Bloggare stanca

bloggare-costruzione di legami

Rispondevo poco fa a un commento di Valentino, e queste sono state le mie parole:

“Anche a me mancano un po’ questi post… è questo un blog che ha conosciuto altre ere, altri splendori… ma che vuoi, c’est la vie!

Peraltro questa storia mi è arrivata tramite una persona che si è allontanata da me, e tornare proprio su questo post mi fa anche male. La vita cambia, i blog cambiano… io, devo dirti la verità un po’ di stanchezza l’avverto: mi sa che ci farò un post  😉 “

Se ne parlava tanto tempo fa con Kalos, un commentatore della prima guardia, anch’egli dileguatosi nei meandri della sua vita, e pochi giorni fa con un altro blogger, a sua volta un po’ stanco della temporaneità delle persone con cui qua stringiamo dei legami e che poi spariscono nel nulla, senza lasciarci alcuna possibilità di rintracciarli, non coscienti forse di aver creato un affetto sincero, un legame reale.

E allora alla fine stanca, dietro al nick non riesci più a vedere la persona, ma solo un avatar passeggero, cui hai pure poco da dire, con cui poco ti va di costruire, e anche i tuoi pensieri, oramai, dopo anni, li hai espressi tutti, e allora di che parlare ancora, della cronaca della tua vita? E a chi può interessare se tu oggi hai perso l’autobus e se sei andata al lavoro col mal di testa?

Per tutto il resto c’è fb…  🙄

93 thoughts on “Bloggare stanca

  1. Fb amplifica il mordi e fuggi di cui accenni in questo post… ho notato tante persone che hanno trascorso mesi e mesi in totale simbiosi con facebook, in cui postavano ad ogni minuto ogni minimo particolare della propria vita. E pensa un po’, non appena trovavano un senso alla loro esistenza, puff! Spariti da facebook. “Non ti curar di loro, ma guarda e passa…” Ognuno inizia un blog per un motivo differente, ognuno ha la propria storia da raccontare, ci sono periodi intensi, periodi meno… come la vita stessa del resto!

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    • la penso esattamente come te… facebook è completamente diverso da un blog, la “micro-società” che si è formata lì, ha un altro tipo di educazione ed un altro tipo d’interesse. facebook ormai fuso alla vita quotidiana di una persona, vita privata resa pubblica, il fatto di sapere che persone vicine possano vedere ciò che fai e leggere ciò che dici, annulla quella trasparenza che si ha su un blog. il fatto di essere giudicati solo perché dici cose o fai cose… post da 16 caratteri che finiscono nella superficialità..
      un blog ti da altro, io lo uso da poco, ma spesso ci finivo su per leggere.. sul blog non sei alla ricerca di fatti ma d’interessi.

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    • Ben detto, sul blog non sei alla ricerca di fatti, ma d’interessi. Qui generalmente non facciamo tanto la cronaca della nostra vita, quanto condividiamo sentimenti e impressioni, paure e speranze. Quello che nasce qui è la sintonia, perché magari la realtà oggettiva può essere la stessa per tutti, ma quello che provoca in noi è un mondo diverso per ognuno.

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    • A volte le persone che spariscono da qui non sono neanche su fb… come dire, abbandonano la socialità internettiana, per i motivi più svariati (diciamo che, molto spesso, si sono riappropriati di una vita più piena nel mondo reale).

      Kalos, per esempio, è stato assorbito da una nuova avventura di lavoro, l’amica da cui è partito il commento invece… ha cambiato vita, è cambiata lei, ha cambiato, eliminato piucchealtro, il suo rapporto con me, nonostante fosse improntato, da entrambe le parti, su profonda stima ed enorme affetto.

      Altri si saranno offesi per qualcosa? O semplicemente è un ambiente di cui ci si stanca? O si cerca qualcosa e ci si allontana perché ormai si è trovato, o perché ormai si dispera di trovarlo?

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    • Penso che chi si allontana dal virtuale, è perchè ha trovato nel reale. Ma probabilmente, è solo un mio pensiero, che tendo ad essere sempre ottimista in tutto…

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  2. eh già, il blog è sempre simile alle montagne russe, con alti e bassi discese velocissime e ascese lente e monotone, io infatti, a differenza del mio remoto blog di splinder di eoni fa, in questo ho inserito ogni possibile modo per rendermi reale e contattabile se a qualche amico interessa, proprio per cercare di rendere meno maschera lo schermo del blog e più vero chi scribacchia dietro i tasti 🙂

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  3. No seguo fb che ritengo un’idiozia se non come possibile alternativa a Chi l’ha visto per ritrovare persone che non vedi dall’infanzia. Io li chiamo social netburps, per darti l’idea della stima che ho di tutto ciò che viene “emesso” lì sopra.
    Siccome mi sembri ferrata sugli aforismi e ho letto “Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra, è sufficiente dire quello che si pensa” che non conoscevo, ascolta questo, completamente contrario ma ugualmente cinico e spietato: “Se un uomo dovesse agire un solo giorno sulla base delle convinzioni che ostenta e dei principi che professa, finirebbe completamente rovinato prima di sera”.
    Non è mia eh ?
    Il tuo è un blog intelligente, quindi raro perchè di solito “blog” e “intelligenza” sono ossimori.

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    • No, non sono ossimori, il blog è un recipiente, dove ognuno mette quello che è, e quello che ha.

      Carino il tuo aforisma, ma voglio sperare che ad essere coerenti ci si possa anche salvare! Diciamo che è vero che alcuni le sparano grosse, e se veramente dovessero aderire con il comportamento a quello che dicono, sarebbero sì rovinati!

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  4. Certo bloggare non è come incontrare un persona direttamente ed esprimersi in un certo modo; c’è chi va, chi viene, chi crede di poterlo fare in eterno, chi si stanca facilmente perchè ne scopre la sterilità….Chi semplicemente si stanca, come ci si stanca di molte altre cose nella vita. A me bloggare piace, la trovo una finestra nel mondo che non potrei mai conoscere altrimenti. Questo mi permette di conoscere persone stupende, antipatiche, intelligenti, spiritose; persone che costruiscono, altre che sfasciano; quelle che condividono la loro vita con la tua e le loro esperienze con le tue. A me piace, seguo di solito i “soliti” blog da tanto perchè con chi c’è dietro uno schermo (e di cui ignoro il volto) c’è affinità.
    Devo dirti però che sono una che se crede in qualcosa difficilmente mi stanco.
    Ma l’autobus l’hai preso oggi? 😉

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    • E come no, io ci vivo sugli autobus! Però il primo, che pure mi avrebbe portato a destinazione, l’ho dovuto abbandonare perché fa un giro enorme, e allora lo prendo solo per raggiungere la metro, la metro mi ha fatto aspettare una vita (un quarto d’ora, ma che razza di metro è??? 😯 ), poi ne ho preso un altro ancora e infine l’ultimo, perso per un pelo, e quello successivo guasto, e poi finalemente la terza vettura che mi ha portato a destinazione: lo vedi che a me fb non basterebbe neanche per parlare degli autobus??? 😛

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  5. Facebook. Ci ho provato e non c’è stato verso: mi faccio due palle così. Preferisco assolutamente i blog. Se ti fa piacere scrivere della cronaca della tua vita non vedo perchè non farlo. Penso che i blog non dovrebbero avere come finalità l’interesse altrui, ma l’espressione personale.
    Talvolta anche al di fuori della virtualità le persone sono avatar passeggeri.

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  6. Non l’avrei detto che è così facile perdersi nella propria vita, come dici per Kalos, eppure è così. Il tempo libero è sempre meno, fortunatamente le giornate le si riempie di doveri ma anche d’affetto e i blog, pur quelli che ci piacciono vengono trascurati. A dire il vero, non essendo particolarmente assidua quasi da nessuna parte non mi pongo il problema dell’effetto che fa il mio essere ancor meno presente. Non penso che si senta la mia mancanza, ecco. Posso però dire che quando hanno chiuso certi blog che seguivo, m’è dispiaciuto. Erano appuntamenti fissi. Dirai che se a me dispiace non trovare il blog e relativo blogger il ragionamento può essere pure fatto al contrario, e sarà pur così. Solo che si pensa di essere uno dei tanti, nulla più. Ma lo so che con te non funziona così, ti affezioni e ti preoccupi per “gli appuntamenti mancati” :). Tu sei tu 🙂
    Onesto anche l’approccio di Michele che vuole far conoscere la persona oltre che il blogger.

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    • Forse è questo, si pensa di essere uno dei tanti, ma questo è un errore che si fa anche nella vita: non capiamo quanto siamo importanti per qualcuno, e buttiamo via quell’affetto, spesso anche malamente (la blogger che ha ispirato la mia risposta a Valentino, questo è ciò che fatto 😦 ).

      Grazie per i complimenti, mi fai arrossire! 😳

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  7. trovo il blog molto più costruttivo di fb, anche se il secondo ha un seguito di molto maggiore.
    Gli alti e bassi capitano a tutti, nella vita come nel blog. L’importante è sapersi prendere comunque i propri tempi

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    • @Charlie: purtroppo chi sparisce da qui spesso sparisce e basta, a volte persino rientra con un altro nome, ma senza la minima intenzione di farsi riconoscere: che dirti, non tutti gli affetti sono ricambiati, o forse ha semplicemente ragione Mujer, le persone a volte non si rendono conto di essere importanti per qualcuno. Forse “importanti” è una parola grossa, ma insomma, da qui a pensare di non essere nessuno, che non si è costruito niente, che se spariscono neanche se ne accorgono, ce ne corre!

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  8. Io posso dirti solo che ogni volta che faccio un giro qui, in questa splendida piazza, ho voglia di coltivare ancora il mio piccolo blog…proprio come fosse un giardino….e poi aspettare di vedere i frutti.

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  9. concordo con te…a fb, preferisco il blog..quanto all’anonimato…tra le persone, poche in realtà, con le quali interagisco, la maggior parte mi conosce “in carne ed ossa” 🙂

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    • Io pure, con i blogamici di vecchia data, ho quasi con tutti instaurato un rapporto personale “dietro le quinte”. Molti ho avuto modo di conoscerli di persona, altri ancora non c’è stata occcasione, ma non dispero!

      E poi, dopo tante chiacchiere telefoniche, anche se non ci siamo mai incontrati, è come se fossimo cresciuti insieme! 🙂

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  10. Non mi sono mai fatta preconcetti su chi usa solo un nik, anch’io all’inizio lo usavo perchè ritenevo che non fosse necessario mostrare la propria identità……poi col tempo, ho capito che il nik causava dubbi e diffidenza e allora ho aggiunto il nome e ho creato la pagina “chi sono” con qualche foto (che non amo per nulla, per quelle che riguardano la mia persona). Ma non penso sinceramente che, anche mostrandosi si dia la garanzia di sincerità, non dipende da quello, ma solo da carattere di ognuno…..per quanto riguarda il blog ogni tanto anch’io ho pensato di chiuderlo…..come penso sia capitato un po’ a tutti, ma devo dire che lo mando avanti volentieri, anche se di me ho sempre detto ben poco…..e non credo che le cose cambieranno in futuro.
    Penso comunque che, anche qui, si costruiscano affetti e amicizie vere e sincere……se la gente sparisce probabilmente il sentimento era a senso unico…..altrimenti, anche chiudendo il blog, se si vuole non ci si perde mai!

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    • La gente, spesso e volentieri, fa dello sparire una strategia. Forse sono solo persone fragili, o forse superficiali, che se ne infischiano dei sentimenti altrui. Io, con questa gente, ho una guerra aperta. Non si stupiscano che si beccano uno sputo in faccia quando si ripresentano (perché si ripresentano spesso e volentieri, magari dopo anni, decine di e-mail ignorate e telefoni lasciati squillare!).

      A volte la sparizione è causata da un grande dolore, uno di quelli in cui uno si mette in modalità “Non esisto, fermate il mondo voglio scendere!” e spazio per le relazioni sociali davvero in quelle condizioni non c’è, e questo è più che comprensibile, ma è un gruppo sparuto. Per tutti gli altri, io non sono un bambolotto che riponi in un cassetto quando ti sei stufato e riprendi con calma quando ti gira il chiccherone, proprio no: hai fatto la tua scelta di sparire? Sii coerente, e non ripresentarti mai più!

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  11. il mio blog era nato non appena iniziai l’università, circa 7 anni fa or sono. ci scrivevo pensieri su pensieri e avevo allacciato belle amicizie. poi nel 2010 smisi di scrivere. non avevo tempo, non avevo voglia, gli argomenti erano assurdi e il windows live trasformato in wordpress mi dava fastidio. ho ripreso quest’estate, dopo 3 anni di lontananza. avevo voglia di esprimermi e di uscire fuori dal mio guscio e ci sono riuscita. i vecchi amici non c’erano più, ma man mano che cliccavo su qualcuno per l’iscrizione ritrovavo il nome di vecchie conoscenze che non avevano mai smesso di scrivere… e sono felice di continuare a leggerci a vicenda!

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    • Una maestra ha tanti alunni, ma tanti alunni hanno una sola maestra: voglio dire, con questo, che è comprensibile che magari i lettori che seguano un/a blogger se viene meno ne sentano la mancanza, mentre il/la blogger di tanti lettori, se silenziosi, ignora persino l’esistenza.

      Il blogger dà un appuntamento quasi regolare ai suoi lettori, che magari la mattina appena alzati, o appena giunti al lavoro, o la sera dopo cena, si siedono al pc come davanti a una serie televisiva, una soap, una telenovela, a chiedersi “Vediamo che succede a Tizia o a Caio, com’è andata a finire poi quella storia, che ne pensa di quello che è successo qui e lì”, etc. etc. etc.

      Cionondimeno, ci sono dei lettori (e, ovviamente commentatori) fissi che diventano la linfa vitale di un blog, parte integrante della famiglia, interlocutori abituali e figure note alla pari del blogger. Ecco, quando questi spariscono, quale che ne sia il motivo, lasciano davvero un vuoto.

      Per quanto riguarda la tua esperienza… bentornata! 😀

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    • Posso dire che da quando ho ripreso a leggere e a scrivere ho trovato uno spunto di vita. Una sorta di motivo in più per non scoraggiarmi sulla vita che conduco fatta di dubbi e incertezze. Devo dire anche che ho avuto fortuna sia nel trovare blogger di un certo livello, sincere, autentiche e non magari false maschere che magari spiano quello che uno fa. Preferisco il blog a FB per la spontaneità dei pensieri e la possibilità di dialogare senza essere oggetto di commenti indesiderati e qualunquisti.
      Bella la metafora degli alunni…. 😊

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    • Io credo che il giorno in cui ci rassegneremo al fatto che la vita E’ dubbi e incertezze, ci rilasseremo e vivremo meglio. Il desiderio di controllo della nostra vita è il padre di ogni stress, insicurezza, crisi di panico, per il semplice fatto che è impossibile.

      Credo che dovremmo avere un po’ più di fiducia nel corso della vita… ho visto tante vite strane, nel bene e nel male, di cui dire “Chi l’avrebbe mai detto…”

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  12. Mah, se questo kalos è sparito da questo blog, peggio per lui….
    Battute a parte…
    ci possono essere diversi motivi per cui una persona comincia a scrivere su un blog…
    e ci possono essere diversi motivi per cui una persona decide di smettere…
    l’importante è essere chiari e comunicare ai commentatori (con i quali hai creato un legame) il motivo per cui decidi di lasciare…
    alcune persone lo fanno (mi viene in mente una ragazza siciliana, con la quale non sono mancati i momenti di “scontro”, fra te e lei, sopratutto in materia di politica internazionale)…
    altre no (e mi viene in mente una ragazza sarda, sparita dall’oggi al domani, senza profferir parola).
    Capisco le prime, non le seconde.
    Ma penso che la stessa cosa valga per i “commentatori” abituali…
    per cio’ che mi riguarda, conosci i motivi del mio allontanamento dal blog (e, aggiungo, dalla sfera virtuale in generale, posto che conosci i miei blog “abituali” e avrai notato il diradarsi dei miei commenti)… a volte la vita ti travolge e non riesci davvero a trovare il tempo neanche per fare una telefonata ad un amico…
    se mi conosci, sai che i miei interventi sono meditati e approfonditi… spesso, al limite della noia e sai anche che, prima di scrivere un commento, leggo tutti i commenti precedenti…
    tutto cio’ necessita di tempo, che al momento – impegnato in una avventura lavorativa all’estero – non riesco a trovare…
    altri commentatori potranno obiettare che la vita è fatta di priorità…
    e le priorità le scegliamo noi… è vero… e in questo momento, nelle mie priorità, la lettura (o meglio, il commento) dei blog ai quali sono affezionato, è subordinato alla ricerca di una casa, allo studio delle lingue che dovrei conoscere per barcamenarmi meglio nel Paese in cui vivo ecc.
    questo non vuol dire che i legami che si sono creati nel tempo, vengono meno…
    e lo dimostrano le “passeggiate” sul blog (senza lasciare traccia, tranne quello di un indirizzo IP internazionale) o le mail che, seppur raramente, ci tengono in contatto…
    come dici tu, probabilmente le persone con cui hai creato dei legami, perse nei meandri della propria vita, possono anche non interessarsi se hai perso o meno l’autobus, ma rispondono “presente” se gli comunichi una esigenza, un pensiero particolare o una emozione.
    Ciao,
    Kalos

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    • Caro Kalos, intanto bentornato! Diciamo però che tu non sei tra le persone sparite, non per me almeno. Certo, averti tra i commentatori abituali vivacizzava l’ambiente, sei un bell’interlocutore, disponibile, preparato, ma sei anche un gran simpatico, caratteristica che per bazzicarmi è basilare!

      Per quanto riguarda le persone che tu citi… beh, alla prima ero molto legata, direi che lo sono ancora. Quando penso a lei ci penso sempre con profondissimo affetto, anche se mi rendo conto che oramai da dirci abbiamo ben poco. La seconda, che pure dovrei aver capito chi è… era una figura davvero simpatica, i suoi interventi erano particolari e incisivi e sì, è sparita dall’oggi al domani, e chi s’è visto s’è visto!

      Per quanto riguarda la tua situazione, che comunque conoscevo, ci mancherebbe che la tua priorità fosse il mio blog! E poi, diciamocelo, sei sempre stato a tiro di e-mail, non ci siamo mai persi davvero; io spero comunque che tu possa sistemarti presto, per ritrovare la voglia di stare qua con noi! 😀

      PS: come sta Fede?

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  13. Io odio fb e non mi registrerò mai. Ormai sono malata di blog ( 😦 ) anche se ammetto che a volte è difficile organizzarsi in modo da fare tutto ciò che si vorrebbe, pubblicando con regolarità e rispondendo puntualmente ai commenti (cosa che non tutti fanno e a me, sinceramente, dà fastidio, tant’è che se qualcuno non mi risponde mai, evito di lasciare commenti anche se magari leggo i post).
    Il problema del tempo, cui qualcun altro ha accennato prima di me, è reale. Poi è anche vero che la vita da blogger impone dei sacrifici ed è giusto che, qualora ci si renda conto di sacrificare altri aspetti della propria vita, si lasci perdere. Non ammetto, tuttavia, che si sparisca di punto in bianco senza dire nulla. Poi è evidente che ognuno è libero di fare ciò che vuole. Sui commentatori, invece, avrei un’altra osservazione da fare. Io ne ho persi per strada parecchi, ai tempi in cui ne avevo davvero pochi ma ad alcuni mi ero veramente affezionata. Certo, dal momento che ho gli indirizzi e-mail, avrei potuto contattarli ma forse sarei passata per una che elemosina lettori e questo è un atteggiamento che non vorrei mai che mi venisse attribuito.
    Insomma, abbiamo detto altre volte che il blog deve essere un piacere. Se lo si sente come un dovere allora sì, stanca davvero. Meglio uscire e bere un caffè con le amiche o andare a fare shopping.
    Io ancora non mi sono stancata, piuttosto mi spiace non poter essere più attiva. Ma come in tutte le cose, anche in questa ci sono delle priorità. Ora, ad esempio, sto scrivendo a te perché mi fa piacere, anche se so che sul mio blog ho una decina di commenti in sospeso a cui devo rispondere (“devo” ma è sempre e comunque un piacere). Ho dato la priorità al commento da lasciare qua. Che male c’è? Credo che tutti capiscano che non si può sempre essere tempestivi (io, per la verità, non lo sono mai) e se non hanno voglia di aspettare, possono pure non tornare più. Ma so che quelli che stanno aspettando, non se ne andranno. 🙂

    Non so se questo mio commento c’azzecchi con il tuo post ma sono stanchissima, dopo 7 ore di lezione, tra mattina e pomeriggio, abbi pietà di una povera prof che, stando a quanto si dice sul mio lavoro, non fa un cavolo dalla mattina alla sera. 😦

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    • @Marisa: anch’io sono malata di blog, una mia amica l’ha definito il mio amante, e non aveva tutti i torti! Per persone come noi, grafomani e con grande propensione ai rapporti umani, quale più saporito brodo di giuggiole che un blog? 😀

      Il tempo sì, è tiranno, e un blog ne assorbe tanto, difficile che una persona che lavora possa non perdere colpi. Sul fatto dell’elemosina hai pure ragione, ma questa tua osservazione apre un altro sipario, quello della gente che crede sempre che l’altro sia interessato, che non crede gli possa scrivere o telefonare per il solo piacere di sentirlo e sapere come sta: peggio per loro, non sanno quello che si perdono! L’affetto sincero e disinteressato è un bene prezioso, ed è un vero peccato che venga frainteso e buttato via!

      Passando ad altro, anch’io, come te, finisco per non commentare più chi non risponde mai, ma non chi non viene nel mio blog: io posso continuare tranquillamente a frequentare un blogger che da me non viene mai, se io lo seguo è perché m’interessa, non perché cerco visitatori a mia volta, e se commento è perché ho qualcosa da dire; però, se il blogger non risponde mai, a lungo andare di parlare da sola mi stanco….

      Sulla sparizione delle persona all’improvviso, e senza spiegazione… è una vecchia e dolente nota, accade nel virtuale come nel reale, ed è qualcosa che non metabolizzerò mai: i rapporti profondi, consolidati, possono pure prevedere un addio, ma quest’addio deve esserci, chiaro e circostanziato.

      Per il commento tranquilla, azzeccatissimo, e su quelli che dicono che gli insegnanti non fanno un tubo… ci stiano loro in un’aula per ore e ore a parlare, parlare, parlare… ci stiano loro il giorno prima a preparare la lezione per il giorno dopo, e poi parlino!

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  14. Concordo con Fulvialuna, se si crede in qualcosa difficilmente ci si stanca ed io ci ho sempre creduto, l’ho tra l’altro scritto più volte nel mio blog, altri invece magari lo utilizzano solo perché alla ricerca di interessi “diversi” e come tutte le cose nuove finiscono così come sono arrivate.
    Sì, bloggare stanca, ma… evvabè, mi hai stimolato a fare un post sull’argomento, e visto che ci penso da tanto credo sia arrivata l’occasione giusta per farlo.

    Quindi ciò che penso lo leggerai da me, riuscirai a contenere la tua curiosità? 🙂

    In fondo, almeno in questo, immagino che le nostre vedute concordino, siamo ormai due vecchi lupi di rete, ( chi non lo riconosce peste lo colga!) tu un po’ più di me, diciamolo, ma ugualmente sulla stessa barca, nel senso che io ne piloto una e tu ne piloti un’altra, OVVIAMENTE, con un bagaglio di esperienze difficili da dimenticare o quanto meno, da archiviare, soprattutto un bagaglio umano.

    Così, giusto per dire ovviamente. 🙂

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  15. vado un po’ a naso perchè, per i motivi che sai, leggo l’incipit del post e i commenti. Non conosco fb, dicono sia più divertente di un blog (bohhh).
    Il blog è impegnativo, occorre curarlo e curare i contatti, e necessita di tempo. Tanto.
    Noi blogger possiamo avere fasi di stanchezza, fasi di non ispirazione, fasi di stanca. Chi non le ha mai avute in tanti anni di blog? Io spesso. Poi scatta qualcosa e si riprende con l’entusiasmo e l’impegno di prima. Non dirmi che scatta perchè non lo so, ma non importa: mi piace bloggare e finchè per me rappresenterà una piacevolezza, continuerò. Il giorno che mi stancherò del tutto andrò via ma non dimenticherò di salutare chi mi ha seguita con interesse e persino affetto.
    Ciao Diemme, buona notte.

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    • Fb e il blog sono due mondo diversi, è come dire se è meglio fare jogging o shopping, come si possono paragonare i due mondo, che hanno in comune solo il mezzo di espressione, ovvero la rete?

      Comunque qua non si parlava tanto di “stanca” relativamente al pubblicare articoli o rispondere ai commenti, quanto di stanchezza del turn-over, stanchezza di perdere le persone trovate e con cui si era inziato a costruire qualcosa, grande o piccolo che fosse. Vedi, io ho rapporti personali, telefonici o via e-mail, con molti dei “grandi commentatori” del passato, ma posso dirvi che non è la stessa cosa che essere qui.

      Poi sì, c’è anche l’ispirazione che ogni tanto batte la fiacca, io se leggo le cose belle che ho scritto in passato non mi riconosco più!

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    • Come nella vita, Diemme: c’è sempre chi va e c’è chi viene. E come nella vita alcuni restano ancorati a chi va e lasciano in attesa chi viene o potrebbe venire.
      (Mannaggia a questa pagina lettore…) Per completezza del mio pensiero (sarà un fuori tema?? sorry…) stanca anche chi resta, chi c’è ma per vari e diversi motivi , cambia strada. Come nella vita. Alla fine te ne fai una ragione e “non ti pinni”. E vai avanti.

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    • Ti stavo rispondendo da Arthur anche se… hai detto tutto tu! Anch’io ho fatto l’errore di passare troppo tempo a rimpiangere chi se n’era andato, però non credo di aver trascurato in nessun modo chi s’affacciava, tutt’altro. Al massimo li ho disorientati, e alla fine direi pure annoiato, coi miei rimpianti totalmente sterili.

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    • eh, se sono in vena, scrivo parecchio… 🙂
      E per completare il mio pensiero sulla stanchezza-blog…no, non mi stanca l’anonimato altrui. Parto dal presupposto che chi porta avanti un blog non lo fa per trovare amici (ci sono altri canali per quello), ma per il piacere di scrivere e magari per confrontare pensieri e condividere esperienze. Quindi la conoscenza reale non è automatica o dovuta e rispetto totalmente chi desidera restare nell’anonimato. La curiosità viene, certo,ma non diviene un’ossessione, non diviene stanchezza. Per me. Può poi capitare di approfondire certi contatti (mail, foto, telefonate, conoscenza diretta) ma si deve instaurare un’empatia da ambo i lati che va oltre il blog, Non è per nulla roba automatica nè presupposto bloggistico. (sempre a mio parere).

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    • Bellissimo questo pezzo, caro Bruno, e da questo, di video in video, sono arrivata anche al v° canto dell’inferno, Paolo e Francesca raccontato dal grande Gassman!

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  16. Secondo me, blog e FB sono due strumenti abbastanza diversi. E come tali vanno trattati.
    Dipende da cosa si cerca, da quale umore ci pervade, da cosa si vuol fare, etc.
    Io con FB mi annoio. Quando leggo a caso i vari post di blog seguiti e non, mi sembra, invece, di immergermi in altri mondi. Alcuni mi incuriosiscono, altri no, è ovvio. Purtroppo, non ho molta voglia di stare anche a casa davanti allo schermo di un pc: ci sto già al lavoro, tutto il santo giorno (lavoro nell’informatica ospedaliera), e quindi non sono molto costante, né a leggere, né a scrivere.
    Scrivo il mio blog innanzitutto perché ho poca memoria: quando rileggo miei vecchi post mi sorprendo sempre, è come se stessi leggendo ipost di qualcun altro! 🙂
    Ma fondamentalmente, scrivo meno di ciò che penso, perché sono fortemente convinta di essere noiosa. E non mi piace annoiare il prossimo.
    E mantengo un debole anonimato perché non mi piacerebbe essere letta da persone che conosco, ma non mi pongo molto il problema: ho talmente pochi, rari lettori che si possono contare sulle punte della dita di una mano, quindi inutile farsi problemi! E non lo sto scrivendo per essere letta di più, lo giuro, credetemi. Mi va bene così. Scrivo per me stessa, e se qualcuno mi onora del suo passaggio ne sono felice, ovvio, altrimenti manterrei un blog privato e amen 🙂

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    • Su fb non si può scrivere come su un blog, è come paragonare un telegramma a un libro, uno snack a un pasto completo! Chi ama scrivere, trova secondo me un mezzo d’espressione più adeguato nel blog, mentre con fb è più immediato il contatto e la condivisione.

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  17. Sì … @Diemme cara …. anche le poesie che avevamo imparato ad amare, e che conoscevamo, verso dopo verso, a memoria … perfino quelle che non potevamo NON recitare talvolta … tanto ci emozionavano ( e ci emozionano … ), lette poi da @Vittorio Gassman sono un’ altra cosa, specialmente quelle che egli amava leggere man mano che l’ età, e la malattia, avanzavano, come sfrondando quella sua proverbiale enfasi “da attore stentoreo e sanguigno”, come se, in quegli ultimi periodi di vitalità recitativa …. egli amasse far cantare, ed ascoltare, l’ anima soltanto !
    Fra le sue letture …. ho amato soprattutto questa :

    Quanto alla tua stanchezza, che è fisica e interiore, suppongo quasi vedendoti o ascoltandoti, passerà …. lo rivela il tuo sconfinato universo di post e commenti !
    Un blog, in fondo, è come la vita : una ariosa e solare hall di un grandissimo aeroporto internazionale …. gente che parte per non tornare più, gente che arriva per ripartire presto o per rimanere per sempre, e nuovi …. sempre più nuovi sbarchi di altra gente, volti diversi e abiti diversi …. ma con la stessa valigia, sempre !
    Ti abbraccio

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  18. Pingback: Virtuale o reale? | arthur…

  19. perdonami la sintesi 😉

    il mio blog ha da poco compiuto dieci anni, mi sono traferito su WP da due, in tutto questo periodo ho sempre vissuto con un credo, usare tale spazio per comunicare il mio pensiero, senza supportarlo con aspetti personali (titoli di studio, professione, ecc. ecc.). Faccio lo stesso ragionamento con i blog degli altri, rifletto su quello che leggo senza farmi condizionare dai curriculum in colonna (in molti lo mettono). Da questo punto di vista l’anonimato, secondo me, diventa un valore aggiunto, interloquire solo attraverso punti di vista che riguardano gli argomenti postati o letti di volta in volta. Parrà strano ma questo è il modo migliore per conoscere (virtualmente) una persona, stabilire sinapsi e interscambi intellettuali. Spero di essere riuscito ad esprimere chiaramente il mio pensiero.

    TADS

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    • Io sto qui e lì… mi esprimo con modalità diverse, su fb soprattutto condivido link di notizie, pensieri, cose spiritose, qui invece ci metto me stessa, ci riverso l’anima 🙂

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  20. personalmente non sono mai stata costante nel tenere aggiornato il blog, e neppure nel frequentare quelli altrui… a volte ho voglia di scrivere, altre volte di stare in silenzio e leggere i post degli altri senza dire nulla. mi è capitato di scrivere post stupidi, tanto per riderci su, e di aver visto nascere polemiche sul niente, e questo in qualche modo mi ha “frenata” sempre più dallo scrivere e mi ha fatto pensare seriamente a chiudere il mio blog: il mio è sempre stato uno spazio più per il relax che per le discussioni. allo stesso tempo ho incontrato dei magnifici “vicini di blog” nella vita reale, e per me, che ho sempre tenuto blogsfera e mondo reale nettamente distinti, questo si è tradotto in un’ulteriore riduzione dei post: mi destabilizza essere guardata negli occhi da qualcuno che ha letto i miei pensieri. Se non riesco più a scrivere nulla di personale non vedo più senso a tenere aperto quello spazio. Forse sarò tra quelli che spariscono nel nulla senza lasciare traccia… ma la verità, nel mio caso, sarà che il mio nick “E’ ” la persona, e perdere la maschera, alle volte, coincide col perdere la propria identità 🙂

    e poi, perchè sono vagamente sociopatica 😀

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    • Hai messo il dito nella piaga, le polemiche dal niente: c’è una persona molto cara, anzi due per dire il vero, che si sono allontanati da questo mondo proprio per le polemiche, le gelosie… chi arriva qui arriva sì con la voglia di confrontarsi, ma in totale serenità (a parte Valentino cui piace la baruffa con me! 😀 ).

      Uno apre il blog per rilassarsi, non per avvelenarsi il sangue, quello lo fa egregiamente la vita fuori di qui, senza bisogno che ci facciamo l’aggiunta. Gelosie del tipo “Da quel/la blogger hai commentato e da me no, da quello il premio l’hai accettato e da me no, a quello hai risposto e a me no” fanno tanto sentire col fucile puntato, e se uno deve pensare che, se scrive un pensiero da una persona deve passare in rassegna 100 blog e lasciare un pensiero a tutti, alla fine getta la spugna e se ne va.

      Tu però non sparire eh, fai parte dei pilastri di questo nostro wordpress world, non ti vogliamo perdere!!!

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    • E’ la tua anima gemella, diciamocelo! Peccato non avere a mano quella vignetta in cui diceva “La buona notizia è che la tua anima gemella esiste, la cattiva è che non la incontrerai mai!”., e si vedono uno lui e una lei nei due punti opposti del globo! 😉

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    • Ho sicuramente molte affinità di percorso e di pensiero con la nostra Goldie, ma più che lo spazio (se ho ben capito vive e opera a una trecentina di km da me, che vuoi che siano…) ci separa il tempo.
      Però leggere che nelle nuove generazioni c’è qualcuno che la pensa come me mi fa ben sperare sul futuro dell’Umanità. O disperare? 🙂

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    • Anche le persone che la pensano come me mi fanno ben sperare per il futuro!

      In fondo, vivo e lascio vivere, ho rispetto per l’ambiente e per le persone, rispetto gli impegni 😉

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  21. Mi dispiace di averti ratristata con le mie parole D. Non era nel mio intento. O magari anche perché mi mancano quei articoli che tu sapevi coinvolgerci te lo avevo detto. Ricordo che la prima volta ci siamo “scontrati” sul blog di “solleviamoci”. Si parlava di un ladro che aveva rubato un pacco di biscotti. Per fame. Poi….. curioso di sapere con chi “ho da fare” ho sbirciato” sul tuo blog. Ed eccomi tuttora qua. Sono passatti anni. Siamo anche cambiati (io in bene 🙂 ). Ma a volte…. quando qualcuno mi dice che il mio modo di pensare è differente…….. il pensiero mi porta al tuo blog.
    Che strano no?
    Non ti conosco, magari non ci conosceremo mai. Ma sei riuscita (almeno) a smussare alcuni angoli della mia mentalità. E tu lo sai gia, no?
    Non è roba da poco. 🙄

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    • Sai Valentino un complimento che mi hanno fatto? Che io tiro fuori il meglio dalle persone, perché semplicemente le accetto, e le lascio essere se stesse.

      A volte, invece, faccio il contrario, ma questo è un altro discorso… 😉

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  22. Non mi piace fb,ho provato a frequentarlo,tantissimi miei amici “reali” e non sono li , ma non c’è niente da fare non mi và! Di quello che hai scritto nel post , beh, condivido tutto , anche le virgole :)) E’ uno stranissimo mondo questo del virtuale .Qui conosci le persone all’inverso che nella vita reale .
    Brava per aver sollevato l’argomento :))
    Un abbraccio
    rosy

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  23. Ho intenzione di scriverci un post sulla “lenta agonia” dei blog (tra i quali anche il mio).
    Io credo che il motivo sia molto semplice.
    Quando si apre un blog, si “crea un mondo”. E’ un po’ come scrivere un libro.
    In questo mondo ci entra non soltanto la storia dell’autore del blog, ma anche quelle di chi quel blog lo incontra e lo frequenta.
    Sono tante storie che si incrociano tra loro: io scrivo la mia e la condivido con altri; a loro volta,gli altri condividono con me le loro storie.
    E queste storie a volte prendono anche forma, nel senso che si “concretizzano” in persone reali, che si conoscono.
    Questo mondo, proprio come le storie dei libri, ha un inizio e una fine.
    Le persone cambiano; le storie prendono strade diverse; i protagonisti non sono più gli stessi, nel senso che mutano le loro priorità.
    Insomma, piano piano si arriva all’ultimo capitolo.
    E quando si finisce un libro, se ci è piaciuto molto possiamo anche rileggercene alcune parti; possiamo anche decidere di leggerlo una seconda volta, magari più avanti, ma quello è un libro finito, chiuso. Dobbiamo aprirne un altro… 😀

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    • Posso dirti una cosa? Io vedo che il blog è abbandonato da chi o toppa clamorosamente nel rapporto umano tra queste pagine – e ne avrei di esempi da fare, di persone insolenti, che insultavano blogger e commentatori a destra o a manca, o di persone che volevano essere solo adulate, approdate qui per ricevere senza nulla dare – oppure da chi trova una sua dimensione più piena nella vita reale, come FraP, praticamente scomparso dopo aver trovato la sua Bellaccina, e con la stessa messo al mondo una bimba meravigliosa, o qualcun altro di nostra conoscenza, tornato agli antichi lidi abbandonando di fatto, probabilmente a fronte dei nuovi impegni familiari, quest’allegra combriccola.

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  24. E’ per me, @Aquilanonvedente, del tutto vero, ciò che scrivi … e l’ ho potuto sperimentare “personalmente”, talvolta con gioia “vera” e tenera memoria … talvolta no !
    Un Blog, per come vedo le cose io “da errante” … è un insieme di strade tracciate dai @Bloggers ( e mi riferisco ai “Bloggers” degni di questo nome, e non ai “bloggers narcisi” che ‘in fondo in fondo’ scrivono solo per magnificare sè stessi, il che è per me “del tutto lecito” … ma scarsamente produttivo di emozioni reali ! ) e percorse anche da @Lettori che tacitamente si limitano a leggere i post o @Lettori-commentatori che rispondono esprimendo il loro punto di vista, strade quindi, scorrevoli o impervie, che si incrociano, si intersecano, procedono coincidendo o divergendo l’ una dalle altre, oppure scorrendo parallelamente l’ una accanto all’ altra …. strade infine che arrivano alla meta o che finiscono nel nulla per poi rimanervi o rinascere altrove !
    Un Libro, se un Blog è un Libro ( bellissimo ), che, pur finito NON finisce nella polverosa scaffalatura di una biblioteca dimenticata da cui nessuno attingerà più, bensì un LIBRO CHE, proprio come avvenne con l’ indimenticabile A LA RECHERCHE DU TEMPS PERDU, è il CAPITOLO DI UN’ UNICA STORIA, una storia esemplare dei tempi perduti e del mai perduto e bello, e dolce, e pio sentimento dell’ anima pellegrina ! 🙂

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  25. Diemme: sicuramente ci saranno i casi dei quali hai parlato tu (insolenza o impegni familiari), ma io non credo che si tratti soltanto di questo.
    Tento di spiegarmi.
    Attraverso il blog si possono sviluppare amicizie vere, reali, profonde. Questo anche se non ho incontrato l’altra persona. Anche se non ci ho parlato. Anche se non l’ho mai guardata negli occhi.
    Per esempio, anche se non ho mai incontrato il cavaliere errante, sono sicuro che lo riconoscerei in mezzo a mille e mille e non più mille (sicuramente avrebbe seco un paio di bottiglioni di quel dei castelli… :mrgreen: sicuramente non sarebbe parco nell’offrire libagioni a volontà nei migliori ristoranti dell’urbe… 😛 ).
    Ora, visto che l’amicizia non si misura a chili e nemmeno a numero di parole e tanto meno a minuti di telefonate, queste rimangono e rimarranno anche se uno decide di chiudere il blog. Prenderanno altre strade, semmai, oppure si diraderanno i contatti, ma poco cambia.
    “Strade infine che arrivano alla meta o che finiscono nel nulla per poi rimanervi o rinascere altrove!” ha scritto l’errante.
    La “lenta agonia” della quale parlavo io, invece, è qualcosa che riguarda lo strumento “blog” in sé: uno strumento che, forse, a un certo punto non lo si ritiene più così efficace come prima e quindi magari non viene abbandonato definitivamente (in alcuni caso sì, però), ma con il quale non si riesce più ad avere quello scambio di opinioni, battute, ecc. che avvenivano in precedenza.
    Cioè, è lo strumento che non è più adeguato, non la persona che lo usa (o ne abusa).
    Non so se mi spiegai… 😯

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    • E’ probabile: ci si stanca d un abito, di un’automobile, di un telefonino, di un cibo, perché non ci si dovrebbe stancare di un blog, trovandolo appartenente ad un’altra stagione, e non più adeguato alle nostre necessità?

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  26. Ehm… io veramente non ho mai scritto che “ci si stanca”.
    Questa è una “distorsione da bicchiere mezzo vuoto”.
    Io ho scritto che lo strumento diventa inadeguato.
    Tu insisti sul giudizio sulle persone.
    Io sullo “strumento”… :mrgreen:
    P.S.: lo so che questa affermazione può generare innumerevoli “ribattute”… 😛

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  27. @Diemme … grazie !
    Quel tuo EST EST EST … non ti nascondo che mi ha commosso ! 🙂
    E quanto a te, mio caro @Aquilanonvedente, onde approfondire la tua percezione ( giusta ) di me, ti preciso che, non con due bottiglioni di ‘quel dei castelli’ mi vedresti errare, bensì con due bottiglioni di vino ( rosso ), con cui m’ è lieto bere con gli amici piu cari … ehm … di GUTTURNIO … lo stesso che mi regalò un amico “vero”, un amico che non ho mai visto …. ma che so che gira imperterrito per il mondo fra nebbie e smog, ricoperto curiosamente di penne d’ aquila e, chissà-perchè …. fingendo di essere un “nonvedente” !!! 😀

    Può essere stancante fare un blog,
    e per esso disattender tante cose,
    ma quando fuori è freddo e c’ è lo smog,
    postando si respira odor di rose !!!

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  28. Forse non bisognerebbe chiedere al blog, ciò che invece si deve richiedere dalla vita di tutti i giorni.
    Il blog come complemento, non come riempimento di un qualcosa che manca.
    Quel che conta è aver lasciato un sorriso ed un refolo di vento nell’anima. Ci sarà sempre un lettore che lo sentirà.
    Ciao

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    • E infatti io vedo che tante persone lasciano per aver trovato nella vita di tutti i giorni quello che cercavano qui… e che magari il blog ha aiutato a trovare 😀

      Grazie per la visita, mi ha fatto piacere rileggerti!

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