I miei 72 burger

Qualche tempo fa mia figlia comprò una confezione di burger di soia. Arrivata a casa si accorse che la confezione non era perfettamente sigillate e che fece la mia piccola?

Anziché riportarla al supermercato, come avrei fatto io, scrisse al servizio clienti, chiedendo consiglio se fosse il caso di consumare i burger o meno, visto che comunque la data di scadenza era un bel po’ più in là.

Il servizio clienti (incredibile dictu, poiché stiamo in Italia), rispose prontamente e rispose che no, non era il caso, che li gettasse, e che avrebbero provveduto loro a rispedirle una confezione integra.

Ora accadde che, non so se per scelta o per errore, anziché una confezione di quelle al minuto come quella che aveva comprato (due burger) le arrivò una confezione di quelle per i supermercati, ciè una scatola che ne conteneva sei (sei da due, e quindi 2 * 6 = 12).

Qualche giorno dopo ci arriva un’altra e-mail che dice: “Scusate, il reparto logistica ha sbagliato”, al che io penso “Possibile che ci stiano richiedendo indietro le cinque confezioni extra? Mi sembra assurdo, oltretutto stiamo parlando di cibo, materiale deperibile!”.

Prosegue spiegando che la loro intenzione era di mandarci una scatola da sei confezioni (cioè, quella che avevamo ricevuto), ma il reparto logistica aveva frainteso, e aveva predisposto la spedizione non di una scatola da sei, ma da sei scatole. Ergo, sei scatole, ognuna con dentro sei confezioni, ogni confezione contenete sei burger, fanno un totale di 72 pezzi!

Poiché volevano evitare lo spreco di cibo, chiedevano il nostro consenso all’invio delle altre cinque scatole in giacenza.

Consenso, ovviamente, prontamente accordato, prendendoci l’impegno di utilizzare la merce per fare pubblicità al prodotto. Peccato che mia figlia stia sotto esami, e che il burger party non si sia potuto organizzare! Io ho fatto quello che ho potuto, ne ho regalate tante, a tre delle amiche del cuore, a un’altra collega del cuore, a mia madre, ma insomma, per tutte le altre ci siamo dovute impegnare personalmente!

Beh, diciamo che ogni sera, per tante sere, siamo riuscite almeno a variare il contorno…  😯

 

 

28 thoughts on “I miei 72 burger

    • Non ne usiamo, per motivi etici l’olio di palma, mentre la margarina perché non è un alimento particolarmente sano.

      Cioè, non usiamo nessuno dei due, i motivi credo siano questi. Credo. 😆

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  1. Ma metterli nel congelatore non si poteva? Comunque sei stata brava a resistere per tante sere, io non ce l’avrei fatta anche perché, diciamolo, a me la soia gonfia la pancia in maniera assurda che neanche il bifidus serve a qualcosa. 😦

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    • Ne ho messi una marea nel congelatore, ma il mio comunque è piccolo ed era già pieno di altra roba. Ho detto a mia figlia di non ammazzarci di humburger, che sarebbe stato sufficiente consumare l’altra roba nel frigo, ma la mia richiesta, more solito, è caduta nel vuoto…

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  2. Su questo post aspetto al varco una persona…

    Persona che
    Promise di
    Passare
    Per
    Prendermi in giro
    Perché gli
    Piace
    Punzecchiarmi, è il suo
    Passatempo
    Preferito:
    Perfido!

    e se dopo questo non avete capito chi è…

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  3. Così … allegramente ten vai, mangiando e distribuendo, senza pietà, hamburger di soia, eh ??? 😯
    Beh …. per molto meno, taluni sono stati denunciati alla BUONCOSTUME … che, senza alcuna esitazione, li ha accompagnati “ar gabbio” ! :mrgreen:

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    • Mi dispiace solo che il servizio clienti, pur nella sua correttezza e generosità, pur essendo il prodotto, scherzi a parte, un buon prodotto, il cliente l’ha perso, perché io non ne vorrò più vedere uno neanche dal buco della serratura!

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  4. Personalmente
    penso che non sia così facile trovare qualcuno che ti possa
    punzecchiare sulla questione così naturale e creativa del
    papparsi ben settanta è più
    polpettoni a base di scorie vegetali
    probabilmente in via di botulinica decomposizione
    per mancata adeguata refrigerazione.
    Però, al di là di qualsiasi, sicuramente
    perdonabile, ma perfido e deprecabile, intervento canzonatorio io vedo anche
    parecchi elementi
    positivi in questa vostra avventura:
    – probabilmente alla sera, per molte settimane a venire, non si
    porrà il problema: “Cosa mangiamo stasera?”
    – potreste ragionevolmente invitare ripetutamente ospiti senza
    paventare che diventi per loro un’abitudine insostituibile cenare chez DM
    – pensare e ripensare allo sfrigolio sulla
    pentola antiaderente degli amati
    polpettoni alimenterà sensazioni di dolce
    piacere negli anni a venire
    – potreste affabulare il vicinato raccontando di
    portentosi miracoli ottenuti da Attila per la moltiplicazione dei
    polpettoni con la sola imposizione dei
    polpastrelli. Storia invero molto più credibile di quella che ci vuoi rifilare (
    poiché stiamo in Italia) in cui il servizio clienti vi avrebbe regalato hamburger a
    pioggia invece di inveire contro la vostra dubbia capacità di
    preservare alimenti vegani.

    Purtroppo questo lungo commento serve solo a sollecitare una risposta
    perché stiamo morendo tutti dalla voglia di sapere chi sia questo fantomatico,
    panegirico, punzecchiatore.
    Sputa il rospo … e raccontaci piuttosto le cose importanti:
    Di che colore sono gli hamburger che sogni la notte?
    Sono di soia o sono alti cinque centimetri, carichi di prelibata carne chianina?

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    • Penso che ti
      riPenso e nel
      Pensar
      m’imPazzo come
      Possan
      Parecchi hamburger
      Popolare
      Possibili sogni,
      potenziali incubi.
      Il Portatore sano di
      P chi sarà?
      Posso ometterlo?
      Privacy
      Prima di tutto!
      Probabilmente
      potresti
      presumere chi
      Potrebbe essere.
      Però sono
      Profondamente
      Persuasa di un
      Piccolo neo: non ha una
      Punto!

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    • Pofferbacco! Or sappiamo che è
      privo di
      punti e
      per fortuna una
      Punto (color spritz 😉 ) in casa io ce l’ho e son ben scagionato, dunque
      permane sempre
      più
      palafitto il mistero sul
      polpettonico
      punzecchiator.
      Prego e supplico a gran voce che sia fatta chiarezza
      prima del settantesimo
      pranzo di babette.

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    • Pantagruelico mi piace.
      Ora, a mio parere, hai solo una vera via di uscita. Aprire un chioschetto sotto casa. Vendita generi alimentari vegani mono marca. Con offerta speciale continuata, 3×2 limitata ai blogger, sconto ulteriore del 10% per quelli mangia cookies.
      Supplì per tutti per festeggiare in caso di agognato esaurimento scorte. 😀

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    • Ieri ho riassestato il cibo in congelatore per creare nuovo spazio, e sono riuscita a infilarci qualche altra confezione (quelle già al botulino, per cui non avrò più una ruga in vita mia!): poi chiedimi perché non rispondo al telefono al venditore di surgelati… 😉

      Banchetto? Se non l’ho fatto per tutti i vestiti che ho dato via finora, che davvero sarei diventata ricca, figuriamoci se lo faccio per gli hamuburger che, prima o poi, sicuramente riuscirò a consumare.

      Ieri li ho cucinati con le melanzane… sono stati i meno buoni. In passato li ho preparati con altre verdure, buoni con le olive, ma i miei preferiti sono stati quelli più semplici, alla piastra e con una bella spremuta sopra di limone biologico. Quasi quasi stasera faccio il bis 😉

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  5. L’ idea pjperissinottiana di aprire un chiosco sotto casa tua, mi trova moooolto favorevole !
    L’ espressi già io, quando ti consigliai di aprire un punto vendita di libri, libroni, libracci che ti ingombravano la “chesa” : ancora una volta quindi ti esorto a realizzare questo punto di monovendita di “prodotti vegani scaduti di rango” … e di mettere a gestirlo er sor @Attila in persona !
    Ma con una raccomandazione : prima di lasciarlo là con la bilancia in mano, mettigli al collo un bel cartellone scritto col pennarello IO NON SONO IN VENDITA !!!
    Eh … capirai : sennò se lo comprerebbero subito !!! :mrgreen:

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    • E invece è proprio Attila l’unica cosa (e sottolineo cosa) che metterei in vendita. Oltretutto, una sua amica che ha un’agenzia matrimoniale gli ha detto che quello come lui “vanno via come il pane”: pensa tu povere donnne a quale disperazione sono ridotte!

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  6. Mai mangiati gli hamburger di soia. Neppure gli hamburger normali, diciamo che non li gradisco in generale. Ma un applauso al servizio clienti, davvero, ci sta alla grande!!!

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  7. @Bia cara …. scusami l’ intrusione nel ‘tete a tete’ fra te e la hamburgheriana @Diemme … ma è vero, dunque ?!?
    Non hai mai mangiato gli hamburgher di soia ?!? 😯
    Beh sono certo che, se a proporteli fosse ( dalla sua bancarella … ) er sor @Attila in persona, Tu …. ehm …. te li papperesti subito & convintamente, giacchè nessuno/nessuna potrebbe resistere, Je pense, al “fascino inesistente” ed alla “abilità mai avuta” … di costui ! :mrgreen:

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  8. Cucinaaaaa bbenissimoooooooooooooo ?!? 😯
    Ette pareva …. sempre “puntuale & opportuno”, er Sor @Attila ….
    ‘Na mano santa pe’ tte, ‘st’ unica dote che cjà …. mo che stai facenno ‘sto popò de djieta e che nun te poi maggnjià li manicaretti de ‘sto portento de omo ! :mrgreen:

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