Di buonisti censori ciechi e volgari

Tra il dire e il fare

Sono stata coinvolta su fb in una discussione che ha preso una piega piuttosto sgradevole, e non che non abbia saputo rispendere e mettere in riga certa gente, ma ti lascia comunque l’amaro in bocca constatare che certi umani popolano la terra.

Essendosi poi finalmente placata la polemica non ho voluto rilanciare la discussione, ma stavo per rispondere a una lettrice che era intervenuta in mio favore (piucchealtro in sfavore dell’altra nutrita fazione). Siccome però la risposta ormai l’avevo scritta e poi, rinunciando a inviarla, succede che mi rimane qui, nella strozza ( 😉  ), la voglio proporre qui:

“Io sono stata insultata a sangue per aver osato riconoscere che una bambina non era propriamente Shirley Temple. Personalmente ho iniziato a fare volontariato all’età di 14 anni e ho voluto prendere – abbenché non servisse per la mia attività che è di tutt’altro genere – una specializzazione come operatore sociale; posso dirti che, se c’è una cosa che ho imparato è che, se vuoi cambiare le cose, prima di tutto le devi vedere, riconoscere, chiamare col loro nome: inutile chiamare i disabili “diversamente abili” e poi lasciare le barriere architettoniche o parcheggiare davanti agli scivoli. Sapessi quante persone – certo non posso parlare delle persone di questo gruppo, che non conosco – ho sentito riempirsi la bocca di paroloni di empatia e solidarietà, e poi dire ai propri figli “non guardare!”. Ho visto tanta di quell’incoerenza tra la gente – donne sedicenti animaliste che sfoggiavano la pelliccia giustificando che gliel’aveva regalata il marito, e omettendo il particolare che se l’erano scelta di persona, madri che non invitavano il bambino disabile alle feste dei figli perché “poverino si sentirebbe a disagio”, “io non lo posso seguire, e se succede qualcosa?”, “proprio non mi regge il cuore a vederlo” – che francamente, al di là delle belle parole, io sono come san Tommaso, tanta gente vorrei vederla all’opera. Mia figlia è volontaria della Croce Rossa, donatrice di sangue (come me), è una che cede il posto sull’autobus e se vede una persona carica di pacchi glieli toglie dalle mani e l’accompagna a casa. Parlo con te, perché alle persone che hanno commentato – piucchealtro insultato – qui non devo certo rendere conto. Come ho risposto a una persona a proposito dei cosiddetti zingari, mentre lei pontificava contro chi, nei loro confronti, ha una serie di riserve (me compresa), io pulivo il sedere ai loro bambini e davo una mano a chi s’impegnava a offrire loro una possibilità diversa. Francamente, non dico che i buonisti siano tutti fasulli, di gente buona ce n’è sul serio, ma diciamo che per me le chiacchiere stanno a zero e preferisco, tutta ‘sta gente pia, vederla all’opera.

28 thoughts on “Di buonisti censori ciechi e volgari

  1. Concordo pienamente con te sul fatto che ci vogliono fatti e non parole .

    Mi ha colpito il fatto di Sissi “volontaria della Croce Rossa, donatrice di sangue, una che cede il posto sull’autobus, se vede una persona carica di pacchi glieli toglie dalle mani e l’accompagna a casa” …….allora ricordale che anche tu in casa hai tanto bisogno di aiuto e quindi esercitasse verso la sua mamma la stessa disponibilità che ha con gli altri. Sarebbe Natale per te, ogni giorno.
    Un bacione ad entrambe.

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    • Mi sa che è una battaglia persa, nessuno riesce a vedermi come debole e indifesa e a questo punto lo sai che ti dico? Spero di non dare mai quell’impressione, neanche in futuro!

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  2. A parlare è facile. Facile giudicare, facile fare i buonisti. E di casi c’è ne sarebbero a bizzeffe. Spesso seguo forum su canale 5 e ti dico che di buonisti tutto parole c’è ne stanno a dismisura. Poi nei fatti voglio vedere chi ha le palle di affrontare delle situazioni.

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    • Tu non hai idea con che bestie mi sia trovata a misurarmi, tutte persone buone, accoglienti, comprensive, che si sono coalizzate per insultare a sangue, considera che il post non era neanche il mio, io mi sono limitata a far notare che era stato mal interpretato e che la signora che aveva pubblicato non meritava tutto quel risentimento.

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    • Tu non hai idea che cosa sono stati capaci di dire, che alla fine stavo per rispondere “Ma che cos’è che state contestando esattamente?” perché davvero, secondo me si erano arrabbiati perché sì e avevano iniziato a giocare a chi ce l’aveva più duro (inutile dirti che l’avevo più duro io 😉 ): se ti dico qual era l’argomento del contendere, praticamente ritenevano ignobile vedere che uno era brutto! Dico vedere, non ignorare, evitare, ghettizzare, canzonare, che chiaramente avrebbero avuto ragione, si parlava semplicemente del prendere atto che uno – o una – magari fosse un mostro e che quando lo vedevi la prima volta magari un salto all’indietro lo facevi, senza nulla togliere al fatto che magari fosse la persona migliore del mondo, assai più degna di modelli e palestrati: mi hanno dato la disumana arrogante perché non dicevo che siamo tutti belli e buoni!

      A me sembra solo di essere realistica…

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    • ultimamente sto avendo battibecchi su di un forum. ricordi la vicenda dell’agenzia delle entrate? bene. molte persone hanno fatto (e vinto) dei ricorsi ottenendo la possibilità di espletare un tirocinio retribuito come se fosse uno stipendio. l’indignazione generale consiste nel fatto che chi ha avuto i soldi per appellarsi ad un giudice si ritrova con un tirocinio retribuito a differenza di chi non ha ricorso e si trova con il sedere rotto e senza ciliegie. capisco chi ha vinto e si ritrova a competere con chi ha avuto fortuna con il giudice, ma io sto cercando di difendere i ricorsisti per un semplice motivo. se c’è anche solo una piccola speranza di avere un posto di lavoro fisso, sfido chiunque a trovare i mezzi per appropriarselo. che siano mazzette, o ricorsi, uno farebbe di tutto pur di avere il posto fisso. sono stata tacciata di millanteria, di falsa e disonesta.
      e che dire DM, i peli sulla lingua non li accettano in molti. andiamo dall’estetista. ti va?

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    • Aida, semmai noi NON abbiamo peli sulla lingua, quelli ce li hanno loro! Per quanto riguarda il ricorso, considera che in questi casi ci sono associazioni che fanno ricorsi collettivi e si pagano due soldi. Mi dicono che, per i ricorsi all’università, c’è chi ha pagato anche 4000 euro e chi giusto una decina…

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    • si, il concetto è questo. se a tua figlia si prospettasse la possibilità di un lavoro sicuro e ben pagato, ma per sfortuna non supera una delle prove, tu non troveresti un modo (o comunque non tenteresti) la strada del ricorso? Che poi lo vinci o meno questo ricorso, ma sinceramente, non ci proveresti?

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    • ecco. la polemica nasce da ciò. io come te avrei tentato ogni strada pur di non tralasciare nessuna possibilità. c’è però il buonista, l’onesto, e perfino il perbenista che spiattella sui forum critiche a chi tenta tutte le strade. l’ho ribadito (partecipo ai forum con alcuni gruppi di studio), non proclamiamoci perbenisti quando poi, se ti si presenta la possibilità, sei il primo a sfruttarla!

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    • Aida, perbenista non significa perbene, e io questa gente che tanto chiacchiera non la prendo neanche in considerazione, non la conoscessi! Se una persona ha la possibilità di far valere un proprio diritto, fa benissimo a farlo, e se poi quello per cui lotta è una questione importante e determinante per la sua vita, se trova pure un cavillo fa bene ad attaccarsi a quello: come si dice a Roma, ” ‘a guèra è guèra!” 😉

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    • Brucia il culo sapere che se prima eravamo in tre a ballare l’hully gully adesso siamo in dieci a ballare l’hully gully. Il che rende difficile trovare uno spazio per se!

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    • Mah, secondo mè è una questione più di principio che sostanziale, una volta che entri in un posto pubblico o in un’università non è che il fatto che ce ne sia uno o dieci in più ti tolga qualcosa! Il fatto è che la gente ha una natura schiacciasassi che difficilmente riesce a nascondere.

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    • Il buffo è stato vedere certa gente vomitare veleno e sparare volgarità e insulti in nome di una loro presunta delicatezza di sentimenti, a differenza di me e dell’autrice del post che avevamo osato chiamare le cose col loro nome (che non si fa, diamine, non si fa!).

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  3. Tutta ‘sta gente pia … vederla all’ opera ?!?
    Vorresti questo, @Diè ??? 😯
    CAMPA CAVALLO MIO … CHE L’ ERBA CRESCE, ossia, per dirla alla @Socrate, TRA IL DIRE E IL FARE C’ E’ DI MEZZO IL MARE ! :mrgreen:

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    • Ma che ci si affoghi nel mare certa gente, mi ha davvero irritato la loro arroganza e la loro volgarità (alla fine l’admin ha cancellato il post, evvivaddio)

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  4. Non vedrai MAI un beobuonista all’opera ! Starnazzano e a loro basta cosi’ ! Pane al pane ..diceva un vecchio detto: gli zingari sono parassiti perché non lavorano e non producono: DIMOSTRARE IL CONTRARIO E CAMBIERO’ IDEA . NON SIAMO TUTTI UGUALI: ci sono i Montalcini e ci sono i renzi…. chiaro ? Il resto è millantare cio’ che non è.. alias UNA TRUFFA !!! 🙂

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