Je suis

Non avrei voluto parlare di stragi.

Non ne avrei voluto parlarne, perché le parole mi sembrano vuote, inutili, di fronte a un dolore vero, straziante, lacerante, e anch’esso a suo volta inutile a qualsiasi causa che non sia quella dell’odio, o dello scoramento, della forca, dell’indifferenza o della resa.

Quando parlai della strage a Tel Aviv mi pare che, su 680 follower dell’epoca, solo due si espressero, uno addirittura lanciò pure la solita polemica e, vi dico la verità, mi disamorai sia nei confronti di quel lettore, sia del blog in genere, perché con chi sto mai a parlare io se chi mi segue non è capace di provare pietà per un paese da sempre nel mirino dei terroristi? Non ho parlato neanche, e Dio sa quanto abbia dilaniato il mio cuore, della tredicenne israeliana uccisa nel sonno, accoltellata a casa sua, nel suo letto, mentre dormiva. E quel che è peggio è che l’assassino, uno che bramava uccidere e bramava anche morire, era un ragazzino a sua volta, un ragazzino di diciassette anni imbibito d’odio, come tutti quelli della sua stirpe ai quali, con un immondo condizionamento, viene negata l’infanzia prima, l’adolescenza poi, e infine la vita.

Oggi Nizza. Oggi, che si aggiunge a ieri e l’altroieri, perché la strage, l’atto di terrorismo, oramai non è più l’eccezione, ma la regola.

Ecco, se non sentite lo strazio, l’assurdo, la disumanità di tutto questo, se non sentite il bisogno di fare qualcosa di più che piangere, o inneggiare all’odio razziale, o voltare la testa dall’altra parte volendolo vilmente credere cosa ancora lontana, o se avete scelto di prenderlo sottogamba, o minimizzare, o addirittura giustificare, ma ditemi, che gente siete?

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Bataclan

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Sinagoga

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Nizza

Hallel-Yaffa-Ariel-13enne uccisa nel sonno

Hallel-Yaffa-Ariel-13enne uccisa nel sonno

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Redazione Charlie Hebdo

Strage Dacca

Vittime strage Dacca

65 thoughts on “Je suis

    • Per esempio non finanziare il terrorismo, cosa che l’Europa e non solo ha sempre fatto e sempre contnua a fare: mi riferisco, tanto per riferirmi ai fatti noti, ai 12 milioni di euro pagati per le due fanciulline “rapite” in Siria e i miliardi di “aiuti umanitari” mandati in Palestina che, lungi dal sollevare dala miseria quella povera gente, vengono usati per acquisto di armi, costruzioni di tunnel del terrore, stipendi e benefit ai terroristi in prigione e alle famiglie dei martiri.

      In secondo luogo non dobbiamo essere forcaioli, ma neanche chiudere gli occhi e tremare al pensiero di essere giudicati razzisti: non stiamo giocando a dama, stiamo combattendo il terrorismo, e non dobbiamo avere paura di sporcarci le mani. Possibile che i servizi segreti, nostri e del resto del mondo, non siano in grado di verificare se le moschee sono luoghi di preghiera o scuole di terrorismo? Questo solo dire le prime cose che mi vengono in mente.

      E poi, me ne viene in mente un’altra dopo aver letto l’intervento di Aida: pretendere che i capi religiosi si dissocino pubblicamente, altrimenti fuori dall’Europa, sia come residenti che come occasionali ospiti e visitatori (altro che definirili angeli della pace!).

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    • Cose giuste.
      Ma cose grosse, nelle quali non credo noi si possa avere voce in capitolo.

      Qui da me ne sto già sentendo di tutti i colori e tutte finiscono con “dagli al musulmano”.
      Ecco, credo che in questo momento quello che possiamo fare è cercare di calmare gli animi e cercare di far capire ai forcaioli che non si può fare di tutta l’erba un fascio.

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    • L’idiozia della categorizzazione sarà dura da sradicare, ma indubbiamente dobbiamo agire anche su quello, anche perché se tu accusi un innocente di essere un terrorista, alla fine creerai una sorta di sentimento di appartenenza (il famoso effetto pigmalione).

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    • Stai a vedere che abbiamo capito tutti una beata mazza (la categorizzazione di cui parlavi).

      Da Repubblica: Attentatore ‘depresso e instabile’ per divorzio.
      Da quando era iniziata la procedura per il divorzio dalla moglie, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’attentatore di Nizza, appariva “depresso e instabile”. Lo riferisce BfmTv. L’uomo aveva tre figli.

      E se questo fosse stato solo uno qualunque depresso e sciroccato che per caso si chiamava Mohamed ?

      Vedremo nelle prossime ore.

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    • Appunto. Il buonismo becero e beota che “spiega”, “giustifica”, che il terrorismo islamico non si può chiamare così…

      Il fatto è che per curare qualsiasi malattia il primo passo, la conditio sine qua non, è diagnosticarlo: un tumore è un tumore, e se è vero che bisogna salvaguardare le cellule sane, non è definendo il tumore “edema” o “puntura d’insetto” che si riuscirà mai a curare.

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    • Quello che volevo dire è che ormai, basta un qualunque fatto violento con un minimo collegamento a certe “parole chiave”, che scatta la paranoia.
      Se veramente tutto questo si rivelasse l’opera di un depresso che non ha niente a che fare con Islam, guerre sacre e kamikaze ?

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    • Io più che l’ipotesi terrorismo appoggerei la tesi ma, fino a che non saranno chiarite le circostanze (perché la verità in tasca non ce l’ha nessuno, e io men che meno), diciamo che sì, appoggio l’ipotesi.

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    • da fb:

      “Il 14 luglio di 227 anni fa l’Europa scopriva l’orgoglio della libertà. È questo che odiano: a Nizza come a Parigi, a Dakka come a Tel Aviv, a Bruxelles come a New York, a Tunisi come a Istanbul. Non è la povertà o la repressione a spingerli, è l’odio per la nostra libertà. Chiedetevi quale sarebbe l’alternativa se vincessero.”

      “Per favore. Ora basta buonismi. I se e i ma politically correct. Si chiama guerra. GUERRA. Difendiamo i nostri figli per favore.”

      Direi che sono in buona compagnia, e non stiamo parlando di forcaioli.

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    • Sì, ma a posteriori tutto suona inquietante.
      Magari è la data dell’anniversario di matrimonio o di quando si sono conosciuti, in una mente depressa scattano meccaniche che non hanno senso per una mente “sana”.

      Non voglio giustificarlo, sia chiaro.
      Voglio solo essere sicuro del perché prima di agire/reagire, tutto qui.

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    • Caro Warp, l’Europa è incontestabilmente sotto attacco terroristico, non è uno in più o in meno che cambia la necessità di prendere in mano la situazione e reagire: come nel commento che ho riportato sotto, stiamo in guerra.

      Insomma, se su 100 morti 99 sono di peste e il 100esimo invece era shock anafilattico e i bubboni non erano della peste nera ma punture d’insetto o allergia alle fragole e la diagnosi era sbagliata, questo non significa che l’epidemia di peste non ci sia.

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    • Da fb:

      “Dopo 2 giorni esce fuori che non era un depresso, ma aveva fatto dei sopralluoghi, aveva mandato un SMS con richiesta di altre armi,che era in contatto con un noto terrorista, hanno arrestato altre 5 persone non credo la sua psicologa la sua assistente sociale. Buonisti tacete fate più bella figura”.

      cvd

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    • E io mica ho detto che non ci sia una guerra.
      Sto solo facendo presente la mia paura di probabili reazioni incontrollate e sommarie da parte delle persone.
      Perché prima o poi capiteranno e partirà una spirale che sarà molto difficile da fermare.
      “Difendiamo i nostri figli” potrà dirlo anche una madre musulmana dopo aver visto una squadra punitiva massacrare un qualunque tapino con l’unica colpa di essere un po’ diverso di fisionomia o di colore della pelle.
      E allora non importerà più chi ha ragione e chi ha torto.
      Diventerà un gioco al massacro.

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    • Chiaramente sono d’accordo con te, e a fianco di tutte le persone che lottano per la pace, la democrazia e vivono nel rispetto dell’altro, quale che sia la religione o qualsiasi altra caratteristica e/o scelta personale.

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  1. DM, ieri stavo guardando una serie televisiva e quando arrivò il tg delle 11 e 30 di sera, non nego di aver cambiato canale, convinta che quell’edizione fosse la solita trasmessa in pochi minuti su tutti i canali della televisione. In effetti alle 11,30 ogni rete trasmette 60 secondi di notizie flash. Poi stamane ho scoperto il misfatto e tra le tante cose che sono state dette una in particolare mi ha colpito.
    Le stragi che accadono frequentemente sono fatte a nome di una religione, di un’ideologia e di uno pseudo popolo. Ma il resto della comunità islamica prende apertamente le distanze da ogni fanatismo propagandato dai terroristi. Una comunità prende le distanze, ma i capi religiosi, quelli di quella stessa religione che è punto base del terrore, perchè non sollevano la voce, perchè non espriono la sua opinione? La gente comune parla, si vergogna di questa situazione, ma i padri della religione non hanno mai, mai preso in mano la situazione denunciandone la contrarietà. Hai mai sentito un appello di qualcuno di loro, di qualche capo ufficiale che ha espresso sgomento e rabbia? No, o per lo meno non in pubblico. E allora è da qui che nasce l’odio e la ritrosia verso le religioni, è da qui che fomenta il terrore.

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  2. Due cose vorrei dire, la prima è che avrei evitato di mettere le foto, pubblicare questo tipo di foto per me è errato, sappiamo tutti lo scempio e l’orrore che c’è dietro a queste cose, farlo vedere mi sa di macabro, irrispettoso e mi da solo l’idea di voler attirare attenzione (gentilmente non ti offendere è solo un’opinione).
    La seconda più importante è che quando succedono queste cose la rabbia acceca, quindi la tendenza è sempre quella di dire, rasiamo al suolo tutto e tutti, non facciamo entrare nessuno, quelli che ci sono li mandiamo via e se non riusciamo a mandarli via li monitoriamo, personalmente oltre a non vedere la cosa fattibile lo ritengo un discorso ignorante e ragionare da ignoranti vuol dire mettersi al livello di 4 fanatici idioti.
    Questa non è una guerra religiosa per nessuno, se non per i 4 bombaroli a cui viene fatto il lavaggio del cervello pur di farsi saltare in aria in nome di un dio (volutamente con d minuscola).
    Non è una guerra religiosa per i capi di questi movimenti estremisti (anche se cosi vogliono spacciarla) non lo è per i paesi occidentali, ma è semplicemente una guerra al potere, alla gestione di malaffari (petrolio, armi, droga e solite cose insomma) una guerra dove a rimetterci come in tutte le guerra sono i poveretti, sia quelli che si fanno infinocchiare facendosi mettere una bomba addosso sia quelli che diventano loro vittime.
    I primi a capire che devono fare qualcosa per fermarli sono il popolo mediorientale, finchè non iniziano loro a voler sistemare le cose magari chiedendo anche aiuti massicci, noi non potremo mai fare niente, ma come sempre dev’essere una qualcosa che nasce dal basso, altrimenti se nasce da piani più alti si trasforma solo in un’altra lotto agli interessi.

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    • Come scritto, da qua, noi, non possiamo fare nulla, almeno finchè il popolo dei paesi mediorientali non si ostina per primo a voler mettere fine a queste barbarie.
      Io nella mia persona non ho alcun potere in mano se non quello di poter puntare un dito, come facciamo tutti, ma la cosa nasce e muore la.
      Quando i popoli di questi paesi sceglieranno di prendere una posizione e per primi combattere i terroristi permettendoci di aiutarli allora forse si potrà fare qualcosa.

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    • A quali paesi mediorientali ti riferisci?

      E poi, davvero pensi che con un maggior controllo delle cellule terroristiche che abbiamo in casa e un minore, anzi nullo, finanziamento, le cose non migliorerebbero?

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  3. Dico solo il mio pensiero, è finito il tempo delle parole, ora basta, sta morendo troppa gente, non si tratta ne di religione, ne di politica ne di niente, solo di vigliacchi che evitano di intervenire quando sanno che c’è l’allarme con molta polizia, come per gli europei, ma pensano bene di straziare la povera gente che non c’entra nulla e soprattutto i bambini! Ma perchè non se la prendono con i capi di governo???? Troppo difficile…..più facile giocare a investire bambini in mezzo alla strada, VIGLIACCHI!!!!! Una soluzione? Se potessi sarebbe drastica…..questo è un cancro incurabile contro cui le cure non funzionano…..e come si fa in questi casi, l’unica soluzione è ESTIRPARE! E iniziamo a controllare ogni pagina sul web di chiunque, e il primo che socializza con ISIS e soci mettiamolo ai lavori forzati, se non peggio!

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    • D’accordo con te, sia sull’estirpazione che sui lavori forzati: forse, se finissero di essere mantenuti a sbafo da un’Europa buonista e lecchina, se andassero a zappare la terra e il pane se lo dovessero guadagnare con la propria fatica, forse avrebbero meno fisime e meno tempo e modo di farsi pippe mentali.

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  4. Chapeau a @Warpie … e standing ovation a lui, per la saggezza ( ed il dolore sinceramente condiviso con i famigliari delle vittime … ) con cui ha commentato questo fattaccio orrendo, evitando il malefico, sciagurato e jettatore, ancorchè ‘a la page’, del JE SUIS, che francamente ci ha rotto le palle ! 👿
    Mi dispiace per te, mia cara @Diemme … so che soffri per quelle povere vittime con struggente sincerità …. ma questa volta ti sei lasciata risucchiare dai commentatori faciloni i quali, più che alle verità ancora oscure sui fatti di Parigi, si sono ispirati al trito e ritrito acchiappar farfalle griffate !

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    • Caro Bruno, quando ho scritto “uno addirittura lanciò pure la solita polemica e, vi dico la verità, mi disamorai sia nei confronti di quel lettore, ” mi riferivo esattamente a te, quindi non è che mi aspettassi un intervento diverso da questo, che pure mi sarei volentieri risparmiata. Direi che politicamente andiamo poco d’accordo, e che nel mondo vediamo cose diverse.

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  5. Peraltro io … da una mia amica blogger, avevo commentato così :

    Dio mio … che orrore ! 😯
    Dunque, sarebbe inutile sperare di schiacciare per sempre l’ orrida bestia feroce che sta DENTRO IN TUTTI NOI, PRONTA AD AZZANNARE ANCHE BAMBINI INNOCENTI ???
    Nemmeno @Spes, ultima Dea, ci sorreggerebbe più ???
    Eppure, anche quando il pianto annoda la gola e ci impedisce il respiro, quando intorno a noi è morte, e morte, e morte, e quando tutto sembra inutile, vano, illusorio …. ecco che una tenue fiammella resiste al vento di tempesta che stava per spazzarci via : a Parigi, tra il fumo delle bombe che esplodevano, a Parigi in quell’ olocausto inglorioso, a Parigi dove andare val bene una messa, UN POLIZIOTTO andò a morire limitando il numero dei morti … e facendoci ancora sperare in un mondo migliore ! 😐

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    • Triste quel mondo che ha bisogno di eroi, e noi ne abbiamo bisogno, e ne abbiamo, in continuazione. Mamme eroiche che salvano i figli dagli accoltellatori, rigorosamente pagando con la vita, i pompieri di Chernobyl che sacrificano le propria vita non solo per spegnere le fiamme ma anche per salvare i propri colleghi e impedire loro di condividerne l’amara sorte, poi mi ricordo quell’uomo accoltellato alla nuca che ebbe la forza di sfilarsi il coltello e uccidere l’attentatore. Mi ricordo le persone che tentarono di salvare il piccolo Alfredino Rampi, il ragazzo che si fece calare nel pozzo… tutti eroi, che muoiono per proteggere il mondo dalla follia o dall’incuria di altri, che spesso continuano tranquillamente a vivere. Non c’è molta giustizia in tutto questo.

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  6. ecco, negare che sia terrorismo è come negare che la terra giri attorno al sole ! Da tempo gli inviti a colpire svolazzano per l’aere: ” colpite in ogni modo, bombe, auto …” si leggeva nei giorni scorsi ed uno piu’ idiota degli altri al grido di “allah Akbar” ha colpito . Non è terrorismo ? Che è ? Non basta trincerarsi dietro la frase: ” che possiamo fare ? ” 1) cacciare i politici maledetti che vanno a prendere a casa loro tutti questi soggetti che poi NOI manteniamo in albergo 2) fare in modo che le leggi siano rispettate da TUTTI bianchi neri, verdi o blu fregandosene della religione o tradizioni… altrimenti tra un po’ giustificheremo i cannibali 3) Protestare sui social in modo energico invece d’occuparsi di fiori e farfalle. 4) come disse Oriana: ” finirla di leccare i piedi” per denaro o per timore. :ç)

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    • Grazie caro. Sottolineo il punto quattro, e ci aggiungerei “o per ideologia”, non c’è più spazio per il becero buonismo idiota e assassino.

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  7. Tu, cara @Diemme, scrivi : “Caro Bruno, quando ho scritto “uno addirittura lanciò pure la solita polemica e, vi dico la verità, mi disamorai sia nei confronti di quel lettore, ” mi riferivo esattamente a te, quindi non è che mi aspettassi un intervento diverso da questo, che pure mi sarei volentieri risparmiata. Direi che politicamente andiamo poco d’accordo, e che nel mondo vediamo cose diverse.” … che, francamente, mi sembra un tortone, e dunque io ci metto, se permetti, la candelina accesa sopra : NE SONO FELICISSIMO DI PENSARLA, POLITICAMENTE, AL CONTRARIO DI TE !!! 😛 . Non è da oggi infatti che vado scrivendo che, politicamente ( ma anche negli altri argomenti … ) io non ho alcuna verità in tasca, e meno che mai sui fatti di Parigi . Ho però alcune IDEE MIE, mentre Tu ostenti, e sembrerebbe che non te ne accorgi nemmeno, le trionfalistiche idee del qualunquismo più becero e squillante, ed infatti hai scritto, senza nemmeno conoscere completamente i fatti di Parigi, JE SUIS, orrido ( e porta sfiga ) mottetto che io non direi mai : ho roba mia infatti da sussurrare e, ove ce ne fosse bisogno, lo ripeto con orgoglio : JE SUIS BRUNO’ UN @CAVALIERE ERRANTE. che erra sconsolato con gli occhi sbarrati dalle lacrime, in questa valle crudele di scialbi ripetitori di slogan altrui …. uno più stolto dell’ altro ! 😐

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    • Caro Warp, purtroppo credo che la nostra reazione, mia sicuramente, non nasca qui da qualche fatto estemporaneo. Da molto tempo il caro Bruno si è trasformato da figura amica a implacabile – e insolente – accusatore.

      Se non fosse stato un vecchio amico, avrei posto fine alla situazione molto prima: qui si dice “La prima si perdona, la seconda si bastona”. In nome dei trascorsi amicali io ho chiuso un occhio sulla prima, sulla seconda, sulla terza, sulla quarta etc. etc. etc., fino a che non è stato più possibile far finta di niente.

      Il perché sia cambiato non lo so ma, se permetti, capirlo non è neanche la prima delle mie preoccupazioni. Qui si può esprimere qualsiasi idea diversa, ma non insultare, e non dare dell’imbecille (o quali che siano i sinonimi e le perifrasi usate) a chicchessia, men che meno alla padrona di casa.

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  8. Io non credo nel terrorismo, penso sia un comodo alibi per gettare fumo negli occhi e nascondere la non volontà di agire tramite accordi, trattati di pace, alleanze che comporterebbero la pace Sì, ma anche un freno a sfruttamento delle risorse del paese, rinuncia a guadagno illimitato ed accrescimento di capitale a favore di pochi….😯
    Per cui parliamone, non facciamoci ingannare e pretendiamo di non avere a che fare con delle forme di guerra come queste, subdole, vigliacche e senza vincitori né vinti…😢

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