Parafrasando Neruda

T’amo e non t’amo

E’ giusto non amarti, o amarti in modo strano?

E’ giusto chiederti di prendermi per mano,

mentre la testa è altrove e il cuore…

mah, non so neanche se c’è. Ti chiamo amore,

e sì, sì lo penso e t’amo, t’amo senza pudore,

ma con la testa altrove, verso un altro dolore.

Tu saprai che non t’amo: e invece t’amo

Perché l’amore ha mille facce, e una è quello che siamo.

Mi scruti, tu sai quello che penso e non rispondi,

certe volte, lo sai, siamo due mondi,

vicini o lontani, dipende dalle orbite,

dalle memorie torbide, dalle mie curve morbide.

T’amo e non t’amo, i sensi sono strani,

certi ponti si tagliano, e certi sono liane,

certi cemento armato, certi nuvole vane

vènti come tsunami, forza di cento mani.

T’amo e voglio fuggire, t’amo e voglio scordare,

perché forse non t’amo, e tutto questo è strano.

(Patrizia Vivanti – 18/04/2008)

38 thoughts on “Parafrasando Neruda

  1. Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
    Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

    [Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.
    Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento]

    Catullo

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  2. E’ una di quelle che più amo, e che spesso cito. Quel bellissimo e intensissimo “excrucior”, è praticamente intraducibile, tant’è vero che, nel mio “lessico familiare” adopero direttamente la parola escrucio, che so non esistere ma che, nella mia testa, rende l’idea.

    Però io personalmente non sono capace di provare questi due sentimenti contemporaneamente, non posso scindere l’amore dallo stare bene con la persona amata, sentirmene accolta, sentirmi amata a mia volta.
    Quando le cose non vanno, subentra prima di tutto la delusione, la disistima, e la rabbia è più verso me stessa, per il tempo impiegato male, le cose mie che possono essere rimaste in mano sua (e generalmente si donano gli oggetti più cari).

    *** Ma ci ricasco sempre ***

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  3. Già, perchè ci ricaschiamo sempre?

    E’ una domanda che da un po’ mi pongo… forse… perchè ci sto ricadendo. Lentamente, con tutte le precauzioni. Ma la testa si dimette, Ogni tanto, va in congedo, e lascia spazio al cuore… Dove ha sede una intramontabile, solare, irrefrenabile speranza…

    **io so odiare ed amare insieme… forse, addirittura, è il mio modo di amare**

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  4. Bella, mi e’ piaciuta molto, semplice eppure cosi profonda e rispecchia i miei sentimenti proprio quelli che sto vivendo in questo momento..
    Un’unica cosa pero’….con la poesia di Neruda non ha molto a che fare…

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  5. Buongiorno Elide, benvenuta. Che bella sorpresa i nuovi amici che approdano qui!
    Sono contenta che la poesia ti piaccia, credo siano sentimenti abbastanza comuni, e quando una persona scrive qualcosa, è un piacere sapere che altri si rispecchiano nei suoi sentimenti e nelle sue parole.
    Sono contenta anche che non abbia a che fare molto con Neruda, significa che sono originale giocoforza. Comunque l’ispirazione mi è venuta da Neruda (e ovviamente da qualcun altro… ), avevo pubblicato questa https://donnaemadre.wordpress.com/2008/03/19/neruda-saprai-che-non-tamo/
    Come al solito, se vengono trascritte le cose che scrivo mi fa piacere e lo reputo un grande onore, purché venga riportata la fonte.
    Di nuovo benvenuta, e grazie ancora per i complimenti.

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  6. Oggi ho voluto rileggere questa poesia ed è strano, a distanza di tempo, quante cose siano cambiate! La mia testa decisamente non è più “altrove, verso un altro dolore”.

    Non si ama in modo strano, ma semplicemente in un altro modo, completamente diverso, e mi pare giusto così.

    Si ama anche con la dolcezza della rassegnazione se… Se.

    C’è malinconia nell’amore? No, non c’è, neanche quando si sta in quell’equilibrio strano, di piedi radicati a terra, e cuore vagante.

    C’è quella tensione dell’essere proiettati su un piano astrale diverso, e di dovere tornare alla tua terra, ma questa tensione non è malinconia.

    OBE, si chiama quel fenomeno paranormale di viaggio in corpo astrale, Out of Body Experience: e forse in un certo senso è questo, una vita che è solo della mente, anche se la mente è sempre e comunque testimone di quel corpo lasciato altrove.

    Cos’è l’amore, continua a essere la domanda più gettonata della rete.
    Io ripenso al film “I Dieci Comandamenti”, quando Mosè incontra il Signore, che è l’Amore per eccellenza, rappresentato da un rovo ardente.

    *** Forse l’Amore è un rovo ardente… ***

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  7. ‘O Saje comme fa ‘o core… “di massimo troisi”

    Tu stive n’zieme a n’ato
    ij te guardaje
    primma ‘e da’ ‘o tiempo all’uocchie
    pe’ s’annammurà
    già s’era fatt’ annanze ‘o core.
    A me, a me…
    ‘o ssaje comme fa ‘o core
    quann’ s’è¨ annamurato.

    Tu stive ‘nzieme a me
    ij te guardavo
    comm’è¨ succiesso, ammore
    ca è¨ fernuto
    ma je nun m’arrenn’
    ce voglio pruva’.
    ma s’e’ fatt annanz ‘o core
    m’a ditt vuoi prova
    e prova, io me ne vado.

    ‘o ssaje comme fa ‘o core
    quann s’è¨ sbagliato..

    http://it.youtube.com/watch?v=j525Va3SAFE

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  8. Hai usato le parole giuste per dire una cosa che è, eppure non è.
    La mancanza di una definizione per un amore non lo rende meno bello o prezioso, ma è sempre un amore da nutrire, da curare.
    E’ una poesia che vorrei aver scritto io.

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  9. dopo un primo momento di sbandamento (hai cambiato facciata! bella) ho letto e poi ho letto di nuovo. è vero. è molto bella. mi è piaciuto molto:
    “…siamo due mondi, vicini o lontani, dipende dalle orbite…”
    siamo due. è quando uno si dimentica e vuole contenere anche l’altro che nascono i problemi.

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    • Cara tessapurna, è sempre un piacere risentire i vecchi amici! Sono contenta che abbia apprezzato questa poesia, anch’io l’amo moltissimo.

      In realtà ho smesso di scrivere poesie da quando sono rimasta incinta (il che vuol dire 15 anni fa), poi… una nuova Musa (Muso) mi ispirato alcune parole che ho nel cuore, ma non so se per la bellezza dei versi o…

      A proposito, quella poesia (quella di quindici anni or sono intendo) la troverai sul post di domani.

      Ciao, e grazie ancora delle tue parole!

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  10. Beh, il template un tempo lo cambiavo di tanto in tanto, poi quando hanno tolto il numero ai commenti di Mistylook sono passata da uno all’altro in maniera direi forsennata, senza trovarne però nessuno che facesse al caso mio (uno non mi metteva i widgets, un altro non mi metteva le pagine e così via), fino poi a ritornare ai vecchi amori…

    Già, ritornare ai vecchi amori…

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    • A me ha fatto una strana impressione rileggerla, e scoprire che anche i sentimenti sono corsi e ricorsi… forse, l’andare verso un nuovo amore con un legame invisibile ancora al vecchio, non riuscendo a non voltare di tanto in tanto la testa indietro, è la cosa più normale che ci sia…

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  11. Concordo….il passato fa parte di noi…e non credo sia mai veramente passato anche quando il futuro incalza….ohi Die siamo esseri umani….

    Piacere di conoscerla signorina sono Kate l’essere umano 😉

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  12. Allora la chiamerò signora…si si suona meglio….beh questa sera mi avventuro nel mio passato con la cena del ventennale dei miei compagni delle superiori…è la prima cena e non saremo tutti e non so quanta emozione ci sarà….non ricordo con molto piacere i tempi della scuola, non di quella almeno visto che mio padre mi costrinse a sceglierla per non farmi viaggiare…ma boh ci provo e poi ti racconto!

    🙂 kate

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  13. Cena stupenda …e per fortuna non ho collegato i ricordi a quel brutto passato scolastico pur parlandone….eh no a me non è andata così bene il mio non ha sentito ragione….ma ho lasciato all’ultimo anno e dopo qualche hanno mi sono diplomata alla scuola che mi piaceva, studiando di sera !
    Tiehhhhhhhhhhhhhh genitori cagacaxxi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Kate la vendetta bussa sempre due volte 😉

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    • @Kate: a me invece ha creato un sacco di problemi andare avanti nonostante loro mi ostacolassero. Come figlia, ho fatto l’errore di ricercare sempre, pur apparentemente ribelle, la loro approvazione, di fatto rovinandomi ogni possibilità che la vita mi ha dato, spesso servita su un piatto d’argento.

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  14. …ah beh sai perchè ne abbiamo parlato che anch’io ero attaccata al loro cordone ombelicale cercando la loro approvazione e sentendo ad ogni mia decisione pur non essendo presenti la loro voce dentro le orecchie che gestiva…ma ora basta e già da un bel pò o non si campa!

    buona cena Kate

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    • Non si tratta di compiacerli, nel mio caso ho sempre fatto ciò in cui credevo, ma il fatto di sapere che quello che facevo li rendeva infelici mi avvelenava. Poi, quello che facevo, significava fare l’università con risultati eccellenti e vincendo borse di studio, o avere una storia con un uomo libero che mi adorava, e cose di questo genere. C’era sempre questo tarlo che ero la figlia degenere che stava dando loro un sacco di dispiaceri, e non mi faceva vivere bene.

      Tra le altre cose, nessuno di noi figli ha mai dato problemi ai miei genitori per comportamento, però i miei fratelli hanno avuto qualche problema di salute: io neanche quelli, con merito o senza merito non ho mai dato loro un mal di testa.

      Che bisogna farci, è dai tempi della bibbia che i genitori amano il figliol prodigo… 🙄

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  15. Quant’ è bella Giovinezza
    che si fugge . Tuttavia
    chi vuol esser lieto sia,
    del doman non v’ è certezza !

    Ma guarda queste due mie Amiche, che cosa sono andate a ripescare !
    Frammenti di passato, polvere che non si spolvera mai .
    E l’ Amore poi, e quell’ Amore …….. nuovo o vecchio, brutale o tenero, sorridente o cupo, che se ne infischia dei nostri ragionati propositi, e che beffardo ci occhieggia da un angolo di strada che noi non prevediamo ….. e non cerchiamo, ma lui ci aspetta là, pronto all’ agguato sconosciuto e dolce !

    Ps. Che bella “Odi et Amo” e teneri quei tuoi versi, Lady @Donna & Madre !

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  16. Ciò che scrissi in quel lontanissimo 24 ottobre dell’ anno 2010, lo riconfermo oggi, @Diemme, con maggior convinzione …. e con qualche brivido in più ! 🙂

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  17. A distanza di oltre cinque anni cerco d’interpretare questo testo, che non ricordo quando e perché scrissi, ma queste sono le mie impressioni:

    Una donna esce da una grande delusione d’amore e si attacca a un’altra persona, cui chiede di tirarla fuori da quel dolore. La donna si sente in colpa perché il suo cuore non riesce ad essere di questo nuovo compagno, che pure in un certo senso ama, amerebbe, per cui ha stima, gratitudine, e di cui ha bisogno.

    Ci sono momenti in cui la distanza è tanta, altri momenti sono più vicini (le curve morbide fanno pensare all’intimità, mentre le memorie torbide sono forse quelle che la legano ancora all’antico amore), ma rimangono sempre due mondo distinti, che non si riescono mai a fondere; lei vive questo stato delle cose con sensi di colpa, ma anche con stupore, visto che forse quest’uomo pare davvero meritevole di tutto l’amore del mondo (“perché forse non t’amo, e tutto questo è strano”).

    E a voi che ispira?

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  18. Stupore, mi ispira!
    Stupore che non si riesca a ricordare quando e per chi, perché e per come si siano scritte parole siffatte!
    Per il resto, non ho titolo né parametri validi per discettare di poesia.. 🙂

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    • @amica: non è detto neanche che siano state scritte per qualcuno in particolare, io sono una che dal particolare risale all’universale, quindi colgo l’ispirazione e parto in quarta, spaziando nella mia vita e tra i miei ricordi. Poi, anche se fossero stati scritti per qualcuno, magari mischio situazioni reali e immaginarie, questo è il mio stile 😉

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