Una settimana di ferie

Oggi sono tornata in ufficio e, vi sembrerà strano, per me è sempre una grande gioia riprendere le mie attività e rivedere i colleghi.

Pranzo con il capo (che un tempo era una buona forchetta come me, oggi un po’ meno, ma dalla conversazione sempre simpatica e brillante) e poi… poi in ufficio, ovviamente, c’è l’aria condizionata, che chiedere di più in quest’estate soffocante?

Beh, magari avrei voluto una vacanza, così, tanto per gradire, e soprattutto per staccare.

Una settimana, come sapete, l’ho presa durante gli esami della piccola, giusto per farle da punching ball, e un’altra saremmo dovuti andare in montagna ma, causa lite furibonda con Attila – che se l’è andata cercando, ovviamente – mi sono rifiutata di partire: erano in molti a scommettere che non avrei tenuto il punto e che all’ultimo momento sarei andata, tutta gente che non mi conosce bene…

E’ stato lui, piuttosto, a farmi dire dalla piccola di prendere il primo treno e raggiungerli, che mi sarebbe venuto a prendere alla stazione, ma me ne sono guardata bene!

Dunque, una volta rimasta a casa, finalmente padrona dei miei spazi e del mio tempo, ho preso in mano un po’ di situazioni (compresa terapia per la caviglia), un po’ di manutenzione per casa e, con un costo circa doppio rispetto a quello previsto per la vacanza, tante cose sono state cambiate, riparate, rinnovate, eliminate.

Una giornata però l’ho voluta ritagliare per me: era il compleanno di un mio carissimo amico, e mi è venuto lo schiribizzo di andargli a fare gli auguri di persona (qualche centinaio di chilometri, che volete che siano?). I due giorni precedenti li ho passati a cercargli un regalo (quanto è difficile indovinare i gusti delle persone!), parrucchiere (che mi pare giusto farsi la messinpiega prima di andare in spiaggia), programmato il navigatore e via, con una carissima amica che si è gentilmente offerta di accompagnarmi!

E’ stata una giornata meravigliosa. Quanto ha gradito la visita, quanto si è commosso, quanto ha fatto per accoglierci con tutto l’affetto e la generosità che lo distinguono e poi… poi, prima di andare via, è andato dall’amica che mi aveva accompagnato e le ha detto “Ohi, mi raccomando, riportamela, che lei da sola non viene!”.

Sereno ritorno, da completare in bellezza nel nostro ristorante di fiducia. Parcheggio davanti al ristorante, per fortuna vicino casa, cena ottima e abbondante, poi rimontiamo in macchina e… e la macchina non parte! Raggiungiamo le rispettive abitazioni a piedi, tutto sommato grate alla buona sorte che la rottura si sia verificata quanto eravamo ormai sotto casa.

Il giorno dopo, con calma, ho fatto venire il traino per portarla dal meccanico: era un miserrimo filo elettrico, secondo me consunto per la vecchiaia, secondo lui esito di una riparazione fatta male, che si era bruciato; io lo incalzavo insistendo “E’ da rottamare, vero? Me la compro nuova?”, ma lui, che ve lo dico a fare, insiste che mi tenga stretta quella, che macchine di quella tempra non ne fanno più.

E allora andiamo avanti col macinino…

93 thoughts on “Una settimana di ferie

    • @Bia: io amo proprio il mio lavoro, il mio capo, i miei colleghi, la zona, i servizi, gli spazi, l’aria condizionata, le pasticcerie circostanti… 😉

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    • @Bia: qui ci sono capi e capi, a rotazione (ogni tanto la mansione toccò anche a me, a seconda di competenze e progetti), e quello di adesso è tra quelli con cui sono più in sintonia in assoluto (anche se di bravi un altro o due ce ne sono stati). Ritengo che crei un bel clima in uffucio e credo che siamo in molti a fare, all’occorrenza, uno sforzo in più unicamente per amor suo.

      Le pasticcerie circostanze fai proprio bene a invidiarmele… e meno male che i gestori della migliore sono decisamente antipatici, altrimenti povera schiena mia e povera bilancia! 😉

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    • @karina: infatti, checché ne dica il Sor Bruno. Vero probabilmente è, come ripeteva sempre una mia amica – mantra della sua famiglia – “Le macchine vecchie muoiono in mano ai coglioni”, e io non vi dico come mi sento… 🙄

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  1. Che ne penso ?!? 😯
    Che, o prima o poi, “quel” macinino martoriato e ridotto al rango di rabberciata ciabatta …. ti denuncerà per ‘oltraggio al pudore’ reiterato e pervicace, nonchè di efferata crudeltà, nei suoi meccanici confronti, e allora, @Diemme, ti ritroverai … ricordi ? …. come @Don Falcuccio, e cioè “con una mano davante e una deretro” ! :mrgreen:

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    • @Bruno: tutta colpa di Sissi che non si decide a prendersi la patente! Il macinino è eccezionale per fare pratica, può sfasciarlo come vuole, esercitarsi nei parcheggi “a orecchio” (o alla francese che dir si voglia) and so on 😛

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    • @Barbara: e allora io ci so proprio fare! 😉

      Non per tirarmela, ma generalmente le macchine io le cambio perché me le rubano, perché se aspettano che io le rottami stanno freschi! 😆

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    • Non per tirarmela, ma le mie macchine non si permetterebbero mai di lasciarsi rubare. Quanto alla durata, la Giacoma ho dovuto per forza cambiarla perché aveva 18 anni e con le nuove norme antismog non mi sarebbe stato consentito di arrivare a scuola nelle ore di punta, che erano per l’appunto quelle in cui ci dovevo andare, e la Filippa adesso ha 13 anni, e va che è una meraviglia, in autostrada mi fa i 200 che sembra di essere fermi.

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    • @Barbara: io penso la mia si sia fusa perché la dovevo frenare troppo, con tutti i limiti di velocità dell’aurelia.

      La mia 200 no, ma i 120-140 se li fa lisci lisci.

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  2. PS: vade retro, aria condizionata! (Oggi in treno ho dovuto tirare fuori lo scialle di seta che per fortuna tengo sempre in borsa, ma battevo i denti e avevo la pelle gelata lo stesso. Più fortunati quelli che avevano giacche e maglioni, che hanno immediatamente indossato appena saliti. Ma la odio anche quando è moderata, è la cosa più obbrobriosa – oltre che micidiale per la salute – da sentirsi addosso)

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    • @blogdibarbara: neanch’io amo l’aria condizionata, ma quel minimo per respirare e non stare spalmati a terra ad annaspare, pensala come ti pare, a me serve.

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    • Su questo la penso come te, e infatti a casa l’aria condizionata non ce l’ho, ma a casa mi posso permettere, quando il caldo è troppo e troppo umido, di stare in stato comatoso modello accannata persa, mentre fuori casa proprio non posso…

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    • Ecco, vedi, è esattamente quello il punto: “troppo caldo” io non riesco neanche a capire che cosa significhi. (Adesso comunque sto pian pianino cominciando a riprendermi di tutto il freddo patito in treno. Nel primo poi quando finalmente è passato il controllore gli abbiamo chiesto di alzare la temperatura perché ci si stava davvero congelando, e lui l’ha fatta alzare e dopo si è stati un po’ meglio, ma io ormai ero arrivata e dovevo scendere, e in quello successivo si moriva dal freddo anche lì).

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    • @Barbara: magari non lo riesci a capire dove stai tu. Ti assicuro che qui lo capiresti benissimo cosa significa troppo caldo, la gente ci muore nel senso letterale del termine.

      Sui mezzo pubblici però ti congelano e hai ragione, e che capperi, uno aspetta il caldo per essere messa in frigorifero e beccarsi pure malanni a non finire! Che poi tutti se ne lamentano ma tutti continuano a metterla a palla (mia sorella è la prima, mi pare che la tenga a 14-15° 😯

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    • Bimba, io ho vissuto un anno all’equatore – a Roma in piena estate ci sono stata e, credimi, all’equatore è più caldo. Quando sono partita mio padre mi ha regalato un ventilatorino di plastica, piccolo, da poter mettere in valigia, in modo da potermi rinfrescare almeno un pochino quando avesse fatto troppo caldo. A fine missione il ventilatorino è tornato a casa ancora incellofanato come era partito. C’è gente che muore per il caldo? Ce n’è molta di più che muore per il freddo.

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    • Ok, aggiudicato. Dopo il film che ho visto ieri sera, con me e mia figlia che sbavavamo per lo stesso sceicco beduino (alla faccia del conflitto generazionale), tocca che io mi abitui alle temperature equatoriali e destinate a salire ancora, ancora ancora…. 😳

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    • Non te lo so dire l’attore, ora faccio un po’ di ricerche, ma un bòno da paura: che poi la sua parte, nel film, era per l’appunto di fare il bòno da paura, con in più il fascino esotico e quello del ruolo… direi riuscito alla grande!

      Ha proposito, devo chiamare la domestica per ripulire i litri delle nostre bave riversate sul pavimento senza sosta…

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    • Bene, una cosa l’abbiamo accertata: MAI E POI MAI E POI MAI E POI MAI potrà capitare che io e te si litighi per gli uomini (giuro, una simile faccia da pomodoro marinato con l’occhio da guardamichebelbambolottochesono, neanche se fossi a digiuno da ottomila anni).

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    • Volendo usare un linguaggio di tipo maschile, per rendere l’idea direi che mi ammoscia fino alle caviglie. Anzi, quasi quasi mi stampo la foto: dovesse capitarmi qualche momento di improvvida tempesta ormonale, lo guardo due secondi e si spegne tutto meglio che coi canadair.

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    • @Barbara: bene, allora siamo d’accordo, è tutto mio. Pure io mi ammoscio a vederlo, nel senso che mi sciolgo e cado in deliquio, ma tanto mi raccoglierà e mi condurrà al talamo tra le sue forti braccia 😀

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  3. Oh …. “and so on” ?!? 😯
    Beh … my dear @Diemme, quanto meno facci conoscere preventivamente …. ehm …. le strade esatte in cui, con licenza materna di sfasciare ad libidum, la nostra @Sissi si aggirerà con quella specie di macinino rattoppato alla viva il parroco, cui solo la presenza di quattro ruote ( ridotte a forma di caciotta, I suppose ) conferisce ancora la memoria e la dignità dell’ automobile che fu stata un tempo …. many and mani years ago ! :mrgreen:

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    • @Bruno: guarda che le riparazioni (poche, perché non mi ha dato praticamente mai problemi) sono sempre state fatte a regola d’arte, e i pneumatici sono tutti e quattro nuovi, tiè!

      Piuttosto, francamente ignoro se esista ancora la ruota di scorta… 😆

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  4. Be’, mi pare che tu abbia fatto molte cose in una settimana di ferie!
    Mai dubitato sul fatto che non saresti andata con Sissi e suo padre, nemmeno se ti avessero pagata. 🙂
    Ma come, a Barbara non piace Riccardo Del Turco (cito lui e non il titolo della canzone perché tanto solo quella ha cantato nella sua vita …)? Io ero piccola e mi piaceva da morire. Però anche Summertime mi piaceva un sacco.

    Buon ritorno alla solita routine. Come inizio non mi sembra male, vediamo come prosegue…

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    • Non sopporto la sua faccia da pirla, l’espressione da pesce lesso, la voce miagolante, la noiosità e l’insulsaggine della canzone (no, ha fatto anche Figlio unico, non ti ricordi? Cara ti amo tanto ma non posso lasciare la mia mamma che muore senza me)

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    • @Marisa: direi che oggi, tutto sommato, è stata una buona giornata; ho pure preso al volo un autobus che non passa mai, ed è quello che mi porta più vicino a casa, peccato che stessi al telefono con un’amica con cui avevo un anno o due di arretrati e abbia saltato la fermata 😆

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  5. Macinino? La mia è vecchiotta, viaggerà da giovedì a domenica per andare a trovare una mia cara amica al mare e poi…cambio! Ovviamente usata anche quella. ma con i tempi che corrono diversamente non si può.
    Dì la verità, un pò di spazio proprio ogni tanto ci vuole! 🙂

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  6. Ehm, come si fanno i parcheggi ad orecchio? Io non so parcheggiare e basta, e se te ne vieni fuori con queste raffinatezze mi trovo proprio in difficoltà 🙄

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    • @Luisa: il parcheggio a orecchio è quello che prevede una bottarella davanti e una dietro (con delicatezza, senza danneggiare né la propria auto né quelle ‘toccate’). E il mio metodo d’elezione, che io mica ho il posto auto, e parcheggio in certi francobolli in cui a malapena starebbe una smart!

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  7. La macchina …..
    L’ affascinante signora romana, s’ avviò con passo deciso verso la sua autovettura, che la sera prima, aveva francobollato a stento negli infinitesimali interstizi che le riservava il parcheggio .
    Volse lo sguardo bistrato all’ intrigo di lamiere saldate l’ una all’ altra per cercare di individuare la sua autovettura, estrasse quindi dall’ elegante borsetta la chiave e l’ infilò nella toppa dell’ autovettura : cilecca !
    “Eccheccacchio, brutta bastarda – disse fra sè – questa stamattina nemmeno vuoi aprirmi lo sportello” ??? 😯
    Riprovò ad inserire la chiave … e riprovò più volte …. ma l’ anta metallica restava bloccata !
    Un mattiniero passante che camminava nei pressi, fermatosi ad osservare la scena, si domandò : “Ma perchè mai, una signora così elegante …. cerca di inserire una chiave nel cassonetto della raccolta differenziata riservato a “ferraglia e lamiere”, e lo fà proprio all’ alba” ?!?!?
    Lingue di fuoco striavano il cielo del mattino, lasciando presagire un’ altra giornata di caldo bestiale …. con Roma ridotta a padella infernale in cui ribollire le sue anime perse, motorizzate o no !

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  8. Chissà ???
    Dai …. prendiamoci un buon ‘caffè caffè, ‘na mano santa a quest’ ora ! 😀
    Chissà perchè, amica mia, ogni volta che parli della tua “gloriosa” macchina, mi vien da pensare, irresistibilmente, al mitico longobardo, visceralmente innamorato di Roma, Ing. @Carlo Emilio Gadda …. 😆
    ” …. Una ciabatta di macchina, da aver vergogna andarci. Sgangherata e sfiancata, du fojacci de bandone pe parafanghi ripittati de nero cor pennello, tutti a onde, a bozze dond’ era poi caduta la vernice, che sventolaveno e traballaveno appena se moveva come du foje de broccolo fori da la sporta mezzo vota de la serva : co no sportello che nun voleva uprisse, e na manija che nun ce la faceva a tenè chiuso quell’ artro : un vetro che nun s’ arzava, e ‘n fanale sfasciato : sicchè puro guercia era ; li fascioni aridotti come scarpe vecchie, co tanti bubboni de fora che pareveno l’ ernia anguinale …… Sicchè nun ve dico quaa locomotiva. La Barcaccia de Piazza de Spagna che va a spasso. Filò come poteva, co li budelli che abbottaveno, benchè molli molli, che ar primo sasso che intruppaveno ciaveveno già voja de schioppà : la frizione faceva caràche a ogni svorta de strada, a ‘gni cane che se metteva davanti .”
    Da : QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA MERULANA – di @Carlo Emilio Gadda : pagg. 326-328

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    • @Bruno: grazie per la chicca, deliziosa, ma il mio macinino non sta proprio messo così male! A parte il battesimo che le fece Attila, due milioni e mezzo di danno da fermo, in autostrada, in pieno luminoso terso e assolato giorno, senza una sola automobile intorno (ci vuole talento per fare queste cose!), la mia macchina è messa benino e, in occasione delle visite del Bali (quindi due o tre volte l’anno), viene persino lavata, che ne vuoi di più? 😆

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  9. Tornare al lavoro non ha solo aspetti negativi, a quanto pare, come capita anche a me, ce ne sono che rendono il ritorno accettabile e non quella condanna che sembra angosciare tanti!
    Ho sempre messo più o meno sullo stesso piano entrambe le canzoni: di Del Turco e di Giuny Russo, leggere, adatte ad una certa spensieratezza della stagione votata a vacanze e mare!
    Poi Luglio, essendo intitolata al mio mese, l’ho sempre ascoltata con un occhio di riguardo e non capisco perché Barbara la trovi così impossibile da ascoltare!
    Credo tu abbia fatto bene a non farti lusingare da @Attila, perché quelli li spera ancora tu ci ripensi!
    Al riguardo dell’auto, piuttosto, concordo con te che se funziona non ci dovrebbero essere motivi per cambiarla a tutti i costi, però tieni conto pure delle possibilità di avere o meno pezzi di ricambio, perchè quando vanno fuori mercato, quello diventa sempre un aspetto problematico.
    Ciao e buon rientro, sperando che non si sia accumulato troppo arretrato da smaltire!

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    • @Sergio: non credo che Attila abbia oramai molte speranze, le sue cartucce se le è giocate tutte. Peccato che, adesso che mi sono finalmente liberata di lui, mi rendo conto che nel frattempo la giovinezza se n’è andata, e avermi rubato gli anni dai 33 ai 53 non è un danno da poco.

      Vedremo un po’ di utilizzare al meglio “quel che resta del giorno”.

      Pezzi di ricambio per la mia auto? Qui ne circolano talmente tante che, anche qualora non dovessero più produrrei pezzi di ricambio, gli sfasciacarrozze potrebbero continuare a rifornirci per anni!

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  10. Ah, ho capito 😆 è la tecnica per far stare una station wagon nel posto di una smart 😯
    Prima o poi dovrai insegnarmela… ma non con la mia, va bene? 😉

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  11. Dai che è stata una buona giornata. Certo, il macinino poteva rimandare la rottura, ma si sa, c’è sempre qualcosa che deve adombrare certe belle giornate!
    Noi abbiamo vissuto qualche settimana fa l’ “ebrezza” di tornare a casa sul carroattrezzi dell’ACI. Fusione del Pajero (14 anni) in autostrada dopo un bel weekend al mare, disdetta socio ACI solo 2 anni fa, dimenticanza del soccorso stradale gratuito dell’assicurazione auto…risultato: 240 euro solo per essere trainati fino a casa! E ancora non sappiamo come finirà al Pajerino :riparazione o demolizione?

    ma non pensiamoci tanto e godiamo di questi giorni caldi e lenti. Però ho le antenne drizzate perchè questo luglio è stato un vero salasso economico tra muratori in casa e rotture di auto ed elettrodomestici vari, dallo scaldabagno al freezer. Sarà che soffrono il caldo anche loro?

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    • @ili6: povera! Io invece tento di assicurare sempre tutto, ho pure un’assicurazione per il capofamiglia che non so neanche di che si tratti e che garanzia mi dia, chissà quandi rimborsi avrei potuto avere in questi anni che non ho mai chiesto!

      Il mio di traino, almeno quello, è stato gratuito, altrimenti, guarda, avrei chiamato direttamente lo scasciacarrozze.

      Dall’automobile devo salvare solo due caricabatteria per i telefonini, e forse un paio di scarpe da ginnastica nel portabagagli, ma per il resto, portino pure via tutto!

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    • Dimenticavo: anche per me è stato un bagno di sangue per riparazione, che poi ho l’idraulico orafo che ho fatto il conto si prende dai 100 ai 200 euro per ora di lavoro (che stavolta che ho preteso la fattura, 50 euro di iva, mi sento ancora più cogliona!).

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    • Beh, dalle mie parti quello è il prezzo normale di qualunque operaio, dal meccanico al muratore all’imbianchino allo spazzacamino. Prezzo ovviamente SENZA fattura, perché se la pretendi, le tasse gliele devi pagare tu e quindi al costo del lavoro va aggiunto il supplemento-tasse.

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    • @Barbara: beh, con gli ultimi operai, a parte il vetraio che ha fatto tutto un conto con il cristallo, me la sono cavata con una 40 di euro circa per ora di lavoro: non pochissimo, ma ancora umano.

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  12. Mi fà oltremodo piacere, @Dì, che Tu abbia gradito il brano che ho ricopiato da QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA MERULANA, un romanzo che l’ Ing. @Carlo Emilio Gadda, ( longobardo purosangue …. ma, come già scritto, innamoratissimo di Roma, al punto di rimanerci a vivere nell’ ultimo ventennio della sua vita … ) compose come un inno struggente alla città eterna e al suo meraviglioso barocco . Se non l’ avessi letto, te lo consiglio come si potrebbe consigliare una borraccia d’ acqua a chi attraversasse il deserto …. Non c’ è punto, infatti, dell’ umana esistenza, che questo capolavoro purissimo, peraltro di innarrivabile ironia, non tocchi e svisceri come solo chi conosca a fondo l’ anima umana sa fare …. Il romanzo è uno dei caposaldi della Letteratura mondiale del ‘900, e fosse solo per farmi un piacere : leggilo ! 🙂
    Quanto agli interni del tuo “eroico” macinino, che con lodevole intento pulisci due/tre volte all’ anno in occasione delle pregevoli discese a Roma del ‘barbaro’ ( ma delizioso …. ) @Balibar, @Gadda così li descrive, in quella macchina che il Questore “presta” al Comm. Ingravallo, allorchè costui deve recarsi ad Albano per arrestare l’ assassino dell’ efferato delitto di cui parla il romanzo .
    Da pag, 327 : ” …. Ed era stata, illis temporibus!, la rispettabile automobbile der Questore di Roma. Caduta a mano alla ghenga nell’ immediato dopomarcia ( NB : dopo il 1922, @Gadda infatti allude alla marcia fascista su Roma ), e subito sputtanata in proporzione ai tempi, e agli eventi, e all’ istruzione di quelli signorini che aveva menato a spasso de carriera, diceva ormai per non ambigue note di sè, del proprio stato di servizzio. Dentro, lo si intuiva, lo si annasava … ci doveveno aver bevuto e ttrincato, masticato mortadella, pitturati i labbri d’ Olevano, “a m l’ è bon chel Lambroesk, chè, al va giò ch’ al par on oli”… fumato popolari, starnutato, scaracchiato, vomitato l’ Olevano e la mortadella. Così che tutti, ora, in quella macchina, politica o non politica, v’ introducevano il capo a contraggenio e uno scarpino peritoso dopo il capo, l’ altro stivale ancora a terra, e un occhio suspicante e ispettivo, e narici ad atto del pari : quasi d’ un tal vischo ne potesssero fumar fuori vapori ! …. L’ idea che fosse residuata al drappo ( de’ sedili ) qualche deiezione organica delle più popolarmente note ossedeva ora ogni utente .” 😆
    Postescritto : er sor @attila, co’ te … s’ è gjocato tutte le carte ??? 😯 Attenta, cara amica…. l’ ombre ( si fà per dire ….) è un BAROamaccato, e non mi stupirei se, dai polsini o dai calzini,tirasse fora quarche carta taroccata ! :mrgreen:
    Postescritto 2 : da quel meraviglioso romanzo gaddiano, fu tratto un bellissimo film omonimo, con @Pietro Germi ( nella parte del Comm. Ingravallo ), @Eleonora Rossi Drago ( bellissima, nella parte della Signora Liliana, malinconica, dolente, romantica e generosa …. che Ingravallo ama struggentemente, silenziosamente … ), @Franco Fabrizi ( insuperabile Dr. Valdarena, corrotto e vitellone, cugino di Liliana ), @Saro Urzì ( Vice di Ingravallo ), @Claudio Gora ( eccellente attore, qui nei panni dell’ ipocrita marito della romantica Liliana ), una giovanissima @Claudia Cardinale, il bravo @Nino Castelnuovo …. e tanti altri stupendi ‘attori caratteristi’ che impreziosiscono il già notevole cast . La colonna sonora, una canzone composta dal Maestro Rustichelli, era cantata da @Alida Chelli sua figlia, all’ epoca sedicenne … e fece il giro del mondo !

    Era questa …. e la linko in onore e memoria di @Alida Chelli … che non c’ è più !

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    • @Bruno: io ti credo, ma mia figlia, cui è stata imposta la lettura di quel libro a ritmo sostenuto, insieme a un’altra sfilarata di compiti, l’ha odiato talmente tanto che me ne ha trasmesso l’avversione.

      Per il film magari ne possiamo parlare… 😉

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    • Questo libro qui non mi è dispiaciuto, tutto sommato, però oltre a questo ne ho letto un altro, La cognizione del dolore, che mi ha vaccinata per sempre dalla voglia – o anche solo la disponibilità – di leggere qualcos’altro di suo.

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  13. Non è che non mi fidi di te, come fai a pensare una cosa del genere??? Succede che la mia auto è molto “signorina”, pensa che ha sempre uno strato abbondante di cipria in polvere. Una volta, mentre si trovava nel parcheggio di un supermercato, un suv ha tentato di strusciarlese contro. La cosa non le è garbata, ha capito che gli spazi angusti non fanno per lei 😯 , per questo, solo per questo ti chiedevo di non usare la mia macchina :mrgreen:

    L’aria condizionata a palla è per gente che i reumatismi se li merita tutti. Quando si entra in certi supermercati viene fuori di tirare fuori l’eskimo del fratello maggiore, va bene rinfrescare l’aria, ma non esageriamo!
    E poi io amo il caldo, l’equatore e i suoi abitanti, gli sceicchi beduini poi mi sono tanto simpatici 🙄

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    • Anche tu giri con la tanica dell’acqua? Comunque quello della foto è pulitissimo (abbenché, fuori dei panni del protagonista fascinoso, ricercate le immagini su google, devo dire che non è neanche ‘sto granché).

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    • @Luisa: quindi neanche tu litigherai mai con Barbara per un uomo, giusto? Io e te invece ci mettiamo d’accordo, una i giorni pari, l’altra i dispari, e il settimo giorno un dio del genere si deve pur riposare, non ti pare? 😆

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  14. Non riesco a star dietro a tutta la discussione ma quoto la canzone di Giuni Russo (e anche lei, poveretta, che se n’è andata troppo presto) e l’attore che faceva il beduino nel film di ieri sera. Mannaggia, dopo una giornata di mare sono crollata e non ho visto la fine. 😦

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    • @Marisa: beh, diciamo che lui ha dimostrato di avere una cultura diversa da quella di lei, mentre l’ex compagno, a parte l’averle dato grandi prove d’amore, si è pure dimostrato più affine e di parlare una lingua più in sintonia con la sua, ergo, lascia a me lo sceicco e torna con l’ex compagno.

      Naturalmente il fatto che lo lasci a me nel film non viene detto chiaramente, ma si evince dal contesto.

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  15. Naaaaaaaaa ?!? 😯
    Ahò … co’ sti bbeduini latinlover, ortre che latincamel, me state a ttravià quell’ anima candida de la sora @Luisa facennoje venì li cattivi pensjeri …. e mo’ ce manca che me scombussolate puro la sora @Marisa cor fatto che ‘sta cosa bbrutta s’ evince dar contesto ! 👿
    Ecchè ‘sto futtisterio onirico è robba de fancjulle accostumate ???
    De ragazze come vojo … che, ‘nsino a jere, pensaveno, arossenno su le guancje, a l’ agnoli e a le cicoggnje …. e magara puro a le pjante de li broccoli ???
    Sineeeeeeeeeeeee …. a li ranghi : dateve a fa’ le carzette co li feri e a la bbona cucina, acchjappateve li santini e la cchjesa, e bbasta co’ li soggni sconci !!! :mrgreen:

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  16. Eheheheheh …. 😆
    Quanto me mancheno, sora @Diè, quanno er discorso schjoppa su ‘st’ argomenti, quei due cherubbini ‘ngegnjeri de @Aquilanunsbajoccante e @Dienderre detto “totson”, pe’ nun parlà der sor @Kalo ( eppuro de @Balibar, anche sea ‘st’ opossum je pjace acquattasse deretro ar siparjo … ), li quali mica se tiraveno ‘ndjetro ,,,, anzi, ce metteveno er carico da dodici ! 😯
    Chettelo aricordi, quanno ce mettevamjo de bbuzzo bbono …. e mannavamjo a Santacalla er recorde der numero de li commenti …. prima che …. ehm …. cj appjoppassero er “bollino rosso” e ce mettessero a cuccja …. cci loro ???? 👿
    Bei tempi @Diè … quanno che @Berta filava … e le sore @Dani e @Martina ce metteveno er filo ! :mrgreen:

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    • @Bruno: metti una telecamera nella stanza – pardon, la tenda – dove mi chiudo con lo sceicco, poi altro che bollino rosso, il deserto intero diventerà ancora più infuocato e raggiungerà temperature degne della superficie solare!

      (Aquila in questo momento deve fare la persona per bene, ma gli altri torneranno, torneranno… almeno spero! 😉 ).

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  17. Sì, amica mia …. lo spero tantissimo anch’ io … e ne ho certezza !
    Come un giorno scrivesti Tu, in un blog, quando si commentano i post, e ci si apre fino in fondo, e si cazzeggia, ci si confronta, si ride, si piange, si spera … e si immaginano, insieme, un mondo meno infame e persone degne di viverlo in pace con tutti, e si sogna, e si è meno soli, e si sorride alla vita comunque essa sia, e si inventano situazioni in cui sia dolce, per tutti e per tutte, trovarcisi, beh …. con non “errante” parere, credo che si lasci qualcosa di noi dentro alle righe, non di rado dentro al cuore e nella Memoria …. e quel qualcosa è imperdibile, ci chiama e ci chiamerà, secondo me, sempre !!! -)

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    • Sì, è così, e questi sei anni e passa insieme sono stati una gran bella avventura. Le persone perdute (io, al momento, ne conto solo due: le altre, o nel frattempo sono state ritrovate, oppure non m’interessa averle perse) si riavvicineranno mai? Chi può dirlo!

      Io non mi sono riavvicinata a loro piatendo, non mi sono riavvicinata a loro bisognosa: mi sono avvicinata a loro con una vita personale, sociale e blogghica piena e appagante, mi sono riavvicinata disinteressatamente ed esclusivamente per affetto: le interessa l’oggetto? No? Ciccia (o, come si dice adesso, scialla!).

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