Inquietanti associazioni

bambina valigia

Girava tempo fa per l’azienda una barzelletta su un dirigente – superpagato – che si reca in vacanza in un agriturismo.

Appena arrivato gli assegnano il primo lavoro: concimare il terreno. Gli indicano il “concime” (letame) da spargere su un terreno vastissimo. In quattro e quattr’otto il solerte dirigente svolge il suo lavoro in maniera precisa e inappuntabile.

Gli assegnano un secondo lavoro: lo portano in un capannone, dove c’è una montagna di patate, e gli dicono di mettere quelle piccole a destra e quelle grandi a sinistra. Dopo un giorno il dirigente è ancora nel capannone, il secondo giorno pure, idem il terzo giorno. Alla fine, poiché non dà segni di vita, il responsabile dell’agriturismo entra per controllare cosa sia successo, e trova il dirigente di fronte alla montagna di patate ancora intatta, con una patata in una mano e una in un’altra che guarda l’una e l’altra, l’altra e l’una, e continua senza sosta a girare la testa di qua e di là.

Il responsabile dell’agriturismo chiede cosa stia succedendo, come mai il primo lavoro l’ha svolto in maniera così solerte e questo secondo invece ha creato questa situazione di stallo. Allora il dirigente risponde: “Finché si tratta di spargere letame, che ci vuole, è la mia specialità, ma qui, capperi, si tratta di decidere!”.  😆

Ecco, io davanti a miei bagagli, quello a mano e quello in stiva, mi sento come quel dirigente con quelle due patate in mano: guardo l’uno e guardo l’altro e rimango ferma, immobile e imbambolata a non sapere cosa fare…  😯

56 thoughts on “Inquietanti associazioni

    • Cosa mi serve? Cosa non mi serve? Quanto pesa? Cosa è meglio mettere nel bagaglio a mano? Per che cosa mi faranno storie? Il tagliaunghie viene considerato un’arma letale? Che cosa sono disposta a smarrire (nel caso di perdita dei bagagli)?

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    • Oltre alla regola di mettere nel bagaglio a mano il minimo indispensabile per sopravvivere un paio di giorni, la questione principale è con che compagnia voli. Ognuna ha le sue regole, e alcune sono insopportabili!
      Il tagliaunghie non dovrebbe essere arma letale, però se trovi l’impiegato zelante… Comunque meglio metterlo nel bagaglio da stiva.

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    • Sì, sì, metterò tutto in stiva, dovrò anche svuotare la borsa, la mia fa concorrenza a quella di Mary Poppins, e tra l’altro credo ci sia pure un coltellino milleusi, assolutamente da togliere.

      Con che compagnia? Mai con Raynair, mai. MAI.

      Piuttosto a dorso di mulo.

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    • Ai bagni dell’aeroporto, al ritorno, c’era una signora che stava riaprendo e rifacendo il bagaglio ululando “Maledetta Ryanair!”.

      Io, finché posso, la evito. Abbiamo volato con Meridiana, ed è stato veramente una delizia.

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    • Attenta, perché purtroppo Ryan Air non è la sola ad attuare politiche rigide per il bagaglio a mano e il bagaglio imbarcato. Chi più chi meno, tutti hanno imparato che quella dell’overweight – oversize può essere una miniera d’oro.

      Per quanto riguarda Ryan Air, io non la amo particolarmente, ma credo che goda anche di tantissima cattiva stampa. In fondo le regole, per quanto rigide, sono ben note e la finalità di ridurre al minimo il prezzo del biglietto ma di recuperare sugli “extra” è altrettanto chiara.
      Certo, tutto questo viene interpretato a volte dal personale ai limiti (o oltre i limiti) della maleducazione, e soprattutto viene mal digerito dall’italiano che come si sa è allergico alla rigidità delle regole…

      Ma tu, con chi viaggi?

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    • @paperisinasce: io ho viaggiato con Meridiana, e devo dire che è stata una passaggiata. Al ritorno sono stati leggermente più fiscali coi controlli (a qualcuno hanno fatto togliere persino le scarpe, a me il golf che avevo intorno ai fianchi), però sempre nei limiti della decenza e del buon senso.

      Meridiana forever!!!

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    • Io Meridiana l’adoro. Una volta ho dovuto disdire una prenotazione, ho mandato una mail, poi dopo due giorni, non avendo ricevuto risposta ho chiamato. Mi ha risposto un ragazzo gentilissimo, che ha confermato che la mail era arrivata scusandosi per il fatto che non mi avevano ancora risposto, mi ha annullato la prenotazione, senza alcuna formalità e senza che neppure dovessi fornire motivazioni, e mi è stato rimborsato l’intero importo. E anche in un’altra occasione ho avuto un’assistenza eccellente, competente e cortesissima. Con un’altra compagnia invece, più recentemente, dopo che avevo fatto un’assicurazione specifica per poter disdire, dopo che avevo comunicato la disdetta con due mesi di anticipo sulla data di partenza, dopo che ho compilato una lunga lettera con le motivazioni della disdetta, dopo che ho speso una barca di soldi in telefonate – quei numeri da un euro al minuto e il conto parte da quando parte la musichina di attesa -, dopo che ho speso un altro po’ di soldi per inviare il tutto via fax (dalla posta, io non ce l’ho), mi hanno risposto che non potevano rimborsarmi niente perché le mie motivazioni non rientravano fra quelle previste.

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    • @Barbara: per quello che mi riguarda, Meridiana forever! L’altra compagnia invece mi ricorda tanto la mia assicurazione sanitaria (che a momenti dice che pure il tumore non altera lo stato di salute 👿 ).

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  1. Capita, purtroppo e non sei l’ unica, dovendo limitare e/o distribuire il bagaglio senza se e senza ma. Quando poi “non ci sono” limiti, allora sono “tragedie”: almeno la metà di quello che porto, lo riporto indietro senza averlo usato. Per non decidere gli ho fatto prendere un po’ d’ aria più respirabile, mare o montagna che sia, stressandolo. Ma a me tocca poi, quanto meno, stirarlo di nuovo! Ahimé!!!
    Comunque in un caso o nell’ altro, al dunque, ti manca proprio quel “quid” che hai lasciato a casa o, in aereo, nel bagaglio da stiva!

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    • Ciao Emma, benvenuta, e grazie per la solidarietà!

      In questo momento, sto travasando il bagaglio da stiva in un trolley più capiente, e ritirando fuori delle cose che mi occorrono fuori per sopravvivere fino alla partenza, e che poi andranno rigorosamente rimesse dentro!

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  2. @ Barbara

    In verità i controlli della Ryanair si sono inaspriti negli ultimi anni. Ricordo che nel 2007, al rientro da un corso nel Norfolk, a un mio collega, che aveva sforato il peso massimo per il bagaglio a mano, hanno fatto togliere dal borsone tutti i libri (almeno tre) e il pc portatile, cose che allora si potevano tenere in mano, oltre al bagaglio naturalmente.

    Quando sono ritornata nel dicembre 2011 e il borsone non entrava nel gabbiotto (l’ho spiegato meglio nell’articolo che Diemme ha linkato), ho chiesto di poter tenere a mano i libri, memore di quell’episodio, e mi hanno trattata malissimo. Sarei potuta tornare a Londra la scorsa settimana ma ho rinunciato perché non solo non vorrei volare ancora con quella compagnia, ma avrei dovuto pure spendere 283 euro … alla faccia del low cost. 😦

    @ Diemme

    Dove vai di bello?

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    • Che se poi prima dell’imbarco vai in bagno e ti infili quattro libri nelle mutande e altri quattro sotto la maglia in una borsa appesa al collo, passi liscia come l’olio, giusto per dire quanto siano ridicoli certi irrigidimenti. Per il resto dipende molto dagli aeroporti e dai singoli operatori: a Tel Aviv la rimanenza di una mezza minerale me l’hanno sempre fatta passare, a Verona no, e a Roma a me l’hanno fatta buttare mentre a quelli che sono passati allo sportello di fianco l’hanno lasciata. Per il sovrappeso, a Fiumicino nell’86 erano 20.000 lire al chilo, io avevo sei chili e me ne hanno fatti pagare due, mentre un’altra tizia, con un altro operatore per trenta chili extra (viaggio intercontinentale per un soggiorno di sei mesi in una zona in cui non si trovava praticamente niente) ha pagato tutte le seicentomila lire previste. L’anno dopo per lo stesso viaggio (Somalia), sapevo che c’era un accordo fra il ministero degli Esteri, quello della Pubblica Istruzione e l’Air Somali per la possibilità di portare in franchigia 5 chili di materiale didattico oltre ai 20 del bagaglio. Solo che l’Alitalia, con cui ho fatto Venezia-Roma, non ne sapeva niente. Io avevo 25 chili di valigia e 7 della borsa col materiale didattico, cioè 12 chili oltre il consentito per quella tratta, e ho detto pazienza, pagherò, cosa devo fare? Metto il tutto sul rullo, la signorina dice: “Abbiamo qualche chiletto in più, eh?” Rispondo: “Eh, lo dica a me che me li sono dovuti portare fin qui!” Si è messa a ridere e li ha fatti passare.

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    • E’ vero, dipende dagli aeroporti e in quello di Londra Stansted sono parecchio fiscali. Comunque non so se avrei potuto nascondere nulla: mi hanno fatto togliere giacca e maglione, nonché le scarpe. Per l’acqua minerale, invece, non ci dovrebbe essere alcun problema all’imbarco ma solo al check-in. Mi hanno spiegato che se comperi l’acqua nei bar della zona di attesa la puoi portare in aereo perché controllata mentre su quella che porti da fuori, ovviamente, non è possibile il controllo. Sempre a Stansted mi hanno sequestrato il Peanut Butter che avevo comprato per mio marito. Però in una tasca del borsone avevo l’accendino e non se ne sono accorti. 🙂

      Anche sul fatto che si adottino due pesi e due misure mi trovi d’accordo. Una collega ha avuto problemi a Ronchi dei Legionari con uno zaino gigante e le volevano far pagare la tassa. Hanno, però, atteso buoni cinque minuti, se non di più, per permetterle di infilarlo nel gabbiotto. A me questa opportunità non è stata data perché, se avessi messo meglio la scatola di Short Bread, il borsone ci sarebbe stato tranquillamente, visto che al check-in avevo provato con successo.

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    • @Marisa: sì, con i liquidi funziona così, ed è molto seccante buttare la bottiglia d’acqua al check in per ricomprarla sue minuti dopo, ma che ci vuoi fare! 😉

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  3. Fino a qualche anno fa il check in mi terrorizzava. Manco contrabbandassi cocaina! Temevo l’infausto superamento della franchigia di peso. Si vociferava di cifre mostruose di penale e certo non avrei buttato via abiti o simili per alleggerire il bagaglio. Non mi è mai capitato nulla, ma a suon di viaggi e di stress da controlli, ho imparato a far trolley leggerissimi. Anche solo 8kg per una settimana, 12 kg per tour di 18giorni. Incredibile vero? E il bagaglio a mano l’ho completamente eliminato. Borsa a tracolla con documenti, telefono e fazzoletti: stop!
    Nella vita non sono così, per niente!

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    • Se leggi il post che Diemme ha linkato, capirai che io avevo tutto in regola. Il bagaglio a mano pesava poco più di 6 kg (il massimo è 10) e proprio per aver infilato all’ultimo una scatola di biscotti comprata al duty free shop il borsone non entrava, semplicemente perché la scatola era messa male.
      Ryanair ci marcia su queste cose. Mai stata trattata così male da chicchessia. Io non viaggio molto ma sono molto scrupolosa nel rispettare regole e regolamenti.

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    • @Marisa: almeno alla signora che bestemmiava in aeroporto la possibilità di riassestare le sue cose in valigià la stavando dando! Era furiosa, e più le usciva il fumo dalle narici e le saette dagli occhi più pensavo alla tua esperienza 😉

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    • @lapolemicadomata: anch’io ho imparato a ridurre il bagaglio (ho viaggiato una vita in aereo per lavoro, facendo la pendolare con partenza il lunedì mattina e rientro il venerdì sera). Anche stavolta ci avrei azzeccato, a parte il costume da bagno inutilizzato, ma pensa che quattro paia di pantaloni per quattro giorni non sono bastati… al primo paio si è rotta la lampo nel viaggio di partenza, con un altro, a un bar, sono andata a sedermi su della cioccolata (era cioccolata, giuro!).

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    • Ma dai Diemme, che sfortuna! E che di solito gli incidenti imprevisti capitano ai capi della parte superiore..,a casa nn succede mai ma appena ho le magliette contate: via di schizzi di cibo! Uff…

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    • @lapolemicadomata: appunto, accadono nella parte superiore, e per quella una si attrezza. Io per esempio, porto due cambi al giorno, e sono al sicuro, ma per i pantaloni proprio non era prevista una tale emergenza! Comunque mi sono arrangiata a rilavarne un paio in albergo, smacchiandoli con la saponettina del bagno (quella piccola fornita dall’albergo.).

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  4. L’importante è assicurarsi delle regole della compagnia aerea, ognuna ha le sue, e attenersi scrupolosamente…..per il resto tieni a portata di mano le cose basilari che ti possono servire 🙂

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  5. dove vai di bello e per quanti giorni? (quando sto via meno di 7-10 giorni riesco a far stare tutto nel bagaglio a mano, sempre che il viaggio sia in posti “civili” in cui con una carta di credito si può rimediare ad un’eventuale dimenticanza…)

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    • @goldie: ma io avevo pure l’amichetta “In loco”, per cui bastava farle uno squillo e me lo portava (avevo dimenticato una spugna, poi ho avuto bisogno dei fantasmini).

      Ricordami di ragguagliarti sugli altri particolari in pvt. I giorni sono stati quattro, pochini, ma sufficienti per conoscerci e passare belle giornate insieme (hai ragione, i viaggi coi blogamici sono una gran cosa! 😉 ).

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    • bentornata (anche se forse tu avresti preferito tornare tra un po’…)
      I blogamici sono sempre una gran risorsa: i primi 4 giorni sono stati solo quelli che servivano per battere la fifa blu e prepararti a ripartire!
      p.s. hai ricaricato un po’ le batterie?

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    • Un po’ (infinitamente meno di quanto avrei avuto bisogno). Il problema là un po’ è stato che, a parte una giornata di “trophy”, l’unica occupazione era riposare e… mangiare (l’agriturismo serviva pasti talmente abbondanti che io, che sono io (vale a dire ottima forchetta), ho incominciato a rifiutare le portate e a rimandare qualcosa indietro).

      In quattro giorni ho preso “solo” mezzo chilo, e da oggi testa a posto! 😉

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    • allora hai un’ottimo motivo per ripartire al più presto: è terapia!!! 😉

      p.s. pensa che i miei compagni di viaggio durante la nostra settimana folle hanno perso un chiletto a testa… ed io li ho trovati tutti e messi da parte -.-

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    • @goldie: eh eh, cali e aumenti ponderali non sono una scienza esatta 😉

      Sì, devo ripartire al più presto, decisamente la vacanza è stata terapeutica! 😀

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  6. Ma parti?
    Leggendo la storiella all’inizo (è troppo carina) ho pensato subito alla politica, mica alle valigie! Perchè in politica si sparge letame sul popolo, ma se si deve prendere una decisione seria, che ci venga a favore, non se la sentono di decidere, e allora ancora letame, che è vero che puzza, ma loro all’olezzo del nascondere e coprire sono abituati.

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    • @Fulvia: che tristezza! Io vorrei tanto che mia figlia, con qualche studio/master/specializzazione all’estero ce la facesse ad andarsene e a portare anche me via di qui.

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  7. Non viaggerò mai con aerei lowcost, a meno di non esserci costretta! Già viaggiare in classe economica è terrificante, tanto sono stretti i posti fra una fila e l’altra. Se farò un altro viaggio voglio viaggiare in magnifica, la classe chiamata fino a poco tempo fa bussinessclass, almeno sull’Alitalia. Costa un casino, ma o viaggio così o me ne rimango a casa 🙂 🙂
    Ciao baciotto
    Marta

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    • @dupont: io credo che anche coi low cost si viaggi benissimo, escludendo ryanair, e per quanto riguarda le dimensioni dei posti, se ci sono entrata io che sono – ancora per poco – un oversize, credo che la media nazionale ci possa stare tranquilla.

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  8. NON … “inquietanti associazioni” !
    CAFFE’ ?!?
    Amica mia cara …. l’ ho appena fatto, e ce n’ è una tazza anche per l’ apprezzatissimo tuo ospite reduce dal Parco dello Yellowstone … dove vive il grizzle ed il bisonte e sulle cui pianure, si racconta, cavalcò un tempo non lontano l’ invitto @Tashunka Uitko !!! 🙂

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  9. Essì …. proprio lui !
    Se lo vogliamo chiamare, tradotto impropriamente in italiano, trattasi del mitico CAVALLO PAZZO, il vincitore della Battaglia del Little Big Horn !
    E son sicuro che, nelle praterie dello YellowStone, il nostro @Opossum, che se la passeggia ora con te nella Città Eterna …. l’ avrà sicuramente incontrato !!! :mrgreen:

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  10. Quello che non ho visto a maggio con la easyjet… : roba da scrivere lettere ai giornali! Avevo bagaglio a mano al di sotto di un kg dalla richiesta, la borsa a tracolla con l’essenziale e un sacchetto di carta con un cappello di paglia leggerissimo. Ho dovuto infilare tutto dentro il trolley, cappello compreso che si è squinternato là dentro. Mi dissero che l’unica cosa consentita a mano oltre il trolley era un libro e non hanno voluto sentire ragioni quando ho tentato di protestare e di dimostrare che un libro pesa moooooolto di più di un cappello di paglia.
    valli a capire e comunque mai più comprerò cappelli durante i viaggi!

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    • @ili6: me l’hanno detto che EasyJet è meno peggio di Ryanair ma non è il paradiso. Con Meridiana invece mi sono trovata benissimo, e devo dire che, con tutti, sono stati elastici in maniera molto equilibrata. Nessuno ha portato in cabina bagagli enormi, ma dubito che ognuno di quei bagagli sarebbe rientrato nel gabbiotto per il controllo delle misure. In più, la borsa permessa era spesso uno zainetto tenuto sulle spalle, soprattutto per gli uomini (le donne avevano certe borse che non ti dico).

      Insomma, per me è stata una compagnia dieci e lode.

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    • Si, con Meridiana ho viaggiato bene.
      La cosa più allucinante di quel volo Easyjet fu un’altra perchè se le regole le mettono, devi rispettarle, anche per un cappello di paglia.
      Accadde che l’hostess annunciò che tutti i passeggeri (quasi tutti eravamo con bagaglio a mano) dovevano tenere giacche e cappotti sulle gambe e non nelle cappelliere. Il volo era il Vienna-Milano. Stracolmo. Alcuni milanesi, tutti vestiti strafirmati, non ne vollero sapere di tenersi addosso giacconi e cappotti e così è dovuta intervenire l’hostess di forza perchè molti passeggeri non sapevamo dove sistemare i trolley. Ci furono anche urli e minacce e l’aereo partì in ritardo. Per un pelo riuscii a prendere la coincidenza per Catania.Con le low coast succede anche questo.

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    • @ili6: se avessero fatto passare il principio che un cappello pesa meno di un libro, si sarebbero trovati a fare filosofia centinaia di volta al giorno su ogni oggetto, se pesa e/o occupa più o meno di un libro, e poi, di che libro parliamo? Del tascabile Newton da 99 centesimi o dell’edizione orginale rilegata di Guerra e Pace?

      Io questo lo capisco, ma come mai con Meridiana il buon senso funziona e, a quanto mi raccontate, con le altre compagnie no?

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