13 thoughts on “Perché ce la faremo

  1. SI … CE LA FAREMO, amica cara ! O che ci divori l’ anima un ‘male oscuro’, o che il male che ci ferisce si abbatta su noi da fuori … NOI CE LA FAREMO ad uscirne ! 🙂
    Se ci aiuteremo l’ uno con l’ altra, se sapremo riconoscere che la sofferenza, e la morte, non sono solo nostre ma appartengono a tutti e a tutte, se ci saremo resi conto che la vita, pur comunque splendida e degna d’ esser vissuta, lo è di più se vi camminiamo ‘mano nella mano’ con gli altri, e se capiremo, finalmente, che il sole che ci riscalda è lo stesso che ha riscaldato già altri come noi, felici o infelici che fossero !
    Un abbraccio ‘forte forte’ a te, @Diemme …. che sei un esempio concreto delle mie parole !!! 🙂

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    • Grazie Bruno, ma dove eri finito? Prima ci hai abituato alla tua onnipresenza e poi ti dilegui? Mica si fa così!

      Scherzi a parte, spero vada tutto bene. Io sempre in eremitaggio da deconcentrazione, ma quest’anno qualcosa deve cambiare (e parlo della salute, non degli amori! 😉 ).

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  2. Mi permetto di dire alcune cose:
    1) Edison. E’ facile dare etichette etiche alle sue azioni usando i valori di oggi, fra l’altro nemmeno condivisi da tutti, che la pena di morte esiste ancora anche nei civilissimi USA. E’ anche facile pensarlo uno sciocco per la guerra delle correnti, quando oggi sappiamo come andò a finire. All’epoca i giochi erano aperti e Edison portava avanti le sue convinzioni. Edison era anche un uomo d’affari e, come fanno tutti, tirava l’acqua al suo mulino. Eticamente discutibile? Per chi? Per noi, oggi. Per Edison non pare. I suoi tentativi con la lampadina, uno dei suoi 1093 brevetti. Così sprovveduto come lo si vuol far sembrare non era.

    2) Raggiungi lo “Stato di coerenza” e le cose andranno bene. Ma quando raggiungo lo stato di coerenza? Quando le cose vanno bene. Ma come faccio a raggiungere lo stato di coerenza? Fai le scelte giuste. E quali sono le scelte giuste? Quelle che poi realizzi, ovvero quando le cose ti vanno bene. Ne viene fuori che se le cose vanno male è perché l’uva è acerba, pardon, troppo alta. Grazie per l’informazione. In realtà anche in questo caso il procedimento è uguale al quello di Edison: euristico. Si prova, si sbaglia, si ricomincia. Fino a quando si combina qualcosa.

    3) Toccante la storia dell’uomo. Dimostra che i medici si possono sbagliare. Ah, davvero?

    A me sembra che le persone di successo:
    a) sono persone che non si fanno scoraggiare dagli insuccessi, perché il successo spesso non è tutto nelle nostre mani.
    b) hanno una percezione di se stessi più lucida e coerente di altri: cioè l’uva acerba troppo alta per essere presa la lasciano lì dov’è e si occupano di altro. (raggiungono una coerenza interna) Questa lucidità li porta ad amare quello in cui credono. Amano quello che desiderano. Hanno fede.
    c) sanno chiedere aiuto e sanno circondarsi di persone di valore.

    Queste tre cose (non scoraggiarsi, percepirsi chiaramente, chiedere aiuto) sembrano facili, ma non lo sono affatto, altrimenti saremmo tutti Edison/Tesla/Bill Gates.

    E non dimentichiamo mai il fattore C. 🙂

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    • Il fattore C. è quello risolutivo, è l’uno davanti agli zeri di tutti gli altri fattori, che ne aumentano esponenzialmente il valore quando presenti in coda a lui ma che, senza, sarebbero destinati a rimanere nient’altro che zeri!

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  3. Forte! T. A. Edison era un grande. Sì, per certi brevetti sì è ispirato a qualcosa che c’era già (è giusto così, credo), ma la sua abnegazione nel raggiungere i risultati è stata una sua grande dote.
    Forti questi video 🙂

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