Noi che abbiamo vinto

Renne Babbo Natale

Ieri mi hanno contattato per una storia legata al bullismo, così sono andata a rileggere un vecchio post e ho notato con piacere quanto siano stati interessanti e appassionati gli interventi, e quanto avesse più grinta e partecipazione questo blog quando si occupava di problemi comuni a tutti, problemi relativi alla nostra quitidianità, sentimentale e sociale.

Ora è tornato davvero a essere un diario on line, e che vi devo dire, è un momento così, diciamo più intimistico.

Batto sempre sulla stessa nota? “Iole, mia cara Iole, la lingua batte dove il dente duole!”.

Ho una vita normale, “i bimbi crescono, le mamme invecchiano” come ci rammentava una vecchia canzone; in mezzo a queste acque tranquille, emergono però degli “hot point” che sono sono:

  1. Il peso: e che ve lo dico a fare, sto sempre lì, anzi, magari stessi sempre lì!
  2. La monotonia del lavoro, che si unisce all’incertezza dello stesso, tanto che un ottimista potrebbe pure commentare che da un problema potrebbe nascere un’opportunità, che perdere il lavoro senz’altro romperebbe la monotonia e mi darebbe l’opportunità di mettermi in gioco e accettare nuove sfide.
  3. E’ il primo Natale senza il mio amico, e proprio a causa sua non ho nessuna voglia di stare qui a scrivere il classico racconto di Natale, anche perché non sarebbe un racconto buonista, senz’altro finirebbe con la PdF che precipita dalla slitta di Babbo Natale e non la ritrovano più (come vedete nell’immagine, il sacco con la PdF è già caricato 😛 ).

Ieri parlavo con un mio vecchio amico, che mi dava una tirata d’orecchie e mi chiedeva se non mi pareva il caso di archiviare finalmente questa storia una volta per tutte: “Con te l’ho mai archiviata?” gli ho risposto.

E proprio grazie al fatto di non averla mai archiviata ora siamo qui, a chiacchierare da vecchi amici, con una confidenza se vogliamo anche maggiore, quella di due persone che, insomma, ne hanno passata qualcuna e l’hanno superata. E sì, di lui pensavo proprio che abbiamo vinto, alla faccia di chi ci ha fatto separare, e non c’è più, di chi ha sobillato, e non c’è più, di chi ha soffiato sul fuoco con calunnie e delazioni varie.

E non c’è più.

Abbiamo vinto noi, e se in questo Natale ci sarà qualcuno che – dolorosamente – mancherà, ci sarà qualcun altro che invece, più o meno miracolosamente, ci sarà.

Abbiamo vinto.

Chissà, magari l’anno prossimo vinceremo pure io e Xa….., ci sarà un Astolfo che andrà sulla luna a recuperare il senno perduto: e sì, perché ho avuto un’ulteriore prova che il mio amico, in questo momento, è sequestrato dagli alieni, ha un chip sottocutaneo, insomma, non è più lui.

Io aspetto con fiducia: il Natale, in fondo, non è speranza? Non appare qualcosa nel cielo che illumina i cuori e le menti?

23 thoughts on “Noi che abbiamo vinto

  1. DM, si, tu hai vinto a distanza di tempo, soprattutto se ne parli con distacco e non con remore come facevi i primi tempi. Però, già sento PdF dall’altro capo della città.
    “Anvedi come stamo bene insieme…. E me sa che abbiamo vinto, me sa!” Ma si sa, il pelo oggi non va più di moda!

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    • L’ “abbiamo vinto” era riferito a un’altra persona, con cui c’era stata una profonda frattura, più che felicemente rientrata. Sì, PdF in questo momento starà cantando vittoria (poraccia!), ma sai come si dice qui, “la farina del diavolo finisce in crusca”. Se conosco un po’ la vita, verrà il momento in cui non avrà occhi per piangere.

      L’altro giorno ci ridevamo con una mia amica, parlando di come la PdF si sentirà su una nuvoletta: lei commentava “E quanno mai j’è capitato?” e poi insieme, ridendo, “E quanno mai je ricapiterà!”.

      Chiedo scusa se ho potuto far pensare che la vittoria si riferisse a loro.

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    • E beh, lui il suo posticino tra le persone che hanno fatto parte della mia vita e che continuano a essere nei miei pensieri ce l’ha, quello che è stato costruito è stato costruito, e pace tutto il resto!

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  2. Tu scrivi : “sono andata a rileggere un vecchio post e ho notato con piacere quanto siano stati interessanti e appassionati gli interventi, e quanto avesse più grinta e partecipazione questo blog quando si occupava di problemi comuni a tutti …. “, ed io, che pure ho trovato, a posteriori ( eh … nel 2008 …. io, come commentatore di blog, ero ancora in grembo a Giove 😐 ), mooolto interessante quel tuo post e tutti i commenti dei tuoi frequentatori di allora ( alcuni dei quali, fra l’ altro, erano già tuoi amici ‘in carne ed ossa’, come ad esempio la grande @Citynd ), ora posso dire che, non c’ erano nè @Sabby nè @Rosigna, non c’ erano @Kalojannis & @Fede, non c’ erano ( soprattutto ) @Aquilanonvedente & @Dienderre, non c’ era @Valentino, e non c’ erano nemmeno @Silvia, @Pjper, @Aida …. ed infine non c’ era nemmeno ‘sto popò de @Cavajiere Erante co suo monno in espansjione !!!
    Ergo, mi permetto di asserire pubblicamente che, se ci fossero stati “anche” codesti splendidi Personaggi …. chissà ??? …. magari il tuo post sarebbe stato ancor più partecipato & grintoso ! 😀
    O no ?!? 😯

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  3. Più che altro hai vinto perché hai dato libero sfogo al buon senso, rifiutando che il rancore avesse la meglio. Viviamo così poco per sentirci perennemente in guerra con gli altri e non ne vale la pena. Io, per quanto mi riguarda, non è con un nemico che devo confrontarmi, ma con una persona come me, con pregi e difetti. E chi non li ha?

    Evvabè!

    Detto questo, chi è quel pistacchio lesso di cui tanto parli con tanta foga e con il quale, probabilmente per merito suo, hai fatto la pace?

    Gelosissimo sono!!! 🙂

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    • Precisiamo: intanto io e il mio amico abbiamo fatto pace per merito mio, che gli ho perdonato tutte le oche giulive cui ha dato troppo spago ( 😛 ), secondo non è un pistacchio lesso, a meno che una pistacchietta lessa tanto amica sua non l’abbia contagiato, terzo non è che il buon senso abbia avuto la meglio sul rancore, sapessi quanti sentimenti contrastanti riescono contemporaneamente a vivere in me! Diciamo che il frullato di tutti i sentimenti ha dato vita a una bibita gustosa, gustosa per quelli che amano l’agrodolce intendo 😉

      Bentornato all’Arthur geloso, era ora! 🙂

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  4. Ma … ehm … ho letto bene ?!? 😯
    Quando scrivi “Precisiamo: intanto io e il mio amico abbiamo fatto pace per merito mio, che gli ho perdonato tutte le oche giulive cui ha dato troppo spago” … a chi ti riferisci ?!?
    Forse … ehm …. a @Ginevro …. alias @Xavier ?!? 😯
    Beh …. se così fosse, ne sarei moooolto contento ! 😀

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  5. 😯
    Mannaggia …. come sei criptica, @Diè ! 😐
    Ora. al pensiero che NON è idduzzo, e che quando parlavi di recupero dell’ amico non ostanti le oche giulive che s’ era pappato iddu non era …. non mi fai dormire stanotte !!! 😥

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    • Il problema non è che se le sia pappate (o non pappate) le oche giulive (o aspiranti tali), il problema è che… ma vabbè, perché rivangare i problemi? E’ andata, è finita, siamo qua, tutti insieme appassionatamente, questo è l’importante.

      Nel frattempo ne ho segato un altro ma, anche se non credo legga il mio blog, non posso raccontartene qui perché lo conosce.

      Il fatto è che, sai com’è, la prima si perdona, la seconda si bastona. Oltretutto quando qualcuno ritorna, come sottolineava l’acuto Pj in un suo splendido intervento, non è lo stesso di prima, e magari scopri che questo nuovo amico, in questa nuova veste, neanche t’interessa più. Magari non è neanche una nuova veste, magari ha semplicemente mostrato un aspetto di sé che già c’era, e che in un contesto di amicizia incorrotta avresti pure abbozzato, ma in un’amicizia riaccettata “con beneficio d’inventario” io un po’ più intollerante lo sono, della serie: “sei uno che se n’è andato, tanti diritti li hai persi. Oggi, ad andarmene io, mi faccio meno scrupoli”.

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  6. Sì … l’ ho letto quel notevole commento del nostro @Pjpery, e l’ ho pure ‘ailaikeddato’ !
    E quindi che dire ???
    Grand Hotel ( delizioso film in bianco e nero degli anni ’30, con l’ immortale @Greta Garbo, @John Barrimore – il più bel profilo cine-teatrale, suo fratello @Lionel Barrimore ancora non colpito da poliomelite, la peccaminosa @Joan Crawford, @Wallace Beery …. ) iniziava con le parole GENTE CHE VA …. GENTE CHE VIENE, ed aggiungo io : BENEDETTI UGUALMENTE E GLI UNI E GLI ALTRI !
    Noyo però ci siamo, che piaccia a Dio o a Giove …. noyo ci siamo, e LIETI ci resteremo, col favore o a dispetto dei santi, fino all’ eternità del tempo umanamente concessaci, ossia fino a che Tu ci vorrai qui …. e …. ehm …. ci preparerai un bel caffè ‘caldo caldo’ ( no … il decaffeinato, però …. quello ‘pussavia’ ) al mattino portandocelo affettuosamente a letto, possibilmente predisposta a coccolarci ! 😀

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    • Ma tutti a chiacchiere vi offrite di essere coccolate?

      Babbo Natale, portami un donzello in carne ed ossa da coccolare, e che diamine, sacripante e perdindirindina!

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    • Davvero? Pensare che ero convintissima fossimo noiosi, nel senso che magari tra noi c’è confidenza, ma a un lettore esterno cosa arriva di questi duetti? 😉

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  7. GRASSIE …. @FULVIALU’ …. però @Diemme, mica mi coccola come dovrebbe ( e vorrebbe ??? ), ed anzi qualche mattina …. mi porta financo il decaffeinato, con la scusa che lei è nervosa e la caffeina la eccita & la smuove dentro ! 😯

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