Un post a caso

Siccome siamo in periodo di revival, prendo l’idea da altri blog di proporvi un post a caso, così magari avrete la possibilità di rileggere quelli passati inosservati perché il blog era ai sui esordi e ancora non ci conoscevamo.

Inutile dirvi che i commenti sui vecchi post saranno graditissimi quindi…

*** cliccate sull’immagine e… buona lettura! ***

NB: il post viene selezionato automaticamente dal sistema, e ogni volta che cliccate ve ne verrà proposto uno diverso

34 commenti

34 thoughts on “Un post a caso

  1. Stasera ho provato l’esperimento di “un post a caso”. E’venuto fuori Era mio padre – seconda parte – naturalmente le ho lette tutte. Ed ora prima di riprovare “un post a caso” aspetterò di “digerire” questi sei.
    Complimenti per essere riuscita a raccontarlo e a sopravvivere a tanto dolore.

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    • Sì, è tosto. Mi proposero all’epoca di raccogliere tutto in un’unica narrazione, magari in una pagina che rimanesse statica. L’ho anche fatto, ma non ce l’ho fatta a metterla in linea.

      Ho colto l’attimo fuggente per scriverla, in quel momento me la sono sentita, forse ne avevo anche bisogno, e s’è scritta da sé. Poi, una volta sputato il rospo da cima a fondo ho voluto solo che, spinta all’indietro dai nuovi post, quella storia trovasse un po’ di pace, e un po’ di spazio, in qualche angolo di questo blog.

      Ma, come nella vita reale, il passato esiste e ogni tanto, per qualche strano caso, si ripresenta a noi.

      Strano fino a un certo punto, perché tra pochi giorni sarebbe (stato) il compleanno di mio padre, e io mi chiedevo se riproporre la sua storia, per rendergli giustizia, per rendergli onore… ma mi rendo conto che non ce l’avrei fatta.

      Tu e “Un post a caso” l’avete fatto per me.

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    • Già. Tu pensa che a Pasqua Attila mi aveva portato una pastiera napoletana, che io avevo messo in congelatore. Siccome era molto grande, più volte, per tirare fuori qualcosa dal congelatore, sono stata costretta a tirarla fuori e a rimetterla in frizer.

      Ieri me ne sono dimenticata. Dovevo andare a trovare un’amica, mi sono detta “La porto là e la mangiamo tutti insieme”, ma non le avevo dato conferma della mia visita, e quando ho provato a richiamarla risultava sempre irraggiungibile.

      Ho iniziato a mangiarne una fetta, poi un’altra… poi mi sono resa conto che era il compleanno di mio suocero, e che io stavo mangiando la torta preparata da suo figlio.

      Quando morì, mia figlia mi confidò che lui mi aveva sempre voluto un gran bene, anche se la moglie gli aveva proibito di frequentarmi perché tutta la famiglia doveva mantenere il punto (preso da lei).

      Che quest’anno abbia voluto che festeggiassi anch’io?

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  2. Le carte

    Queste giornate
    s’accavallano
    una sull’altra,
    carte da gioco
    a rovescio.

    Una sull’altra cieche,
    mute.
    E se ne ignora colore,
    valore,
    disegno.

    Si continua a contarle,
    con meccanico movimento,
    fino all’ultima.

    Fino all’ultima.

    Allora, certo si saprà,
    anche se ignota
    ancora la sembianza,
    che sono tutte lì,
    finite.

    Forse comincerà il gioco magico.
    Si rivolterà il mazzo,
    e si vedrà
    il ventaglio colorato e
    il disegno sarà chiaro.

    Forse…
    s’aspetta quello.

    Invano?

    Eccomi cara diemme, un pò piu vecchia, un pò meno stanca… a leggere i pensieri delle mie amiche… ci sono “cose” che succedono, e cosi dovevono accadere…
    Ho imparato ormai, che nella vita “niente e x caso”…

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    • Raccontaci….

      Oggi un amico mi ha detto che, chiedendo un post a caso, gliene è capitato uno, di cui non ha saputo dirmi il titolo, in cui denunciavo, un anno fa, gli stessi disagi di quest’anno: voglia di rompere, di fare punto a capo… beh, forse sono stati d’animo ciclici, o forse la decisione era stata già presa un anno fa. A me comunque, scegliendo un post a caso, è capitato questo: https://donnaemadre.wordpress.com/2008/08/16/a-quelli-che/

      Eh già, nulla succede per caso…

      Ohibò, quasi dimenticavo: poiesia bellissima, e straordinariamente pertinente. Di quelle da leggere, rileggere, meditare…

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  3. Divina cugina, ma non c’è modo di metterli in ordine cronologico?

    Ho cliccato ed è uscito “il 2 di picche”, riprovo e mi da “il 2 di picche con affetto” ma forse mi vuoi fruculiare? serve solo l’asso e il tre.

    “Napoletana a picche, liscm’ chesta e miettece a meglia” (x chi gioca il tressette con accusa).

    1 abbraccio influenzato.

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    • Ma il due di picche è una finta… sai come funziona: “Una signora, se dice no è forse, se dice forse è sì, se dici sì non è una signora” 😉

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    • @Piemme: cuginotto influenzato, per darti tutto il tempo di guarire senza sconvolgere i piani di chi si era già organizzato per domenica, di raduni ne facciamo due!!!

      (Quanto ce piace de banchetta’ 😉 )

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  4. non è poi così lontano da una certa realtà. grazie diemme davvero interessante questo blog che mi hai segnalato, chiaramente lo inserisco tra i miei preferiti perché tornerò a leggerlo e a commentarlo sicurametne.
    a presto

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    • Mi fa piacere che sia un’idea gradita. In momenti di crisi dello scrittore è una salvezza.

      Comunque, ho scritto circa seicento articoli, se veramente hai intenzione di navigare, auguri (giusto oggi ricorre la scoperta dell’America, grande navigatore il nostro Cristoforo Colombo!), e ben approdato qui! 😉

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    • Nel blogroll intendi? Provvedo subito!

      Comunque non se la prenda chi non è nel mio blogroll, oramai è completamente abbandonato, seguo altre vie per raggiungere i miei blogamici 😀

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    • In teoria sì, perché qui c’è la moderazione e basta che tu mi metta come prima frase NON PUBBLICARE!

      Però tu hai anche l’indirizzo di posta (lo vedi dai miei commenti sul tuo blog), io sono sempre collegata.

      Aspetto tue notizie!

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