Chi gode dopo gode due volte

5 luglio 2010
Donna, fascia d’età 40-60
Pensieri per la moglie dell’ex

L’ho incontrato che era con te, in macchina. Gli ho fatto un cenno di saluto, e lui ha voltato la testa dall’altra parte.

Mi ha fatto male sai, tanto. Ci eravamo amati infinitamente, e in un periodo di crisi, un momento di debolezza, ti sei infilata tu. Per me lui era sempre lui, mi era battuto il cuore quando l’avevo visto, ma non gli avevo fatto altro che un cenno di saluto: il suo altezzoso girare la testa altrove mi aveva ucciso.

Ci ho pianto tanto, e poi un giorno te lo rincontro. Faccio finta di niente, non voglio rivederla quella reazione, non voglio essere umiliata ancora. Invece è lui che mi viene accanto, un sorriso, un buffetto sulla guancia e “Come stai?”.

“Bene” gli rispondo dal mio macchinone e lui, guardandolo, mi fa con tenerezza “Ne hai fatta di strada da quando ci siamo conosciuti!”

Di fronte a questa ritrovata gentilezza trovo il coraggio di chiedergli il perché della sua reazione, e lui mi risponde che tu gli hai proibito ogni contatto con me, di rispondere al telefono, persino di salutarmi se m’incontra. Gli chiedo se posso almeno riprendere le mie cose lasciate da lui, e mi risponde che tu ne avevi fatto un falò: c’era bisogno? Non potevano semplicemente essermi restituite? O almeno accantonate? Hai voluto distruggere me in tutti i modi, anche attraverso quel gesto simbolico di distruzione delle mie cose più care.

Un giorno lui mi è venuto a cercare: non gli ho chiesto perché. Io all’adulerio sono contraria, ma poteva il mio chiamarsi adulterio? Eri tu che l’avevi tolto a me, non viceversa, era il mio uomo, non il tuo (e chi se ne frega della tua fede al dito).

Tra le sue braccia, quando ho urlato di piacere, per la prima volta il mio orgasmo ha avuto un doppio aspetto: godevo perché ero con lui, e perché stavo fottendo te.

Divertente però: godere pensando a una donna, e non per questo essere gay 😆

La mia risposta:

Cara amica, ma ti rendi conto che è lui che sta fottendo entrambe? Ti rendi conto che ha calpestato i tuoi sentimenti, non ha protetto né la tua dignità né le tue cose, non ha avuto nessun rispetto per il vostro passato, e ora di nuovo viene ad usarti, di nascosto di quella che lui finge in pubblico di assecondare, ma vilmente tradisce dietro le quinte? Ma tu veramente senti di avere avuto una rivalsa in questa storia, davvero ti senti vincitrice?

Io, francamente, credo che di lui e del suo regale augello dovresti fare quello che loro hanno fatto delle tue cose: un bel falò (tanto, quello che ti da lui te lo può dare qualunque altro uomo al mondo).

24 commenti

24 thoughts on “Chi gode dopo gode due volte

  1. Beh vorrei prima di tutto farti i complimenti per il confessionale…è un’idea stupenda ed è strutturato alla perfezione..ottimo lavoro…

    Riguardo la storia di questa amica, a me non ricordo sia mai capitato qualcosa di simile, però conoscendomi so che avrei agito nello stesso modo, anche se con il senno di poi effettivamente….però avrei approfittato e poi avrei cacciato il furbetto con un “Pessima Prestazione”, “Scusami ma c’è di meglio tu hai fatto i tuoi tempi, meno male che ora sei con lei…e che mi ha liberato di un uomo come te…dille grazie quando la vedi!”

    Mi pare che di meglio non si potrebbe fare Kate

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    • Grazie per i complimenti, vedremo come procederà. Certo che questo caldo ci ha ammosciato un po’ tutti, ma insomma, le stagioni ciclano, magari una bella pioggia rinfrescherà l’aria e ci toglierà un po’ di torpore da dosso.

      Sì, forse chiunque avrebbe fatto così. Io ho conosciuto una donna che mi raccontava una storia del genere, lei era una bellissimo donna, di tipo nordico, molto brillante e con un discreto successo lavorativo (aveva una piccola impresa che andava liscia come l’olio) eppure… eppure stava lì a farsi prendere in giro dal bell’Antonio di turno, che prima stava con lei, poi si è sposato con un’altra, poi l’è andata a ricercare….

      Io quando ho visto il film “E’ complicato”, che narra appunto di una storia così, sono rimasta colpita da quanto fosse realistico. Nel film alla fine lo squallore di quell’uomo veniva alla luce, ma nella vita reale non credo sia proprio così: ma perché noi donne abbiamo così spesso questa debolezza emotiva, questa dipendenza ingiustificata dall’uomo, per immeritevole che sia? E’ un fatto culturale?

      Mi ricordo una mia vicina che, pure se dovevo andare dal meccanico a farmi riparare l’auto mi diceva “Fatti accompagnare da qualcuno, un uomo fa sempre un altro effetto”: è questo il modello che abbiamo interiorizzato? Che senza un uomo accanto siamo meno credibili, e ci rispettano di meno, come quando i bambini vanno a fare la spesa, e tutti li scavalcano e non vengono mai serviti? Mah!

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  2. Ma è vera questa storia ?
    Perchè se fosse vera, e non me ne meraviglierei ( ne ho viste tante ! ), mi chiederei ancora una volta : ma ci si pensa mai che noi siamo ‘carne’ da riciclo, carne destinata al disfacimento della putrefazione prima, alla polverizzazione poi ed infine, nel brevissimo atto di un respiro, al nulla ?
    Eppure, da questa miserabilità inconfutabile, possiamo vedere l’ esistenza con un sentimento che ci avvicina all’ infinità del tempo e dello spazio . Possiamo soffrire o recare sofferenze ad altri, innalzarci dalla polvere in virtù di un Amore travolgente, ‘sdimenticare’ tutto per un sorriso donatoci, sentire palpitare il cuore e la carne per una passione che ci strappa alla caducità, possiamo innalzarci con orgoglio fino al Cielo ed oltre . Poichè così, irrefrenabilmente, è la vita nostra, perduta e bella !
    E che facciamo ? Facciamo ‘falo’ di cose dell’ altra, teniamo gli sghembi piedi ‘in due staffe’, soddisfacendo un orgoglio cialtrone che ci ‘auto-esalta’ sulla pelle altrui, umiliamo chi amammo con idiota irriverenza e immemore, viviamo nella mediocre e limitata visione del nostro egoismo, senza accorgerci di ‘chi siamo’ e di cosa saremmo capaci, senza neanche lanciare uno sguardo ( ancorchè di sbieco ! ) all’ immensa ricchezza che abbiamo a portata di mano ! Nò, la lasciamo là ‘girando la testa’ .
    E’ incredibile, ma così è la vita !
    Fortunatamente, non per tutti !

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  3. Beh poi arriva il tempo in cui cresci e capisci che non ne vale la pena…e allora si che gambe in spalla fai retromarcia e te ne vai cercando di incontrare le persone più simili a te, e quelle meno cialtrone…come dici tu!

    kate 🙂

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  4. Mi è difficile giudicare le persone. Anche perché, come umano sbaglio o posso sbagliare anch’io. “Errare humanum est” (se non sbaglio sul mio precario latino). Ma se come la persona che ha confessato questa storia aspetta opinioni (pro o contro), allora dico la mia. Sempre ripetendo che non è che un giudizio “a prima vista”.

    A mio avviso, questa è una storia senza gli eroi positivi. Semmai…. tutti negativi. L’eroe principale di questo scenario è Lui. Cioè, voglio dire, principale in senso negativo. Quindi, Lui lascia la moglie per sposare un’altra. E fin qui non vedo niente di negativo. Capita. C’est la vie.
    Ma la sua (chiamiamola) perfidia sta nel ritrovarsi (di nascosto) nelle braccia della sua ex. Piagnucolante (“è stata lei a impedirmi di salutarti”), perfido (“ma io ti desidero ancora sai?”), per poi tornare alla sua attuale moglie come se niente fosse (“ciao amore, come va oggi?”) Falso.

    Il secondo eroe negativo è Lei. L’attuale moglie di Lui. Il fatto di aver “rubato” il marito tuo, non crea nessun peccato a mio parere. Come dicevo, il mondo è quello che è, e l’abbiamo voluto noi cosi (altrimenti non avessimo inventato il divorzio”). La sua sta nell’ impedire lui a risponderti almeno ad un accenno di saluto. Tutto ciò dimostra una sua paura nei tuoi confronti e l’insicurezza nel suo matrimonio. Tutto con una condizione (leggi P.S.)

    Al terzo posto sei proprio tu. La sua ex. Il fatto di trovarti godere nelle sue braccia, dopo tutto quello che ti è capitato? Mollata e (se come non bastasse) anche offesa (ignorando il tuo saluto). Scusami Ex, ma tu non hai un po di orgoglio? Forse ti sei vendicata della tua rivale, ma hai fatto il porco comodo del tuo Lui. Renditi conto. Se avessi voluto veramente vendicarti ti dico io cos’avresti dovuto fare.

    Dovevi invitare Lui, lasciarlo lamentarsi su di sua Lei. Poi alle sue probe di corteggiamento avresti dovuto cedere limitatamente. Una volta arrivata al letto, tu avresti dovuto rifiutarlo. Categoricamente. Cacciarlo via……. per poi mandare (via mail per esempio) a la sua moglie la registrazione del accaduto. Non ci sarebbe stato rivincita migliore. Su ENTRAMBI a mio avviso.

    P.S. Hai mai pensato al fatto che il suo non risponderti al saluto come scusa è soltanto un bla bla bla, una bugia? Che si è inventato tutto lui, per scusarlo, buttando le sue colpe sull’attuale moglie? A questo punto, Lei non ha nessuna colpa, e tu mentre gridavi il tuo orgasmo nelle sue braccia non ti rendevi conto del fatto che non fottevi lei. Ma te stessa, purtroppo.

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    • A me è venuta un’altra idea. Avrebbe dovuto farlo accomodare in camera, poi chiudersi in bagno con la scusa i prepararsi e fare una telefonata a lei, informarla della situazione e invitarla a raggiungerli.

      “Cara, sto andando a letto con mio marito, pardon, scusa, volevo dire “tuo” marito, una non si rende mai conto che le cose sono cambiate, e se ci vuoi raggiungere (ma non prima di tre quarti d’ora, ho i miei tempi tecnici) magari gli ridai uno strappo a casa. Ah, dimenticavo, facciamo una cosa: quando vieni, se esiste ancora, portami la mia roba, e io ti restituisco la tua”.

      Scherzi a parte, che la prima moglie sia una vittima, la seconda un’insicura e lui un figlio di … sono d’accordo con te, è conclamato.

      Grazie Valentino per il tuo intervento, ci offri sempre nuovi spunti di riflessione 😉

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  5. Concordo, a 360°, con la riflessione di @Valentino !
    Se fosse vera, questa storia umana ( e sento che lo è ! ) ci consegna, non al giudizio nostro ( è esatto, @Valentì : ‘errare, humanum est’ ! E ‘fuit erìtque’, aggiungerei io ! ) che è precario e caduco, ma alla nostra amara riflessione ‘eroi soltanto negativi’ ! E sarebbe veramente arduo, se ci fosse una gara all’ incontrario, pensare a chi possa vincerla dei tre !
    Ti raccomando poi le due ‘donne’ !
    Il loro comportamento spiegherebbe, meglio di qualsiasi altro esempio, il recente Post di @Aquilaraziocinante che parlava di “donne che odiano se stesse”, di donne che fanno intuire al ‘cialtrone di turno’ che da loro c’ è trippa per gatti !
    Per dirla alla romana ed alla sordiana, a questi ‘eroini’ dei nostri tribolati tempi, gridiamo un liberatorio “Pussa via, brutte bertucce” !!!!!

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    • @Bruno: è proprio così, tra le due litiganti il terzo gode. Purtroppo troppo spesso le donne sono così, anziché rispettarsi ed allearsi si scazzano, con gioa e sollazzo del sultano di turno che si butta a capofitto sulla “trippa per gatti”.

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    • @kate: mi associo a Bruno, e a me medesima. Che ce ne facciamo poi di questi cadaveri? Il nostro dolore, la nostra vita sprecata, non la ripaga nessuno.

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  6. Sì, @Kate ! Ma che se ne fanno ?
    Donne come te, non ne hanno bisogno di ‘questi cadaveri’ !
    Nè ambulanti, nè trascinati, o prima o poi, da acque fatali alla riva delle quali si assisero per aspettarli, rinunciando a vivere nell’ attesa di quelle miserabili spoglie .
    Tu stai bene con te stessa, nel vento ( ricordi @Spazio ) !
    Serrata nella tua vita e tesa alla guida di tuo figlio, la tua carnale proiezione ( non retorica ! ) nel futuro e nel divenire .
    Sì, tu stai bene nel vento ! Che presto, te l’auguro con tutto il cuore, ti porterà il profumo di un nuovo amore, meno cialtrone di quello di cui, giudiziosamente, ti sei liberata !

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    • @Bruno: oddio, “stare nel vento” mi ricorda tanto la canzone di Guccini “Auschwitz”: insomma, non è il massimo della vita! 🙄

      Diciamo che stiamo bene libere come il vento, accarezzate dal vento, etc. etc. !

      Ora però vi saluto che vado a pranzo, a godere due volte: una con il primo, e una con pietanza e contorno 😉

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  7. Nò, amica mia !
    Pensando a @Kate, che ho imparato a conoscere ed apprezzare ‘grazie alla tua affettuosa sensibilità nei suoi confronti’ ( altro che ‘virtualità’ del mezzo, altro che ‘non potersi guardare negli occhi’ !!! ), io ho pensato per lei ( ma la dedico anche a te ! ) a questa canzone che cerco di ‘linkarti’
    ( se non dovessi riuscirci, è Giorgio Gaber e la sua ‘Nel Vento’ ) .

    E’ una vecchissima canzone che i più non ricordano o, quando Gaber ( un Gaber intimista, semplice, delicato ) sussurrò, non erano ancora nati .
    Se l’ ascolti attentamente, è la tua Amica @Kate che, per come la senti e per come la sento io, ‘corre così felice, col vento nei capelli’ !

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  8. A me invece l’idea del vento, la libertà la pedalata in Irlanda la serenità e la gioia di un sorriso da condividere con gli amici “voi” con mio figlio e anche per chè no un amore meno cialtrone “ma per quello mi prendo tempo” a meno che capiti giù dal camino che non ho…

    😉 kate

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  9. La maggior parte delle storie d’amore è fatta di gelosia, senso di possesso, egoismo e ricerca del potere. Questa storia non mi meraviglia affatto e il comportamento di queste due persone, lei e lui, è veramente da compassione. Perchè vivere in questo modo è una distruzione sottile che solo due esseri così limitati possono realizzare per se stessi. Quindi spero che la tua amica se ne tragga ancora più fuori da questo cerchio patologico di sentimenti malati.

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  10. Sento odor di bacchettoni…..signori miei chi siamo per giudicare una situazione del genere? Pensate che una situazione del genere sia poi così rara? Assolutamente no. In queste situazioni non ci sono vincitori e tanto meno vinti. E’ solo realtà. La realtà che un essere umano si concede perchè ha voglia di farlo. e Ha voglia di quella persona in quel momento. Non vi è mai capitato di avere “passioni” diverse dal vostro partner? Io credo di si e sapete perchè? Perchè siamo essere umani e siamo assai istintivi nonostante la nostra “conclamata” intelligenza. E’ brutto fare le cose per vendetta non credete? Le persone sono libere e possono decidere di fare ciò che meglio credono e se ci saranno problemi in seguito alle loro azioni sapranno ben gestirle e ne pagheranno le dovute conseguenze

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  11. Leggi bene cosa ho scritto: “Le persone sono libere e possono decidere di fare ciò che meglio credono e se ci saranno problemi in seguito alle loro azioni sapranno ben gestirle e ne pagheranno le dovute conseguenze”

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