I limiti dell’opinione e della libera interpretazione

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E’ una faccenda che si discuteva addirittura con Xavier, figuratevi; questo per dirvi che, nonostante la causa scatenante di questo post sia nata oggi per uno screzio con una lettrice di nascostatralerighe, l’argomento era già stato affrontato, con me ma non partendo da me, visto che a sfogarsi con me di questo problema era stato lui: probabilmente aveva avuto modo di notare una cosa che invece io ho messo a fuoco solo  oggi.

Il fatto è questo: ci sono fatti e ci sono opinioni, e le due cose non vanno confuse. Uno non può sostenere una boiata qualsiasi dicendo che “è la mia opinione, pertanto va rispettata”: insomma, se tu dici che la Terra è piatta, non è un’opinione, è una stronzata.

Analogo il discorso per quanto riguarda la millantata libera interpretazione: se io scrivo “Mi piace il gelato”, tu non puoi dire che ho scritto che mi fa schifo la carne, e quando ti dico che hai capito male e t’invito a rileggere le mie parole non puoi insistere con la tua tesi sostenendo che “questo è come io l’ho intepretato”, perché quella al massimo può essere una pippa mentale, con o senza uso di allucinogeni, non un’intepretazione.

Ora, sulla “libera interpretazione” su fb mi ci scanno – praticamente sempre in difesa di terzi -, perché veramente, oltre certi livelli diventa una questione o di poca intelligenza o di malafede. Alcune persone sono state attaccate per aver detto cose che secondo me era impossibile interpretare diversamente, eppure non solo così è stato, ma non hanno voluto sentire ragioni (ovviamente erano in tante le persone che avevano capito correttamente e che cercavano di far ragionare il “malintenditore”, ma niente da fare, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire).

Mia madre raccontava sempre una storiella che a me sembrava solo idiota, ma adesso comincio a pensare che abbia un suo perché. La storiella suonava così:

Persona A: “Ciao!”.:

Persona B: “Mi hai detto ciao? Ma ciao fa rima con miao, miao è il verso del gatto, il gatto beve il latte, il latte lo fa la mucca, la mucca è la femmina del toro, il toro è cornuto, e allora tu brutto infame m’hai detto cornuto!”.

Ecco, ovviamente io ho esasperato storie ed argomenti al solo fine di rendere il concetto, ma certo che se io dico “Ciao” e tu capisci “Cornuto” (*) qui l’interpretazione non c’entra proprio niente e devi andarti as soon as possible a farti vedere da uno bravo!

(*) a meno che il “ciao” non sia accompagnato da qualche gesto, tipo questo, che darebbe all’interpretazione una sua ragion d’essere 😆

gesto-delle-corna

 

23 thoughts on “I limiti dell’opinione e della libera interpretazione

  1. Purtroppo è così come dici, c’è gente che si diverte a rigirare la frittata a seconda di come vuole e non vuole sentire ragioni…..e sinceramente penso che nella maggioranza dei casi questo venga fatto in malafede.

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  2. La storiella rende perfettamente l’idea… purtroppo quelle che io chiamo “seghe mentali” sono ormai utilizzate per scopi personali, senza più scrupoli…e la comunicazione va a farsi benedire…

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    • E’ che uno si sente sempre tanto democratico ad appellarsi alle opinioni, ai punti di vista e alle interpretazioni, più o meno come si sente moderno e illuminato ad essere ateo (altra discussione, stavolta sul blog di Marisa Moles con un suo lettore): tanto ci sono persone che pretendono che ci siano prove inconfutabili dell’esistenza di Dio e altri che ritengono che ci siano prove inconfutabili della sua non esistenza. Mettiamoci l’anima in pace, se esistessero prove INCONFUTABILI dell’una o dell’altra tesi, saremmo tutti credenti in un caso, atei nell’altro: la fede si chiama fede perché dell’esistenza del sovrannaturale non v’è certezza, ma non v’è certezza neanche del suo contrario!

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  3. Ciao carissima e buona ripresa post natalizia, come sempre le tue argomentazioni sono impeccabili ed è impossibile non convenire con le tue conclusioni.
    Credo che un limite di questi ambiti è che offrono opportunità e spazio anche a chi non ha di meglio da fare che cercare di polemizzare, magari sul niente, però lo fa non sentendo ragioni.
    Personalmente ho poco tempo anche per partecipare a discussioni serie, su argomenti fondati, immaginarsi se sto dietro a quel tipo di discussioni!
    Il mio consiglio, in situazioni simili, è di trovare un’exit strategy e lasciare persone di quel tipo a cantarsela e suonarsela, finiranno per darsi ragione da sé ed esserne gratificati!

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    • Al netto della malafede, c’è gente che davvero non riesce a vedere più in là del proprio naso, vuoi per ignoranza, vuoi per inesperienza, per giovane età, vuoi pure, a volte, per oggettivi limiti intellettivi.

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  4. Ah … non era la Terra “troncononica ??? 😯
    Mabbene …
    E allora com’ era ?!?
    La butto li … OVALE ?!? 😯
    Tacci sua … nemmeno ovale ???
    E come cacchio era ?!?
    Forse BIPIRAMIDALE ??? 😯

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  5. Postescritto : cheppoi, eccheccene frega se la Tera fusse tonna oppuro quadrataaaaa …. pe’ noyo, sarebbe comunque bbella, se nun la capestassero, co’ bbona pace der sor @Galileo, i vari @brunetta ( alias er “nano bagonghi” ), oppuro er sor @berlusca ( detto er “miggnjottaro santo” per via de la zia monaca ), o anche er sor @sarvini ( er lider maximo de la lega ladrona ) ??? A noyo, bbasta che ce se canti FORZA ROMA …. e tutto riquadra ! :mrgreen:

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  6. E a chi non è capitato di essere VOLUTAMENTE frainteso??? Il “gusto” del litigio…mah! Poi la rete è perfetta per questo: incomprensioni e prese di posizioni a iosa. Nei giusti limiti dell educazione ci può stare. Non mi piacciono gli schieramenti, specie quelli richiesti. Mi spiego. Intervenni spontaneamente in un post per difendere una blogger che veniva denigrata con un post oltremodo, pur avendo lei qualche torto. Ebbene, qualcuno si affiancò alla proprietaria del blog rinforzando la dose sulla malcapitata e rispondendo a me che la difendevo. Poi alcuni di questi mi scrissero in privato scusandosi e dicendo che avevano agito così perché la proprietaria del blog aveva chiesto aiuto via mail a alcuni suoi follower per darle man forte nella discussione. Cose da far cadere le braccia!

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    • Beh, begli ipocriti quelli che ti difendono in pubblico e poi ti sputtanano in privato! Che una persona attaccata chieda manforte – a me l’hanno chiesto ogni tanto – io non lo faccio, però ci può pure stare e lo ritengo più che umano. Che una persona chiamata in causa e non si senta d’accordo non abbia gli attributi per esimersi e rimedi alla sua vigliaccheria con una doppia faccia è veramente un atteggiamento deplorevole: molto meglio dire “Non mi voglio immischiare”, se non direttamente “non credo che tu abbia tutte le ragioni”, piuttosto che dare il bacio di Giuda: vili, vili, vili!

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  7. Ahahahah!!! Tutto chiarissimo! Peccato che nella realtà io stessa cada spesso vittima di mala-interpretazione.. e questo perchè siamo portati – più o meno inconsciamente – a dare una conformazione a ciò che vediamo e sentiamo in base a quello che è il nostro vissuto del momento. E questo porterà a crearci quelle che sono conferme ai nostri presupposti, purtroppo. Indi.. ahimè.. lo scivolone è in agguato!

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  8. M’hai fatto morire XD
    Giuste riflessioni comunque, ma come hai detto te “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e nel caso della mia tenera lettrice mi sa che o si è ritrovata talmente tanto nella parte “brutta” dell’articolo che si è sentita punta sul vivo oppure…as soon as possibile da uno bravo!

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    • Vedi che c’è, il fatto di leggere magari di corsa, distrattamente, e di travisare un testo, oppure essere colpita più da una parte e trascurarne un’altra, ci può stare. Ma se la persona che tu hai ingiustamente accusato di aver scritto una cosa ti fa notare il contrario, tu dici “Oh, scusa, mi era sfuggito, avevo letto di corsa”, non ti ci metti a insistere e pure a filosofeggiare, se le physique du rôl del filosofo non che l’hai (e per physique du rôl intendo in questo caso la testa).

      Io ho detto che l’avrei bannata semplicemente perché discutere con certa gente mi annoia, non dà nessun apporto, solo discussioni sull’aria fritta.

      Fuffa.

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  9. Conta che sull’interpretazione si basa l’intero ordinamento giuridico e che se una norma dice A è possibile estrapolarne una z. Beh fai due conti e chiedigli perché in Italia alcune cose non funzionano!

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    • Lasciamo stare questo discorso che mi manda ai matti! Oltre alle interpretazioni, sono anche convinta che esistano leggi in contraddizione l’una con l’altra e quindi… vincere o non vincere una causa diventa un terno al lotto più che una questione di diritto, o meglio ancora giustizia.

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    • Quindi risiede nella nostra parca mentalità quella di interpretare le cose a modo nostro. Comunque la metti vige il diritto di libertà del pensiero (che a mio parere non si sa neanche a cosa riferirlo) con la conseguenza che, come hai detto tu, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire!

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  10. Non c’ è peggior sordo di chi non vuol sentire ??? 😯
    Guarda che ti sbagli ( e di grosso ), mia cara @Aida !
    E infatti, è moooolto peggiore del sordo che non voglia sentire, un VERO SORDO CHE VUOLE, OSTINATAMENTE, RIMANERE SORDO, e che perciò RIFIUTA di sottoporsi a cure, terapie, applicazione di cornetti acustici, di valvole, di trombette auricolari e di quant’ altro la tecnologia specifica metta a disposizione di un tale paziente ! 😐

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