Ode al formaggio

Raccolgo con piacere il guanto di sfida che Sara Ferraglia ha lanciato sul blog dell’amica Antonella Pizzo, e rispondo con degli estemporanei (e quindi chiudete un occhio sul fatto che non siano tutti endecasillabi) e chiaramente scherzosi versi sul poeticamente vituperato formaggio.

Ode al Formaggio

Tu pensi che ci voglia un gran coraggio,
a scriver qualche verso sul formaggio?
Beh, dipende di quale cacio parli,
perché i caci, si sa, bisogna amarli!

Per esempio, è fuori discussione,
che come il cacio sta sul maccherone
è invero segno di grande affinità
che altri cibi non hanno a parità.

Se parliamo di cacio stagionato.
è il reggiano quello più gettonato,
ma forse preferite quelli freschi,
(che non manchino mai sui vostri deschi!).

Che sia un tripudio di bufala e ricotta,
di primosale, stracchino (e mai caciotta),
formaggi che si sciolgon nella bocca,
e la mia parte, guai a chi me la tocca!

Amo di meno il verde gorgonzola,
che devo dirvi, non m’ha mai fatto gola:
vedere quella muffa non m’attira,
e certo non ci spenderei una lira.

Mi dicono però che in qualche parte,
il formaggio coi vermi è quasi un’arte:
ma dico, amici miei, siete impazziti?
Che c’è di buono nei cibi inverminiti?

Mi fermo qui che devo lavorare,
ma se qualcuno si vuole cimentare
in un’ode, che so, al caciocavallo,
io fin da adesso, amici, gliel’avallo!

(Patrizia Vivanti – 26 maggio 2010)

23 thoughts on “Ode al formaggio

    • Ehi, tutta questa enfasi m’imbarazza, sono una timida io! 😉

      Grazie, grazie… ma la mia “Ode alla Nutella” l’hai letta?

      Dammi tempo che ci sarà anche un’ode alla pastasciutta, una alla carne, e poi al pesce, ai piatti esotici… è che ora sto a dieta e non posso farmi troppo del male! 😆

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  1. E brava ! Hai raccolto dignitosamente il guanto!
    Mi sta venendo un’idea…magari dillo ad Antonella: e se facessimo una bel ricettario? Eddaiiiiiii!!

    Allora, il dado c’e’! Il formaggio pure! Io ne ho due sul cioccolato, tu sulla nutella!!!
    Che dici?

    Sara Ferraglia

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    • Cara Sara, intanto ben approdata nel mio blog (approdo d’onore, in un post in cui vieni citata! 😉 ).

      Ricettario? Non ora, che la parola d’ordine è “dimagrire”, sarebbe un supplizio, e un’ode al petto di pollo ai ferri e verdura scondita la vedo dura per quanto… ci si potrebbe provare:

      O pollo ai ferri, supplizio di chi è dieta,
      perché il nutrizionista mai ti vieta?
      Tu sei tristezza per gli occhi e per il cuore,
      con una dieta solo di te si muore!

      Accompagnata poi a verdure lesse,
      mai la tua carne qualche sapore avesse!
      Potrei domarti con succo di limone,
      ma è sempre troppa di te la mia razione!

      Hai voglia a spezie ed erbe profumate,
      solo a guardarti la tristezza avanza,
      e solo a rimembrar altre portate,
      vien voglia di tenersela la panza!

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  2. Pingback: Questo formaggio che mi sta cavallo « letture (e scritture)

    • @Antonella

      Avevo chiuso, avevo riaperto, sono uscita allo scoperto, qui sul blog io mi diverto, porto in rete lo sconcerto.

      Scrivere un’ode anche alla pastasciutta?
      Mah, che dirti, io ce la metto tutta,
      però la pasta di suo è gia poesia,
      al sugo o in bianco, comunque essa sia.

      Non solo carbonara o amatriciana,
      non solo ziti o un’altra forma strana,
      Mettici pure la pasta col ripieno,
      metti le fettuccine paglia e fieno.

      E la lasagna, mia cara, che t’ha fatto?
      Non raccontarmi che a te ne basta un piatto!
      Se penso a cannelloni ed agnolotti,
      pensati in esclusiva per i ghiotti,

      io mica ce la faccio a andare avanti
      co’ tutti ‘sti regimi dimagranti!
      La donna è bella morbida e formosa,
      che di piallate ce ne stanno a iosa!

      Basta mie care, non fatemi pensare
      a tutti gli alibi che potrei trovare,
      per dire stop a una tavola ‘sì trista
      e al diavolo la dieta e la dietista!

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  5. Dici bene : al diavolo la dieta e la dietista!!

    Mi viene voglia di ingrassare

    Tu mi doni il tuo amore
    e me lo fai mangiare
    Anzi mi colmi il piatto
    Come fanno le madri
    Dolci e premurose
    Mangia che ti fa bene
    Ed io mi abbuffo
    Ed il mio cuore
    Riprende a funzionare
    E canta con un ritmo
    Re – go – la – re
    E’ buffo
    Forse mi viene voglia
    d’ingrassare.
    ( Sara Ferraglia)

    http://sarapoesia.blogspot.com/2009/04/mi-viene-voglia-dingrassare.html

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    • Oddio, la voglia d’ingrassare non m’è venuta ancora, tutt’altro… 😉

      Però, già che mi ci fai pensare, tenterò di scrivere qualcosa dedicato alla donna troppo magra.

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  6. cara DM mi unisco al cenacolo degli scrittori con queste righe scritte nel delirio della fame ( anche io sono a dieta)

    Oh! Petto di pollo
    Io con te non mi satollo
    non mangiarne più vorrei
    ma in linea aimè non resterei!

    Quante buone ciambelline
    preparavo con amore
    in quei giorni ormai lontani
    che non torneran domani! (urlo di dolore)
    Finchè un giorno la dietista
    mise fine alla mia lista
    di magnifiche crostate
    oltrechè torte salate
    cannelloni col ragù
    che non torneranno più! ( singhiozzo)
    Ravioloni col formaggio
    sono ormai solo un miraggio! ( sospiro)
    La mia tavola è ormai spoglia
    e a mangiar non vien la voglia
    mi consola sol la speranza
    di calar un po’ di panza!

    La poesia termina qui perché l’autrice è stramazzata al suolo ( non fiori,non opere di bene,sono gradite corone di salsicce!)

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    • Al rogo le dietiste
      che ci voglion trasparenti,
      basta insalate miste
      sol da metter sotto i denti!

      Noi vogliamo un bel ragù
      quello sì che ci va giù!
      E l’abbacchio cotto al forno
      con patate di contorno

      nulla ha a che scompartire
      con chi deve dimagrire!
      Basta pesce che al vapore
      non ha mai nessun sapore,

      basta carne sulla griglia
      che a una suola assai somiglia!
      Basta bieta e ancor finocchi,
      che ripugnano già agli occhi!

      Me ne infischio di calare
      se s’invola l’allegria,
      meglio un poco lievitare
      però lieta e così sia!

      “Mangia il tonno al naturale,
      quello no che non fa male!”
      tuona la nutrizionista
      (quella volta che l’ho vista).

      No mia cara, meglio assai
      una bella fritturina,
      una volta l’assaggiai,
      altro che la tua bietina!

      Io mi tengo le mie cicce
      e m’affogo di salsicce!

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  7. Pingback: Il formaggio nelle poesie | Brunelli, dal 1938

  8. Pingback: Pecorino e pecorari « Diemme

    • Perché non metto il nome?

      Perché in un mondo di “morti di fama“, come assai efficacemente qualcuno ha definito genti che venderebbe la propria madre per un quarto d’ora di notorietà, io ho sempre lottato per non essere nessuno, per far sparire il mio nome dalla circolazione?

      Francamente, non lo so. Cioè, ben lieta di non essere una morta di fama, ma ammetto che io esagero. La chiamano “paura del successo”, ma forse è qualcosa di più profondo.

      Comunque, puoi sempre far riferimento al mio blog, come hanno molto correttamente fatto sul sito di Brunelli.

      Se invece qualcuno volesse offrirmi proposta editoriale, allora per un contratto dovrei per forza uscire allo scoperto (ma pubblicherei sempre con uno pseudonimo, che volete farci, sono fatta così!)

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