Giro de bolas

Oggi conviene starmi alla larga, non rispondo di me.

Il malumore aleggia nell’aria già da qualche giorno, ma oggi sento di essere vicino all’esplosione.

Tra festività e ferie ho avuto quattro giorni liberi e i giorni liberi, ormai lo sapete, mi fanno male, nel senso che sono chiamata a tutte le urgenze domestiche che non posso ignorare come quando vado al lavoro, e quindi la presa d’atto che ogni mio movimento viene impedito e ogni sforzo vanificato è inevitabile e frustrante.

Ad Attila è stato da ieri ufficialmente interdetto l’ingresso in casa mia (e qui voi potreste obiettare che la storia è vecchia, e che anche questa volta il divieto durerà da Natale a Santo Stefano), e anche con mia figlia sono più determinata a mettere paletti, a costo di fare “muoia Sansone con tutti i Filistei”.

Stamattina la giornata è iniziata con un barattolo caduto in terra (vetri naturalmente raccolti da me) e poi, quando sono andata a prendere in frigo il pranzo che avevo predisposto per oggi, apriti cielo di quello che ho trovato: il frigo non solo viene regolarmente lasciato aperto, ma anche premendo il pulsantino per alzare la temperatura (cioè, riscaldarlo, tanto per chiarire).

L’interno del frigo grondava acqua, tutte le confezioni erano zuppe, quelle di cartone non vi dico.

Le ho detto a brutto, bruttissimo muso, che oggi quando ritorno voglio trovare il frigo pulito e sbrilluccicante, ma il pensiero del cibo che andrà buttato mi fa salire un nervoso che non vi dico: non avete idea di quanto mi gira, ma quanto, ma quanto vorticosamente!

14 thoughts on “Giro de bolas

    • Sì è nell’aria, meno male che ho incontrato per strada una mia carissima amica, e un po’ mi ha sollevato. Comunque oggi ho avuto una buona notizia, di cui per scrupolo per ora non parlo 😉

      Per il resto, tutto in evoluzione…

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    • Diciamo che intanto quando sto al lavoro un po’ mi distraggo, poi mi ha chiamato mia figlia dandomi una notizia che neanche aspettavo più, e allora l’umore si è sollevato rapidamente. Ora però devo ricombattere con la quotidianità casalinga, mi spoglio e mi metto all’opera… ma il regoalo – sostanzioso – che avevo predisposto per la bella notizia che m’ha dato passa in cavalleria, così spero che la prossima volta che le darò un incarico se ne guarderà bene dal fare la vaga e lasciar cadere il discorso così! Mi dispiace solo per tutto il cibo che dovrò gettare, mi piange il cuore ogni volta!

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    • Immagino… ma a volte bisogna esser anche un pochino duri. Non sempre esser teneri di cuore paga. Io son dell’idea che con i figli di tanto in tanto bisogna esser inflessibili. Altrimenti se ne approfittano. E sopratutto che non si deve sempre far trovar loro il classico “piatto pronto” ma che debbano ogni tanto sbattere il loro di muso! Così che capiscano che non c’è sempre mamma che para loro il sedere 😉

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