24 errori logici conversazione: 8°, Il carro del vincitore…

fallacie-logiche

Pensavate che mi fossi fermata con la serie di post sulle argomentazioni fallaci? Giammai!

Sempre citando il link all’ormai arcinoto articolo originale (non si sa mai), passiamo a esaminare l’ottava modalità di manipolazione dell’ascoltatore.

L’ottavo punto è il cosiddetto “Carro del vincitore”, che io definirei ‘vox popoli vox dei“, che consiste nel ritenere – o voler far ritenere – qualcosa vero semplicemente perché la convinzione è diffusa (e qui mi viene in mente una frase che sento spesso a giustificazione dell’antisemitismo: “Ma se ce l’hanno tutti con loro un motivo ci sarà!”): e certo, la calunnia è un venticello, e resta il fatto che mentre la verità s’infila le scarpe la menzogna ha già fatto due volte il giro del mondo!

Ma passiamo a esaminare questa modalità come la riporta l’articolo che ho letto:

8. Il carro del vincitore. Cercare di avvalorare una tesi dicendo che è molto popolare.

Shamus, ubriaco, indicò Sean e gli chiese di spiegargli come mai così tante persone credono ai leprecauni se questa è solo una vecchia e stupida superstizione.

Fonte: http://www.ilpost.it/2014/01/03/lista-fallacie-logiche/

Mi ricordo una volta che in ufficio un collega, riferendosi ai martiri, sostenne che Dio esiste e la prova ne sono proprio i martiri, perché tanta gente non si sarebbe fatta uccidere così, se Dio non esistesse.

Ecco, questa gente va a votare (e ho detto tutto)  😯

32 thoughts on “24 errori logici conversazione: 8°, Il carro del vincitore…

  1. È la parte più ambigua, secondo me: tanti possono dire sbagliato come tanti insieme dirla giusta. Il più sta nel capire cosa si dice. Penso al fenomeno Twilight: chi ha ragione tra la massa che dice di trovarlo bellissimo e chi no?

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    • Vorrei chiarire che queste illustrate sono tecniche di manipolazione, ma non dimostrano che quello che si dice sia falso. Il modo in cui l’argomentazione viene presentata è manipolatoria, ma l’argomentazione potrebbe benissimo essere valida.

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    • Io sono del campo, e certo che è più immediato dire resettare piuttosto che (usato correttamente, proprio nel senso di “piuttosto che” 😛 ) “ripristinare i valori iniziali”, però è stata una parola creata arbitrariamente italianizzando il verbo inglese, come pure storare, abblencare, parsare, di significato decisamente meno chiaro.

      Potremmo anche dire “onare” e “offare” o “turnonare” e “turnoffare” in luogo di accendere e spegnere, ma non pretendiate né che ci piaccia né che sia chiaro a tutti.

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    • Ma non dico che sia corretto certo che la nostra lingua non è evoluta in certi settori è quindi logico italianizzare alcune parole. Acronimi come asap o imho.

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    • Certo, la nostra lingua non è evoluta e certi concetti non possono essere espressi in italiano: “quanto prima” non lo capirebbe nessuno, invece vuoi mettere “asap”? Lo capisce pure la mia mamma, quando le dico che ho fretta e di farmi trovare il pranzo asap!

      Anche ‘imho’, non so se intendi pronunciato direttamente IMO o “in my humble/honest opinion”, non ha un corrispettivo in italiano, infatti “a mio modesto parere/avviso” sono espressioni inesistenti e difficili da comprendere (che poi, certe espressioni, uno se le potrebbe pure risparmiare, come pure “te lo dice un cretino”, che se è convinto della cosa farebbe più bella figura a starsi zitto!).

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    • Beh dipende sempre da chi c’è dalla altra parte. Ormai sono capibili da quasi tutti i popoli che usano internet, quindi perché stare ad usare le forme non contratte ?
      Non dico mica di usarle quando si parla con i parenti . 😉

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    • Certo, parliamo due lingue diverse, chi non scimmiotta l’inglese è “out”, per loro useremo il linguaggio dei segni!

      Ora va anche di moda “Ti lovvo!”, che francamente mi fa venire il voltastomaco. Ora, finché si scherza si scherza, ma davvero a sostenere questo linguaggio mi sembra un po’ da complessati, aver bisogno di scimmiottare l’inglese (che non conoscono), storpiandone qualche parola, pretendendo che gli altri capiscano, infischiandone se non capiscono, e sentirsi così tanto “in”: questo è avvero da sfigati, altro che evoluzione della lingua!

      Certi termini, lo ammetto, sono intraducibili e va bene così, passi il resettare, passi persino l’asap per scherzare, o all’interno degli addetti ai lavori, ma cerchiamo di non esagerare che ci facciamo davvero male (e quest’Italietta davvero non ha bisogno di dimostrare altra ignoranza e dare ulteriore segno di sottomissione agli altri stati!).

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    • In una conversazione non userei mai termini come asap, non uso nemmeno tutti gli altri termini di cui abbiamo parlato. 😉
      Sul lavoro e soprattutto nelle email, invece si.
      Probabilmente è una deformazione professionale.

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    • Io sono informatica da 30 anni, certificata, gli esami di certificazione li sostengo in inglese, i manuali che consulto sono in inglese (e quelli che scrivo in italiano, e per italiano intendo ITALIANO!), ma certi obbrobri me li sono sempre risparmiata.

      Un asap con il capo in un’e-mail informale ci scappa, e anche un fyi, ma ci fermiamo là.

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    • Direi di no… ho detto e-mail informali, nelle quali certe locuzioni vengono usate come battute di spirito, non userei mai certi termini a regime, e men che mai ne difenderei o sosterrei l’uso!

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    • Su quello contano. Ora te ne racconto un’altra. Durante un corso di formazione il docente pronunciò un’affermazione palesemente errata. Fermò le obiezioni dicendo: “Ora fatemi parlare: non vi chiedo la condivisione o l’accordo, ma solo che sia chiaro e abbiate capito quello che ho detto”. Continuò il suo discorso ogni tanto intercalando con un “Chiaro?”, cui non potevamo che rispondere sì, anche se qualcuno doveva mordersi le labbra e mordere il freno per non replicare a certe questioni decisamente mal poste. Ora, a fine giornata, a forza di rispondere “Sì” alla domanda “Chiaro?” e ad ascoltare senza fiatare eravamo stati portati tutti sulla sua lunghezza d’onda, e il momento dell’obiezione non giunse mai.

      Io rimasi con la netta sensazione di essere stata fregata, gli altri non so…

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  2. FREGATA ?!? 😯 Sarà pure @Diemme mia,
    in quel ruffiano accodarsi dei presenti …
    ma son sicuro …. che quanto ai sentimenti,
    l’ avrai mannato a ‘ffa ‘cu@@ pe’ lla via !!! :mrgreen:

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  3. Deliziato di queste botte-risposte.
    ora mi resetto …sperando di riuscire a dormire un pò …
    cara la mia diemme, tu si che sai come stuzzicarci! – e m i e p i a c i u t t i s s i m a – …”ho solo imparato che non bisogna lasciare che le idee sbagliate, con un qualche artificio, si radichino… !!! sisignorsi e propio cosi! come sempre bravissima!
    Buon inizio settimana a te e a tutti ;.)

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  4. Che vuoi fare?
    Se tanta gente vota come vota, non si potrà lamentare.
    Infatti statisticamente ogni popolo ha il governo che si merita.
    Venendo all’errore logico, forse non è logico, nel senso che se la maggioranza segue una forma di pensiero, non si può dire che non vi sia logica sottostante. Al contrario la menzogna nasce per mancanza di approfondimento, perché molti si accontentano di una notizia spicciola, altro è la conclusione che una moltitudine di martiri determini la certezza coerente che esista un Dio, senza pensare che potrebbe trattarsi di un equivoco, oppure, al contrario, Esiste, ma ne esisterebbe un altro più potente, che intende annientare i seguaci di quello minore…
    La ricerca teologica esiste proprio perché non ci capiamo nulla.
    un sorriso
    Giancarlo

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    • Caro Giancarlo, per me resta il fatto che il popolo è bue, e viene manipolato e aggiogato. La follia collettiva, l’isterismo collettivo, il panico collettivo, sono secondo me fin troppo frequenti…

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