Archivio | 28 novembre 2016

Mia figlia

Tempo fa una mia amica, una carissima amica, parlando al telefono con me, si lanciò in un’appassionata filippica contro mia figlia, dicendone tante e poi tante, che mi arrivarono come pugnalate, concludendo come colpo di grazia con la frase “Da quando è nata non ti ha dato altro che dolori”. Tra le altre cose non la conosce praticamente per niente, se non attraverso i miei racconti (è dunque questa l’immagine che do di mia figlia quando ne parlo???), e lei – la mia amica intendo – è una persona buona, comprensiva, tollerante, intelligente e di mentalità anche molto aperta; inoltre, al contrario di altri miei amici in passato che hanno criticato ma non avevano idea di cosa significasse avere figli, lei è pure madre, e quindi la cosa mi ha particolarmente stupito e ferito.

Successivamente si è scusata perché ha capito di esserci andata giù pesante, era davvero molto rammaricata, ma il problema non è quello che ha detto, il problema è che lo pensi e se, per educazione, sensibilità o rispetto, quel giorno non si fosse lasciata andare, comunque questo è e sarebbe restato il suo pensiero.

Ora, il fatto è che mia figlia è un essere meraviglioso che non mi ha MAI dato un pensiero, né volontario, per problemi legati a suoi comportamenti, né involontario, per problemi di salute o altro. Il tutto, ovviamente, fatto salvo il minimo fisiologico, altrimenti sarebbe un mostro!

I suoi insegnanti la definivano un miracolo, la mia vicina di casa, che di problemi con la figlia ne ha, riferendosi alla mia dice “Ma allora esistono?”. E’ buona d’animo, altruista, studiosa, affettuosa, generosa, socialmente impegnata, etc. etc. etc. E’ una che non dice una parolaccia, che si alza per cedere il posto sugli autobus, che aiuta le vecchiette per strada a portare la spesa a casa, che non chiede mai niente e rifiuta non solo il superfluo ma, secondo me, anche parte del necessario, che parte in quarta per tutti, che non permette che nessuno venga isolato o mobbizzato, ma che si può volere di più da una persona???

E’ disordinata, questo sì, lo sappiamo, è disordinata in maniera cosmica e ingestibile, ma siccome gli esseri umani perfetti non li hanno ancora creati, glielo vogliamo lasciare un difetto? Veramente, oltre che con lo spazio (fagocita sempre tutto quello disponibile), i problemi li ha anche col tempo, è in ritardo perenne, oltre ad essere una creatura notturna (e questo, nonostante le malelingue che mi attribuiscono ogni colpa, decisamente non gliel’ho insegnato io che mi sveglio alle cinque del mattino e alle nove di sera caracollo!). Preciso che la notte sta sveglia ma in casa, e generalmente a studiare.

Insomma, definire una figlia del genere una che non ha dato altro che dolori (quando al contrario, è il fiore all’occhiello della mia vita), mi sembra davvero fuori luogo.

Un’altra mia amica ogni tanto si è espressa, sia pure con tatto, sulla necessità di tagliare il cordone ombelicale (e questo ci può pure stare), ma molto critici sono stati anche i due piccioncini (va beh, lo sapete chi sono no?), e questo lo prendo come un preavviso dell’ingratitudine testimoniata poi in maniera più completa, visto che la pargola aveva accolto lui come una persona di famiglia (mentre lui se ne è strafregato del dispiacere che avrebbe dato anche a lei allontanandosi), ed è stata poi alla fine una degli unici due gatti che hanno difeso l’indifendibile lei.

Con me, è vero, è asfissiante, ma sono tutto il suo mondo anche se, per quanto questo possa essere lusinghiero, diventa un risucchio di vita e di energie, che vengono totalmente assorbite. A casa fa a stento quello che le viene detto di fare, ma non raccoglie una penna da terra se prima non glielo hai chiesto dieci volte (in compenso ne butta in quantità industriale)

E’ una libera pensatrice che tiene testa, ed essere sua madre è impegnativo, ma dà anche soddisfazione: insomma, una figlia così voi la definireste una che “non dà altro che dispiaceri”?

A sentire quelle parole, vi giuro, il mio istinto è stato di abbracciarmela stretta e fuggire con lei sul cucuzzolo di una montagna, tanto mi pare che, dalla nascita, io non ho avuto che lei e lei non ha avuto che me (e qualcuno individuerà proprio in questo il nocciolo del problema…).

Nel mentre delle riflessioni godetevi il video, sono opere di una bravissima pittrice in cui mi sono imbattuta cercando un’immagine per illustrare il post. Tra l’altro, avrei scelto questa:

maternita-margarita-sikorskaia