Cara Alessandra…

…ho avuto modo di leggere il suo articolo e, devo dire, è stato quello a fare a me l’effetto dei fermenti lattici: che dire, la medicina non è una scienza esatta.

A lei quest’effetto lo fanno i fanatici cattolici integralisti pro life, schiera cui non appartengo per carità, ma sono tuttavia note nei meandri più riposti della rete le mie campagne antiabortiste, e so che gente come lei etichetta con “fanatici cattolici integralisti” chiunque la pensi diversamente (generalmente ci aggiungete ipocriti, sicuramente da qualche parte l’avrà scritto, dovrò rileggermi meglio l’articolo).

Ma torniamo a lei.

Dunque dichiara, sarcasticamente, di amare i fanatici cattolici integralisti pro life per svariati motivi, e ne fa un elenco, cui ho voglia di rispondere punto per punto.

Dice:

1. mi ricordano una marca di fermenti lattici e in effetti hanno sul mio intestino lo stesso effetto “liberatorio”, e di questo li ringrazio

e su questo direi di averle già risposto.

Ancora:

2. mi ricordano gli anni settanta, quando si scendeva in piazza per il diritto di autodeterminazione della donna e, siccome sono una nostalgica, quando penso a quei momenti mi commuovo, e di questo li ringrazio.

e poi

3.mi ricordano che quelle lotte non sono mai finite, mi obbligano ancora a tornare in piazza, ad
incazzarmi, ad indignarmi, a sentirmi ancora piena di voglia di lottare, e di questo li ringrazio

Si, ricordo anch’io, quelli che scendevano in piazza, urlando, e poi nella vita privata facevano i parassiti a carico di quegli sporchi borghesi di mammà e papà. Non dico lei, non la conosco e sarà la persona più costruttiva della terra, ma quando ricordo quei tempi, quando ricordo quella gente, mi vengono in mente soprattutto  quelle tipologie di individui (quasi tutti) e in particolare un episodio.

Avevo circa trent’anni, da tanto lavoravo e avevo risolto tante situazioni rimboccandomi le maniche. Venni invitata a una festa di una mia amica, di sinistra (pure lei brava e fattiva, per carità), dove trovai un’orda di quei ragazzi che avevo lasciato a urlare in piazza, che a trent’anni non avevano finito l’università, non lavoravano, ma “cantavano la loro rabbia e la loro voglia di cambiare il mondo”. Beh, a me, ben nota credente e conservatrice, che in quegli anni senza strillare tanto il mondo l’avevo rivoltato almeno un paio di volte e che per la giustizia sociale avevo lottato sempre in prima persona, quei quattro fannulloni che a trent’anni erano ancora a carico dei genitori, girando da una festa all’altra a strimpellare, davvero fecero l’effetto dei fermenti lattici: ecco, per me sono loro l’emblema delle vostre “lotte di piazza” e se lei Alessandra è diversa – e non dubito che lo sia – per me rappresenta tuttavia l’eccezione e non la regola.

Ma arriviamo al punto 4:

4. milioni di volte abbiamo spiegato che non sono solo loro contro l’aborto, siamo tutte contro l’aborto, l’aborto non piace a nessuna, chi lo fa, lo fa come estremo rimedio ad un male che sarebbe peggiore. Macché, loro continuano a pensare che per una donna sia uno svago come un altro, non si capisce perché queste stupide irresponsabili scelgano quello invece che andare al cinema. Ricordandomi che l’ottusità di molti esseri umani è incrollabile, non mi permettono di abbandonarmi ad un irresponsabile ottimismo, e di questo li ringrazio

Mi viene da pensare che viviamo in due pianeti diversi, perché per la prima parte del suo discorso sono perfettamente d’accordo con lei, se così fosse. Nella seconda parte ironizza, perché è chiaro che noi “contrarie” (senza altre etichette) non pensiamo che nessuna donna si dica il sabato sera: “Che faccio, vado in discoteca o ad abortire?”. Ritengo la sua ironia fuorviante e manipolatoria, tesa a nascondere il reale fatto sotteso: la maggioranza delle donne arriva all’aborto per non aver, assai superficialmente, preso precauzioni, sic et simpliciter.

Sono d’accordo anche sull’ultima frase, pur pensando che, andando a verificare, divergeremmo sull’ubicazione dell’incrollabile ottusità di molti esseri umani.

Punto 5:

5. altri milioni di volte abbiamo sostenuto che sarebbe bello eliminare l’aborto attraverso una vera e capillare campagna di contraccezione (che loro peraltro ostacolano) ma che purtroppo l’aborto esiste ed esisterà sempre e se non ci fosse questa legge a regolamentarlo ci sarebbe comunque: sulle tavole delle mammane dove tante donne lascerebbero la vita (la vita che per i pro life è tanto sacra) oppure nelle cliniche private dove tanti medici (obbiettori magari) continuerebbero a praticarlo solo per chi può permetterselo economicamente. La loro ipocrisia mi ricorda che bisogna sempre stare all’erta e di questo li ringrazio

Ah, ecco, è arrivata l’accusa di ipocrisia, non manca mai delle vostre filippiche.

Anche qui vorrei puntare su quello su cui sono d’accordo piuttosto che il contrario, e direi che sono d’accordo su tutto (ma tu pensa!) salvo, per l’appunto, l’accusa di ipocrisia a tappeto, visto che l’obiezione di coscienza come convinta scelta etica esiste eccome, e mi sembrano più coerenti col giuramento di Ippocrate e la missione medica i medici obiettori (reali) piuttosto che gli altri.

Dimenticavo: l’epiteto “ipocrita” dato da materialisti “laici illuminati progressisti” a chiunque non la pensi come loro è un’altra delle cose che mi fa l’effetto dei fermenti lattici.

Punto 6:

6. mi ricordano anche che sul corpo delle donne hanno sempre cercato di disporre gli altri (preti, medici, politici, pubblicitari, produttori televisivi) ….e di questo purtroppo non riesco a ringraziarli.

Invece se le donne dispongono del corpo di tutti, potenziali preti, medici, politici, pubblicitari, produttori televisivi (tanto per usare gli stessi termini e rendere l’idea), decidendo di stroncarne la vita sul nascere e buttarli nel secchio della spazzatura o nell’inceneritore, quello va bene, giusto? Quello non è assolutamente falso e ipocrita, giusto? Eppure, chissà com’è, a me fa comunque l’effetto dei fermenti lattici.

Arriviamo alla chiosa finale:

Gli integralisti fanatici pro life continuano ad ostacolare la legge 194, ma ostacolano anche le madri single, la fecondazione assistita, le coppie omosessuali che vorrebbero dei figli, le adozioni al di fuori della famiglia tradizionale: la loro doppiezza falsa e conformista continua a provocarmi l’effetto dei fermenti lattici. E si ricomincia.

Ci risiamo: doppi, falsi, conformisti, perché esiste un solo pensiero lineare, sincero, e progressista, e cioè il vostro, e alla faccia della democrazia. Senza contare quest’attitudine a fare tutto un pacchetto, perché se uno è contro l’aborto è pure, secondo voi, automaticamente contro “la fecondazione assistita, le coppie omosessuali che vorrebbero dei figli, le adozioni al di fuori della famiglia tradizionale”: questa ristrettezza mentale, questa categorizzazione a prescindere, mi fa anch’essa lo stesso effetto dei fermenti lattici.

E si ricomincia.

54 thoughts on “Cara Alessandra…

  1. Sarebbe bello invitarla qui e leggere cosa scriverebbe per controbattere, giocando fuori casa.
    Ma la vedo difficile (per gli impegni e il poco tempo che avrebbe, sia chiaro…).

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    • Comunque io sto leggendo tutte le risposte all’articolo, visto mai che dicessero qualcosa di nuovo! Se qualcuno vuole segnalarle questa mia replica, faccia pure, anche se mi dispiacerebbe innescare i fenomeni “disco rotto”.

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    • Non capisco se sei ironico o meno (anche se penso di sì), ma tanto, c’è anche “Nessuno tocchi Caino”, che io impiccherei volentieri per gli alluci 😉

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    • Beh, sul divorzio non mi pronuncio (io sono divorziata, ma ho comunque le mie riserve), ma l’aborto è una conquista dell’umanità più o meno come la bomba atomica: e comunque l’aborto è sempre esistito, che conquista sarebbe? Semmai la possibilità di farlo in ospedale, in piena sicurezza, e su questo posso pure essere d’accordo, ma sempre come extrema ratio, per gravi e giustificati motivi, non perché siamo prossime all’estate e il bikini con la pancia non ci dona, meglio abortire e il figlio si rifà a settembre, meglio ancora, con comodo a ottobre.

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    • Come fai ad avere riserve sul divorzio se tu per prima ne hai usufruito?? E’ un pò un controsenso, non ti pare? Per l’aborto, certo che è semper esistito, io parlavo del suo ‘riconoscimento’ a proposito della conquista. E poi, non capisco come fai a parlare di aborto come diversivo per avere un bikini perfetto … hai mai visto con i tuoi occhi qualcuna che ha abortito per avere un fisico perfetto ? Io no … mi sembra una grande stupidata .. per carità ! Abortire è sempre una decisone sofferta anche per quelle ragazzine immature che hanno fatto lo sbaglio di una notte, poi è chiaro che l’eccezione c’è sempre, ma non scherziamo troppo a parlarne. 🙂
      Dancer

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    • @noiduenelmondo: io del divorzio non ne ho usufruito, l’ho semplicemente subito. Io mi sono limitata a non voler tornare indietro quando mio marito si è pentito, il che farebbe pendere la bilancia contro il divorzio, se poi uno lo fa con leggerezza, si pente, ma non è che l’altro stia ai tuoi giochetti.

      Alla domanda “hai mai visto con i tuoi occhi qualcuna che ha abortito per avere un fisico perfetto ?” ti rispondo di sì. Tu ti affacci oggi qui (a proposito, benvenuta!) e non hai seguito tutte le discussioni passate, ma io personalmente è la povera disgraziata senza possibilità di scelta alcuna quella che non ho mai conosciuto.

      In compenso, ho conosciuto persone al cui posto io avrei forse abortito, e che non l’hanno fatto: grande esempio di coraggio e di coerenza nella propria fede. Ragazzine immature che hanno fatto lo sbaglio di una notte? Bada bene, io non sto colpevolizzando le ragazzine, ma la società che porta queste ragazzine a non sapersi proteggere da quello sbaglio (che poi, quella notte,i genitori di queste ragazzine dov’erano?)

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    • Bhè, lo sbaglio di una notte può capitare anche a persone più grandi, non solo ale ragazzine, purtroppo si tratta di attimi, pochi secondi che potrebbero cambiare un’intera esistenza, ed a volte, purtoppo, il cambiamento potrebbe essere insostenibile. E’ giusto avere il diritto di scegliere. Capiamoci, io non sono per la leggerezza ! Mi spiace per il tuo divorzio, ma ti dico, che alla fine, stare con una persona incerta e indecisa, perchè ! Meglio allontanarsene, che qua si vive solo una volta e non è il caso di perdere tempo ! PS: grazie per il benvenuto !! 🙂

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    • Vorrei dire, a quest’ipotetica ragazzina o adulta: e se quella notte, invece di rimanere incinta, ti fossi beccata l’Aids? Non essendoci una IVH (Interruzione Volontaria di Hiv), non potendo andare da nessuno a dire “Non lo voglio” che cosa avresti fatto? Avresti lottato per vivere probabilmente, ti saresti sottoposta a ogni cura, pure sperimentale, ti saresti informata, ingegnata, avresti girato il mondo in lungo e in largo, avresti smosso le montagne per trovare una cura, per trovare solidarietà, per vivere un po’ più a lungo e un po’ più dignitosamente: e allora, perché tutte queste forze che mettiamo in campo (col senno del poi) a tutela della nostra sopravvivenza, non le mettiamo in moto a tutela della vita del nascituro?

      Io quando rimasi incinta – diciamo per errore – non ero in condizioni economiche ottimali: non hai idea di cosa mi sia inventata per riuscire a provvedere a tutto, ma ce l’ho fatta. Mi diceva una mia amica, quando ero davvero disperata, “Ogni bambino viene col suo panierino”, parole che non mi consolavano, che non mi davano certo alcuna certezza, ma che si sono rivelate vere: e allora, invece di fare tante lotte a favore dell’aborto, perché non ci rimbocchiamo le maniche e aiutiamo le donne in difficoltà che non ricorrerebbero all’aborto se non fossero disperate e spaventate?

      Io a una mia amica, che doveva avere già una quarantina d’anni, quando, disoccupata, pensava di essere rimasta incinta, dissi di non preoccuparsi che al bambino avrei provveduto io: beh, sapete che mi mandò al diavolo? In realtà “Io non me lo posso permettere” era solo un alibi con se stessa, la realtà era che non era neanche così sicura di chi fosse il padre, e non le andava di cuccarsi il bastardino, altro che disperazione!

      Tra le altre cose, era una che si dichiarava anche molto spiriturale, e le chiesi come coniugasse la sua “spiritualità” con l’intenzione di abortire. Beh, sapete che mi rispose? Che tutto nella vita ha un motivo, e che se il Signore permette un aborto è perché quell’anima deve tornare in cielo: ma va a … 👿

      Pochi secondi che cambiano un’esistenza? Succede in continuazione, una malattia che ti prendi, un’incidente, la perdita del posto di lavoro, l’incontro con qualcuno, persino un autobus preso o perso… la nostra vita è un continuo cambiamento, un continuo essere tolta da un binario e spostata su un altro: bisogna imparare a gestire il cambiamento, non a evitarlo, che sarebbe impossibile.

      PS: a me non dispiace per il mio divorzio, neanche un po’, e lui comunque non era una persona incerca e decisa, era uno stronzo.

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    • Io sono una persona profondamente atea quindi non posso condividere discorsi della tua amica, ma neanche i tuoi che equipari i cambiamenti che può portare un bimbo al perdere un’attimo. La vita è fatta di attimi, ma questi attimi non sono tutti uguali. Io avrei abortito anche da sposata se fosse arrivato un bimbo che non volevo. Della mia vita posso fare ciò che voglio ! I problemi del mondo sono certamente altri, non un’interruzione di gravidanza in più o in meno 😉

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    • Scusami, non mi sono spiegata, probabilmente ho seguito un mio ragionamento interiore che non ho sufficientemente esplicitato. Con l’attimo in cui perdi l’autobus intendevo qualcosa alla Sliding Doors, l’attimo (che sia quello del coito o quello in cui si perde un autobus) che porta svolte epocali nella propria vita (non cinque minuti di ritardo in ufficio).

      Tu mi dici che avresti abortito anche da sposata se fosse arrivato un bimbo che non volevi, e questa è la posizione classica degli abortisti: qui non parliamo di disperazione, di stupro, di malformazione, ma semplicemente di un bimbo che non si vuole. Di fronte a questa tua posizione, sincera e coerente col tuo essere atea, io sono disarmata, non ho nessun argomento in più di quelli che avresti tu: io ritengo che la vita abbia origine dal concepimento e tu no, io ritengo che l’essere umano abbia un’anima, fin dal concepimento, tu no. L’esistenza di Dio, di un’anima, di un disegno superiore della vita, non sono cose scientificamente dimostrate, quindi, e qui mi devo arrendere, la mia parola vale quanto la tua, opinioni da rispettare (anche se io – con la mia di opinione – vivo ogni aborto che avviene nel mondo come un dolore personale e come un bambino che viene ingiustamente soppresso).

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    • Si, siamo diverse. Qui si aprirebbero discorsi infiniti, si dovrebbe parlare anche degli anticoncezionali allora, anche quelli bloccano una possibile nascita ogni volta che ce n’è la possibilità? Sono una persona profondamente onesta e rispettosa della vita mia e degli altri, lotto per la giustizia e l’ugualglianza, però dò alla mia vita un valore immenso che ha qui, ora, visibile, le robe ‘ipotetiche’ non mi piacciono e non mi sono mai piaciute. Con questo accetto ogni opinione diversa che ha il diritto di esistere come lo ha la mia 🙂 E con questo passo e chiudo, ti aspetto anche nel mio blog se ti va ! 😀

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  2. ovviamente volevo scrivere -… i cambiamenti che può portare un bimbo al perdere un autobus – E poi che c’entra il prendersi l’AIDS tu stai pensando solamente alle avventure di una notte con sconosciuti, io parlo di rapporti anche con il proprio fidanzato/marito, fidanzata /moglie, presumibilmente persone sane !

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    • @noiduenelmondo 3:41 PM.

      Anche qui credo ci sia un fraintendimento, per AIDS non intendevo “avventura di una notte con uno sconosciuto”, ma “conseguenza ingestibile di un rapporto non protetto”, era per porre un caso, non per fare della morale e dire “quelle che abortiscono tutte promiscue”.

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    • Nota: che poi, se fossero promiscue, sarebbero bellamente fatti loro, non faccio morale e sono perfettamente d’accordo che una/a del PROPRIO corpo faccia quello che vuole.

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  3. @ noiduenelmondo

    «Della mia vita posso fare ciò che voglio !»

    Perché, allora, un bimbo che vorrebbe nascere non può fare altrettanto?

    Discorso egoistico, non c’è che dire. Ma non mi aspettavo nulla di diverso.

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    • @Marisa: se una persona non ritiene quell’embrione vita, se non lo considera un bambino, si può continuare a discutere all’infinito. In passato, delle blogger abortiste, discutendo con me, hanno definito l’embrione “un ritardo mestruale” o “poco più di un pannolino usato”; A me certe affermazioni fanno accapponare la pelle, ma non credo sia possibile far cambiare loro idea, benché forse sarebbe nostro dovere: ricordi infatti Gianna Jessen, sopravvissuta all’aborto, che chiedeva “Quando le donne scendevano in piazza per i loro diritti, chi lottava per i miei?”.

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  4. Brava! hai fatto bene a ricordare Gianna Jessen.

    Quello che mi fa andare in bestia è la supponenza con cui certe persone giudicano chi è contro l’aborto. Non mi riferisco alla tua commentatrice ma all’autrice dell’articolo che citi. Non capisco perché se si è contro l’aborto si debba essere per forza fanatici cattolici integralisti. Io, ad esempio, sono cattolica, credente e praticante (be’, insomma, almeno tento!) ma ho sempre usato i contraccettivi e di certo non ho aspettato la prima notte di nozze … anche perché sono stata assieme a mio marito per sei lunghi anni prima di sposarmi. Non so se rendo l’idea …

    Certe posizioni della Chiesa non le condivido minimamente. Ma sono anche convinta che la fede sia una cosa e la dottrina un’altra. Comunque, tornando al topic, non avrei abortito mai, per nessuna ragione al mondo. Certamente non perché me lo diceva il papa. Dirò di più: mentre ero ricoverata in ospedale per la minaccia d’aborto, durante la seconda gravidanza, mentre mio figlio lottava per vivere non tolleravo i discorsi delle donne che aspettavano l’intervento di IVG: tutte molto scazzate (scusa il termine), qualcuna alla seconda o terza esperienza, con quell’aria sofferta di chi pensa “guarda tu cosa mi tocca sopportare”, pensando all’incomodo dell’aborto e non al cuore che batteva dentro la loro pancia. Insomma, in quei frangenti, anche se fossi stata pro aborto, avrei cambiato idea. Ne sono certa.

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    • Infatti, la mia commentatrice è stata molto pacata e ha argomentato con rispetto, cosa che non si può dire dell’autrice di quello squallido articolo, lei e i suoi fermenti lattici: l’ho letto qualche giorno fa e ce l’avevo proprio sul gozzo di risponderle. Ho pure postato il link là da lei, anche se ignoro se mi abbiano o meno fatto passare il commento.

      Io non sono cattolica, ma la prima notte di nozze l’ho aspettata: tuttavia, dato il divorzio a venticinque anni, direi che qualche storia dopo c’è stata… ti posso dire una cosa, con tutta tranquillità: ho usato ovviamente metodi contraccettivi, ma se fossi rimasta incinta l’avrei tenuto, come poi in effetti ho fatto, di chiunque fosse stato.

      Io alla fine sono rimasta incinta nel momento forse più drammatico della mia vita, quando veramente ero colpita su tutti i fronti (mia zia avrebbe una sua spiegazione esoterica per questo, le tentazioni del demonio), e sono ben felice di essere sempre stata contro l’aborto, perché questo mi ha impedito di fare fesserie in un momento veramente di disperazione e panico totale.

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  5. Il discorso è sempre quello: tranne casi eccezionalissimi, evitare una gravidanza si può. Così come in casi altrettanto eccezionali si può ricorrere all’aborto. Quello che non sopporto è l’idea che si scopi (scusa, ma stasera sono volgare) in tutta tranquillità tanto poi c’è l’aborto.

    Dopo una settimana senza Internet ho letto solo stasera la storia di Chiara Corbella. Ha fatto nascere due figli, uno senza cervello e un altro senza gambe. Io non l’avrei fatto però ammiro il suo coraggio. Poi, finalmente un bimbo sano ma un tumore l’ha strappata da quel figlio che aveva tanto desiderato. Avrebbe potuto forse salvarsi abortendo al quinto mese e iniziando tempestivamente la chemioterapia. Un’incosciente? Forse. Una fanatica cattolica integralista? Forse. Ma soprattutto una donna che non ha pensato “questa è la mia vita e faccio ciò che voglio”. Al di là di ogni dubbio.

    P.S. Io a venticinque anni (per la verità nemmeno compiuti) mi sono sposata … 😉

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    • @Marisa: quando penso a Chiara Corbella penso che un karma debba esistere, perché non è possibile essere sottoposti a tante prove una dietro l’altra. Sarà vero che abbiamo una missione? Sarà vero che scegliamo la vita da vivere su questa terra a seconda della lezione che dobbiamo imparare?

      Io chiaramente ammiro quelle madri che rinunciano a curarsi per portare avanti una gravidanza, ma certo non le giudicherei se si comportassero diversamente: in fondo, anche la loro è una vita, e mi pare giusto metterla sul piatto della bilancia con tutto il suo valore.

      (Torno).

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    • PS: io mi sono sposata a ventidue, dopo aver schivato un altro matrimonio prima dei diciannove.

      In verità, i miei cent’anni di solitudine, ben strano destino per una donna che ha avuto così tante opportunità…

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  6. @Diemme e @Marisa
    sull’aborto sono d’accordo con voi, come ho già detto in altre occasioni, quindi non mi ripeto. Dico solo che che io sono molto tollerante, ma quell’articolo è veramente vomitevole: mi sembra la classica persona radical chic che si sente autorizzata a insultare chi non la pensa come lei, dimostrandosi intollerante e fanatica al pari delle persone che combatte. La tua replica, Diemme,è persino troppo educata. Circa il punto 4, non capisco perchè l’aborto è definito “estremo rimedio a un male che sarebbe peggiore”: quale sarebbe questo male? la gravidanza indesiderata o il bambino che da essa scaturirebbe? Poi ribadisco che conosco donne atee che non hanno abortito perchè consideravano “vita” l’embrione, quindi non è solo un problema legato alla religione
    @noiduenelmondo
    ai tempi ho votato per il mantenimento del divorzio,ma ritengo che divorzio e aborto siano due sconfitte: nel primo caso è fallito un matrimonio, e il divorzio è solo un modo per sfuggire alla sofferenza e sperare di rifarsi una vita; nel secondo caso è mancata un’adeguata educazione sessuale, o non ha funzionato la contraccezione, e in alcuni casi ha fallito la società che non aiuta concretamente la maternità. Io auspicherei una società dove le leggi prevedessero divorzio e aborto , ma nessuno vi facesse ricorso perchè tutti sposi felici e in grado di accogliere senza problemi le gravidanze.

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    • @lilipi, hai ragione, quell’articolo è vomitevole, soprattutto nel punto in cui recita “estremo rimedio a un male che sarebbe peggiore”, ma forse aveva in mente l’esempio di sua madre 👿

      Davvero, il farci credere che l’aborto sia una scelta lecita e consentita è un grande inganno, che oltretutto ci fa voltare lo sguardo da un’altra parte, lontano dal problema, e il problema è l’educazione all’affettività, il rispetto del proprio corpo, la contraccezione (ormai efficace praticamente al 100%, ma non sopra gli scaffali della farmacia).

      Poi, tutto ciò premesso, il caso di gravidanze indesiderate rimarrebbe un’eccezione, ma allora il discorso sarebbe completamente diverso.

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  7. Mi verrebbe da commentare: “siamo alle solite!”
    Con questo, intendo dire che quando si parla di aborto, le posizioni “moderate” (chiedo venia per il termine, che oggi è stato abusato dai politici) da una parte e dall’altra fanno sempre più fatica a emergere.
    Io credo che la donna abbia diritto di decidere quando è in gioco la sua vita. Se decide di abortire, credo che abbia diritto di farlo in totale sicurezza.
    In tutti gli altri casi, la donna dovrebbe ricevere quel sostegno psicologico e materiale che le consenta di tenere il figlio, perché l’importanza della vita trascende qualsiasi motivazione religiosa (anzi, direi che dovrebbero essere proprio i non religiosi quelli che dovrebbero impegnarsi maggiormente a tutela della vita).
    Certo, se deve ricevere assistenza da una masnada di pazzi che a parole si schiera contro l’aborto e poi nel privato ne combina di cotte e di crude, allora tanto vale.
    Per quanto riguarda i neo-post-sessantottini/e che non vedono l’ora di scendere in piazza per difendere quello che ritengono un loro diritto, io tengo sempre ben in mente le parole del grande Pasolini (e ho detto tutto).
    Cia’
    P.S.: ora devo vedere se riesco a “scassinare” un post dove ci vuole una password… 😛 (e se c’hanno messo una password, un motivo ci sarà pure, no?).

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    • @aquila: un uccellino è in volo con la psw nel becco, giungerà a breve. Tutti coloro che avessero lo stesso problema di aquila, possono richiedermi la psw privatamente, grazie.

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  8. Carissima @Diemme, ho letto le tue risposte, che erano per me il seguito di altri tuoi interventi e di un punto di vista ormai a me noto e del tutto condiviso, pur essendo quello di un uomo, quindi meno coinvolto di quanto può esserlo quello di una donna.
    Che ti ammiri non solo per questo, ormai ti sarà già evidente, ma non voglio perdere occasione per confermarti di aver uno che non ha mai difficoltà a trovarsi dalla tua parte e sentirsi sostenitore delle idee che esprimi sempre con grande chiarezza!
    Il mio limite è sempre il tempo, quello di seguire con quell’assiduità che meriterebbero gli argomenti che proponi e le discussioni che ne nascono.
    Perdonami di ciò e grazie per darmi occasioni di conoscerti sempre meglio!
    Un abbraccio e l’augurio di un felice inizio di settimana a te ed alla cara @Sissi!

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    • @Sergio. Mi fa piacere che tu condivida le mie opinioni: non che mi metterebbe paura essere una voce del deserto, ma essere sostenuti fa sempre piacere.

      Un buon inizio settimana anche a te 🙂

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  9. Caro @Aquila, per quanto attiene alla discussione ‘on topic’, mi sento ( ecchissene frega se, trattandosi di te, non riesco ad essere imparziale … ) di assegnarti un semplice 10 CON LODE E BACIO ACCADEMICO ( ahè …. per quest’ ultima incombenza, mi dovresti mandare una tua collaboratrice moooolto …. ehm …. carina ) !
    Per quanto invece riguarda il tuo tentativo di scardinare “quel” post che sappiamo io e te …..
    ti dico che io ho provato a scardinarlo con la mia ascia bipenne da ordalìa, restando con un pugno di mosche in mano ! 😯
    Dunque, spero anch’ io che un uccellino ( o un’ uccellona ??? ) mi faccia avere quel codice segreto per accedere alla, diciamo così, “discussione” !!! :mrgreen:

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    • @Bruno: l’uccellino è in arrivo anche per te…

      PS: poi su questo post risponderò a tutti con calma, Aquila, Sergio e te, ora sono di corsa non mi posso fermare troppo.

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    • @Bruno: l’uccellino è andato, tornato, e mi assicura che se finora non hai partecipato alla discussione non è colpa sua.

      Per quanto riguarda il commento di Aquila: in linea di massima sono d’accordo anch’io, se solo mi rammentasse le parole di Pasolini… 🙄

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  10. Sulla rivolta di Valle Giulia Pier Paolo Pasolini scrisse una famosa poesia, in cui affermò di schierarsi dalla parte dei celerini:

    « Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni
    vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio delle università)
    il culo. Io no, amici.
    Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo)
    ma sapete anche come essere
    prepotenti, ricattatori e sicuri:
    prerogative piccoloborghesi, amici.
    Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti
    io simpatizzavo coi poliziotti!
    Perché i poliziotti sono figli di poveri.
    Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
    Quanto a me, conosco assai bene
    il loro modo di essere stati bambini e ragazzi
    le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
    a causa della miseria, che non dà autorità.
    La madre incallita come un facchino, o tenera, la salvia rossa (in terreni altrui, lottizzati);
    i bassi sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
    caseggiati popolari, etc. etc. »

    Pasolini così concludeva :
    « A Valle Giulia, ieri
    si è così avuto un frammento
    di lotta di classe: e voi amici
    (benché dalla parte della ragione)
    eravate i ricchi.
    Mentre i poliziotti (che erano dalla parte
    del torto) erano i poveri.
    Bella vittoria, dunque,
    la vostra! In questi casi
    ai poliziotti si danno i fiori, amici. »

    (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Valle_Giulia#La_poesia_di_Pasolini)

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    • @Aquila: continuo a non capire… direi però che forse dipende da me, di stanchezza oggi ne ho accumulata parecchia.

      Insomma, chi i poliziotti e chi i manifestanti?

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  11. Yes …. it’s arrived, but …. I were out my home !
    Ringrazia quell’ uccellino …. quando il tempo me lo consentirà, verrò a dare una sbirciata ai vari commenti e commentesse ! 🙂
    @Bruno … the bird !
    Ps. @Sergio …. ehm …. se ti riferisci a “quel” post che tratta degli sviluppi della metrica medioevale in relazione alla poesia ermetica del ‘900, alla luce delle varie fusion intervenute nei secoli ( chessò ? Poesia normanna, poesia araba, poesia sirventese, cavalleresca, ossianica … etc. etc. ), e che fu opportunamente blindato in quanto RISERVATO ai soli commentatori che avessero il tempo di “leggersi tutti i commenti”, ebbene si !!!
    Trattasi proprio di quello ! 😯
    E …. in merito, spero proprio di conoscere il “tuo” parere personale sulla mia idea che anche la poesia ‘scapigliata’ primo ‘900 fu influenzata dalle mutazioni della metrica medioevale, specie se ci si riferisca all’ evolversi della poesia giambica sciolta che già @Saffo introdusse col suo poetare del 4° secolo A.C. e che tanto influenzò Ser@Boccaccio e, successivamente, @Pietro l’ aretino !!! :mrgreen:

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    • @Bruno: ecco, sì, proprio quel post là, quello che parla di alta letteratura, semantica, poesia dei vari popoli nordici e sudici, mediorientali e indicioccidentali 😛

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  12. Marisa è troppo forte. Avevo apprezzato il suo commento anche in un altro post con lo stesso argomento. Intelligenza e buon senso, poco da dire.
    Io sono cattolica non praticante pur se credente. Nemmeno a me il papa dice cosa devo pensare su certi argomenti. Lui fa il suo e predica. Io ragiono e decido di testa mia. Se poi le posizioni dovessero convergere, va bene, altrimenti non provo alcun turbamento.
    E chi l’ha detto che se sei contraria all’IVG poi necessariamente sei anche così e cosà? stiamo parlando di persone o di cosa? Per esempio sono favorevole alla fecondazione assistita, ma non a quella eterologa. Non sono favorevole all’adozione dei bambini da parte dei gay perchè si dovrebbe assicurare al bambino un papà e una mamma, non due papà o due mamme. Però mi dispiace che i singles non possano adottare( mi sarebbe piaciuto avere un figlio), ma le motivazioni sono le stesse, quindi…(anche se non è detto che i figli di coppie gay o di singles abbiano una vita peggiore, o emotivamente meno gratificante degli altri). Benedico la contraccezione perchè altrimenti bisognerebbe affidarsi alla fortuna o a calcoli strani che toglierebbero gioia e spensieratezza. Rivendico il diritto di avere le mie sfumature e di non entrare di diritto nel club integralisti fanatici pro life.

    Un bambino gravemente malformato quasi sicuramente non l’avrei fatto nascere, ma quello non è un IVG bensì un drammatico aborto terapeutico.

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    • @Luisa: perfettamente d’accordo con quanto scrivi, compresa l’adozione da parte dei gay, con loro buona pace e senza tema di accuse di discriminazione e omofobia: e se qui citerò il caso del bambino di quattro anni ucciso perché si rifiutava di chiamare “papà” la compagna della mamma, non è per strumentalizzare la notizia e generalizzare un caso di comune delinquenza e follia che si sarebbe potuto verificare anche in altri contesti (di persone etero che hanno ucciso i figli per motivi inesistenti la cronaca ce ne fornisce quanti ne vogliamo), quanto per sottolineare che il bambino ha preferito farsi ammazzare di botte piuttosto che fare qualcosa che evidentemente riteneva ridicolo, inappropriato, fuori luogo.

      Io non so se sia giusta o no l’adozione da parte dei gay, ma credo fermamente che certi esperimenti sociali non si possano fare sulla pelle di bambini già traumatizzati dal fatto di essere adottivi, con tutto quello che questo stato può aver comportato prima (abbandono, istituti, magari pure soprusi).

      Idem per l’adozione da parte dei single: quando io ne feci richiesta, anche se la legge lo consente, mi risposero chiaro e tondo che la mia richiesta non avrebbe avuto seguito, perché i bambini con quel tipo di problematiche hanno bisogno di un ambiente il più “normale” e armonioso possibile, soprattutto alla luce del fatto che sono stati spesso malmenati, abusati e abbandonati da una figura maschile, messi il più delle volte in istituti di suore, e insomma, hanno perso la figura di riferimento maschile e la debbono ritrovare, hanno bisogno di un papà capofamiglia forte e protettivo, perché sono bambini che devono far pace col mondo.

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    • @Goldie: no no, non è caduto nel vuoto, è caduto in casa mia mentre non c’ero, e stasera per la fretta di riparare ho fatto confusione e ti ho mandato una psw sbagliata (praticamente con dentro il tuo nome, segno che ti pensavo! 😉 ).

      Ora la questione dovrebbe essere risolta, ti aspetto! 😀

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  13. L’ha ribloggato su Diemmee ha commentato:

    Carissimi amici,
    in questo momento sono super impelagata ma, per la fine dell’anno, nell’immancabile post di riepilogo dell’anno passato, auguri a tutti, buoni propositi per il futuro, non mancherò di parlarvi di quell’esperienza per me particolarmente significativa che è stato il corso per volontari del Movimento per la vita. Per chi non mi conosce, ripropongo un post che riassume il mio punto di vista sull’argomento (e mi perdoni Alessandra “nostra”, non è colpa mia se questa è un’omonima… 😉

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  14. Non voglio addentrarmi nel merito dell’aborto dato che come medico, ormai vecchio, e come anestesista… ugualmente vecchio, dovrei scrivere a lungo dato che ho visto molte situazioni importanti, ma i medici non devono occuparsene… tanto più se sono maschi. Vorrei soltanto chiedere a chi scrive: “Ma lo sa a cosa servono i fermenti lattici? Non si dovrebbero usare né come lassativi e neppure quando c’è la diarrea. Servono per far bene alla flora intestinale e al sistema immunitario. I probiotici sono ancora meglio. I fermenti lattici e la flora intestinale non devono essere maltrattati… nello stesso modo come non si deve dare al nemico dello stronzo… perché lo stronzo è il modo migliore di andar di corpo. Non bisogna offendere lo stronzo.

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  15. Ciao. Che desolazione che leggo nei commenti di qualcuna qui. Sai bene come la pensiamo in materia. Purtroppo l’ateo quando muore non è molto diverso da quando muore un cane. Questo per loro stessa ammissione. Questo fatto fa sì appunto che se hanno un bambino, chiamato a volte con altri nomi di fantasia, nella pancia per un loro capriccio decidano poi di rimuoverlo come un foruncolo. La colpa è forse nostra, è mia, è tua, di tutti noi, di tutta la nostra società corrotta e volgare che ama nascondersi la faccia dietro le pillole e le false verità. Dove andremo? Mi sorprendo ancor di più poi perché questi sedicenti intellettuali atei che da un lato condannano il nazismo, con l’essere atei diventano poi uguali allo stesso, che appunto posa le sue radici sull’ateismo più spinto. Essendo atei appunto non ci si può sentire sottomessi a un Dio ma ognuno si gode la vita, ognuno è Dio di se stesso e ci si combatte a vicenda come cani affamati. E quindi, come distinguersi tra gli stessi cani? Il cane migliore è quello quindi con il cranio più sviluppato, biondo , …. È tutto connesso e già successo.

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    • “Questo fatto fa sì appunto che se hanno un bambino, chiamato a volte con altri nomi di fantasia, nella pancia per un loro capriccio decidano poi di rimuoverlo come un foruncolo”: è esattamente quello che succede, per qualunque altra cosa lo vogliano far passare.

      Anch’io mi meraviglio della “coerenza” di certi intellettuali, al di là del fatto di essere atei o meno (io rispetto profondamente gli atei, non dimentichiamo che Dio è una questione di fede, non è una certezza, e fino a prova contraria gli atei hanno ragione quanto i credenti). Mi mi meraviglio del loro condannare il nazismo e sostenere chi col nazismo ha sempre avuto rapporti tanto stretti, sostenere il femminismo e poi parteggiare per “culture” per cui le donne sono meno di niente.

      Mi meraviglia la loro lotta di classe che dovrebbe riscattare le fasce più deboli, se poi la loro lotta di fatto è per eliminarli i più deboli.

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    • Rispetto gli atei, anzi! Ma non riesco a capire come facciano a vivere e a costruirsi il castello di carte in cui vivono, tutto basato sul nulla…. Dato che per come la pensano loro veniamo dal nulla e andiamo nel nulla!

      Però….. Ci sono davvero atei che possano affermare che Dio assolutamente non esiste? Che sono certi che non c’è nulla?

      Figa anche la tipa che ti ha commentato che ha detto che del suo corpo decide lei…. E di quello del bambino? Che viene fatto a pezzi? Ha chiesto anche a lui?

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    • Infatti, l’argomentazione che decidono del loro corpo è quella che mi manda più in bestia, perché è un falso scientifico, al di là di qualsiasi credo: il bambino è un altro corpo, e di quello non sono autorizzate a decidere: del proprio, facciano quello che vogliono, che gielo nega?

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