esistono. Esistono le persone leali, con dei principi, esistono famiglie sane, e non solo sostengo che esistono, ma anche che siano la maggioranza. Quel “Credo che non conosciate affatto la normalità delle famiglie” mi sembra, francamente, un tantino pretenzioso. Poi io non sto dicendo agli altri come devono vivere, non m’interessa proprio come vivono (finché non mi pestano i piedi), ma mi ritengo in diritto di esprimere la mia opinione, anzi, la mia convinzione, su quello che è il matrimonio, di cui lo scopo procreativo è elemento fondante. Non è solo l’unione omosessuale che ritengo improprio possa essere assimilata all’istituto matrimoniale, ci sono una serie bella nutrita di matrimoni fasulli, perché mi dici che razza di matrimonio è quello del novantenne che si sposa la ventenne? Quello si chiama “ticircuiscoperleredità”, non matrimonio! Mi stanno benissimo le persone omosessuali, non sono certo omofoba, tanti li considerano pervertiti, malati, pedofili, e io rifuggo piuttosto questa gente così ignorante, e mi tengo stretta i gay (ci scrissi un articolo, se vuoi dacci un’occhiata). Nel ricercare l’articolo che ti ho linkato ho trovato anche questo, e ho anche un figlioccio gay, nessun problema con le persone in quanto tali, con il loro diritto a vivere la propria vita alla luce del sole e ad essere ufficialmente coppia con un’altra persona dello stesso sesso, solo che il matrimonio è un’altra cosa.

      E comunque mi scoccia da morire, e mi fa irrigidire di più nella mia posizione “conservatrice” questo loro volere ribaltare la questione e voler far passare che sono solo loro i giusti e noi tutti ipocriti, tutti falsi, tutti pervertiti, violenti, sbagliati. Francamente, su questo punto, hanno davvero rotto l’anima.

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    • Io non sono contraria al matrimonio, non sono contraria alla procreazione e non sono contraria alle unioni civili e nemmeno alla doppia vita. Sono contraria a chi predica alcune cose che riguardano certi valori e poi non fa quelle cose. Tempo fa ci fu un certo berlusconi che decantava le lodi della famiglia proprio quando stava per divorziare. Allora non è questione di morale o religione, no, ma solo di coerenza. La mia opinione era riferita solo alla coerenza. Perchè quando si va in piazza e si gridano certe cose bisogna anche farle sul serio quelle cose e non stare a fare la recita. Quindi se nella maggior parte dei casi le stesse persone che parlano di certi valori poi dimostrano di fare una vita in cui i valori non esistono per niente allora a me scoccia, a malincuore, dire che la merda sta proprio là dove sembra che batta solo il sole. Non ci sono giusti e sbagliati, ci sono solo persone, persone che hanno diritto alla libertà di poter avere quello che hanno gli altri. Io non sono contro gli etero e contro chi è religioso, ma sono contro quelli che nascondono la verità dietro le belle parole su certi temi. Io sono bisex e se un giorno decidessi di sposare una donna, un trans, un cane e un gatto non deve esistere nessuno che venga a dirmi che non posso. Per le persone esiste il diritto alla libertà e dev’essere assicurata a tutti e non solo ad alcuni. L’uguaglianza è questa, il non fare differenza tra le persone, per nessuna cosa. Altrimenti la libertà e l’uguaglianza rimangono solo cose scritte sui libri e basta e annulliamo tutto.

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    • Amleta, mi sento di non essere d’accordo su gran parte di quello che hai scritto: tu scrivi che non sei contro la doppia vita e poi dici che ce l’hai – giustamente aggiungo io – con chi predica bene e razzola male, e mi sembrano due pensieri in contrasto. Assolutamente in disaccordo con la tua frase finale, “L’uguaglianza è questa, il non fare differenza tra le persone, per nessuna cosa”: quella non è uguaglianza, è cieca omologazione, ed è la più subdola forma di discriminazione (poi aggiungo un’immagine per spiegare meglio quello che intendo).

      Insomma, non puoi dare a tutti gli stessi occhiali da vista per non fare differenza, devi tenere presente che c’è chi è miope, chi astigmatico, chi vede benissimo: trattarli in maniera diversa a seconda della loro natura significa creare le condizioni per una reale uguaglianza, perché alla fine tutti vedranno ugualmente bene e potranno, che so io, assistere a una proiezione, leggere un libro o una presentazione. Dare a tutti lo stesso strumento invece significherebbe migliorare la condizione di alcuni, peggiorarla di altri, lasciare qualcun altro tale e quale. A me le tue, francamente, sembrano parole avulse dalla realtà, perché mi spieghi che cosa significa sposare un cane o un gatto? Che cosa è secondo te il matrimonio? C’è gente che ha rapporti con animali e la cosa non mi deve interessare? Bene, infatti non m’interessa, ma questa gente mi deve comunque spiegare che senso avrebbe un matrimonio con la pecora o il cane di turno.

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    • sì, esiste gente che ha rapporti cogli animali, c’è gente che ha rapporti con la cacca, è proprio quella gente che va in piazza a parlare di famiglia, di amore, di figli, …..ho detto che non sono contro la doppia vita ma sono contro chi ha una doppia vita ma poi va in piazza a parlare di valori familiari e di amore familiare. Forse non mi sono spiegata bene, ok. Forse tu non hai mai avuto a che fare con queste famiglie, forse è meglio per te non sapere cosa c’è dietro alle famiglie normali. certe volte invidio chi non sa certe cose, sì, perchè poi viene più facile fare le differenze.
      E’ chiaro che ci sono diversi tipi di miopia ma se tu neghi gli occhiali a certe persone e ad altre non li neghi allora gli neghi qualcosa di essenziale. Che poi uno si voglia sposare, un altro si voglia solo unire, un altro ancora si voglia solo divertire, sono fatti personali e ognuno sceglie per sè. Ma la libertà di scelta ci dev’essere e dev’essere sempre assicurata. Se io muoio e voglio che la mia ipotetica futura compagna abbia casa nostra e tutto il resto io devo avere questo diritto, come ce lo hanno tutti gli altri. Se sposo un uomo deve essere uguale, e se mi unisco con qualcun altro devo avere sempre lo stesso diritto. Di matrimoni ormai ne esistoo due tipi, quello religioso e quello civile, adesso ne esisterà un altro tipo: l’unione tra sessi uguali. Mi sembra il minimo che si possa fare per tutte quelle persone che finora hanno dovuto subire discriminazioni di ogni tipo. Avere un altro tipo di unione civile non toglie niente alle altre. In fondo se uno ha bisogno degli occhiali si fa in modo di farglieli avere no? che poi possa scegliere tra lenti diverse è appunto una libertà di scelta. Io non vado a sposarmi in chiesa e non vado a dire a nessuna persona religiosa di non sposarsi in chiesa, e nessuna persona deve venire a dire a me se mi devo o mi posso sposare o no dove cavolo mi pare. Io non faccio differenza tra le persone ma mi sembra che questo concetto sia davvero difficile da capire per alcuni, sì, me ne rendo conto.

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    • Continuo a contestare l’associazione famiglia normale=famiglia depravata, ma guarda che io non sono contro le unione civili, le unioni civili ci devono essere, ma non si possono chiamare matrimonio perché non ce ne sono i presupposti: hai tutto il diritto a lasciare tutto alla tua compagna, ma il fine del matrimonio non è lasciare l’eredità o farsi assistere quando si sta male: permetti che considerarlo solo questo sia snaturarlo?

      Ecco, hai detto bene, ci sono persone che hanno rapporti con la cacca, vogliamo celebrare pure il matrimonio tra persona e cacca perché non è giusto non dare gli stessi diritti a tutti e se uno vuole sposare le propria cacca (o anche quella altrui) deve poter essere libero di farlo?

      Continuo a ritenere la cultura del tutti i diritti a tutti un flagello dell’umanità, una folle anarchia che renderebbe la vita invivibile: ti ricordo che i limiti servono a garantire la libertà al maggior numero di soggetti possibile, altrimenti te ne vai sul cucuzzolo della montagna e ti celebri il tuo matrimonio con la tua capra, con la tua cacca, con la contadina del terreno accanto, oppure col contadino e, perché no, anche col suo trattore.

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    • matrimonio, unione civile, legame, relazione,…..sono così importanti per te le parole? Quando mi parli di limiti è pauroso perchè ti ricordo che c’era gente che diceva che la schiavitù era una cosa normale e che i negri non avevano diritto di vivere liberi. Io non sono contro le regole per il buon vivere comune, non sono anarchica e mai lo potrei essere. Ma quello che per alcune persone ( grazie al matrimonio o al legame civile) è consentito ( e non parlo solo di eredità, quello era solo un banalissimo esempio) perchè non deve essere consentito a tutti?
      Sai, all’università quando ti iscrivi qui in italia fanno differenza se sei sposato o no, se hai un compagno o compagna, non vale come reddito familiare, e ti valutano come se fossi da solo. ti sembra giusto? io credo di no. sono anche piccole cose, che succedono a scuola, io vivo nella realtà, non vivo nel mondo dei sogni e le discriminazioni ci sono e anche tante. Forse chi non ha vissuto queste cose sulla propria pelle non riesce ad afferrare la sottigliezza di queste cose ma non è bello sai.
      Per quanto riguarda la famiglia normale ho solo detto che dietro queste famiglie spesso si nascondono situazioni ben più complesse ma di cui nessuno deve sapere nulla, solo perchè vige la regola dell’ipocrisia. Le regole sono necessarie ma basta che non limitino la libertà delle persone. Se io uccido ok, allora faccio del male ad un’altra persona e ci sta che io vada in prigione. Ma se io mi sposo con una donna che fastidio può dare? non faccio mica del male a nessuno, sto solo scegliendo di unirmi alla persona che amo. Non faccio le lotte contro il matrimonio religioso, così come non faccio le lotte contro il matrimonio civile. Io non ho mai detto a nessuno che non poteva sposarsi. Ma quando lo vengono a dire a me e mi dicono che non è possibile allora mi devo per forza arrabbiare. Io non nego la libertà e nessuno ma gli altri la negano a me e per quale motivo? nessuno è obbligato a frequentare gay o trans, così come nessuno è obbligato ad andare in chiesa. però esistono le chiese ed esistono i trans e ognuno deve avere il diritto di esistere, di esserci e la libertà di poter fare ciò che vuole secondo il diritto della persona di amare, scegliere il tipo di vita che vuole e unirsi con chi vuole.
      Mi è poi venuto in mente che in giappone mi pare che ci siano uomini che abbiano scelto di vivere con una bambola al silicone piuttosto che con una moglie in carne e ossa. Nessuno glielo vieta e non fanno del male a nessuno. se amano un pezzo di silicone sono fatti loro ma nessuno deve negare questa libertà.

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    • Carissima Amleta, non sono d’accordo ma, purtroppo, il tempo stringe e non posso stare qui ad argomentare come vorrei, visto che la situazione è complessa. Ti sono comunque molto grata per i toni sì decisi ma pacati dei tuoi interventi, scambi come questi li ritengo preziosi.

      Grazie per esserti voluta confrontare con me e grazie per non avermi dato dell’omofoba. Per il resto ti rispondo solo sul fatto fiscale dei redditi che contano o non contano; non è solo il tuo caso, il nostro stato ha sempre una buona occasione per essere ingiusto: ricordi per esempio quando le famiglia facevano finte separazioni per evitare il cumulo dei redditi? Anche le famiglie regolari hanno i loro guai! E il delirio dei criteri per il canone Rai, mi pare pure lì ci sia la differenza che si paga un canone o due a seconda che le persone siano sposate o meno, e nel caso di conviventi se il televisore è in camera lo paga uno solo ma se è in salotto lo pagano tutti. Ti capisco, ma allora dobbiamo chiedere un diverso regolamento fiscale, e un diverso regolamento in tutte le cose che le coppie omosessuali, anche giustamente, chiedono.

      In ultimo aggiungo che, se un uomo vuole sposare (tu hai parlato solo di vivere, ma voglio portare il caso estremo) una bambola di silicone, non farà male a nessuno – o forse sì, visto che il rendere il matrimonio una pagliacciata potrebbe anche scuotere il tessuto sociale, far venir meno una serie di assunti etc. – ma non è detto che questo sia giusto.

      Ok, ho detto che non volevo dilungarmi e poi invece sto rispondendo a tutto, ma l’argomento mi piglia: sì Amleta, i termini sono importanti, e se la gente si attacca al fumo della pipa (non è capito perché se io dico frocio vengo rimproverata perché devo dire gay: allora i termini contano o non contano?), deve essere coerente anche in questo (visto che la coerenza poi è qualla che qui stiamo contestando): se i termini non contano, ma perché il mondo omosessuale ha preso di petto questa battaglia per cui si deve chiamare matrimonio e basta altrimenti si sentono discriminati? Non sto parlando del ddl Cirinnà, sto parlando in genere: lo vogliono far passare come il diritto ad amarsi alla luce del sole, il diritto a certi trattamenti fiscali e altre agevolazioni economiche previste per la coppia, diritto all’assistenza dell’altro, a rappresentare l’altro in certe circostanze, ma quando gli si propone un istituto che legalizzi e regolamenti tutto questo allora no, si deve chiamare matrimonio, un matrimonio per cui si dovrebbe persino cambiare formula, visto che quella tradizionale comporta i doveri nei confronti dei figli che verranno – o comunque potrebbero venire, non è che possono farti il test di fertilità o entrare nel merito delle intenzioni. Senti, mettila come ti pare, a me hanno rotto e lo trovo davvero inappropriato: se tu coppia omosessuale credi nel matrimonio, così com’è, capisci da solo che non è per te, se non ci credi e lo vuoi ridurre a una carnevalata se permetti, io che nelle istituzioni ci credo, mi oppongo finché posso.

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    • Ma chi ha mai voluto questo! Ognuno può accoppiarsi pure con una bambola di silicone ma nessuno deve vietarglielo. Io conosco persone che vivono da sole col cane, col gatto, e con un figlio , da sole, e nessuno deve poter dire che non sono una famiglia. Il concetto è questo. L’amore non ha l’unica forma di esistenza nel matrimonio. Io rispetto che si sposa per motivi religiosi ma di legami d’amore ne esistono molti altri e si punta il dito sempre verso gli altri come se l’unico valido sia il matrimonio. Allora se costoro ci credono così tanto al matrimonio perchè poi divorziano? questo valore che tanto decantano sono loro i primi a rinnegarlo. E poi si sta parlando di una unione civile e non di far accoppiare tutti con tutti. Dai!

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    • Nel gay pride i gay “depravati” ci mettono la faccia e se ne stanno lì con le loro parrucche a dimenarsi ma si fanno vedere da tutti. La differenza cogli etero “depravati” è proprio questa, cioè i gay si mostrano mentre gli etero continuano a nascondersi. Lo sai quanti padri di famiglia gay ci sono in giro? Il fatto è che chi nasconde i propri “peccati” così bene te lo trovi poi in piazza a manifestare per la famiglia. E’ questa ipocrisia che io condanno.

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    • Infatti. Ci pensavo ieri quando leggevo su fb una frase che diceva “Mi hanno insegnato a scendere in piazza per difendere i diritti, non per negarli ad altri”, e riflettevo che già è dato per scontato che tutto quello che chiedono sia diritto, un diritto che qualcuno sta loro negando. Ma io sto scendendo in piazza per difendere il diritto dell’istituto matrimionale a rimanere una questione seria e carica di significato, difendo il diritto dei minori ad avere un padre e una madre.

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    • Nessuno ha mai parlato di acquistare ma ovviamente questa cosa è venuta fuori per screditare i gay e far capire che l’intento sia solo questo. Ti informo che esistono già coppie gay che non hanno acquistato figli ma li hanno fatti loro, con amiche, o parenti o conoscenti. Certo, alcuni in certi casi sono andati ad affittare un utero all’estero, ma anche i bambini nati in provetta sono stati “acquistati” per così dire dalle coppie sterili ma allora condanniamo anche loro? Io non sono per l’utero in affitto e non sono per la vendita dei bambini. Questa cosa è venuta fuori solo per screditare chi vuole soltanto avere dei diritti come tutti gli altri.

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    • Ribadisco sino alla morte (mia) che gli adulti consenzienti possono fare cio’ che vogliono ma che nessuno coinvolga minori ! Saranno sicuramente migliori di tutti gli altri , d’altra parte è facile estrarre esempi negativi sia per un verso che per l’altro, ma mi sembra che la natura abbia deciso diversamente all’inizio…. poi le depravazioni umane hanno modificato le cose ed ora omnia licet. 🙂

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  2. Nessuno ha letto il ddl a quanto pare, perché parlate senza cognizione di causa. Nessuna ha parlato di adozione nel senso stretto del termine, nessun omosessuale andrà a bussare agli orfanotrofi chiedendo di adottare. Qui si chiede solo di poter esser riconosciuti come genitore del figlio del compagno (la maggior parte delle volte, questo figlio, non ha un padre o una madre riconosciuta). Si chiede solo la possibilità, nel caso in cui il genitore biologico dovesse venire a mancare, che il bambino in questione venga lasciato con l’altra figura che l’ha cresciuta fino a quel momento con il genitore naturale. Va bene avere idee differenti, il che è anche sacrosanto,ma almeno spendere due minuti per leggere di cosa si sta parlando in vece di lanciare crociate contro mulini a vento. E per il matrimonio civile non vedo cosa possa togliere alle altre coppie dare loro la possibilità di sposarsi. In tutto questo poi si è dimenticato il fatto che il ddl non è stato creato per le coppie omosessuali, ma per tutte le coppie di fatto, che in italia sono milioni e sono formate, per più dell’80%, da coppie eterosessuali. Ora, mi sa che qui c’è un attimo di confusione. Ce l’avete con i gay e per fare la guerra a loro (senza sapere oltretutto nemmeno cosa effettivamente otterrebbero dal ddl), togliete i diritti anche alle coppie etero che non sono sposate ma che vivono insieme da decenni e hanno messo su una famiglia? Anche loro non devono avere diritti?

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    • 1) conosco benissimo il ddl, se non altro perché con la stepchild adoption ce l’hanno fatti a peperini, e figurati se non si è sviscerato ogni aspetto. Il discorso si è allargato per il semplice fatto che si è parlato più che della stepchild adoption del cosiddetto matrimonio, o di unione che poi andrebbe, per altri meccanismi, equiparata al matrimonio che, ripeto, è tutt’altra cosa: negherei il diritto anche alle coppie etero di fatto?

      2) Certo che sì, se uno vuole avere dei diritti si assume anche dei doveri e si sposa, altrimenti ricorre alle altre forme di tutela giuridica che pure esistono per la gestione di problematiche specifiche e contingenti. Io non ce l’ho coi gay e non ti permetto di accusarmi di una cosa del genere: come vedi non ho il minimo problema a esternare idee anche impopolari, ma mi prendo la responsabilità di quello che penso, non di quello che gli altri hanno stabilito sia il mio pensiero.

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    • “Mi spiace, ma proprio sbagli”: detto sicuramente da una persona che sostiene che non si debbano giudicare idee e comportamenti altrui.

      E poi rileggi il tuo intervento, credo che tu abbia dimenticato un “non”, altrimenti la frase non è che abbia molto senso. E poi, io sbaglierò, ma mi risulta che i doveri morali siano diversi da quelli legali e sì, i doveri legali vengono generalmente stabiliti da un contratto, o da una legge.

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    • io le cognizioni le ho …. e non m’interessano gli omosessuali anche se queste continue affermazioni di vittimismo fanno incazzare ma un minore in una coppia omosessuale NON ci deve stare per rispetto d’una vita che non puo’ scegliere . E non venite ancora a starnazzare dei casini nelle famiglie tradizionali, è l’uomo che perso qualsiasi freno di moralità (umana non religiosa) è diventato piu’ animale e meno uomo.

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    • E infatti sono contraria al ricorso all’utero in affitto anche da parte loro: anche qui sei caduta nella stessa presunzione che nel commento precedente: stabilire che è una battaglia contro i gay e che se invece la stessa cosa la fanno gli etero per me va bene. No, non faccio differenza, il corpo venduto da una donna per bisogno, perché obbligata magari dal marito o compagno, la supremazia del ricco sul povero, la fabbrica di bambini di incerta origine non mi piace in nessun moto. Sono contro la fecondazione eterologa indipendentemente dalle caratteristiche delle persone che vi fanno ricorso.

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  3. Non entro nel merito della discussione, ma mi limito ad osservare questo : se uno/una vuol fare come gli/le pare, e vuole esprimere qualunque pulsazione sessuale, o di rapporto, o di affiliazioni, o di quant’ altro afferisca alla sfera strettamente personale, può fregarsene di tutte le leggi ( laiche o ecclesiali ) andando a risiedere nell’ isola ( o terra ) più sperduta del pianeta, dove non esiste ne fornitura a costi politici di energia idrica, elettrica e termica, nè ci sono “servizi sociali” e nemmeno prestazioni assistenziali !
    Se questa soluzione non aggrada, e si vuole invece abitare, facendone parte, in uno stato laico e democratico, allora appare ridicolo, per non dire grottesco, il pretendere di fare a capriccio, o a passione, o per moda farlocca …. e dire “Io me ne frego degli altri, e voglio soddisfare solo me stesso/me stessa, mettendo in atto, o pretendendo che mi si dia, tutto quello che mi passa per la capoccia !” . Ciò, in quanto i costi delle prestazioni e/o forniture sono a carico di tutti, e verso “quei tutti” lo stato, democratico e civile, riconosce diritti e doveri, si sia noi eterosessuali, o omosessuali o ermafroditi !

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    • Non so dove volevi andare a parare, ma gli omosessuali potrebbero risponderti che pagano le tasse come tutti gli altri: su questo argomento, scusami, ma non sono d’accordo neanche io (o forse ho capito male).

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  4. Dico che le unioni omosessuali vanno riconosciute per quanto riguarda i diritti civili, ma sono contraria all’adozione; non mi ergo a giudice, ma butto uno sguardo alla natura, chi mi conosce sa quanto prendo da lei riferimenti. Poi certamente ci sarebbe da fare un bel discorso più dettagliato che io non sono in grado di scrivere chiaramente, ma reputo che i figli debbano avere una madre e un padre. La libertà di scegliere per loro se voler continuare su una linea “tradizionale” o voler vivere una vita alternativa aspetta solo a loro quando saranno in grado di giudicare e capire con la maturità che spero la vita comne esperienza possa donargli. Ho una coppa di amici gay che vivono insieme da ben 30 anni, non hanno mai voluto adottare perchè credono ingiusto presentare al bambino un solo esempio di vita anche se sarebbero benissimo in grado di educarlo a qualsiasi apertura e perchè sono convinti che quel o quegli eventuali figli non sarebbero completamente i loro, al bambino mancherebbe una parte, quella della mamma che lo ha portato in grembo, cosa che a loro è inevitabilmente preclusa.

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  5. li omosessuali pagano le tasse come tutti gli altri ???
    Bene … fanno il loro dovere, così come lo fanno gli eterosessuali !
    In conseguenza a ciò, stabilito che uno Stato laico, democratico e civile accoglie e riconosce come cittadino chiunque rispetti le sue leggi, TUTTI E TUTTE, accanto ai loro diritti, hanno doveri da assolvere … e quindi NON debbono dire IO ME NE STRAFREGO … IO FACCIO COME MI PARE, e se mi voglio sposare con un cammello, lo Stato deve riconoscere le mie nozze, e magari permettermi di affiliare un bambino/una bambina !

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    • Il “faccio come mi pare senza limiti” mi fa accapponare la pelle, e quindi sono d’accordo con te: qui, tra quelli arcobaleno che pretendono di sposarsi pure con una sedia (ma secondo loro, il matrimonio, che è? Un like?) e quegli altri che hanno fatto voto di castità (ammesso che lo rispettino) e blaterano di famiglia, pure sostenendo che… i figli nascono disabili quando i genitori non sono arrivati puri al matrimonio ( 😯 ) accidenti al peggio.

      Un giorno parlavo con una persona del fronte degli “arcobaleno”, e alla fine abbiamo constatato che la pensavamo nello stesso modo (nella sostanza se non nei termini): per me, se le cose si affrontano col buon senso, quello una cosa dice, condivisibile.

      Se invece mettiamo il matrimonio coi cammelli da una parte e le monache che cantando i salmi dicono alle pie donne come devono vivere la vita secolare, idem i preti che predicano ai pii uomini, io semplicemente fuori mi chiamo.

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  6. Oooooohhhhhhhh …. finalmente SIAMO D’ ACCORDO ! 😀
    Ma detto questo, non possiamo non rilevare lo squallore di questa grottesca FAMILY DAY, in cui, a festeggiare l’ unità, l’ uniformità e la singolarità della famiglia ( intesa in senso ecclesial-cattolico ), c’ erano, fra quegli ipocriti paladini scesi gaiamente in piazza, politici cialtroni titolari di uno o più divorzi, di annullamento nozze ex sacra rota, di intrattenimento di amanti ( clandestine o pur no ), e femmine perbene ( all’ esterno ) pluri accompagnate e/o frequentatrci di marciapiedi …. etc … etc !
    Che schifo

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  7. leggere dello squallore del family day e dimenticarsi della bellezza estrema dei gay pride è la dimostrazione scientifica di come sia recepito il concetto di libertà di pensiero … se non concordi fai schifo……… ma avete uno specchio ?

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  8. Esatto my little @Ergatto ( ahò …. massei ‘n gatto o ‘na gatta ??? ), lì, al Day Pride, non c’ erano ipocriti, nè politici cialtroni ( vedasi le @meloni, i @gaparri, i @salvini, ecc ecc ) col cuore peloso ! 😀

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  9. E, a quel miserabile Family Day, non potevano mancare il pruridivorziato @pornonano ( ah … che bel difensore dell’ integrità morale della famiglia è costui … ), il canuto, e divorziato ( ancorchè beghino ), @piercasini, lo gnomo ( e vecchio zitello ) @brunetta, le sacrestane @cirinna e @benetti … e tutta la corte dei miracoli che costoro si portano appresso, pulci e pidocchi compresi ! :mrgreen:

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  10. Ho letto con molto interesse quello che hai pubblicato e anche una parte dei commenti . Sono pienamente d’accordo con quello che hai scritto nel post, e ti ammiro per la maniera garbata con la quale hai risposto ai commenti “negativi” ( almeno per il modo di pensare ) ,io sarei stata molto più diretta e meno garbata detto schiettamente ! Sarò sempre contraria all”utero in affitto, trovo la faccenda mostruosa e davvero squallida. Premetto che conosco tante persone gay, che reputo ottime e anche di una squisita intelligenza , che certamente non si interessano ai vari Gay pride e convivono con persone dello stesso sesso serenamente e senza tanto clamore! Non sono affatto contro le unioni gay , liberissimi di farlo. Ma le adozioni NO ! Se desiderano farlo vadano all’estero e ci restino …i bambini hanno diritto per natura ad avere una madre e un padre . Altrimenti si va contro natura e diventa solo una questione egoistica e meschina. PUNTO !

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    • Carissima, io sono abituata a trattare con ogni tipo di persone, non solo da quella più altolocata al popolino, ma anche da quella più diplomatica a quella che se la contraddici ti tira una scarpa, e non è che il confronto mi sconvolga tanto: se c’è spazio per dialogare dialogo, anche perché non si può giudicare quello che non si conosce, e non puoi sapere quello che prova e che passa un individuo fino a che non te lo racconta, quindi una persona, come per esempio Amleta, che mi contraddice portando l’esempio della sua vita e delle difficoltà incontrate, mi sta facendo un dono, mi sta regalando uno spaccato di vita che altrimenti mi sarebbe ignoto. Diversamente mi comporto, come hai visto, con chi fa i processi alle intenzioni e lo spazio al dialogo non lo lascia (per altro ho appena bannato su fb un rappresentante dell’altro fronte, un difensore del Family Day, per lo stesso identico motivo: processo alle intenzioni, accuse vuote e nessuno spazio alla discussione).

      Sono comunque convinta che non è aggredendo e dando dell’imbecille egoista ottuso troglodita o depravato all’altro che si spiegano le proprie ragioni. Il confronto, che porta a vedere le cose da un’altra prospettiva, allarga la mente e può anche portare, non dico a cambiare, ma certamente a limare le proprie posizioni o quantomeno a contestualizzarle.

      Ora, non è che io abbia cambiato le mie idee, ma sicuramente riesco a mettermi nei panni di chi, in qualsiasi situazione ufficiale, si sente mettere alla porta, rispetto al proprio partner, con l’etichetta “non sei nessuno, non hai diritto”. Questo tra le altre cose me lo aveva rappresentato non una coppia gay, ma una donna che aveva un compagno da 37 anni, compagno che era sposato a un’altra donna, con la quale non condivideva praticamente nulla. Quando quest’uomo si è ammalato, lei non ha avuto diritto neanche a sapere come stava, è stata estromessa da tutto, aggiungendo dolore al dolore.

      Ecco, diciamo che a questa signora il ddl Cirinnà non avrebbe risolto nulla…

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    • ho letto il post ed i commenti, e non voglio ri-entrare nel merito della questione. mi permetto solo di far notare, relativamente alla chiosa di questa tua risposta, che si è già lottato per conquistare il diritto al divorzio, di cui oggi potrebbe godere la donna di cui parli… a questa signora non serve il ddl Cirinnà per risolvere qualcosa: esiste già una legge che tutela i suoi diritti.

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  11. Benvenuta @Goldie !
    Ma sei tornata per restare ???
    Guarda che noi, Tu svanita nell’ etere delle provette e degli alambicchi, mica ti avevamo dimenticata … anzi ! 😀

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    • non sono svanita del tutto, anche se ho poco tempo per bazzicare i blog come una volta… in genere mi rimetto “in pari” coi post quando ho un attimo libero 🙂

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  12. Beh … un attimo da solo NON si libererà mai ( da buon ingegnere, conosco la caparbietà di quegli intervalli di tempo che chiamiamo “attimi” ), ergo … LIBERALO TU ! 😀

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  13. Beh … un attimo da solo NON si libererà mai ( da buon ingegnere, conosco la caparbietà di quegli intervalli di tempo che chiamiamo “attimi” ), ergo … dai, @Gol carissima ….. LIBERALO TU ! 😀

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