Mi sono persa

Vado a trascorrere un we da una mia amica.

Al momento della valigia, mi accorgo di non avere nulla.

Ma non nulla di adatto, crisi comune alla maggior parte delle donne.

Non ho nulla che mi entri, nulla di adatto al mio corpo, e quindi niente di mio.

O è il mio corpo a non essere mio.

Mi sono accorta che non sono attrezzata neanche per passare una notte fuori.

Mi accorgo che, a forza di “Questo per casa può andare” mi sono organizzata solo per stare in casa.

Mi accorgo che, a forza di “Questo un giorno o l’altro mi rientrerà”, ho alzato un muro tra una me stessa cristallizzata nel passato e una me che sopravvive, stancamente trasportata dalla corrente.

Mi accorgo che il tempo passa, e non è tanto il fatto di essere meno giovane a turbarmi, quanto il fatto di averlo lasciato passare senza accorgermene.

Mi sto risvegliando da un lungo sonno e devo abituarmi a una nuova epoca, che non è la mia.

Sarei dovuta essere un giunco, che si piegava ai venti. E invece sono stata una roccia, ora erosa e non più parte del paesaggio.

Faccio mia la storia dell’arco, che per scoccare la freccia devi prima tirarla indietro.

Ora sono indietro, ben tesa.

Aspettiamo lo scocco.

Salvami.

Guardami per quello che sono, anzi no, guardami per quello che potrei ancora essere, e fa cadere questa corazza, che m’impedisce di correre, alza la visiera di quest’elmo, e fa’ che ti possa guardare.

Mi sono persa, ritrovami.

21 thoughts on “Mi sono persa

  1. Non so se può consolarti ma io, con la mania di tenere nell’armadio le taglie e gli stili più svariati, mi sono riempita di “stracci” che nemmeno ho tempo di indossare, dato che sto passando l’estate a casa, con il mocio in mano. 😦 Questi lavori in casa mi hanno insegnato che non si può accumulare tutto. Per fare un esempio, ho riempito sei sacchi con le borse della spesa e i sacchetti di carta, delle più svariate misure. Ora ho il raptus, sto buttando tutto ma si già che mi pentirò.
    Goditi il we, mettiti una tuta e vai… tanto mi sa che anche là le temperature sono scese.

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  2. Ti sei persa ???
    Beh … io ti ritroverò !
    Flessibile come un giunco, sciolta ed armoniosa come i petali d’ un fiore appena sbocciato … col tuo sguardo ancora illuminato dal sole o baciato dalle benigne stelle, per terra o per mare …. sì, io ti ritroverò ovunque Tu sia !
    Mi guideranno il “tuo essere sempre te stessa” … e i tanti soli della tua immutevole giovinezza !

    🙂

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  3. Ti posso dire, per esperienza nel campo, che molto probabilmente, gli altri ti guardano per quello che sei e ti apprezzano così, chi non riesce a farlo se proprio tu…..un abbraccio, e buon fine settimana!

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    • Il fatto che ci sia ancora qualcuno che mi ritiene frizzante e vulcanica, come per esempio l’amica che mi ha invitato, mi spiazza un po’: la realtà è che sono un’infinitesimale parte di ciò che ero, e se non lo sanno loro lo so io, e ne soffro.

      Il fine settimana comunque è stato una meraviglia (v. post)!

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  4. Un grido di aiuto che, se rivolto a Dio sarà sicuramente accolto, diversamente spero venga recepito dalla persona alla quale è indirizzato. Per me sei tu la sola che può salvarti e far cadere la corazza in cui ti sei rinchiusa. Passa un soggiorno sereno e se la tua amica ti vuole veramente bene non gliene fregherà nulla di quello che indossi dentro e fuori casa. Un abbraccio forte forte forte.

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  5. Mi ci sono ritrovata in tutto e per tutto! Parola per parola.
    Che dire? Che dovremmo riprenderci la nostra vita, anche se è dura.
    Che dovremmo dire più spesso dei NO, e coltivare noi stesse, prenderci cura di noi.
    Impostare una sveglia che ci rammenti: questa è la MIA ora dedicata a ME per intero!

    Si vede che sono stufa di essere tirata per la giacchetta? 🙂

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    • Guarda Maria che io i NO li ho sempre saputi dire e li ho sempre detto, anche a brutto muso, anche a brutto brutto bruttissimo muso (l’unica che mi sono risparmiata è di cacciare via dal mio matrimonio una zia non invitata, ma lei poveretta non c’entrava niente, era stata invitata dai miei che avevano tanto insistito e a cui avevo continuato a dire di no, che in quel contesto, in quelle circostanze, non era possibile, ma sta’ tranquilla che ai miei gliel’ho fatta scontare!

      Anche Attila, non è che io gli dia spago, non l’ho voluto neanche con la pancia piena, sono uscita dalla clinica e me ne sono tornata direttamente a casa mia, senza passare per il via, ma qui pare che ognuno abbia il cavallo di Troia. Se mi tirano per la giacca gli cionco la mano, ma tanto certi parassiti dell’umanità hanno sempre un metodo alternativo. Se Attila venisse meno, sono certa che in qualchemodo mi lascerebbe a carico le spese del funerale.

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  6. Le spese del funerale ???
    @Atty, ove mai sottraesse al mondo dei vivi la sua presenza e …. andasse ad arricchire L’ ARBERI PIZZUTI ( ma io gli auguro di campare altri 100 anni, purchè fuori dalle tue … ehm … balle ), lascerebbe a tuo carico “puro le spese der funerale” ??? 😯
    OTTIMISTA !!!
    E le spese de la tomba, in posizzjione de prestiggjio, indove le metti ??? :mrgreen:

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