Non è vero che sono invincibile, mi rompo in mille pezzi anche io…è solo che ho imparato a non fare rumore. *** Amami quando meno lo merito, che è quando ne ho più bisogno (Catullo) – Non sprecate tempo a cercare gli ostacoli: potrebbero non essercene. Franz Kafka —- Non è ciò che tu sei che ti frena, ma ciò che tu pensi di non essere. Denis Waitley — Non c'è schiaffo più violento di una carezza negata
Che i figli devono rispettare i genitori,anche quando sono vecchi e non ragionano; e che i genitori non devono esasperare i figli, perché non si scoraggino
I figli dovrebbero avere per i genitori la pazienza che i genitori hanno avuto per loro. I genitori dovrebbero dal canto loro imparare a considerare i figli delle persone indipendenti e non dei propri prolungamenti, assolutamente da domare per renderli altro da quello che sono, ma che i genitori vorrebbero fossero.
Il troppo stroppia. Ecco il riassunto meno poetico della frase che hai postato. Non va bene soffocare gli altri, come in fondo non amiamo lo si faccia con noi. Però non va bene nemmeno lasciare troppa aria che priva gli altri e noi di un rapporto che comunque fa stare bene. Serve il giusto equilibrio e non sempre lo si trova al primo colpo. Bisogna aggiustare il tiro via via. L’importante è non arrivare a perdersi 🙂
Vero è pure che il tiro si aggiusta insieme, e una persona colpevole di troppo maldestro affetto non va comunque classificata tra i nemici (e quelli a cui di te non importa un fico secco tra gli amici: non ti hanno disturbato, cercato, tampinato? E ci credo, neanche sovveniva loro che tu esistessi, sai che sforzo!).
in linea teorica il pensiero non fa una grinza…è il concetto di relatività a complicare il tutto. Ciò che per te non è invasivo per qualcun altro potrebbe esserlo e viceversa…
@ilgattosyl: quanto hai ragione, ma quanto hai ragione, ma quanto hai ragione! Il fatto è che a volte le persone non ce lo permettono di aggiustare il tiro, non permettono di crescere insieme… e la giostra ricomincia, e a volte sembra all’infinito…
La ragione si dà a chi ha ragione, oppure a coloro coi quali non si vuole discutere, o perché non è conveniente o perché è inutile e quindi, per la tua ultima affermazione, ti do torto! 😛
Cercherò di non farlo… di captare i messaggi, e di non dare per scontato che il mio affetto per gli altri e la mia gioia di vederli e stare con loro sia sempre ricambiata! 🙂
Beh, si fa come in un balletto, ci si muove in sintonia con l’altro, attenti a quando i nostri assolo sono previsti dal copione o quando c’è qualcosa che stona nel nostro ballare da soli. Si fa come le partite, facciamo conto di scacchi: quando è il turno dell’altro di fare la mossa, non possiamo far altro che aspettare che la faccia.
Beh, io per esempio le persone non le dimentico, ma io per i rapporti umani sono un po’ particolare, le persone dalla mia testa, e dal mio cuore, non schiodano mai.
Come ho avuto più volte occasione di dire, lontane o vicine che siano, quella che può cambiare è la mia stima.
Lo dico pure io: ma perché non l’ho letto prima?
Ciao bacio
Marta
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Va beh, ora l’abbiamo letto, facciamo sempre in tempo a comportarci meglio in futuro, non ti pare?
Io, dopo l’ultima batosta, sono sicura di avere imparato la lezione!
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Tutti dovremmo leggere( e ripetutamente) il Libro del Siracide.E’ interessante anche quello che dice dei padri e dei figli
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E che dice?
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Che i figli devono rispettare i genitori,anche quando sono vecchi e non ragionano; e che i genitori non devono esasperare i figli, perché non si scoraggino
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I figli dovrebbero avere per i genitori la pazienza che i genitori hanno avuto per loro. I genitori dovrebbero dal canto loro imparare a considerare i figli delle persone indipendenti e non dei propri prolungamenti, assolutamente da domare per renderli altro da quello che sono, ma che i genitori vorrebbero fossero.
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Il troppo stroppia. Ecco il riassunto meno poetico della frase che hai postato. Non va bene soffocare gli altri, come in fondo non amiamo lo si faccia con noi. Però non va bene nemmeno lasciare troppa aria che priva gli altri e noi di un rapporto che comunque fa stare bene. Serve il giusto equilibrio e non sempre lo si trova al primo colpo. Bisogna aggiustare il tiro via via. L’importante è non arrivare a perdersi 🙂
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Vero è pure che il tiro si aggiusta insieme, e una persona colpevole di troppo maldestro affetto non va comunque classificata tra i nemici (e quelli a cui di te non importa un fico secco tra gli amici: non ti hanno disturbato, cercato, tampinato? E ci credo, neanche sovveniva loro che tu esistessi, sai che sforzo!).
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in linea teorica il pensiero non fa una grinza…è il concetto di relatività a complicare il tutto. Ciò che per te non è invasivo per qualcun altro potrebbe esserlo e viceversa…
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@ilgattosyl: quanto hai ragione, ma quanto hai ragione, ma quanto hai ragione! Il fatto è che a volte le persone non ce lo permettono di aggiustare il tiro, non permettono di crescere insieme… e la giostra ricomincia, e a volte sembra all’infinito…
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hey, non esagerare a darmi ragione….di solito la ragione la si da agli stolti… 😉
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La ragione si dà a chi ha ragione, oppure a coloro coi quali non si vuole discutere, o perché non è conveniente o perché è inutile e quindi, per la tua ultima affermazione, ti do torto! 😛
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Bhe, ora prendi nota…e non dimenticare! 🙂
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Cercherò di non farlo… di captare i messaggi, e di non dare per scontato che il mio affetto per gli altri e la mia gioia di vederli e stare con loro sia sempre ricambiata! 🙂
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Quindi? Che si fa? 😀
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Beh, si fa come in un balletto, ci si muove in sintonia con l’altro, attenti a quando i nostri assolo sono previsti dal copione o quando c’è qualcosa che stona nel nostro ballare da soli. Si fa come le partite, facciamo conto di scacchi: quando è il turno dell’altro di fare la mossa, non possiamo far altro che aspettare che la faccia.
Farle tutte noi invalida la partita.
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co sì dovrebbe essereeee 😀
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Sì, ma non è facile come sembra, soprattutto per i motivi giustamente evidenziati da Syl.
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lo so ha ragione….
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Attenta che Syl si offende se gli dai ragione… 😉
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io in genere mi allontano e spero che gli altri non si dimentichino, sono in difetto e lo so 🙂
Buona settimana
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Beh, io per esempio le persone non le dimentico, ma io per i rapporti umani sono un po’ particolare, le persone dalla mia testa, e dal mio cuore, non schiodano mai.
Come ho avuto più volte occasione di dire, lontane o vicine che siano, quella che può cambiare è la mia stima.
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Concordo in toto con la grande saggezza del Siracide, come sempre ogni virtù sta nel mezzo.
Interessante blog, alla prossima.
annamaria
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Grazie, e ben approdata in questo lido! 😀
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La filosofia della giusta via di mezzo insomma 🙂
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E già… se sei bello, ti tirano le pietre, se sei brutto, ti tirano le pietre… una via di mezzo, carini 😉
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