Come sporcare casa

Scrofa trogolo

Eccoci qui, a iniziare questo 2015, che mi dice il cuore sarà un anno sì, anche se temo che me lo dica solo perché ne ha tremendamente bisogno.

Parlavo mi pare giusto con Bali giorni fa, cui spiegavo il significato dell’espressione “d’un bove un corno”, per significare, tra le altre cose, che da una situazione disgraziata se ne riesce a trarre almeno un piccolo beneficio.

Così, vista la situazione esasperante di casa mia, vista l’inutilità dai miei sforzi, a un certo punto mi sono chiesta: “Ma come fanno, tra padre e figlia, a creare questo disastro inarrestabile, nonostante i miei sforzi continui e massicci, con un impiego di energie assolutamente e irragionevolmente infinito, nonché inutile?”.

Ne nasce questo vademecum sul come sporcare casa im maniera sistematica, che potrà tornare utile in molti frangenti, come per esempio far decidere all’anziana mamma di ricoverarsi all’ospizio o alla moglie di lasciarci senza doverle confessare che da due anni stiamo con un’altra. Insomma, impara l’arte e mettila da parte, poi altri usi col tempo potrebbero saltare fuori.

1) Tanto per cominciare, non si butta niente. Possibilmente, si portano in casa anche cose scartate da altri e, ovviamente, ogni sorta di volantino pubblicitario.

2) Quando si fa la spesa, le buste si gettano sul pavimento dell’ingresso, senza svuotarle mai. Se c’è del cibo che andrebbe in frigorifero si raccomanda di mettere la busta accanto al termosifone, in modo che l’odore di cibo guasto si crei prima e diffonda più rapidamente.

3) Usare per cucinare sempre i recipienti con capienza massima. Si raccomanda, anche per fare un uovo al tegamino, di usare una padella del diametro di 30 cm almeno, per un etto di pasta un pilone di quelli usati nella mensa militare e così via. Usare un’altra pentola per preparare il sugo e una ulteriore per mantecare, più insalatiera per servire.

4) I recipienti sul fuoco devono essere sempre pieni fino all’orlo: è importante che durante la cottura il contenuto trabocchi. Si raccomanda di lasciare cuocere il cibo a lungo, probabilmente bruciandolo, affinché rimanga ben attaccatto alle pentole e sia difficile da rimuovere. Per quanto riguarda quanto traboccato sul piano di cottura, è indispensabile continuare a usare detto piano per nuove cotture affinché il cibo tracimato attacchi bene al piano.

5) Ovviamente, non rilavare mai né piatti né piano cottura.

6) Durante la preparazione degli alimenti, si consiglia di non usare taglieri, in modo che la tovaglia che ricopre il tavolo, o il tavolo stesso, siano ben tagliati. In caso di tovaglia di plastica, è indispensabile tagliarla con regolarità, affinché il cibo, meglio ancora se liquido, possa penetrare all’interno e sporcare quanto sottostante.

7) Mangiate con le mani. Le mani devono essere sempre rigorosamente sporche, meglio se unte, e non risparmiate di toccare di tutto di più, pensili, ante, sportello del frigo, ma vanno benissimo anche i vetri e i tutti i mobili di casa: toccate, toccate, toccate, le vostre mani sono dei perfetti untori, eccellenti per la delimitazione del territorio (cui, infatti, non si accosterà più nessuno).

8) Se finisce il rotolo della carta igienica il cuore di cartone va lasciato dov’è, o al massimo tirato dietro la lavatrice.

9) I barattoli di qualsiasi cosa vanno lasciati aperti, ma non senza coperchio: il coperchio va appoggiato affinché sembri chiuso, e il barattolo messo in bilico: il risultato è pressoché assicurato!

10) I panni sporchi, anche in prossimità della cesta dei panni sporchi, vanno rigorosamente lasciati fuori, va bene anche buttati in terra, ma meglio se dentro la vasca o il bidet.

Siccome tutto questo, in presenza di una massaia solerte e organizzata potrebbe non bastare, bisogna passare alla fase due: la vanificazione degli sforzi.

Nella fase di vanificazione degli sforzi è importante l’azione diversiva:

11) Se vedete sul gocciolatoio le stoviglie pulite, potete aprire su di esso una scatoletta qualsiasi, che sia tonno o fagioli od altro, e farla lentamente sgocciolare su tutta la pila di piatti: è importante muovere il barattolo che si sta aprendo in tondo, per evitare zone franche con stoviglie che non dovrebbero in tal caso essere rilavate.

12) Un’altra tecnica è mettere i piatti e le stoviglie sporche, anziché nella bacinella, su quelle pulite, il più possibile mischiate alle altre, affinché il rilavaggio di tutto sia inevitabile.

13) Quando si cucina, oltre a tagliare la tovaglia, è importante sbriciolare e gocciare per terra il più possibile. Quando si sarà formata una bella poltiglia e sarà bene attaccata alle suole delle vostre scarpe, decidere che è ora di prendersi cinque minuti di riposo e mettersi a passeggiare per le stanze.

14) E’ pure importante, quando si torna da strada, soprattutto se si è viaggiato su mezzi pubblici e ci si è seduti sui sedili (ma anche se si è stati al parco e si è stati seduti sull’erba va bene lo stesso), andare in giro a sedersi su tutti i letti, che ovviamente saranno disfatti, per cui ci si potrà sedere direttamente su lenzuola e cuscini senza nessuno sforzo ulteriore.

15) Non buttate mai i rifiuti, MAI! Quando il secchio è pieno, continuate con nonchalance gettarvi cose dentro all’infinito, e ignorate la montagnola che si forma intorno. Se si tratta dell’umido, assicurarsi che tra le prime cose che si buttano ce ne siano di appuntite (per esempio cocce di melone), affinché il sacchetto venga prontamente forato e ogni tipo di liquame fuoriesca.

E ora passiamo al bucato.

16) Quando vi spogliate, gettate i vestiti sulla cesta dei panni da stirare, affinché si confondano con quelli puliti e chi stira si accorga solo dopo un po’, da macchie o cattivo odore, che sono sporchi, e sia costretta a ripassare al setaccio tutto il contenuto della cesta, annusando ogni capo.

17) Se vedete una pila di panni puliti, regolarmente e accuratamente stirati, non vi venga in mente di riporli! Piuttosto usateli come piano d’appoggio per mettere qualche vassoio in bilico, che in caso di rovesciamento sporchi l’intera pila di panni.

Portate poi vostra madre o vostra moglie alla neuro, e assicurate che non manchi loro nessuna assistenza.

60 thoughts on “Come sporcare casa

  1. 1) Il soprannome di mio marito è “rigattiere”. E ho detto tutto.
    2) Se si comperano surgelati, quelli sono gli ultimi ad essere riposti nel freezer ma grazie al cielo le buste piene non stazionano nell’ingresso. Qui puoi però trovare borsoni (per le trasferte del we), scarpe e scatole contenenti oggetti evidentemente non di prima necessità visto che rimangono là per giorni o anche mesi …
    3) Qui si usa la stessa padella per cucinare il pranzo e la cena, ovviamente senza lavarla nel frattempo. 😦
    4) L’ho già fatto notare nel post “Gli uomini in casa …”
    5) Appunto.
    6) Qui devo dire che si usa una certa diligenza … sempre che sia io a rincorrerli con il tagliere in mano. Glielo spaccherei in testa volentieri, a volte.
    7) Qui vengo in soccorso con lo scottex casa … ma le impronte digitali sono dappertutto, i Ris sarebbero felici di venire a fare i rilievi in casa mia.
    8) Se finisce il rotolo della carta igienica … nessuno lo sostituisce. Poi si sente l’urlo provenire dal bagno: “Mammmaaaaaaaaaaaaa!!!” Mamma farebbe volentieri finta di essere sorda.
    9) E che dire di quelli ormai finiti (tipo i sottaceti o i carciofini) e riposti con cura nel frigorifero?
    10) I panni sporchi si trovano anche ammassati sulle sedie in camera dei ragazzi, sotto il letto e a volte sul davanzale della finestra. Poi chiedono dov’è finita quella data maglia o che fine ha fatto quel dato paio di pantaloni. Me la rido di gusto.
    11) Appunto.
    12) Grazie a Dio ho la lavastoviglie.
    13) Idem
    14) Qui si notano i percorsi con le briciole di pane, stile Pollicino. Ciò vale anche per le gocce d’acqua che vanno dal lavandino all’asciugamano (distanza 30 cm circa).
    15) Nella mia camera da letto c’è il divieto di entrata. Per il resto me ne frego ma non tollero che si appoggino cellulare o portafogli sulla tovaglia (cosa che sistematicamente avviene). Per dire, una ricerca ha stabilito che sul cellulare ci sono più batteri che sulla tavoletta del water. 😯
    16) Il galateo dice che tocca agli uomini buttare l’immondizia. Io ne ho tre, certo se siete in due donne non resta che buttare in aria la monetina. Le gocce dell’umido in genere segnano il percorso tra il secchio e la porta d’ingresso.
    17) Per l’uomo questo è il momento di dire: “Sono capacissimo di mandare avanti una casa anche da solo!”.

    Che dici, Diemme, ci scriviamo un libro? 🙂

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    • Cara Marisa, ho rimaneggiato un po’ l’articolo quindi i numeri in qualche caso non corrispondono più, ma direi che comunque il senso è chiarissimo. Mi hai consolato, credevo di essere sola sul cuore della terra a combattere la follia, ma vedo che non è così: sì, direi di sì, scriviamo un libro, secondo me andrà a ruba, tante massaie frustrate come noi vi troveranno comprensione e consolazione, e magari riusciranno pure a riderci su 😉

      NB: Sissi non mangia con le mani, diamo a Cesare quel che è di Cesare: l’untore, generalmente, è solo Attila. I rifiuti li butto io ogni mattina, due o tre buste (faccio la differenziata). Ogni tanto mollo qualcosa ad Attila, ma siccome so che l’abbinamento busta-secchione della differenziata è assolutamente casuale, cerco di evitare 😉

      Grazie per il supporto morale! 🙂

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  2. Cara Diemme che fatica stare dietro a tutto .Qui è difficile invidiarti. Anzi penso sia molto meglio augurarti, oltre che un buon anno felice e sereno, un bel ” in bocca al lupo”. Isabella

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    • Ah ah ah! Il fatto è che trovarcisi dentro fa molto meno ridere… giusto stamattina, ricercando le mie ciabatte, realizzavo di aggiungere “La sera, prima di andare a dormire, non mancate di passare davanti al letto e dare un calcione alle ciabatte della massaia stramazzata dalla stanchezza, cercando di lanciarle il più lontano possibile”.

      Ma in fondo, era un off topic, questo con lo sporco non c’entra niente, a meno che con il lancio non vadano a finire dentro un piatto, fatto peraltro non improbabile: a volte mangiano davanti al pc, e poggiano i piatti in terra per non doversi alzare, e non sempre quando si alzano li tolgono; alzarsi la mattina e infilare un piede in un piatto anziché in una ciabatta, è cosa che a casa mia può capitare!

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    • E pure tu hai ragione… ma Sissi deve ancora crescere, Attila in casa mia non ci vive… sii clemente, da’ loro ancora un po’ di tempo per organizzarsi!

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    • Speriamo che con l’anno nuovo si cambi registro! Ieri abbiamo fatto dei pacchi di roba da buttare, è già qualcosa, e poi sono due giorni che cucina e rilava tutto fino all’ultimo piatto. Spes ultima dea…

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    • Un gesto di solidarietà sarebbe trovare qualcuno, di qualche organizzazione di beneficenza, che venisse qua a portarsi via un po’ di roba! Già ne ho data via a valigie intere, qualche abito è andato persino a finire nei teatri… quello che non mi va è buttare roba buona nel secchio, ma d’altra parte qui per sopravvivere un po’ di spazio bisogna crearlo, che l’impilamento di tutto è uno dei fattori peggiorativi del disastro!

      Un abbraccio a te.

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  3. Da impazzire! Ma hai visto mai che tua figlia diventa pulita e ordinata e converte anche il padre? In fondo molti santi prima erano stati grandi peccatori! Non disperare! Buon anno

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  4. Cara Diemme, ma il problema è proprio la massaia solerte e organizzata (o il “massaio”) la cui presenza e costante attività permette agli altri inquilini di sporcare tutto 😉 . Se non ci fosse chi riordina e pulisce sempre, ad un certo punto, magari dopo un tempo talmente lungo da diventare irritante, i suddetti inquilini dovrebbero giocoforza diventare un po’ più abili nei lavori domestici.
    So che è difficile trattenersi, soprattutto se si è ordinati (e io vengo simpaticamente definito dai miei famigliari un ossessivo-compulsivo). Però se intervieni sempre li abitui troppo bene =D
    Buon anno!
    Enrico

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    • Non funziona così… quando ho conosciuto Attila viveva da solo, e penso che da anni nessuno mettesse mani a niente. Chiaramente, il bucato lo portava a fare alla madre, dove pure mangiava, ma per il resto… apriti cielo, e non voglio scendere in dettagli perché non sarebbe né elegante né corretto 😯

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    • Sua mamma evidentemente trovava normale cucinare e fare il bucato per un figlio ormai cresciuto e probabilmente lo aveva abituato così, a trovare sempre tutto pronto… se non l’avesse abituato così, magari lui avrebbe imparato a lavare la propria roba ad un certo punto 😉

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    • Quando la madre si è rifiutata di lavare la sua roba, lui semplicemente prima l’ha messa il più possibile (e non ti dico il suo concetto di “più possibile”), poi l’ha mandata in tintoria.

      L’unico punto debole è il cibo, credimi, perché mangiare devono mangiare. Mia figlia è diventata una cuoca provetta, ma questo è il massimo che ho ottenuto.

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    • Ma certo, se uno arriva all’età adulta abituato a farsi fare tutto dalla mamma poi manderà le cose in tintoria e comprerà il cibo già pronto. Il fatto è comunque, che lui è arrivato all’età adulta con una mamma che gli faceva tutto e non è stato abituato ad arrangiarsi fin da piccolo (e probabilmente nessuno gli ha mai insegnato nè a caricare la lavatrice, nè a stirare nè a cucinare perchè tanto c’è la mamma).
      Io ho due figli diversissimi da questo punto di vista: mio figlio è ordinato in modo esagerato, mia figlia invece è un tornado, infatti per contenerla la minacciavamo che tutto ciò che era fuori posto sarebbe finito nell’immondizia 😉

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    • Ecco, hai due figli diversissimi, e suppongo che l’educazione ricevuta sia la medesima. Io insisto nel pensare che sua una questione genetica, nel caso di mia figlia sicuramente, visto che che con il padre non ci è praticamente mai vissuta! Chi mi ha aiutato a crescere mia figlia è stata mia madre, che è una massaia paranoica. Mia madre era una che si realizzava nelle pulizie di casa e che, quando mia figlia ricevette in regalo la cucinetta, per prima cosa le mise una pezzetta in mano per insegnarle a pulirla, eppure…

      Anche io e mia sorella eravamo diversissime, mia sorella pure è un tornado, però anche con lei per l’igiene si può dormire tra quattro guanciali! Di Attila non ti puoi fidare neanche se porta a casa un volantino preso dalla buca delle lettere…

      Buttare nell’immondizia? Ahahaha, certo, finché si tratta dei suoi giocattoli, ma quando, per esempio, tira fuori tutti i piatti e tutte le pentole cosa fai? E se pure sono i suoi vestiti quelli che getta in terra, che fa, glieli butti e la mandi nuda?

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    • Una volta lasciava disordine dappertutto, ora almeno “si limita” a camera sua (e non ti dico le baruffe tra lei e suo fratello, che quando trova disordine diventa isterico!). Naturalmente non diventerà mai una persona ordinata ma almeno adesso il livello è tollerabile 😉
      Certo che c’è una componente caratteriale però ci sono anche le abitudini (e ovviamente chi ha poco tempo preferisce fare le pulizie da solo perchè per insegnare ai figli ovviamente ci vuole tempo).
      In realtà abbiamo dovuto attuare la minaccia dell’immondizia una volta sola, poi nostra figlia ha capito che non scherzavamo 😉

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    • I miei “pargoli” maggiorenni continuano tuttora a litigare perchè mia figlia prende le cose e poi non le rimette a posto… e se lo urlano da un capo all’altro della casa -_-

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  5. Sciopera cara mia, chiama la Camusso per protesta, ma sciopera.
    A casa mia le cose che non tolleriamo io e mia madre (per fortuna l’aiuto su tutto, oltre che scarrozzarla a destra e a manca per i negozi) è quando gli uomini di casa vanno in bagno, non si lavano le mani, vanno in cucina e toccano pane, biscotti, insomma tutte quelle cose che non sono confezionate singolarmente e che potresti beneficiarne anche tu, se non avessi l’idea che dentro la confezione di biscotti ci siano state mani sporche.
    Il bello è che se li rimproveri, oltre a dirti “sono pulito” (non so se pisciano senza toccarsi il membro o se hanno il membro perennemente lindo, scusa la volgarità), si offendono se li porti sul luogo del delitto mostrando il water trasudato di giallo.

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    • Quello poi dell’andare al bagno e non lavarsi le mani è terribile! Mi ricordo un ospite, a casa mia, che chiese di andare in bagno e io mi precipitai a offrirgli un asciugamano pulito, e lui “Non ne ho bisogno, faccio solo pipì!” 😯

      Comunque nel nostro ufficio c’è una DONNA, col titolo di dott.ssa davanti al suo nome, che esce regolarmente dal bagno senza lavarsi le mani, anche DOPO LUNGHE SEDUTE! E che ti devo dire, l’igiene non s’impara a scuola evidentemente!

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    • A me da fastidio anche se ad esempio cambiano il pannetto al figlioletto e non si lavano le mani. L’idea di toccare le loro cose mi fa ribrezzo!
      Una volta al lavoro ricordo una commessa che era in bagno. Io stavo pulendo gli attrezzi da lavoro. Lei esce, butta l’assorbente e se ne ritorna alla postazione. Ecco, l’idea di un cliente che la saluta porgendole la mano, come la vedresti? Ecco perche’ da allora porto sempre con me salviettine imbevute!

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  6. Ottimo vademecum …. @Diemme cara, ma consentimi di aggiungere un 18° punto :
    18) – Se vedete una tovaglia linda di bucato, ben stirata e riposta nell’ apposito cassetto insieme ad essenze di lavanda … beh USATELA COME STRACCIO PER LAVARE I PAVIMENTI : le mattonelle, infatti, ripassando su di esse un cotale straccio, ne risulteranno moooolto più pulite ! :mrgreen:
    BUON ANNO … Amica mia : il cuore non mente mai …. non ostante tutto !

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  7. Cosa centra ?!? 😯
    Centra …. centra …. oh se centra .
    All’ inizio del post, Tu hai scritto : ” …. Eccoci qui, a iniziare questo 2015, che mi dice il cuore sarà un anno sì, anche se temo che me lo dica solo perché ne ha tremendamente bisogno.” !
    Beh … io ti rispondo : IN CUORE NON MENTE MAI …. NON OSTANTE TUTTO ! 😀

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    • Me lo auguro, cavaliere, devo ammettere che un po’ avvilita lo sono. Se sono in salute affronto tutto, non c’è avversità che mi smonti, ma sentirmi mancare le forze, credimi è dura!

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  8. L’ avvilimento ( e non solo quello che ti riguarda strettamente, a volte … ) è un fatto naturale, ed è figlio della ragione pura ! 😦
    Tu, comunque, quando quell’ ombra gelida ti pervade e ti ferisce mentre rifletti “razionalmente” sulla tua esistenza e su quella altrui …. scrivi al cuore : Lui, è un caro amico, e NON ti deluderà !!! 🙂

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  9. Fa venir voglia di trovarsi un paio di stanze e rendersi irreperibili!
    Se vuoi rimanere sana di mente, mi sa che dovrai prendere in considerazione una exit strategy di questo genere, se non quell’uomo, complice tua figlia, ti farà impazzire!

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  12. non posso capirti perché vivo con una persona lievemente maniaca, ma al contrario! 🙂 i figli dissociano, ma poi rientrano anche loro in una schema consolidato. troppe cose in giro danno fastidio anche a me, in verità…

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    • insomma è davvero un problema! sarebbe da mettere in atto un “ generoso “ – verso te stessa – tentativo di coercizione, ti do se tu mi dai! 🙂 l’appartamento, forse, è la soluzione migliore

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    • Una soluzioneè al vaglio, ma io temo di esserci troppo dentro ormai, e di non avere sufficiente forza per reagire. Vedremo. La crisi, con crollo dei prezzi degli alloggi, un po’ aiuta.

      Baci!

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    • Ma tanto mia figlia da piccola aveva gli stessi vezzi, anche peggio: apriva i cassetti, li rovesciava, e se ne andava a far danni altrove. Apriva la cesta dei giocattoli, la rovesciava, e andava oltre. Apriva la credenza della cucina, tirava giù tutto il pentolame, e procedeva.

      Ti dirò, da questo punto di vista la situazione, crescendo, è addirittura migliorata 🙄

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