Archivio | 2 settembre 2017

Lentamente schiavi

E’ di pochi giorni la notizia che oramai la promozione a elementari e medie è legge, e questa mi sembra l’ennesima azione suicida dell’Italia. Veramente è da un po’ che la scuola è diventata un promuovificio, è da un po’ che siamo entrati nella spirale:

si esce dalla scuola sempre più ignoranti

il titolo di studio vale sempre meno

l’università è indispensabile ma di difficile accesso

università e master costano cifre proibitive

si accede al mondo del lavoro sempre più tardi

in pensione non ci si andrà mai

esportiamo i nostri cervelli con i loro sogni e importiamo bassa manovalanza

etc. etc. etc.

Il messaggio che gli italiano ricevono da anni, da decenni probabilmente, purtroppo è: impegnarsi non serve a niente. E’ da tanto che il merito in Italia non premia ma almeno prima un titolo di studio, se pure non garantiva lavoro e successo, testimoniava un grado di preparazione, l’unica arma di difesa che abbiamo contro la prevaricazione e il raggiro, ma adesso siamo caduti nella loro trappola, gli insegnanti più seri a lungo hanno combattuto contro il far andare avanti  d’ufficio le capre che poi hanno infestato posti di lavoro qualificati con gravi ripercussioni sull’utenza, ma sono rimasti inascoltati: oramai va di moda il buonismo, i ragazzi non devono essere traumatizzati, i riconoscimenti vanno dati indipendentemente dall’impegno, indipendentemente dalle capacità, e indipendentemente dalle conseguenze sociali di questo comportamento suicida.

Poi, per completare l’opera, abbiamo anche abolito il servizio militare, rendendo sempre di più il nostro popolo molle, imbelle oltre che ignorante, ergo manovrabile e, perdonate il termine, fottibile.

Non solo, stiamo crescendo anche un popolo senza ideali (forse per questo di individui facilmente reclutabili da movimenti estremisti e sette religiose, che danno loro uno spirito d’appartenenza?), oltre che, complice il virtuale, a volte scarsamente consapevoli della differenza tra realtà e finzione.

E’ vero, ci sono eccezioni, ci sono perle, ci sono giovani che sono il riscatto di questa nostra società, ma sono pochi e con le armi spuntati e le ali tarpate.

Dovessi dare un messaggio ai ragazzi direi: studiate, studiate, studiate, siate preparati, abbiate una mente attiva, coltivate le vostre capacità di fare collegamenti, capire, creare, siate innovativi, siate coraggiosi, non vi vendete (anche se noi, forse, abbiamo venduto voi  😥 ), siate cazzuti diamine, siate la vostra forza e il nostro orgoglio, impegnatevi alla faccia di chi vi illude che potrete ottenere tutto senza sforzo, e vi farà trovare schiavi nel migliore dei casi di chi le maniche se le rimbocca e nella vita si espone, nel peggiore di burattinai senza scrupoli per cui sarete carne da cannone.

 

PS: e ricordate l’esempio delle case abusive crollate di cui hanno detto  “coi soldi si sono messi in regola con le leggi dello stato, ma non con quelle della fisica”, e così è per lo studio: una politica superficiale e buonista può regalarvi un titolo di studio, ma non preparazione e competenza, e io non voglio credere che lo scopo della vostra vita sia di essere mezze calzette, esperte nell’arte di arrangiarsi e inciuciare.