Uso e abuso di Fb

false citazioni - Freud

Il post di Pjperissinotto mi ha fatto riflettere molto sull’utilizzo di fb.

Perché sia nato non lo so, ma se è nato per ritrovarsi non funge moltissimo all’uopo. Dopo un’esplosione di gente tutta felice di dichiarare nome, cognome, indirizzo, professione, scuola, aziende precedenti con profilo aperto a tutti, e che le esponeva a tutto, si è fatto un passo indietro con profili falsi (io in primis, non parlo di fake nati per adescare e ingannare, ma di quelli che agiscono sotto mentite spoglie – magari dichiarate – solo per tutela personale), profili blindati, informazioni personali oscurate, idem liste di amici. Sacrosanto, secondo me, ma che rende inutile fb come strumento per ritrovarsi.

E allora mettiamo che sia una strumento per trovarsi, più che per ritrovarsi.

Mettiamo che sia un luogo dove leggere notizie, condividere idee.

Però poi succede che troppe notizie siano bufale, e che Fb non sia sicuramente un mezzo idoneo per informarsi sul serio. Anzi, ci si rende presto conto, con la facilità di utilizzo della funzione di condivisione, che si diviene complici della diffusione di bufale (e, anche qua, io in primis, anche perché generalmente le notizie bufala sono le più appetibili).

E dunque fuori due, non per ritrovarsi, non per informarsi.

Arriviamo alla condivisione di pensieri. Difficilmente la gente diffonde un pensiero proprio. Girano tanti aforismi e citazioni, anche qui di attribuzione incertissima. Ciclicamente ti vedi ricicciare le stesse frasi, davvero, come osserva il post linkato, pensieri di decima mano (ma anche di decimillesima).

Però, penso io, che c’è di male? In fondo, se un pensiero è valido, è valido, che sia o meno nostro, che sia o meno di prima o milionesima mano, se va a toccare una corda del nostro animo, se ci lascia il messaggio che in quel momento ci serve ricevere, perché no?

Ma fb è anche il luogo dove la maleducazione imperversa, e dove la mancanza di rispetto per l’altro la fa troppo spesso da padrone.

Io, devo dire la verità, qualche persona l’ho bannata, per i motivi più svariati. Intanto, se sei tra i miei amici fb, sia che l’amicizia l’abbia chiesta io, sia l’abbia chiesta tu, mi aspetto un attaggiamento di apertura cordialità, o quantomeno non ostile!

Tu mi attacchi, del tutto immotivatamente, io cerco di spiegare e tu dici che mi rimangio quanto detto, ti invito a dirmi dove avresti detto certe cose e tu mi copincolli mie frasi che dicono tutt’altro, o che assumono tutt’altro senso nel contesto in cui erano inserite. Ti spiego ancora, con la massima pazienza ed educazione, il senso e il contesto, e tu mi scarichi addosso una marea d’insulti e accuse di malafede: ovvio che ti banno, non ti pare?

Quante discussioni ho visto finire a “Voi di destra” e “voi di sinistra”, pare che al di fuori di questi inquadramenti nulla esista, e tante volte mi sono chiesta come era arrivato il tal dei tali a stabilire che l’interlocurore fosse di destra o di sinistra: ma, si sa, la madre degli idioti è sempre incinta, e partorisce su fb.

Ma allora, perché resto su fb? Per la chat, principalmente, che mi dà la possibilità di comunicare in tempo reale con i miei amici reali, magari in gruppo così è più facile organizzarsi.

E per gli aforismi e citazioni che, pure di milionesima mano, sempre perle di saggezza e spunti di riflessioni sono. E, spesso, unguento per l’anima.

10 thoughts on “Uso e abuso di Fb

  1. Anni fa scrissi questo sul windows live space, proprio quando fb era al principio con un boom di contatti…
    https://aidamillecento.wordpress.com/2010/04/16/salvate-il-blog/
    sono ancora iscritta, con un nick falso, sempre per la faccenda di sta ex che è diventata alcune volte un tormento, però, oggi come oggi, uso fb solo per alcune info. Sono iscritta ai gruppi di “cerco lavoro” e “centro per l’impiego”. Cerco in qualche modo di vedere se ci sono aggiornamenti a riguardo, ma di solito sono io che so più cose di quelle scritte su tali gruppi…

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    • Io credo che sia utile solo per contatti immediati, per il resto… anche perché dobbiamo considerare che tutto quello che viene pubblicato (nostre foto, etc.) rimane tutto proprietà loro.

      Io, paranoicamente, penso a un eventuale regime dittatoriale che dovesse andare a spulciare le nostre cose su fb… 😉

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    • Sicuramente! Come diceva una mia amica (veramente era una mia prof di storia e filosofia), non si vive solo di cose serissime, si vive anche di smorfie fatte davanti allo specchio!

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  2. In primis, cara Diemme, grazie per la citazione, apprezzo davvero molto e mi piace aver risollevato un tema che comunque può ancora offrire spunti di riflessione. Come quelli ben più articolati e profondi di Aida linkati nel commento qui sopra.
    Mi fa molto piacere soprattutto vedere i motivi che tengono ancora le persone unite ai punti di incontro come FB. Paradossalmente, io ne sono sempre più distante, ma mi piace molto vedere e capire cosa tiene le persone in quel luogo.
    Io di FB non amo il culto dell’effimero e del riciclo che lì regna sovrano, non lo amo così tanto che ogni giorno che passa mi sembra di riconoscere invece sempre di più il trionfo del fulminante, di tutto quello che colpisce in un baleno e sparisce in ancora meno tempo. E la vera domanda che mi viene in mente ogni volta che lo apro è: ma noi siamo proprio così? Così attaccati al momento e distaccati dall’attaccamento alle persone di cui siamo amici?
    A questa domanda a me piace rispondere: No, non siamo così!
    E mi piace pensare che, nel ventunesimo secolo, uno strumento di questo tipo dovrebbe essere fatto di più ad immagine di come siamo noi realmente. Invece ho il sospetto che stiamo piano, piano accettando supinamente l’immagine di noi che qualcun altro vuole farci coltivare. 🙂

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    • Io credo che fb sia l’effetto e non la causa. La vita che ci travolge, che esautora il nostro tempo e i nostri spazi, non ci lascia più che contatti mordi i fuggi, superficiali e vuoti di significato.

      Il non guardarci negli occhi, il non conoscerci a fondo, sono frutto di una vita che ci porta via troppo tempo per il lavoro, gli spostamenti che comporta, le pratiche burocratiche da smaltire, doveri e doveri che ci risucchiano le nostre 24 ore quotidiane, non lasciandoci lo spazio e il tempo per abbracciare davvero l’altro. Questi nuovi noi non sono nati da fb, piuttosto l’hanno creato!

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    • Il tuo punto di vista è profondo e molto molto interessante. Non ne sono convinto del tutto, ma proprio per questo, ci rifletterò con ancora maggior attenzione!

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