Non è vero che sono invincibile, mi rompo in mille pezzi anche io…è solo che ho imparato a non fare rumore. *** Amami quando meno lo merito, che è quando ne ho più bisogno (Catullo) – Non sprecate tempo a cercare gli ostacoli: potrebbero non essercene. Franz Kafka —- Non è ciò che tu sei che ti frena, ma ciò che tu pensi di non essere. Denis Waitley — Non c'è schiaffo più violento di una carezza negata
Sono ricapitata casualmente su questo mio vecchio post, e mi sono proprio piaciuta per le risposte cazzute date a qualche rompiscatole, ma soprattutto mi è piaciuta tutta la lunga e costruttiva discussione che ha scatenato il post: altri tempi!
5 thoughts on “Dalla parte dell’uomo (quando ero cazzuta)”
Ho letto tutto l’altro post. Non mi sono soffermata sulle risposte, ma posso dire che, l’esasperazione in qualsiasi campo non l’approvo. Sono per il dialogo, e l’uguaglianza dove ha un senso. Non sempre tutto deve per forza essere rosa
Il tema effettivamente ha molteplici letture e di solito quella dominante è la visione più femminista, avvalorata se non altro dai tanti episodi di violenza che ancora oggi vedono le donne come elemento debole. Però certamente hai molte ragioni, perché invece conosco molti casi in cui come dici giustamente tu, la separazione diventa un’arma di ricatto formidabile. Mi ha fatto ridere l’immagine dell’uragano, non l’avevo mai sentita!
Io credo che non si debba parlare tanto di uomini e donne, quanto di persone, che possono essere perbene oppure no e, nel caso non lo siano, ognuno usa le armi che ha. Certo, generalmente l’uomo è più dotato di forza fisica (e poi, mi dispiace dirlo, c’è anche una tradizione culturale, ricordo un’anziana donna che sosteneva che dal marito si prendono “cazzo e cazzotti”), la donna ha altre armi (pare che da sempre si usi caricare al legittimo consorte il frutto di un adulterio, tanto per dirne una).
Io lotto per il rispetto, e sicuramente difendo le donne vittime, ma non mi va di pensare alla “categoria donne vittime” e “categoria uomini brutti e cattivi”, è una strumentalizzazione ingiusta e ignobile. L’innocente è innocente, uomo o donna che sia.
Buoni o cattivi, ci sono sia uomini che donne. Non esiste un uomo piu’ cattivo o una donna piu’ buona…Esistono persone in grado di fare cose buone e persone in grado di fare inenarrabili cose. Il rispetto sta alla base di ogni piu’ forte o debole rapporto indipendentemente dai sessi.
Ho letto tutto l’altro post. Non mi sono soffermata sulle risposte, ma posso dire che, l’esasperazione in qualsiasi campo non l’approvo. Sono per il dialogo, e l’uguaglianza dove ha un senso. Non sempre tutto deve per forza essere rosa
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Se riesci leggi pure le risposte, anche se sono tante scorrono, il dibattito è stato acceso, e ci sono stati interventi notevoli.
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Il tema effettivamente ha molteplici letture e di solito quella dominante è la visione più femminista, avvalorata se non altro dai tanti episodi di violenza che ancora oggi vedono le donne come elemento debole. Però certamente hai molte ragioni, perché invece conosco molti casi in cui come dici giustamente tu, la separazione diventa un’arma di ricatto formidabile. Mi ha fatto ridere l’immagine dell’uragano, non l’avevo mai sentita!
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Io credo che non si debba parlare tanto di uomini e donne, quanto di persone, che possono essere perbene oppure no e, nel caso non lo siano, ognuno usa le armi che ha. Certo, generalmente l’uomo è più dotato di forza fisica (e poi, mi dispiace dirlo, c’è anche una tradizione culturale, ricordo un’anziana donna che sosteneva che dal marito si prendono “cazzo e cazzotti”), la donna ha altre armi (pare che da sempre si usi caricare al legittimo consorte il frutto di un adulterio, tanto per dirne una).
Io lotto per il rispetto, e sicuramente difendo le donne vittime, ma non mi va di pensare alla “categoria donne vittime” e “categoria uomini brutti e cattivi”, è una strumentalizzazione ingiusta e ignobile. L’innocente è innocente, uomo o donna che sia.
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Buoni o cattivi, ci sono sia uomini che donne. Non esiste un uomo piu’ cattivo o una donna piu’ buona…Esistono persone in grado di fare cose buone e persone in grado di fare inenarrabili cose. Il rispetto sta alla base di ogni piu’ forte o debole rapporto indipendentemente dai sessi.
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