Ho già ribloggato questa poesia di Marisa Cossu nell’altro mio blog, riservato alla pubblicazione di post altrui, ma siccome è troppo bella e non me la voglio perdere la riporto oggi anche qui.
Sento che un giorno stringerò la terra
nella pausa del sonno in fredde mani
dove il buio perenne già mi afferra
e già discende il gelo del domani.
E tu sarai nei fili d’erba nuova
sul mio corpo di materia verde,
ti chiederai quale velata prova
unisca ancora ciò che poi si perde.
Io ti vedrò dal tempo consumata
con altri occhi d’ invisibil forma
come falce di luna inabissata.
Tu seguirai colei che non ritorna
senza voltarti a scorgere la luce
della fiamma solare che mi adorna.
(Marisa Cossu)
Marisa è un’ottima poetessa. Hai fatto bene a ribloggare questa sua poesia. E’ bellissima. Isabella
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L’ho ribloggata anche su un altro mio blog, quello proprio dedicato ai reblog di post altrui, ma questa proprio non me la volevo perdere, è troppo bella, deve restare qui in casa! 🙂
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Concordo mia cara
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Grazie, sono felice che la mia semplice poesia ti sia piaciuta ! Sei davvero gentile e ti abbraccio. Marisa
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Sono io che ringrazio te di averci reso partecipi di questa meraviglia!
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Semplicemente : bellissima !
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Sì, è straordinaria.
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