Il risparmio intelligente

Rotolo cartamoneta infiocchettato

Mi sono imbattuta or ora in un articolo che prometteva di essere interessante ma, ahimé, non lo era affatto! Il titolo, 5 modi per risparmiare, sembrava dovesse dar consigli sullo spendere in maniera intelligente, e invece è un invito a tirare la cinghia, che insomma, non è che sia proprio un’idea allettante!

Io, da parte mia, che sono sempre stata un’oculata amministratrice senza farmi mai mancare niente, di consigli ve ne darei ben altri, anche perché la vita è dura, e ci mancherebbe che uno non si potesse togliere qualche soddisfazione.

Dunque, il consiglio nr. 1 che danno è “evitate i ristoranti”: ma dico, siamo impazziti? Cosa c’è di più piacevole che mangiare al ristorante, accomodarsi ed essere serviti e riveriti, scegliere tra la varietà dei cibi offerti e gustarseli di buon appetito? Piuttosto seguite un paio di regole auree:

  1. Evitate i ristoranti “tutta scena”, e andate in quelli in cui pagate quello che mangiate e non il nome o l’arredamento.
  2. Evitate di ordinare più di quello che siete in grado di mangiare ma, nel caso accidentalmente abbiate esagerato nell’ordine, non esitate a chiedere di impacchettarvi per l’asporto quanto non consumato, qualunque sia il tenore del ristorante: vergogna è sprecare, non mangiare quanto pagato (e non voglio neanche pensare all’opzione del riutilizzo da parte del ristoratore…).

Il secondo consiglio lo chiamano “giornata economica”, e cioè passare una giornata, voi e i vostri familiari, a non spendere neanche un centesimo: ma non ci pensate nemmeno! Piuttosto, tanto per capire come spendete i soldi, potreste passare due o tre giorni a chiedervi, prima di fare ogni piccola spesa, se è necessaria (e per necessaria intendo necessaria anche al benessere psicologico, come la colazione al bar) oppure no: insomma, comprare l’ennesimo frescobuffo che non vi serve a niente danneggia non solo il vostro portafogli, ma anche il vostro spazio vitale, e quindi comprate quello che volete, ma pensateci prima di farlo, pensate a quante cose avete comprato di cui non avevate alcun bisogno e ora sono a far polvere e a occupare spazio nella vostra casa, magari senza che le abbiate nemmeno mai usate!

Terzo consiglio dato nell’articolo: non usate la carta di credito ma il contante, in modo da avere coscienza fisica del denaro che spendete. Beh, anche su questo non sono d’accordo: certo, se uno è uno scriteriato che pensa che la carte di credito sia il pozzo di san Patrizio, può pure andare, ma una persona mediamente accorta, che spende secondo quanto ha bisogno, meno contante ha appresso (che rischia di perdere, che le sia derubato, che le diano il resto sbagliato o che lo dimentichi alla cassa), meno spende.

Quarto consiglio: mettere da parte per trenta giorni un euro il primo giorno, due euro il secondo, tre il terzo, fino ad arrivare a metterne via 30 il trentesimo giorno. A me sembra l’ennesima boiata,: cambiare posto al denaro non crea risparmio!

Arriviamo all’ultimo, inutile consiglio, che è uguale al quarto ma organizzato per settimane su un intero anno, e qui ripeto il commento precedente: spostare i soldi dal borsellino al salvadanaio non crea risparmio, tutt’al più accantonamento!

Ora, passiamo ad affrontare il discorso seriamente, e cioè come risparmiare senza farsi mancare niente, cosa per cui bastano pochi semplici accorgimenti.

  1. Pagate la qualità e non il nome.
  2. Evitate ogni spreco: non dovete rinunciare a niente, dovete rinunciare solo a quello che non usereste comunque!
  3. Non gettate le cose buone, al massimo regalatele, così almeno risparmierà qualcun altro, ma prima di farlo pensate a un possibile uso alternativo!
  4. Approfittate delle offerte, tutte, che sia il prodotto gastronomico in offerta lancio, quello in confezione famiglia (ovviamente se lo usate, anche qui se il prodotto deve andare sprecato il risparmio è finto).
  5. Createvi una rete di professionisti onesti, non riducetevi se avete bisogno di un idraulico a cercarlo sulle pagine gialle che poi vi chiede 300 euro per il cambio di una guarnizione di dieci centesimi.
  6. Modulate le tariffe delle varie utenze sul vostro stile di vita: io per esempio, quando avevo un paio di amici con cui passavo tanto tempo al telefono, ho scelto una tariffa agevolata con il loro gestore; ora, che ho esigenze diverse, ho cambiato tariffa (e ho cambiato pure numero…). Se usate più sms che chiamate vocali o viceversa, se usate internet oppure ovunque siete avete un wifi cui collegarvi, tenete presente tutti questi parametri e scegliete la tariffa su misura per voi, senz’altro esiste. Lo stesso criterio valga per le altre utenze: siete casalinghe, i vostri lavori domestici, con tanto di uso di elettrodomestici, si svolge prevalentemente al mattino dei giorni feriali? Cercatevi una buona monoraria. Viceversa, se siete lavoratrici che sfaccendano soprattutto la sera e nel we, ci sono delle biorarie eccezionali, e se una volta sarete in casa di mercoledì, pazienza, fate pure quello che vi pare, non è quello che vi manderà fallite!
  7. Outlet, liquidazioni, saldi… se non siete obbligati dai tempi, che un abito speciale vi serve per una data precisa, magari per un matrimonio o che, approfittate dei periodi favorevoli agli acquisti per rifornire il guardaroba, calzature comprese, ed essere sempre pronti: in questo modo non vi dovrete affogare per un evento di qualsiasi tipo anche improvviso, sarete in grado di fronteggiare qualsiasi situazione.
  8. Evitate le multe: una guida rispettosa del codice gioverà alla vostra vita e a quella degli altri, oltre che al portafogli, e anche se non è questione di vita o di morte, magari è una questione di vivere civilmente e non essere di intralcio al prossimo. Se poi in qualche modo la multa l’avete presa, il segreto del risparmio è pagarla subito, senza aspettare che raddoppi e si aggiungano ulteriori more e sanzioni.

Beh, io credo di avervi dato consigli migliori di quelli dell’articolo, vi ho indicato le vie del risparmio senza rinunce, perché diciamocelo, le rinunce, se non siete in stato di bisogno e non avete fatto voto di povertà, ma chi le vuole fare??? Quasi dimenticavo: se siete poi abili, o volete diventarlo, nell’arte del riciclo e del fai da te, il risparmio è assicurato ma sappiate quanto e dove rischiare: ricordatevi la regola d’oro che, se chiamare un professionista costa caro, non chiamarlo potrebbe costare ancora di più!

A rileggerci presto, e buon risparmio a tutti!

 

17 thoughts on “Il risparmio intelligente

  1. A proposito di risparmio.Sono mesi che giro ovunque a caccia della migliore offerta per comperare roba che mi servirà dopo sposata. Ti dirò che stiamo girando assieme al mio ragazzo proprio per constatare prezzi, qualità e tutto ciò che fa da contorno, senza rinunciare a nulla. Ti faccio un esempio. C’è stata un’importante fiera due settimane fa. Soldi in mano siamo andati con l’idea che nelle fiere trovi i prodotti di qualità medio alta a prezzi che non dovrebbero tener conto dell’affitto di un locale, dello stipendio dei dipendenti. Insomma. Cercavo dei teli da bagno di spugna spessa, ne trovo sia a 5 euro, scadentissimi, che a 20 – 30 euro l’uno.. Ovviamente questi ultimi hanno lo stesso prezzo del negozio di corredo sotto casa, e quindi ho evitato di comprarli preferendo il negozio perchè rispetto alla bancarella che avevo adocchiato è più pulito, e soprattutto mi fa lo scontrino (sarei disposta anche a rischiare la multa per lo scontrino, ma cacchiarola, non farmi il prezzo del negozio). Invece ho trovato una tovaglia ricamata (di quelle che si usavano una volta, in lino, per le grandi occasioni) a prezzo stracciato di 40 euro (una simile un negozio me la piazzò a 120 euro) e ne ho comprate due. Ecco l’occasione.
    Sul resto… Potrei dirti la mia strategia: 1) discount per le leccornie, supermercato per roba di carne, 2) vestiti al mercato per tutti i giorni, al negozio per le occasioni, 3) consumo gas, in Calabria la temperatura in inverno non è polare, soprattutto dove vivo io, per cui 24 ore di termosifoni accesi con finestra aperta per ricambio aria è più che uno spreco, anzi, 4) utilizzo di tovaglioli di stoffa e piatti di porcellana, risparmio su quelli di plastica, 5) accantono il resto in spicci appena posso, non sempre. Li cambio in banconota e ci faccio benzina, magari di domenica al self service…
    Beh, non mi dilungo… Rischierei di essere noiosa!

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    • 1) se la carne non la mangi proprio risparmi ancora di più e aiuti l’ambiente.
      2) migliorabile: anziché un negozio qualsiasi, un outlet grandi marche, e avrai di più a meno.
      3) sono d’accordo, il calore dei caloriferi va regolato e soprattutto non disperso.
      4) Anche questo un dovere nei confronti dell’ambiente, oltre che un risparmio per noi.
      5) E’ un sistema per gestire il denaro, non una forma di risparmio!

      E dilungati se vuoi, a me fa piacere!

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    • 6) Le offerte volantino… In base a dove iniziano vado a fare la spesa. A volte giro anche più di un supermercato, visto che li ho tutti vicini e posso girarli anche a piedi.
      7) Frutta e verdura costa meno al mercato e dal fruttivendolo. Nei negozi non si può comprare
      8) Il pane. Lo prendiamo da 1 kilo già affettato. Lo congeliamo e ogni giorno nel togliamo fuori tre – quattro fette, giusto la porzione per 4 persone
      9) i formaggi meglio prenderli al peso e non all’etto. Conviene di più
      10) Luce. La sera è inutile stare con la tv accesa e la luce sotto la testa. Meglio usarla quando serve.
      11) Argomento piccante: assorbenti. Quelli da discount sono buoni e costano il 70% in meno di quelli di marca. Tanto per l’uso che se ne deve fare.
      12) Detersivi. Comprarne uno per ogni cosa è uno spreco. Allora meglio tenerne 3 – 4 in totale (escludendo quelli per la lavatrice) fra piatti, sgrassatore, alcool igienizzante e lavapavimenti.
      Mi dilungo ancora….?

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    • Ti dico gli ultimi due e poi mi autorizzi a prendere spunto dal tuo articolo per scrivere qualche post…
      Un buon modo per risparmiare è conservare tutte le fatture e le ricevute inerenti a visite mediche, libri e tasse scolastiche, ristrutturazioni e così via. Queste si possono detrarre dall’irpef e anche una decina di euro in medicinali possono fare la differenza dopo un anno di redditi… Io conservo persino gli scontrini “parlanti” delle aspirine, possono essere detratte. Sono un nonnulla ma assieme a tutto quello che si compra in un anno… fai due conti…
      Un altro buon modo per risparmiare è usufruire del servizio sanitario pubblico, lì dove sia possibile. Se si ha bisogno di una visita di controllo, che non è quindi urgente nè necessaria nell’immediato è buono prenotare presso le ASL, negli ospedali o nelle strutture private convenzionate. Il costo di una visita varia dal prezzo del ticket (20 – 40 euro) fino ad un massimo di 80, 100 euro, con tanto di bollo utile per scaricare la spesa sulla dichiarazione dei redditi. A differenza di una visita privata, i cui prezzi si aggirano attorno alle 150 – 200 euro A PRESTAZIONE e spesse volte non hai neanche la fattura da scaricare…
      E’ vero, le strutture pubbliche spesso sono intasate, ma se una visita non è urgente e c’è da aspettare un mese… Le tasse le paghiamo, perchè non usufruire di un servizio pubblico?

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    • E infatti, questa riluttanza a ricorrere alla sanità pubblica io non la capisco: ci sono medici della asl molto più bravi dei privati, e poi uno se lo può scegliere e chiedere sempre lo stesso. Un dentista della Asl un giorno mi disse che da loro bisogna andare, perché uno della Asl non ti farà mai un lavoro non necessario per aumentare gli incassi!

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    • Infatti l’anno scorso ho avuto l’opportunità di scegliere l’oculista per prescrivere l’appuntamento proprio di lunedì, giorno in cui avevo la possibilità di essere accompagnata nel caso in cui mi avessero messo quel collirio che dilata la pupilla e non ti fa vedere per mezza giornata. E ho addirittura scelto una donna, giovane e molto competente.

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  2. C’è anche un’altra considerazione da fare:
    quando vedi tuoi coetanei o giù di lì che se ne vanno prematuramente al Creatore o sono seriamente ammalati, ti viene da pensare che tanta accortezza nello spendere non sia una scelta troppo intelligente.
    Non dico sperperare, ma neppure chiudersi in un vuoto risparmio, dettato più da una forma mentis che da una valutazione razionale della realtà.

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    • E infatti, i consigli dell’articolo io non li seguirei mai, ma quello che ho consigliato io è un taglio degli sprechi, quindi la qualità della vita resta uguale!

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    • Se si tratta di rinunciare a qualcosa hai ragione, ognuno conosce le proprie priorità, ma se si tratta di eliminare lo spreco credo che le regole possano andare bene un po’ per tutti. 🙂

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    • Ema, io mi faccio il bagno con la vasca piena d’acqua, qualcuno potrebbe considerarlo spreco, perché è relax ed è la mia coccola, ma del cibo che va a finire nella spazzatura è oggettivamente spreco, un abito che teniamo nell’armadio e poi scartiamo senza averlo mai messo è oggettivamente spreco (buon per chi lo prende), l’acqua lasciata scorrere così, senza motivi è soggettivamente spreco. Spreco significa spreco, non “cosa non necessaria secondo l’opinione di alcuni”.

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