
L’angelo azzurro – Marlene Dietrich
Scusate la crudezza del titolo, che non vorrei attirasse “porn-addicted”, non è questa la mia intenzione.
Questo è un blog serio, che parla di cose serie, battaglie sociali, grandi princìpi, vite sofferte, successi e rinascite, etc. etc. etc. ma…
“La figa è figa”, declamava un mio amico “mica so’ copertoni, sennò da mo che facevo er gommista!”.
Come mi è venuto in mente allora questo titolo, di cosa sto qui a scrivere?
Due fatti principali: uno privato, una mia amica mollata dal marito dopo venticinque anni di matrimonio per un po’ di ciccia fresca (donna di oltre vent’anni più giovane), e uno pubblico, il festival di Sanremo, in cui donne che hanno fatto carriera mostrando tette e culo si presentano di fatto nude a parlare del valore delle donne e del rispetto per il loro corpo.
Ora, può persino starmi bene il messaggio “Io posso pure andare in giro nuda, tu non sei autorizzato a stuprarmi”, figuriamoci se non sono d’accordo, ma non mi piace il messaggio reale che passa “Io da offrirvi non ho altro che questo, se voi vedete solo un contenitore vuoto magari ci vedete bene”.
Ora, la Montalcini diceva che una donna di valore non deve mostrare niente se non la propria intelligenza ma la Montalcini, benché geniale, non era un grosso esempio di femminilità, e qui la femminilità nessuno la vuole mortificare. Non è un peccato amare il proprio corpo, non è un peccato ricercare la bellezza anche fisica in se stessi e negli altri, ma la figa…
Ora, ci sono cose che, diciamo per segreto professionale, non posso dirvi, ma io sono una che ha spesso modo di vedere da vicino l’universo degli interessi maschili e femminili, e vedo le donne dedicarsi a teatro, letteratura, viaggi, cucina, e soprattutto ai figli, sanno tutto di loro, fanno le ricerche per la scuola insieme a loro. Gli uomini… sì, anche gli uomini possono avere altri interessi, ma poi alla fine, spunta regolarmente e immancabilmente fuori “lei”.
Nel campo dell’impegno sociale mi sono anche occupata di ex prostitute, ragazze tolte dalla strada e guidate in un percorso di reinserimento sociale, e non vi dico i loro racconti: personaggi impensabili ricorrono ai loro “servigi”, e francamente non riesco a immaginare la stessa cosa a parti invertite: ovviamente parliamo di percentuali, conosciamo tutti i gigolò, ma anche là, a quanto mi risulta, è un’altra cosa, e i gigolò stessi testimoniano che le donne sono in genere più interessate a un accompagnatore e ad essere coccolate piuttosto che al fallo nudo e crudo.
Ancora, ho conosciuto un artigiano, sposato, con tre figli, che dormiva con la famiglia nel retrobottega del negozio. Mi raccontò che era di famiglia facoltosa, ma che il padre aveva conosciuto una donna dell’est (mi pare un’ucraina) e aveva speso tutti i soldi per lei, oltre ad averle intestato tutti i beni di famiglia: una volta prosciugato il pollo, questa donna se n’era andata, peraltro in coincidenza con una di lui malattia, e l’aveva lasciato povero e senza mezzi per provvedere alla propria assistenza. Lui si era rivolto ai figli i quali, completamente rovinati dal comportamento del padre, gli hanno – oserei dire ovviamente – sbattuto la porta in faccia.
Ora, la mia domanda è: va bene amare le donne, va bene godere dei piaceri del sesso, ma perché perdere il lume della ragione? Perché, di fronte a una figa, non si ha più buon senso, non si conoscono più affetti familiari, si abbandonano e rovinano i propri figli, si perde ogni sorta di morale (mi riferisco al turismo sessuale per esempio, in cui padri di famiglia si trastullano con ragazzine che hanno l’età delle proprie figlie).
Io mi dico sempre “Vorrei essere uomo per un mese per capire che cosa passa loro per la testa, che cosa provano, perché questo richiamo primordiale è così potente e, oserei dire, allucinogeno”.
Una risposta che non avrò mai.
Non so che dirti, non l’ho mai capito nemmeno io ma è una realtà purtroppo. Buona giornata.
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Una realtà che ci stupisce ogni volta 😥
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Anzitutto sappi che l’eleganza dell’immagine di copertina da te scelta mette subito sulla giusta strada interpretativa anche un lettore di passaggio e che quindi non ti conoscesse…
Non di meno, la scelta di quell’archetipo fa purtroppo di noi due (giacché anch’io con un tema simile mi sarei diretto verso una simile immagine culturalmente evocativa) un target anagrafico posizionato molto lontano dalle generazioni X, Z ed ovviamente Alpha, le quali nemmeno sanno chi sia la Dietrich, tanto meno il capolavoro di von Sternberg…
Ma qui tu parli di altro ossia di quanto possa essere così debole (fallace e scusa il gioco di parole da basso trivio) il sesso maschile di fronte alle gioie del sesso ed allora il discorso potrebbe diventare trans-generazionale… Ma è davvero così?
Me lo chiedo spesso: la mia esperienza nel sociale, certamente molto più breve della tua, si concentra in un gruppo di anni in cui sono stato coordinatore di un piccolo team di educatori che lavoravano in una casa famiglia con ragazze adolescenti affidateci dal Tribunale dei Minori, ma quell’esperienza, breve ed intensa, mi fa ancora oggi spesso da bussola cognitiva quando osservo il mondo dei social, laddove sempre più spesso osservo da un lato il narcisismo dei giovani (più come ricerca identitaria che semplice velleità di apparire) e dall’altro lo schifoso e lascivo voyeurismo degli adulti, dei membri della cosiddetta generazione baby-boomer ovvero dei padri e madri degli attuali giovani e le differenze sono potenti ed urlano!
Insomma, come rappresentante (non statistico) dei cinquantenni diretti come un treno ad alta velocità verso i sessanta, ti dico che io sono molto facile preda delle lusinghe sessuali ed anche se i miei pensieri libidinosi sono sempre tenuti sotto controllo da tremila strati di cultura ed educazione (non solo il vecchio Super Io), mentirei se negassi che nei maschi eterosessuali e cis della mia generazione la “figa”, come l’hai titolata tu, non condiziona nemmeno un po’…
Che ne pensi del divario generazione anche su questo aspetto? Trovi anche tu che ci sia differenza di atteggiamento e di percepito oppure noi maschi siamo tutti uguali a prescindere dalla generazione di appartenenza?
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Nonostante l’eleganza dell’immagine un paio di persone, dopo la pubblicazione di questo post, hanno cancellato la sottoscrizione al mio blog 😆
Divario generazionale? Forse, la nostra generazione probabilmente era più repressa, quindi più “guardona” e meno attiva, i giovani forse, col culto della trasgressione, fanno, fanno, fanno, ma si fermano poco a pensare se poi, quello che fanno, è davvero quello che vogliono fare.
Comunque il tutto detto a grandissime linee, credo che in casi come questi qualsiasi classificazione sia inattendibile.
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Sono letteralmente basito (che poi ho usato questo aggettivo di slancio ma è un po’ troppo datato…) dalla reazione di alcuni tuoi follower, la cui cancellazione dal tuo sito spero sia solo una coincidenza…
Sulle tue considerazioni, si, anch’io penso che in un periodo di polverizzazione di qualsiasi categoria, classificare in modo netto sia come minimo fallace…
Dopo l’immagine, aggiungerei che al tuo arco hai anche la freccia dell’eleganza nello scrivere, poi mi fermo se no tutti si accorgono che in realtà mi stai pagando da tempo con oboli mensili alla onlus da me gestita “ProDomoMea”…
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❤
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Mia cara, conosci sicuramente il dipinto di Gustave Coubert “l’origine del mondo”…..
Io la vedo così:
Non è solo un problema psicologico o fisiologico ma una tendenza della natura, che non si riesce a comprendere, perché è soggettiva. Ogni individuo segue il proprio carattere, ma la tendenza resta una: il maschio e la femmina tendenzialmente si accoppiano per istinto e l’istinto si riduce alla procreazione, anche se in genere si preferisce l’aspetto ludico. La necessità primordiale di perpetrare la specie, non viene sopita e nel maschio sfocia nell’urgenza di trasmettere se stesso ai posteri, un numero maggiore di amplessi, determina una maggiore possibilità di procreazione.
Ovviamente con la ragione, si tengono gli istinti al guinzaglio, ma alcuni , forse troppi nel nostro mondo civilizzato, non riescono a tenere a bada i propri “Basic Istincts”.
Le donne, per procreare, hanno necessità di periodi di gestazione lunghi, pertanto gli istinti sono più attenuati, con la ragione, diventano psicologicamente “più consapevoli” e più facilmente reprimibili.
Naturalmente per la maggioranza dei maschi, la ragione, come summenzionata, funziona.
Un abbraccio
Giancarlo
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Ti ho risposto nel post successivo…
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Sono cervelli diversi
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Sì, uno sta nella testa e l’altro nei boxer 😆
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🤣🤣🤣
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Ovviamente parli dal punto di vista statistico, senza fare di tutta l’erba un fascio.
Che, anzi, questi soggetti (maschi morti di figa e femmine tutto buco con cervello solo per approfittare) rappresentano comunque una minoranza.
Ma del resto c’è anche chi si fa prendere dal gioco, dalle droghe, ecc.
E da adolescenti si diceva che la droga più forte e pericolosa è appunto la figa.
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Sono d’accordo che non bisogna fare di ogni erba un fascio, meno d’accordo sono sulle percentuali: la stima per la massa non è propriamente nelle mie corde.
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Riguardo le percentuali, dipende da dove guardi: se guardi su tinder vedrai una certa tendenza, se guardi negli ambienti vicini alla chiesa ne vedrai un’altra, idem se vai a fare volontariato sulle ambulanze, ecc ecc.
Mi viene in mente la scena di “il principe cerca moglie” con eddie maphy, quando per trovare moglie andava girando i locali notturni e trovava solo donne strambe, psicopatiche e esaurite.
Certo esistono anche i cervelli vuoti: ce n’è per tutti i gusti. Il trucco è…. frequentare “club giusto”. Il giusto “habitat”.
Ognuno ha il suo habitat ideale.
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Il tuo ragionamento non fa una grinza, ma resta il fatto, quantomeno, che in mancanza di uno studio specifico la percezione delle percentuali rimane un’opinione. La mia è che la massa non si distingue per intelligenza.
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