Una domenica scema (largo al factotum)

Tanto per cambiare.

Che abbiamo capito che il mio ruolo, durante tutti gli esami, sarà di jolly: serve un punching ball? Eccomi? Serve un morbido cuscino? Eccomi? Serve una spalla su cui piangere? Servita! Serve chi porti un bicchiere d’acqua, prepari una tisana, trasporti i libri da una stanza all’altra, le cerchi il caricabatteria del pc? Pronta!

Ebbi tutto questo ai miei tempi? Chiaramente no. Anzi sì, all’esame di terza media, da mia zia, che mi tenne in casa sua come una principessa, emozioni di certo mai provate in casa dei miei.

Fare una cosa qualsiasi, non dico per me, ma per la casa? Non se ne parla proprio. Oggi ho provato a ritirare il bucato – Luisa testimone – ogni fazzoletto che prendevo dallo stendino “Maaaaaaaaaaaammmmmmmmaaaaaaaaaaaa! La stampa della tesina ha saltato le ultime righe!” (Questo perché la furbacchiona aveva spostato i margini, ma lasciamo perdere).

Riaggiusto i margini, intimata del fatto che doveva comunque essere tutto contenuto in quella pagina, perché quella successiva era già stampata, esco di nuovo a finire di ritirare i panni: “Maaaaaaaaaammmmaaaaaaaaaaaaaa! Si è inceppato il carrello della stampante!”.

Sblocchiamo il carrello, mamma ho fame, mamma ho sete, mamma ho mal di pancia, mamma di qua mamma di là, figaro figaro fiiiiiiiigaroooo!

Sto  a letto e aspetto che il tempo passi. Lei, ieri, sul mio letto, alza una gamba di scatto, colpisce l’orologio appeso alla parete, che vola in aria, fa una giravolta e rovina a terra, in mille pezzi.

Mamma si alza e raccoglie i vetri, cercando di non tagliarsi. A ogni pezzetto raccolto tremando (conoscendo l’attitudine della pargola ai gesti bruschi), mi sento richiamare. Un pezzetto, trallallà, torna indietro, trallalà, un altro pezzetto, trallalà, ritorna dalla pargola, trallallà.

Lei però lo sa che tra pochi giorni sarà finita la pacchia…

33 thoughts on “Una domenica scema (largo al factotum)

  1. Si si, sono stata testimone della tua giornata tipo. E che t’ho detto? “Scappa!” Chiedi asilo politico da qualche parte. Un luogo bello, soleggiato dove potrai riprendere fiato che così viene l’angoscia anche a chi partecipa alle vostre vicende pure standosene a casa propria. 😥

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    • @Luisa: e Attila qua, che si sbraca sul divano a giocare a Ruzzle, e poi tormenta la figlia con mille domande sul dopo esame, mentre lei è isterica per l’esame, che avrà tra tre giorni, e non riesce a pensare a nient’altro che a quello!

      Per mia figlia esiste solo l’esame, per lui solo le vacanze e i giochetti al computer: e poi si lamenta che io non lo considero….

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    • @Polly5vm: però tu non hai Attila… ci ho appena litigato, perché vuole una risposta per le vacanze (la risposta gli è già stata data, è no) e non riesce a capire che la figlia è concentrata sulla tesina, non sulle valigie! In questo momento è tesa come una corda di violino, ma a lui non toccategli le vacanze! 👿

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    • Letto, visto il video, mi sento morire al solo pensiero… ammetto di essere eccessivamente prudente (diceva Bollea che i figli devono giocare coi padri, non con le ansiose madri!), ma… oddio, bisogna pure esserci un po’ portati!

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    • @gmdb: a me verrebbe l’infarto… solo a vedere il video di tua figlia – figuriamoci se fosse stata la mia – mi si è gelato il sangue. 🙄

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  2. 🙂
    mi fai sorridere, ma di tenerezza. Bellissimo questo vostro rapporto. Verrà un tempo (quando lei sarà grande davvero, quando avrà una sua famiglia) che lo ricorderai con malinconia. E’ un bel momento, vivilo appieno come stai facendo. Sì, sì, lei saprà sempre “ripagarti” alla grande.

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    • @ili6: sì, c’è un bellissimo rapporto. Giusto oggi il cavaliereerrante mi ricordava di quando ha sentito la sua voce che reclamava il suo orsacchione, e lui non capiva che l’orsacchione ero io… e certo che me li vivo appieno e me li godo questi momenti, ci mancherebbe!

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    • @ili6: giusto che sia saltato, perché mica solo il periodo di esami ricorderò con malinconia… riavvolgerei il mastro per rivivere mille volte tutti questi miei anni con lei, attimo dopo attimo, per quanto impegnativi possano essere stati!

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  3. Mi rivedo esattamente un anno fa, quando mia madre non osava chiedermi di fare nulla in casa in quanto avevo negato ogni disponibilità, appellandomi alla sua comprensione per il periodo di forte stress che stavo passando. Ma mia madre già si preparava: “okay, io non ti commissiono alcuna faccenda,ma sappi che quando finirai gli esami non dovrò essere più io a domandarti di fare qualcosa..”

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  4. “maaaaaammmmmaaaaa …” … “si?” … “mi spegni la luce per favore??” … 😯 … mi sembra ieri, sono passati sei anni da quando è andata a vivere per conto suo, adesso è mamma pure lei … e … ti dirò … mi manca tanto quella rottura di scatole!!
    Ps: ma regalare ad Attila un biglietto di sola andata per il circolo polare artico?? organizzo una colletta?? 😉

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  5. Che brutta domenica che hai passato D. Brutta bruttissima bruttissimissima.
    mamma ho fame, mamma ho sete, mamma ho mal di pancia, mamma di qua mamma di là
    Ma come fai a resistere?
    Posso dire che sono stato più fortunato. Eh già.
    Io questa domenica mi sono svegliato verso le 10. Mi trovavo col camion in Francia in una di quelle zone industriale dove non c’è niente. Soltanto capannoni grigi e cancelli chiusi. Davanti me un altro camion. Bulgaro. Figurati se i bulgari parlano rumeno o italiano (e nemmeno francese o inglese)…. solo bulgaro. Quindi sono obbligato ad andare 6-7 chilometri nel primo paese che trovo vicino. A proposito, siete mai andati a Verpillier di domenica? Sono aperti un sacco di negozi e bar. Solo che….. sono tutti turchi algerini o tunisini. Ah, ecco…. ho trovato una piscina. Con questo caldo….
    Solo che per entrare mi serviva una “pass” registrata. Pass che lo fanno in comune. Solo che il comune… di domenica è chiuso. 🙄
    Ma insomma. Ho dovuto accontentarmi di un affascinante kebab locale. Che l’ho buttato nel prossimo cestino stradale (visto che la sensazione del vomito aumentava con ogni boccone inghiottito). Poi ho bevuto un caffe. C’è…. voglio dire….. il caffè…. sapete come fanno in Francia il caffè. 🙄
    Tornato al camion mi accontento di un biscotto e un formaggio spalmabile. Poi mando un messaggio di “ti voglio bene” a mia figlia (senza risposta), e mi butto a letto con la speranza di addormentarmi. Non posso usare nemmeno in PC. Non ho internet. Dai…. che domani sarà meglio…. ricomincio il lavoro.
    Scusa il fine sarcasmo DM ma….. non è che ti va di scambiarci le domeniche?

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