Sui ragazzi nella grotta in Thailandia

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Thailandia-ecco-il-momento-in-cui-i-soccorritori-hanno-raggiunto-i-ragazzi-intrappolati-nella-grotta-60f54cc8-d1c5-42d2-8c96-e14cc8e147de.html

Scrivo di getto, sono quasi le nove del mattino e vorrei che fossero già le quattro del pomeriggio quando i ragazzi inizieranno a uscire.

Un’imprudenza del loro allenatore, che li fa entrare in escursione dove è proibito entrare proprio per pericolo allagamenti, e troppo tardi realizzano che quelle prescrizioni avevano un senso. Si sentono tanto spavaldi quelli che aggirano i divieti, non si rendono conto che non sono cartelli messi per completare il panorama, ma per salvare le loro vite.

Tanti si tuffano in mare quando c’è bandiera rossa, si sentono tanto coraggiosi, e invece sono solo incoscienti. Troppo spesso muoiono, ma a parte i pianti di quelle povere madri e di tutti gli affetti che lasciano, sarei persino cinicamente portata a dire “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

Il fatto è che a volte questi incoscienti si portano altra gente dietro, sono persone che hanno la responsabilità di altre vite umane, e se ne infischiano altamente. Si mettono alla guida ubriachi, con il loro carico di vite umane in macchina, oppure passano per strade pericolose nonostante i divieti (vedi Beppe Grillo, tre morti sulla coscienza mentre lui vivo e vegeto se la spassa), persino in Israele, dove generalmente il senso di responsabilita per le vite affidate è grandissimo, qualcuno compie un errore e porta nove ragazzi a morire per un’inondazione. Ora in Thailandia questo allenatore che porta la sua squadra – 12 ragazzi – a visitare delle grotte il cui ingresso, in questo periodo di piogge, è interdetto per rischio inondazioni.

E l’inondazione, fatalmente, arriva.

Stavolta però pare avvenire il miracolo, nonostante i tanti giorni trascorsi i ragazzi vengono ritrovati in una grotta che si è salvata dall’allagamento, deperiti ma incolumi. Le operazioni di salvataggio però non possono iniziare per tanti motivi, primo tra tutti proprio il deperimento dei ragazzi e del loro allenatore. Inizia una spola di sommozzatori che portano cibo ed ossigeno, coperte e quanto necessario perché recuperino un po’ di forze. Uno dei sommozzatori muore, e quindi l’incoscienza dell’allenatore ha già causato la prima vittima. Per salvare gli altri è’ una lotta contro il tempo, anche quello atmosferico, finché oggi scatta il via, “ora o mai più”. I ragazzi hanno recuperato forze, il livello dell’acqua è al minimo, ma soprattutto le condizioni meteo tra un po’ ripeggioreranno, e quindi davvero, adesso o mai più.

Update. Le immagini del ritrovamento:

http://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2018/07/02/thailandia-le-prime-immagini-dei-dispersi_337284cb-2948-4da9-80fc-c04e975e1c44.html

12 thoughts on “Sui ragazzi nella grotta in Thailandia

  1. Scusa, ma il commento è partito inavvertitamente, prima di essere completato. La compostezza, dicevo. Qui da noi sicuramente avremmo assistito a madri e padri in escandescenze, denunce già partite nei confronti di quel povero ragazzo di 25 anni che è poco più grande dei ragazzini che si porta appresso. Di certo è responsabile ma, come hai scritto anche tu, a quell’età c’è ancora il gusto della trasgressione, la sfida per dimostrare di non avere paura.
    C’è una grande differenza fra noi e loro. Ho avuto la fortuna di conoscere, durante uno stage in UK, una ragazza thailandese (ragazza cinquantenne…) e ho capito che la loro cultura è diversa, che c’è grande rispetto nei confronti di chi ha delle responsabilità, anche se sbaglia. Perché, in fondo, tutto può succedere ed è come se quelle persone, pur consapevoli dell’inutile rischio corso, abbiano una grande Fede e se è successo ciò c’è un senso e Chi ha fatto succedere ciò può anche rimediare agli sbagli dell’uomo. D’altronde la religione buddista insegna a sopportare anche le avversità perché nulla succede senza un motivo. Da noi si dice fatalità.

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    • In Oriente hanno una cultura relativamente alla fatalità che noi Occidentali spesso fatichiamo a capire. Mi ricordo di una madre, in passato, che fu molto mal giudicata perché di fronte non ricordo a che se malattia, incidente, morte del figlio, rimase impassibile.

      Speriamo che quei ragazzi si salvino, alla radio hanno detto che uno dei quattro salvati versa in condizioni molto gravi, mentre sul sito dell’Ansa c’è scritto che stanno tutti bene, ma intanto le operazioni di salvataggio non sono ancora riprese.

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  2. E meno male che tutto è finito bene, o sta per finire bene !
    Ma a quell’ improvvido allenatore, anche se ha chiesto scusa ai ragazzi e ai loro genitori, darei davvero almeno un calcio alle palle, nella speranza che non ci riprovi più ! 👿

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    • Tutti salvi. Gli ultimi quattro ad uscire sono stati quattro dei soccorritori che erano rimasti nella grotta con i ragazzi per sostenerli. Mi sto giusto apprestando a scrivere qualcosa, sto recuperando le immagini.

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