Gaiezza Disney

Disney gay wedding

Da non crederci, ma pare che ora anche i cartoni Disney diventino gay-friendly. Nel lungometraggio “Princes”, di cui pare programmata l’uscita nelle sale per l’autunno 2015, sarebbero due principi a convolare a giuste nozze: insomma, il ”  ‘ndo cojo cojo” dilaga!

Un dubbio mi assale: ma si potrebbe ancora dire oggi “crescete e moltiplicatevi”? Ci sono casi infatti in cui si può solo crescere…

Fonte della notizia: http://www.amplifyingglass.com/disneys-first-openly-gay-animation/

Update: notizia smentita, v. qui, ma vogliamo far finta che sia vera e pronunciarci in proposito, a mo’ di sondaggio, visto che non credo che una situazione del genere sia così lontana e che pare che il libro da cui sarebbe stata eventualmente tratta sia reale, e sia solo l’adattamento cinematografico quello che manca?

52 thoughts on “Gaiezza Disney

    • Non si tratta neanche di cultura, ma di natura. Io non sarò mai d’accordo a far passare come standard quello che standard non è e poi… tu sei insegnante, giusto? Quando insegni ai tuoi ragazzi, suppongo che insegnerai prima la regola e poi l’eccezione, altrimenti sai che confusione, giusto? Sfido qualunque studente, su qualsiasi materia, che sia matematica o grammatica, o lingua straniera a riuscire a mettere a fuoco la materia se partono dall’insegnamento dell’eccezione: e perché ora ai bambini vogliono insegnare questo? Tutto esiste, e tutto è anche cosa buona e giusta che esista (suppergiù), ma buttare, magari nel frullatore, tutto insieme e fare una macedonia o una passata di tutto non mi pare possa insegnare mai a nessuno a riconoscere i sapori!

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    • Hai detto bene, ma mi sa che il problema è proprio lì: stanno appiattendo tutto quanto, compresa la capacità di discernimento.

      Diemme, ora dirò una cosa politicamente scorretta come hai fatto tu: ne ho le balle piene del politicamente corretto, all’inizio credevo fosse una buona cosa (magari per certe cose lo è ancora), ma ora se ne sta facendo un uso indiscriminato.
      E te lo dice uno che cerca sempre di trovare la via di mezzo per non offendere nessuno.

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    • Sono pienamente d’accordo con te Diemme e con Marisa. Inizio anch’io a non poterne più….cerco di capire, di comprendere ma è ora di finirla. Meno male che sono in pensione e fuori della scuola altrimenti per me sarebbero stati dolori….

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    • Ma come, non ti saresti sentita a tuo agio a far vedere certe diapositive ai tuoi bambini, magari una fellatio, e a dire ai maschietti che possono farla anche loro, poi decidere se gli piace o meno? Ma come sei antica! Non penserai mica che siano immagini inadeguate, e che un bambino, che so io, di otto anni, possa rimanerne confuso e turbato? Magari anche un tantinello disgustato, possiamo mettercela?

      Ah, Lucetta mia, sei obsoleta, non sai che il mondo si è evoluto? Hai presente le dark room, dove la gente si incontra al buio, e s’accoppia non sa neanche con chi? Qui le hanno superate, perché almeno là, per quanto ne so, sono tutti adulti!

      Ma no, che dico, sto travisando e alterando il senso della meritoria iniziativa scolastica: nessuno fa fare sesso a nessuno, guardare e non toccare, solo per informazione.

      Poi, toccheranno fuori dalla scuola. Chi c’è c’è.

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  1. Scelta indiscutibilmente commerciale e pubblicitaria…
    in quanto tale, a mio avviso, inutile ogni tipo di discussione etica, civile o morale…
    si fa il loro gioco, io passo avanti o indietro o di lato che dir si voglia…

    “tecnica dell’elettrocefalogramma piatto” mode on

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  2. Mi colpisce la grande aspirazione alla famiglia degli stessi gay, come se il cuore dell’uomo aspiri come natura irriducibile all’amore compiuto in un rapporto familiare con la presenza dei figli. Ma tale aspirazione se non segue la natura stravolge la vita , le relazioni e il destino dei figli.
    Ti invio il link di una bella testimonianza di un gay cattolico

    http://www.tempi.it/jovi-il-filippino-cattolico-e-omosessuale-che-smonta-il-loveislove-la-chiesa-non-ci-chiede-di-rinunciare-ad-amare-ci-insegna-a-farlo-in-modo-piu-coraggioso

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  3. Non so che dire…. Non ho nulla contro i gay, assolutamente, tanto più che il mio migliore amico lo è e ho detto tutto, però… Non so… I cartoni animati si proiettano verso un pubblico di bambini. Io non dico di “nascondere” la “gaiezza”, però nemmeno sbatterla in faccia così… Sembra più una rivalsa di un autore gay!!
    Allora, seguendo quel ragionamento che avranno fatto in Disney, sbattiamogli in faccia che, viceversa, Babbo Natale (su cui ci hanno lucrato e non poco!) non esiste, per esempio!
    La mia è una provocazione, è ovvio.
    Ai bambini lasciategli le loro favole, e i grandi non prendano questi puntigli.

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    • Togliere la magia a un bambino dicendogli che Babbo Natale non esiste, transeat, tanto pare che lo scopo del nuovo ordine mondiale sia inaridimento, appiattamento, castrazione dei sogni, demolizione di ogni forma di entusiasmo, ma vedrai che arriveremo a spot con Babbi Natale gay e Befane lesbiche, sempre per dimostrare che non siamo omofobi e in nome dell’intoccabile politically correct!

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  4. @ Diemme

    Ho parlato di cultura perché le fiabe ne fanno parte da secoli, hanno insegnato molto ai bambini, soprattutto che alla fine la bontà paga anche se si devono sopportare tante ingiustizie. Altra morale è quella relativa all’amore che trionfa sempre, cosa che potrebbe essere valida anche per i gay. Ma lo strumentalizzare le fiabe, con i loro cliché, non mi pare la cosa migliore per insegnate ai bambini che ci può essere amore tra persone dello stesso sesso.
    Quanto alla natura, ormai questo discorso del “Dio li fa e poi li accoppia”, intendendo uomo e donna, mi sembra molto fragile. I tempi cambiano … ora si può al massimo dire che una nuova vita nasca dall’incontro tra un ovulo e uno spermatozoo.

    Felice comunque che questa notizia si sia rivelata falsa.

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    • Tra un ovulo e uno spermatozoo per ora: non vorrai mica fermare il progresso? 😉

      Per quanto riguarda la notizia, falsa sì ma non infondata, considerando che pare proprio che un libro che racconta quella fiaba esista. Dal libro al film, come sappiamo, il passo è breve, e il politically correct oramai è imperante, e sta travolgendo ogni residuo di buon senso come un fiume in piena!

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  5. “Io non sarò mai d’ccordo a far passare come standard quello che standard non è”
    Quando un’eccezione non è più eccezionale, ma dilaga, allora non si parla più di eccezione, ma di nuova regola.
    Qual è poi la regola per far sì che un’eccezione rimanga tale e non diventi a sua volta una regola, soppiantando la regola precedente che diventerebbe, essa sì, un’eccezione?

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    • Caro Aquila, credo di avere capito quello che vuoi dire ma, mi dispiace, l’omosessualità non è un nuovo standard, e continua a rappresentare l’eccezione: qui non è l’uomo a decidere, ma la natura.

      Che poi l’eccezione possa essere gestita con modalità diverse a seconda dei tempi, costumi, evoluzione, etc. posso essere d’accordo ma io, proprio perché considero l’omosessualità una condizione naturale e non scelta, ritengo che finché il maschio cresce naturalmente attratto dalle femmine, e le femmine naturalmente attratte dai maschi, hai voglia a stabilire nuove regole! Il “qualcuno” che nasce con l’inclinazione verso persone dello stesso sesso, fino a che non diventeremo anche noi ogm, ho proprio l’impressione che continuerà a essere la minoranza a dispetto di qualsiasi regola vecchia o nuova.

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    • “Qual è poi la regola per far sì che un’eccezione rimanga tale e non diventi a sua volta una regola, soppiantando la regola precedente che diventerebbe, essa sì, un’eccezione?”

      La regola del buon senso.
      Se 10.000 persone su 15.000 iniziano a fare la pipì controvento, anche se c’è maggioranza e può venire considerata una nuova regola, rimane il fatto che ti bagni. 🙂

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    • L’esempio mi pare calzantissimo: rimane il fatto che ti bagni, qualunque sia la regola, persino se diventasse una disposizione di legge: puoi cambiare la legge dello stato, non le leggi della fisica!

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    • Noto soprattutto questo passo:

      Perché la bambina non voleva partecipare ai corsi di educazione sessuale?
      Perché il contenuto delle lezioni è perverso. Non solo si mostra ai bambini come funziona il sesso dei maschi e delle femmine, ma li si mette davanti alla “varietà” delle pratiche sessuali: sesso orale, sesso anale e molto altro. Si dice anche ai bambini, fin dalle elementari, che il loro genere non è determinato e che non possono sapere se sono maschietti o femminucce, che devono pensarci su.

      Ecco, al di là dell’omosessualità e dell’eterosessualità, oggi, almeno in Italia, mostrare certe immagini ai bambini è reato penale. Anche in questo caso, è una questione di equilibrio e buon senso, Qui non vogliono solo azzerare le differenze tra uomo e donna, ma anche tra adulti e bambini.

      Tra un po’ le azzereranno anche tra vivi e morti, e in qualche parte del mondo lo stanno già facendo: dov’è che era consentito continuare ad avere rapporti sessuali con la propria moglie entro un tot di ore dal decesso?

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  6. Esaminiamo la questione da un altro punto di vista che lasci per un momento la Natura fuori da questa interessante discussione . Un tempo neanche troppo lontano, quando le coppie eterogenee rifiutavano il matrimonio ( in Chiesa soprattutto, ma anche in Comune … ) in nome della modernità e del rifiuto dell’ ipocrisia delle convenzioni sociali, quelle stesse coppie formate da un uomo e da una donna affermavano con veemenza e passione che l’ elemento che giustifica il rapporto che unisce una coppia DEVE ESSERE SOLTANTO L’ AMORE ED IL POSSESSO DI COMUNI VISIONI ESISTENZIALI, e non il pezzo di carta rilasciato dalla Parrocchia o dal Comune … bella concezione di un ideale che poggiava sul sentimento ‘nudo e crudo’, e sulla libera volontà di due persone di mettersi insieme e formare una famiglia UNICAMENTE per l’ amore ( ricambiato ) dell’ uno verso l’ altra, senza bolli, timbri, attestati e vincoli costrittori di qualsiasi altra specie .
    Bene … premesso che, pur non condividendo io per alcuni aspetti quella concezione, mi piaceva allora ( e continua a piacermi adesso … ) il fatto che, in una società democratica, laica e civile, ANCHE QUELLE COPPIE NON TIMBRATE DOVESSERO GODERE DEGLI STESSI DIRITTI CIVILI DI CUI GODEVO IO …. guardavo con interesse a quelle nuove famiglie così moderne e coraggiose da rifiutare, in nome dell’ amore, ogni ipocrisia !
    Ed ora invece cosa accade ???
    Che le coppie gay, pretendono il matrimonio ( in Comune ed anche in Chiesa ) …. con ciò evidentemente dubitando che il solo amore sia capace di cementare la loro appassionata unione, e questo davvero mi sembra un fatto, per me, assai deprimente !
    Dove è finito quell’ Amore che non conosce le barriere del sesso e che è capace di far fremere il sangue nelle vene ???
    Dove quel sentimento libero e dolce, tenace e fremente, l’ unico in grado di giustificare completamente il bisogno di mettersi insieme ad un altro al fine di sostanziare una vita comune ???
    No …. continuo a ritenere GROTTESCO lo scimmiottamento del matrimonio in corso, e SACROSANTE, invece, tutte le azioni democratiche per il riconoscimento della dignità di OGNI Persona, per il riconoscimento di QUALSIVOGLIA DIVERSITA’, e per il riconoscimento infine di TUTTI I DIRITTI per le “coppie di fatto”, siano esse eterosessuali o siano esse omosessuali .
    Quanto a quell’ educazione sessuale imposta ai bambini fin dalla più tenera età, a quel demenziale forzare la loro fanciullezza …. confesso che questo tipo di insegnamento MI FA ORRORE ….
    Del resto, io sono un romantico e logoro @Cavaliere “errante”, un Cavaliere che ancora crede ai sogni, all’ armonico crescere della fantasia, alla conoscenza che rispetti i giusti tempi della crescita …. e ad una Scuola Pubblica così !
    🙂

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    • Perché le coppie eterosessuali lottavano per NON sposarsi, e poter vivere insieme senza vincoli legali, carte bollate e necessità di benedizioni divine, mentre le coppie omosessuali lottano esattamente per il contrario tu chiedi? Beh, forse perché uno comunque lotta per la libertà di scegliere, ma un po’ anche perché la gente lotta per quello che non ha. L’essere umano poi è tale che se non ha problemi se li deve creare, tra tutte le specie esistenti, forse anche negli altri pianeti, è campione di pippe mentali.

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    • Già, anche se ha ragione aquila, nel commento seguente, che certe favole sono terribili, veramente traumatizzanti, noi che stiamo qui a parlare di equilibrio e di non turbare il bambino!

      Però è vero che nelle favole quello che c’è di “turbante” è il male da sconfiggere, mentre in questo caso il fatto che turberebbe sarebbe quello da accettare come normalità: sarà la strada giusta? Mah!

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  7. Eh no, caro Warp9, il tuo esempio poco ci cale con il ragionamento. E’ come dare una salsiccia a un vegano o un panino alla nutella a un diabetico
    Se io faccio la pipì controvento, mi bagno, mi procuro un piccolo danno, mi comporto – mi si passi il termine – da coglione.
    Viceversa, se io preferisco amoreggiare con una persona del mio stesso sesso – purché maggiorenne e consenziente – non provoco danni a nessuno: né a me, né all’altra persona, né allo Stato, né alle famiglie “normali”.
    In realtà temo che sotto sotto a certi ragionamenti ci stia l’idea dell’esistenza di una sorta di “congiura mondiale” che spingerebbe il mondo verso una sorta di deriva morale: gay, aborto, adozioni, coppie di fatto, tutto in un unico calderone. Una sorta di pensiero globale iper-razionale che starebbe distruggendo le basi morali della nostra società.
    Ovviamente questa, secondo me, è una sciocchezza.
    Per secoli abbiamo raccontato ai bambini favole con storie di mostri, di omicidi, di stupri (la bella addormentata nel bosco – vedere versione di Perrault), di bambini messi all’ingrasso per essere mangiati, di bambini abbandonati, ecc.
    Orbene, che adesso si passi invece a mostrare ai bambini che l’amore ha diverse facce, che esiste l’amore dei genitori per i bambini, l’amore tra i genitori e anche l’amore tra persone dello stesso sesso, questa non può che essere una buona cosa.
    Suvvia… 😀

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    • Aquila, qui non stiamo discutendo sulla liceità di amare una persona dello stesso sesso, figurati! Il fatto è che la percezione – spero errata – è di una deriva eterofobica, cioè l’eccesso opposto, di non voler semplicemente amare una persona dello stesso sesso, ma di volere che il mondo si modelli usando loro come paradigma: questo stiamo contestando. Hai letto l’articolo linkato sull’insegnamento a scuola?

      Mi dici tu che c’entra mostrare a bambini, in età precocissima, scene di sesso di tutti i tipi, e in più dicendo che sesso e orientamento sessuale non sono una cosa prestabilita ma possono scegliere? Il mostrare immagini di sesso ai minori è ancora reato (per difendere l’aborto e per i medici abortisti ti appellavi alla legge, perché non lo fai anche ora?). E poi, non è un manipolare la realtà? Uno non può scegliere il sesso con cui nasce, e non può scegliere le persone verso cui è attratto, può solo vivere coerentemente con la sua natura indipendentemente da quanto stabilito dai canoni, e quello allora ok, potrebbe essere pure un messaggio da far passare.

      Io, che conosco e interagisco con centinaia di persone, in tutta la mia vita di omofobi ne avrò conosciuti appena due o tre, e certo non avrebbero voluto sterminarli, semplicemente non frequentarli. Qui a nessuno importa chi va a letto con chi, è lo scombussolamento del nostro tessuto naturale, culturale, etico e sociale quello che ci fa girare l’anima. Giù le mani dalla scuola e dai bambini, e poi facciano quello che vogliono. Vogliono riconosciuto il loro stato di partner, di “significant one” uno dell’altro? Scenderò accanto a loro con le bandiere e gli striscioni per sostenerli, ma che si fermino là, e non facciano un solo passo avanti CONTRO l’equilibrio dei bambini, CONTRO gli etero e CONTRO il buon senso ed eziandio il buoncostume.

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    • Non avrei saputo rispondere meglio di così.

      Detto questo
      Loro voglio esprimere il loro pensiero ?
      E chi sono io per impedirglielo ?
      Io voglio esprimere il mio pensiero ?
      E chi sono loro per impedirmelo ?

      Però stiamo arrivando a un punto in cui sembra che se io sono in disaccordo con la minoranza lgbt, sono automaticamente omofobo.
      E questo non è assolutamente vero.

      Sul tema bambini è molto semplice: hanno bisogno di equilibrio.
      L’equilibrio è fatto da due pesi contrapposti, non da due pesi dalla stessa parte.
      Scusami se sono tranchant, ma la penso così.

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  8. Sinceramente, non ho commentato l’articolo che hai linkato perché non conosco le leggi tedesche in materia e poi ho anche qualche dubbio che le cose siano andate proprio così, anche se personalmente ho così poca simpatia nei confronti dei tedeschi che potrei anche pensare che in qualche loro land si siano bevuti il cervello.
    Mi sono imbattuto nel cosiddetto “pensiero gender” (o perlomeno in alcuni dei suoi aspetti) quando ho appreso la storia di David Raimer ed è un filone di pensiero che non mi appartiene.
    L’educazione sessuale che andrebbe insegnata a scuola è ben altra cosa.
    Personalmente ho fatto passare diversi libri di educazione sessuale rivolti ai bambini esposti in libreria e in nessun caso ho mai notato discorsi o illustrazioni di carattere pornografico.
    Poi concordo con te che a volte si ha l’impressione che ci sia una deriva “eterofobica”, ma questo accade soltanto perché VOI DONNE ve la ti… ehm… volevo dire… insomma… vabbè, buonanotte! :mrgreen:

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    • David Reimer… praticamente costretto a una vita insopportabile, che l’ha portato al suicidio, a causa dell’incapacità di un chirurgo nel praticare una circoncisione (sono millenni che si praticano circoncisioni, come poteva un chirurgo essere così inetto!), e poi l’applicazione della teoria gender per “riparare” il malfatto (peggiorando catastroficamente la situazione: come uomo menomato forse ce l’avrebbe fatta, come finta femmina no).

      Per i libri di educazione sessuale che trovi oggi in libreria, credo che tu ti riferisca a quelli che appartengono alla nostra normalità. Hai visto tra le altre cose il video sul concepimento mi pare nella serie di “Esplorando il corpo umano”? Fantastico.

      Nessuno nega l’educazione sessuale ai bambini, e il lavaggio del cervello e la manipolazione quella cui ci opponiamo!

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  9. Ma … ehm … Tu, @Diemme e @Aquila & @Warpy …. l’ avete visto o no quel link sul “Maestro” @Franco Lorenzoni che ho allegato al mio ultimo commento qui ?!?
    Leggetelo, per cortesia, e gradirei tantissimo se mi faceste conoscere il vostro pensiero sul come, questo straordinario Insegnante, intende che debba essere la Scuola Pubblica e, in particolare, l’ educazione ( libera e creativa ) degli adolescenti !
    A me, questo straordinario romano classe ’53, ex rivoluzionario, ha commosso assai, anche perchè sono anni ed anni che vado dicendo e sostenendo( ed anche qui nel blog … ) quali dovrebbero essere i valori dell’ insegnamento da esporre ai giovanissimi !
    🙂

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    • Io l’ho visto, e sono in linea di massima d’accordo (ma lo sai che lui mi ricorda tanto Roberto Vecchioni?). La scuola italiana va svecchiata ma, sull’altro fronte, ritengo giusto dare meno spazio alla tecnologia e più alla manualità, all’attività e fattività corporea.

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    • Visto e scusa il ritardo nella risposta.
      Vuoi sapere come la penso ?
      Lorenzoni ha delle buone idee, ma non saranno mai applicate perché porterebbero ad avere degli individui pensanti e gli individui pensanti non sono governabili.
      E te lo dice uno che metterebbe “Psicologia delle folle” di Le Bon come libro di testo obbligatorio nelle superiori.

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  10. @Roberto Vecchioni ???
    Sì … per qualche verso lo ricorda, ma prendendo il meglio di costui, e con la profonda, struggente, sorprendente, passione “esclusiva” per l’ Insegnamento mirato al rispetto, all’ affetto, alla comprensione ed alla crescita ( armonica ) dei giovanissimi !
    Questo “romano” classe ’53, questo “sessantunenne” dalla storia personale incredibile e dall’ aspetto di un ragazzo, noto ormai in tutto il mondo, ha scritto ultimamente il libro I BAMBINI PENSANO IN GRANDE ( Ed.Sellerio … ) in cui racconta l’ intero ciclo quinquennale, dalla 1^ elementare alla 5^ …. trascorso con i suoi scolari ( amatissimi ), attraversando giorno dopo giorno con essi ogni branca del sapere, dal “mito della caverna” di Platone, all’ astrologia, dalla matematica all’ arte, dalla storia alla letteratura italiana …. e mi sono commosso nell’ apprendere come “tutti i suoi scolari”, bambini e bambine, gestissero con lui, ciascuno/ciascuna sviluppando una propria idea originale sull’ argomento, ogni forma di conoscenza, realizzando in pratica quel meraviglioso crescere insieme, docente/discente, senza alcuna barriera e/o cattedra e/o autoritarismo, e/o accademica sicumera !!!
    Davvero, @Diemme cara, se lui fosse un uomo di mare e l’ aula un vascello …. mi verrebbe voglia di recitare in suo onore : “O Capitano …. mio Capitano !!! 🙂

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    • E allora grazie per averci fatto conoscere questo mito, e volentieri declamiamo anche per lui: “Oh capitano, mio capitano!” 🙂

      e già che ci siamo, risentiamoci pure questa che ci è piaciuta:

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  11. Che meraviglia, @Diè !
    In un mondo schifoso, realisticamente parlando, questi Uomini, i loro Ideali alti, il loro esempio, le loro azioni …. ci rendono assai meno amaro il viverci !!!

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  12. Caro @Warpie …. Tu ci scrivi : “Lorenzoni ha delle buone idee, ma non saranno mai applicate perché porterebbero ad avere degli individui pensanti e gli individui pensanti non sono governabili.”, ed infatti non esiste regime a cui piaccia che i suoi cittadini si evolgano quanto alla loro autonoma capacità di pensare, e dunque alla propria “capacità di critica” !
    Ma questo il Maestro @Lorenzoni … lo sa benissimo, eppure va avanti lavorando con lena e con passione, presiede comitati attivi per la tutela degli adolescenti … ed insegna a bambini/bambine, alla sua straordinaria maniera, a crescere senza perdere la loro capacità di vivere e sognare, affinando la loro conoscenza ed assecondando la loro personalissima inclinazione, e cioè la loro originale visione del mondo !
    Ora …. quando anche a lui ‘la @Signora elegante vestita di marrone’ porrà la mano sulla spalla sussurrandogli : “Amico mio …. anche per te è giunta l’ ora di venire con me !”, saranno centinaia e centinaia gli adolescenti cresciuti con lui, ed a gioco lungo ( essì … come @Lorenzoni stesso ha scritto, il gioco è lungo, poichè il processo di apprendimento è lento … così come lento è il seme nel farsi frutto ), ed almeno uno di loro – questo è matematico ! – salirà sul banco “ribellandosi” al regime quale che sia …. e gridando “O Capitano … mio Capitano” !
    🙂

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    • Spero vivamente possa andare come dici tu.
      Spero che noi tutti ci si possa permettere ancora di aspettare i frutti di un “gioco lungo” perché, ora come ora, sai come la vedo ?
      Te lo lascio dire da Edoardo.

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    • “A furia di stare attenti a non urtare la minima suscettibilità e di montare la guardia contro ogni presunta discriminazione ci siamo ridotti a custodi di un formalismo sterile“: questo, sul post delle camere a gas, ci stava a pennello.

      Come si direbbe a Roma, ” è a morte sua!”.

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    • Comunque a me piace anche la camicia, adatta a chi vive tra le stelle. Informale, allegro, l’unica cosa che stona sono le scuse, avrebbe dovuto difendere il suo diritto a vestire come gli pare. Non mi pare neanche cafona, solo molto colorata.

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    • Il discorso è proprio lì: metto le pin-up e mi si inalberano le pseudo-femministe, metto il tinta unita e mi si inalberano gli pseudo-stilisti, metto gli scacchi e si incazzano quelli che giocano a dama.
      Il proverbio recita: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”.
      Sembra quasi fatto apposta.

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    • Se quando un uomo ci indica le stelle noi guardiamo, schifati, i disegni della camicia, non siamo degni né di quell’uomo né delle stelle, ma le scuse che ha porto no, non ci stanno proprio.

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