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Svegliatevi Italiani!

Che strano,

da qualche giorno pensavo di scrivere un post con questo titolo quando oggi, girando per i blog, me ne trovo uno intitolato esattamente così.

Pazienza, il contenuto è completamente diverso da quello che sarà il mio, quindi credo di poter continuare sulla mia strada.

Strana però questa coincidenza: non sarà che, di fronte alla vita che stiamo vivendo, questo urlo nasce dal cuore di sempre più persone, stanche di subire e coscienti che da soli si va poco lontano?

Io però, con “Svegliatevi italiani”, mi riferisco a due tipi di torpore: quello delle persone oneste che subiscono senza protestare, e quello delle disoneste che hanno messo a riposo la coscienza e ci vessano con il loro pressapochismo, la loro superficialità e le loro omissioni.

Io dico sempre che neanche Hitler avrebbe potuto nulla se non avesse avuto intere popolazioni ad aiutarlo, oltre che governi.

La mia rabbia, come una molla che da quel dì che si caricava per mille ingiustizie e mille cose che proprio non vanno, alla fine è scattata banalmente per una raccomandata non ricevuta, probabilmente per la superficialità di un postino che forse non era un postino, forse era un trimestrale, e forse uno che ha detto a un amico “mi manca questo giro, me lo faresti tu per favore?”, e l’altro dice di sì, poi ha un impedimento, e allora chissà il tutto quale strada prende – strada che comunque non porta al destinatario.

E’ la punta dell’iceberg, perché ti vengono in mente fatti di cronaca, denunce a cui non viene dato seguito, prescrizioni di reati per decorrenza dei termini, danni alla salute per omissione di controlli, esasperazione da burocrazia – non solo quella prevista da assurde leggi, ma anche quella aggravata a volte da incapacità, disinteresse o entrambi.

Sapete che mi hanno detto una volta? L’italiano non ha amor proprio. L’italiano non ha la coscienza del suo lavoro, non ne ha l’orgoglio, non gli frega niente di “fare bene”, quanto di risultare che “ha fatto”.

Aziende che adottano il sistema degli obiettivi, che se non li raggiungi sono dolori e, anche se non ci sono basi per la loro effettiva realizzazione, o anche se sono immorali (tipo “vendere un tot di questi titoli”, pu sapendo che sono una truffa o quasi), in questa corsa dei ratti poi si fanno salti mortali, si mente e si addomesticano i fatti, e si mette a tacere la coscienza ponendo a giustificazione di tutto “tengo famiglia” o “devo pur campare”.

E’ così che ci rendiamo complici di un’Italietta che ci soffoca e che ci fa vergognare in tutto il mondo (direi la prima cosa ancora più grave della seconda).

NB: l’immagine è stata ripresa da questo articolo, che pure sarebbe da leggere anche se, tutto quello che c’è scritto, purtroppo lo sappiamo già. E silenziosamente subiamo.