26 thoughts on “Umane incoerenze…

  1. Ahimè … quanta verità è insita in quest’ assunto : commiserare è facile, spargere lacrime per l’ altrui infelicità è soddisfacente per il nostro status … ma assai più difficile è ammettere i meriti altrui, guardare agli altri e, senza pregiudizi, sforzarci di capirli nel bene e nel male, e renderli a noi, sinceramente, più vicini !
    Cara amica … passano gli anni ( i secoli ed i millenni … ), passano le mode, si susseguono a ritmo industriale gli aforismi e le perle di ( discutibile ) saggezza : io, resto fedele, facendone “una regola di vita”, ai due principi :
    1) CONOSCI TE STESSO ( gnòti seautòn ) : @Socrate
    2) NON DERIDERE O COMPIANGERE LE AZIONI ALTRUI, MA SFORZATI DI COMPRENDERLE ( actiones hominum non ridère neque lugère … sed cognòscere ) : @Spinoza

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    • Io lo definirei un atteggiamento piuttosto umano, ma quanto stolto! Che senso ha mostrare viva compassione per chi sta male, se poi non vorremmo mai, davvero, vederlo stare bene, non più di noi almeno?

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  2. Solo i bambini rientrano nel cerchio interno. Il cerchio esterno sono costruzioni, immagini, maschere che vengono costruite poco a poco e che…rovinano la vita. Ecco perché, se vogliamo essere liberi, veri e felici…dovremmo sforzarci, ogni giorno, (come ben dice @Cavalieerrante), di conoscere principalmente e intimamente, noi stessi. Condividendo e comprendendo, di conseguenza anche il prossimo!
    Buona domenica
    Nives

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    • Questo accade soprattutto se una persona sta bene, e può seguire le vicende degli altri con umano distacco, ma se si sta male, anche se non si è invidiosi di natura, come invece è tanta gente, è ben difficile godere del bene altrui!

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  3. Sarò strano, ma non ricordo di aver invidiato il bene altrui. Desiderato il bene appartenente ad altri, sicuramente. Ma non ho provato rancore o avversione per il bene altrui.

    Odiare qualcuno è diverso: qualsiasi cosa gli succeda lo odi, il perché ora non ha importanza. Se poi a questo qualcuno le cose vanno bene, allora lo odi di più perché non si avverano i tuoi desideri di odio. Ma questa non è invidia, è odio, un sentimento che viene prima.

    Esempio: Se Bill Gates è ricco, la cosa non mi riguarda. Bene che sia ricco. Vorrei essere ricco? Sì. Vorrei che Gates fosse povero? No. Non è che se lui diventa povero io divento ricco e, anche se fosse, la ricchezza vorrei guadagnarmela, non prendermela a discapito di altri.
    Se invece X, che mi sta sulle palle, è ricco, X mi starebbe sulle palle anche se fosse povero. Solo che se X fosse povero potrei dire: ecco, vedi? Se l’è meritato!

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  4. Il bene per me è un valore assoluto, l’ invidia, il malessere, lì indifferenza e la malvagità sono i disvalori che si oppongono alla continua aspirazione degli esseri umani alla felicità e al bene. Io cerco di relazionarmi con persone benevole ed accoglienti, ma spesso mi capita di imbattermi nell’ ignoranza e nell’ invidia. Un saluto Marisa

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    • Io credo che gli uomini, più che aspirare al bene e alla felicità, aspirano alla rimozione-soppressione dei propri complessi d’inferiorità. Certo, per loro quella è la ricerca della felicità, ricchezza, potere sugli altri, un’idea della felicità assolutamente distorta e fuorviante!

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  5. la gente è così, ma per gente intendo un nome collettivo astratto, gli sconosciuti, quelli che stanno nel palazzo di fronte e manco conosci il cognome. Sai che l’invidia c’è, ma la cosa non ti sfiora, non ti interessa, idem la compassione.Magari la provi tu, ma è un sentimento di striscio, che non fa effetto, che scordi un minuto dopo.
    Diverso è per la persona Amica. Almeno per me e per molti (spero). La compassione intesa come coopartecipazione al male c’è, l’invidia verso il bene sinceramente no. Mai invidiato un Amico per un suo successo o per una cosa bella che a lui è capitata e a me no. Ho provato invidia, a dire il vero, una volta, verso una carissima amica. Sono stata malissimo per questo, mi sono disprezzata, poi ho lavorato su me stessa e ho allontanato, risolvendo anche abbastanza velocemente, quella serpe che sa essere l’invidia. Sono passati 20 anni e la nostra amicizia è sempre più profonda e autentica.

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    • Molto sincera ad ammettere la debolezza in cui ti sei imbattuta. Io personalmente se ce l’ho con qualcuno lo vorrei vedere sprofondare, ma questo indipendentemente da quello che ha o non ha. Solo che, se è una persona indegna, ritengo profondamente ingiusto quello che ha, e quindi il fatto che lo perda per me rappresenta un riequilibrio della sorte.

      No, un’amica no, non l’ho mai invidiata, ma direi neanche un’estranea. A volte mi dicono che sono piena di me, e io rispondo sempre che la grossa autostima in fondo mi rende una persona migliore anche perché, come ovvia conseguenza, non mi fa conoscere né provare invidia.

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