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La Diemme è sempre più versatile!

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Ancora un premio, conferitomi dalla cara Dona.

Come post riporterò il commento lasciato da lei, così da mantenerne la spontaneità!

Ti ringrazio per la nomina, e ricambierò commentando le tue curiosità, confrontandole con me. ;)

La Dona non ama i profumi fruttati. La Diemme nemmeno, e di profumi non ne usa. In compenso, ne riceve in regalo moltissimi!
La Dona è di sinistra. La Diemme è libera pensatrice. Nata antifascista, si riserva comunque di votare per quelli in cui crede (quando li fabbricheranno).
La Dona vuole sentirsi libera di vedere il bicchiere mezzo vuoto. La Diemme pure, ma a 53 anni ha capito che vederlo mezzo pieno aiuta ad essere felici, il che proprio schifo non fa.
La Dona si è scoperta selettiva a quarant’anni. La Diemme lo è sempre stata, ora però confida più nell’autoselezione: praticamente, li fa suicidare :lol:
La Dona chiude cassetti con facilità e pochi rimpianti. La Diemme li chiude con difficoltà e tanta amarezza, ma zero rimpianti perché, se è arrivata a chiuderli, vuol dire che le ha provate proprio tutte.
La Dona non ama il turpiloquio. La Diemme nemmeno, usa linguaggio aulico con tanto di congiuntivi, ma “quanno ce vo’ ce vo’!”, il turpiloquio in quei casi è liberatorio.
La Dona non è credente. La Diemme sì (o, quantomeno, speranzosa).

Ancora grazie, e buona serata!

The versatile blogger award

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“Donna, donna e donna: altro da dire?”.

Questa la motivazione con cui lastella mi ha conferito questo premio. Mi ha fatto uno strano effetto, perché “donna” è l’ultima cosa che mi sento.

Il mio ex marito mi definiva “Metà uomo e metà bambina”, e la ritengo ancora, a distanza di oltre vent’anni, la definizione più azzeccata.
Ho la femminilità di un carrarmato, la grazia di un panzer, l’attitudine al focolare pari più a quella di Nerone che di Biancaneve (blah!), detesto le quote rosa – essere donna non significa essere disabile, non mi serve il vantaggio d’ufficio –, e detesto le donne che per far carriera usano il loro essere – fisicamente – donne come uno strumento (come direbbe una mia amica, “superano gli orali”).

Mi infastidisce suscitare l’attenzione maschile fine a se stessa, non mi guardo allo specchio e la mattina mi butto addosso le prime cose che capitano (e non è che molta più attenzione io ci ponga quando mi devo recare a qualche cerimonia ufficiale).

Madre sì, l’istinto materno ce l’ho fortissimo, ma il problema è che ce l’ho verso tutti, piccoli e grandi, e questo alla fine può risultare, per usare un eufemismo, inappropriato.

Toh, evidenziando le mie affermazioni, scritte di getto, noto che ho scritto proprio sette cose su di me, persino piuttosto inedite, come richiesto dalle regole del premio.

A proposito, le regole…

  1. Mostrare il logo dell’award sul blog (fatto!)
  2. Ringraziare il blogger che ti ha nominato (fatto!).
  3. Nominare altri quindici blog (perdonatemi, passo il turno!);
  4. Mettere il link dei tuoi nominati nel post e informarli del premio con un commento (legato al punto 3, e quindi…):
  5. Scrivere sette cose su di te (fatto!).

Mi piacciono questi premi perché danno modo di raccontare un po’ di sé e quindi di conoscersi, e in più danno modo di far conoscere agli altri dei blog che seguiamo. Io però è da tanto che sono qui e segnalerei sempre gli stessi perciò… facciamo così, chi si offre di raccontarsi è il benvenuto!

The Versatile Blogger

Beh, ne ho ricevuti due, uno da Arthur e poi da Karina bisogna che mi decida a rispondere!

Dunque, sette cose di me? Ma le volete nuove nuove? Le volete inedite? Di quelle un po’intriganti?

Vediamo un po’ se vi posso accontentare.

1) Molti mi giudicano un vulcano, invece io mi ritengo sostanzialmente pigra.

2) Vivo in un mondo tutto mio, e di questo continuo a dimenticare tutto, anche le cose più importanti (se faccio un’analisi per il sospetto di qualcosa di grave, dimentico di andare a prendere la risposta e se, dopo averla presa, qualcuno mi chiede com’è andata, cado dal pero e non capisco al volo di che sta parlando).

3) Il mio legame con le persone è viscerale e loro no, non le dimentico mai, per quanto lontane se ne possano andare e per quanto conflittuale possa essere stato il modo in cui è finita.

4) Non ho nessuna cura del mio aspetto, ed è un peccato perché la natura non è stata affatto matrigna nei miei confronti e se avessi investito in me stessa, chissà, magari avrei avuto un destino diverso.

5) Detesto in egual misura la ricchezza e la povertà, ma la seconda mi fa decisamente più paura.

6) Difficilmente non rispondo alle provocazioni, insomma, non sono “una donna superiore”.

7) Quando mi faccio un’opinione di una persona, è pressoché impossibile smuovermi, ma difficilmente le idee che mi faccio sono infondate.

Oops, ma ne ho ricevuti due di premi, non saranno quattordici che ne devo dire? Perché non mi aiutate? Io ho scritto sette punti relativamente a come mi vedo io, ma voi come vi vedete? Mi raccomando, che siano neutri o positivi, perché in questo momento non ho bisogno di mazzate!

E ora, i blog da nominare. Come al solito, cercherò di non nominare gli amici, sia perché sono già stati praticamente tutti nominati, sia per allargare un po’ il cerchio.

Seguo con piacere, oltre ovviamente agli amici qui sempre presenti:

Andrea De Filippis, che mi racconta un po’ di cose sulla mia città ed è sempre molto obiettivo nelle sue analisi, a prescindere dalla sua posizione politica..

Il Signor Smith, che ha sempre notizie intriganti su ciò che succede nel mondo, e che trovo davvero interessante leggere.

Barbara e Claudia, tra cui ancora faccio confusione e non ho ancora ben chiaro chi è chi (ma perché non usate due profili diversi???)

Quarchedundepegi , che vive in Svizzera ma il cui occhio attento – spesso sornione ma sempre realista – scopre e denuncia i crucci dell’Italia, di cui spesso ci illustra anche pezzi di storia attraverso i suoi interessantissimi francobolli.

Meno e Pausa: me lo fece scoprire Martina che me ne segnalò un articolo, e da allora non lo mollo: ho un rapporto conflittuale con quel blog, per certi aspetti mi sento lontana anni luce, non solo dagli argomenti, ma dal linguaggio crudo, dalla rabbia più o meno repressa, dall’aggressività e poi, all’improvviso, nascono dei fiori di amore per il prossimo e di profonda conoscenza, di accettazione degli altri anche – o forse soprattutto – dei loro aspetti più fragili, più vulnerabili e umani. E poi, quando ci si mette, cambia registro e accidenti se coinvolge!

Ne mancherebbero due, ma oltre questi e gli “interni” non navigo moltissimo. A volte capito casualmente su blog splendidi, ma magari non sono su wordpress e non so come seguirli (ok, un giorno passerò agli aggregatori come Google Reader, e poi anche WP ora dà la possibilità di aggiungere al reader link esterni alla piattaforma, prima o poi mi organizzerò).

Fossi libera di farlo, sicuramente il premio lo darei a Marisa (Moles), coi suoi due blog (*) sempre interessanti e vari (chi più versatile di lei?), ma rientra tra gli amici e, sull’altro fronte, una blogger  molto brillante e molto versatile anch’essa (anche se ultimamente poco presente) con la quale, per motivi principalmente istituzionali, ho preferito l’amicizia non stringerla (chissà se ci siamo perse qualcosa? 🙄 ).

Vorrei dare inoltre un premio extra come commentatore più “argomentatore” al nostro Exodus, favoloso neoacquisto di questa bella compagnia. 😀

Beh, è la prima volta che non interrompo una catena, sono stata brava?  😀

(*) Marisa Moles e La Prof on line