:(

 

UMBERTO BOCCIONI, La madre malata, 1908 pastello su carta, cm. 68 x 45

UMBERTO BOCCIONI, La madre malata, 1908 pastello su carta, cm. 68 x 45

Cari amici, vi ringrazio della vostra presenza e dei vostri sempre interessantissimi interventi, ma in questo momento non ho proprio la concentrazione per rispondere: credo che l’immagine sia esaustiva…  😦

Vi abbraccio tutti, grazie di esserci sempre.

 

51 thoughts on “:(

  1. Capisco e mi dispiace. Spero che le cose si sistemino al più presto e in modo positivo. Mi mancherai ma ci sono cose nella vita che hanno indubbiamente maggior priorità di un blog, per quanto esso sia seguito e amato.
    Ti voglio bene.

    Un abbraccio forte forte.

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    • Grazie di tutto Marisa. Piano piano stiamo tornando alla normalità (almeno lei). Speriamo di lasciarci presto alle spalle questa brutta storia.

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  2. Ciao carissima non ti preoccupare per il blog, prima ci sono priorità molto importanti. Comprendo benissimo la tua situazione , ci sono passata l’anno scorso con mia mamma invalida per circa 4 anni . Ti auguro che tutto vada per il meglio .
    Ti sono vicina , un abbraccio !

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  3. Vedi cara dm … la mia sparizione era per mia mamma, lei che fino a 83 anni non aveva neanche un medico di famiglia. era un tale shock, mi pare impossibile, ma parti programmato per un mese, è durato 1 anno e 4 mesi!!- -che lotta contro il tempo e la malattia 😦 ma ora grazie a dio sta bene … sono io che non mi sono ripresa ancora 🙂 sento e so come ti senti e ti sono vicina! ma sono parolone 😦 era cosi sola, e avrei venduto l’anima al diavolo per un abbraccio … cosi spero con tutto il cuore, che almeno tu, hai accanto un’amica vera! forza e coraggio, ma soprattutto tanta “passiensa” – strana cosa la vita virtuale, ala fine senza sapere il perchè si affezioniamo alle persone, al tal punto che vien spontanea dirti <> e sono sincera! augri per la mamma …
    un abbraccio a te con affetto! Lisa

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    • Ieri sono uscita da casa alle sette di mattina, e tornata alle nove e mezzo, dopo aver attraversato la città in lungo e largo, persino con un treno (oltre a metro, autobus, piedi…).

      A cena mi sono arrangiata con qualcosa racimolato nel frigo, senza neanche chiedermi da quanto tempo stesse lì. Le giornate non finiscono mai, e quando torno mia figlia mi reclama, e ieri il padre rompeva al telefono per farsi spiegare da me cose che non aveva capito, quando io ero già a letto da un’ora che cercavo di dormire!

      Se penso che, forse, verrà nella mia vita un momento in cui mi annoierò, mi è davvero difficile riuscirci a credere!

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    • Ciao Carissima Diemme, capisco benissimo il calvario che stai passando, ho letto tra i commenti che sembra ci sia un miglioramento per la tua mamma, spero con tutto il cuore che presto tutto vada meglio! Purtroppo la mamma non c’è più da circa 8 mesi, ci ha lasciati all’età di 96 anni con serenità di notte nel sonno. Siamo sempre state insieme, perciò mi manca spesso, anche se ogni tanto discutavamo. Non trascurarti, curati, anche se non ti sembra di avere il tempo, non fare come me. Ora mi ritrovo incasinata per una sciocca negligenza. Ti abbraccio forte! A presto.

      Rosy

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    • Trascurarsi purtroppo è la cosa più facile e immediata, tempo non ce n’è mai, per niente. Io mi alzo la mattina alle cinque e mezzo, rientro oramai anche alle nove, nove e mezzo la sera, faccio i salti mortali per incastrare tutto, e le forze non sono più quelle dei vent’anni.

      Comunque non mi lamento, per ora riesco a far tutto e sì, mia madre sembra proprio migliorare, il Signore ci ha aiutato anche stavolta.

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