My last lecture

Leggevo questo post, e mi chiedevo cosa direi io se dovessi pronunciare “My last lecture”.

Penso a momenti come questo, in cui sto così male da non riuscire a parlare, e penso che ogni male ha la sua fortuna, quello che ti fulmina all’istante, e non ti dà tempo di soffrire, e quello invece che il tempo te lo dà, per soffrire è vero, ma anche per non lasciare sospesi, per sistemare tutte le cose, per dire le cose non dette, per lenire il dolore degli altri prima ancora che sia scatenato.

In questo momento sto male, niente di mortale, per carità, ma la sensazione vi assicuro che è bruttissima.

Non ce la faccio a scrivere, non ce la faccio a leggere, non ce la faccio a pensare.

Ho il cuore stretto (sarà mica infarto? Ma no, dai, sarà un doloretto così, che passa, sarà ansia per quelle piccole beghe che in qualche modo risolverai), mi sento salire la febbre, il collo tira, gli occhi sono in fiamme.

Se dovessi dire qualcosa in questo preciso momento, in cui non potrei tenere un’ultima lunga lezione, in cui non posso disquisire del bene e del male, del diavolo e di Dio, degli errori fatti e quelli che ho perdonato, direi semplicemente:

“Non createvi i problemi che non ci sono, non vi rovinate la vita per sciocchezze”.

Ecco, se avessi un filo di voce per pronunciare solo due parole, sussurrerei, prima di chinare il capo da un lato per non rialzarmi mai più, direi “Buon senso”.

51 thoughts on “My last lecture

    • Meno male che ho già votato, in queste condizioni non avrei potuto. Tremo come una foglia, mi è doloroso muovere braccia e gambe, e non ho la minima idea di quello che sia.

      Non mi dire di chiamare l’ambulanza, sono convinta che passi, basta aspettare.

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  1. NO Diemme, non pensavo stessi così male, il medico almeno per un consulto veloce, va chiamato. Hai misurato la pressione? lo so, siamo in un blog, non vuoi una vice mamma stressona, ma è più forte ti me…

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  2. Ehi sorellina provati la febbre, se non ce l’hai prendi un antinfiammatorio e se non passa ancora chiama il 118, magari non è niente ma se devi dire le tue ultime parole almeno che sia raccolte da un pubblico preparato 🙂

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  3. Sarà ansia?? A me è capitato spesso, soprattutto qualche mese fa….
    Cerca di stare tranquilla e di rilassarti, vedrai che passa….

    Ora ho visto l’orario del tuo commento. Come stai? E’ passato??

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  4. Eccomi, scusate se vi ho fatto preoccupare, ma mi era presa proprio brutta, e ho avuto paura.

    All’origine una brutta lite con mia figlia, di quelle come ci racconta Martina col figlio, tale e quale. Il fatto che mi abbia colto di sorpresa mi ha coinvolto di più, e che il tutto sia accaduto a stomaco pieno non ha giovato alla salute.

    Sudavo freddo, dentro al petto, al posto del cuore, mi sembrava di avere un sasso incandescente, con punte acuminate. una sensazione che non avevo mai avuto prima.

    Il braccio destro e le gambe hanno cominciato a formicolare, poi a perdere sensibilità: non è stata davvero una bella esperienza.

    Ora mi devo preparare per andare al lavoro, il caffè mi ripugna al solo pensiero, e a questo punto non so come farò a svegliarmi (ma è così necessario svegliarsi?)

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  5. Cara Diemme, noi due abbiamo già avuto un consulto privato ;), ma ribadisco qui che enorme potere abbia la nostra mente sul nostro corpo. Io gli attacchi di panico e ansia non li ho più da lungo tempo (meno male, perché mi immedesimo con te, sono orribili, talmente orribili che vengono spesso fraintesi per attacchi di cuore….) e reagisco alle crisi con mio figlio con la depressione… certo che in questi momenti non ci vuole il medico ma qualcuno che ti dia un forte abbraccio. E non c’è.
    Te lo mando virtuale, oggi beviti tante tisane che ti depurano un po’, fatti un piccolo regalo anche, qualcosa di semplice, che sia anche un fiore, tirati su.
    Un giorno la vita ricomincerà, io ci credo aredentemente.
    Un abbraccio.

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    • Io vorrei solo ricoverarmi.

      Il dolore al petto è diventato più fitto, e in autobus ho fatto fatica a tenermi sveglia, praticamente perdevo i sensi in continuazione. Quello che mi spaventa è che io crollo all’improvviso, senza preallarmi.

      Tutti mi giudicano tanto forte, la realtà è che non lo sono. Sono mascherata da Ercole, ma non lo sono.

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  6. E allora vai dal medico, subito, perché l’ansia può avere effetti fisici travolgenti che possono lasciare strascichi anche per il futuro. Vai subito e parlagli, se è un medico intelligente ti capirà e non cercherà di impasticcarti, ma cercherà altri metodi. Ti richiamo stasera…

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    • Il mio medico di base è uno di quelli che, senza neanche alzare gli occhi, ti dice “Che ti devo segnare?”.

      Se manifesti qulche sintomo ti risponde a mo’ degli psicologi “E tu che pensi che sia?” (Avete presente “Come ti poni davanti al problema?”?).

      Vedremo come procede, per ora sto continuando a sudare freddo, in preda alla massima deconcentrazione.

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  7. Guarda che l’ansia è una brutta bestia! Fidati ! Può trasformarsi in attacchi di panico che non riesci a controllare. Io non ne ho mai avuti, per fortuna, ma ho avuto altri disturbi. Fattelo un controllo…:-)

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  8. Nessuno è forte come sembra, non lasciarti ingannare. E non sentirti in imbarazzo perché lo ammetti. Io sono molto debole e ho frequenti crolli (anche se adesso da quando sono in Italia meno frequenti), non ho vergogna ad ammetterlo. Ognuno di noi ha bisogno di qualcun altro. Siamo animali sociali, fatti per sorreggerci l’un l’altro. Lo dici sempre anche tu, con quella splendida frase “ci vuole un popolo per crescere un figlio”. Io sto per portare mio figlio dallo psicologo quando, oggi, avrei altre mille cose da fare. Come ti capisco. Andiamo avanti, noi vogliamo/dobbiamo andare avanti nonostante tutto ma poi ad un certo punto la nostra mente dice: BASTA! E capitano queste cose.
    Io un crollo simile al tuo l’ho avuto circa tre mesi fa. E anche in passato, a scadenze regolari. Sono qui, adesso, in questa dormiente cittadina alle porte della Brianza perché ho deciso di non ricaderci più. Perché nono voglio che la mia mente mi dica BASTA facendomi crollare anche il corpo, mai più.
    Ribadisco il tuo bisogno di vacanze (dato che è anche il mio, per cui mi ci immedesimo) ma per ora è importante che curi il sintomo immediato, sennò non vai avanti.
    Ci sentiamo dopo.

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  9. Sicuramente non è niente di grave, ma è meglio cercare un medico per capire il perchè di quei sintomi, e come farli passare quanto prima…
    Sei una donna che lotta da tanto e da sola, una persona che avrebbe bisogno di un po di sollievo e non altre preoccupazioni…molto meglio di Ercole perchè più umana anche nelle fragilità
    Un abbraccio forte forte.

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  10. Ho letto solo ora il tuo “accorato” articolo.
    Penso e spero tu stia ora bene. Sicuro è stata una bella “tensione nervosa”. Dovrai cercare, credo, di rilassarti.
    Hai scritto:”non vi rovinate la vita per sciocchezze”. Molto saggio.
    A me è accaduto (ero sicuro che sarei sparito dalla circolazione) circa 6 anni fa. Poi mi hanno messo il pace maker. Da allora ho apprezzato ancora di più la vita e la necessità di rispettare ed essere rispettati.
    Se mi dici qualcosa di più forse posso aiutarti.

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    • Sto ancora piuttosto male, mi sento molto debole e il cuore stretto.

      Freddo e formicolii non ne ho più, ma ancora sudo freddo. Per quanto riguarda un eventuale problema cardiaco, devo dire che il braccio interessato è stato il destro e non il sinistro (magari ho il cuore al contrario, hai visto mai!).

      Un’amica mi ha mandato un articolo sugli attacchi di panico ma, anche se in molti dei sintomi mi ci ritrovo, non mi ci riconosco in toto.

      Paura di morire? Neanche un po’, anzi, quasi quasi ci speravo.

      Non per tristezza o che, solo e unicamente per infinita stanchezza.

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  11. Non ripetere più “quella frase”, @Diemme …. alla stanchezza devastante si può opporre il riposo, all’ amarezza ed all’ aspro rimpianto delle nostre scelte …. si “devono” opporre il nostro amore per la vita, ed i nostri ideali !
    Quello che sei, Amica generosa, te lo ricorda la tua stessa passione mai doma, il tuo vedere ampia l’ esistenza, la tua giusta memoria, la tua fragilità che, con te, non la vince mai, come mai non la vincono gli ignavi !
    Sei Donna e Madre, e non fu un caso !
    Io, ti ammiro molto, anche se maledico – contro ogni mio sentire nel cuore – ogni mascalzone che, intenzionalmente ti renda ardua la vita …
    Riposati, @Diemme …. ascolta magari un altro medico che sia più partecipe ai tuoi umanissimi problemi ( in questo, è preziosa la presenza affettuosa qui del bravo ed onesto Ser @Quarche, sentilo in privato ! ), ed abbi sempre la certezza che anche quando tua Figlia ti metta all’ angolo, è quello il momento più alto del suo amore “per te e per il suo papà”, anche se non ha maturato ancora l’ età per comprendere fino in fondo nè l’ una ( che ama e contesta come tutti i giovani ), nè l’ altro ( che mitizza oltre i meriti reali ) ….
    Noi, pur flebili ombre di un affetto reale, ti siamo accanto sempre !!!!!

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    • @Ser Bruno: Bruno, io non sono infelice, io sono stanca, e sono stanca da troppo tempo, e purtroppo in questo sembro il marito di Sabby, una coscienza solo del dovere, nessuna del piacere, nessuno spazio a svaghi, nulla.

      Non ho il culto della vacanza non ne organizzo mai, ma questo non ha mai rappresentato un problema per me, ho tanti amici che insistono per avermi con loro, e l’estate non faccio altro che declinare inviti e poi, se capita qualcosa, io piglio e parto, o meglio, pigliavo e partivo. Una volta litigai con il mio ragazzo (?), neanche avevo finito di attaccare il telefono che ero già su un aereo per Londra. Sono una che gode le cose semplici, se vado in una villa romana a leggermi un libro seduta su un telo sotto un albero, già sto bene.

      Ma da anni a questa parte, non mi viene concesso neanche questo, e gli “anni a questa parte” si riallacciano a un’infanzia talmente dura da avere avuto come unico raggio di sole due permanenze in ospedale (e ho detto tutto).

      Sono andata avanti con una volontà di ferro, una tenacia indefessa, ma sono un essere umano, di carne ed ossa, e sono stanca.

      Poi, oggi mi gira così, domani, magari, sarà diverso.

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  12. Domani SARA’ diverso, @Diemme, se riuscirai a sottrarti un poco dagli impegni, appena un poco ovviamente !
    E ti confido un segreto : anche io, e fin da giovanissimo, alle vacanze pur lusinghiere che fossero, preferii sempre e preferisco tutt’ ora, andarmene in una delle tante, bellissime ville romane aperte al pubblico con un buon libro in mano e tanti ricordi dolci del passato, e sedermi all’ ombra di un pino, o di una quercia frondosa, immerso nel profumo del timo e della genziana, o della menta romana, o delle prime viole selvatiche, o del vento che viene da lontano ….. o della memoria irriducibile che scaturisca dal cuore !
    Che ci vuoi fare, @Diè ?
    Siamo, entrambi, inguaribili ( e cronici ) romantici !
    Ma anche i romantici, talvolta hanno bisogno di qualche pausa di pacato riposo ! 🙂

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    • @Ser Bruno: io non ho bisogno di riposo, ma di SPAZIO, in tutti i sensi, e anche di un po’ di sano divertimento.

      Ho bisogno di staccare la spina. Ho bisogno di riposo mentale, non fisico.

      Comunque dai, conto di rimettermi in sesto in tempi brevi.

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  13. Invece per me sei infelice, la felicità è altra cosa, è senso di completezza, di raggiungimento, è serenità. Non sono attacchi d’ansia e voglia di morire. E mi stringe il cuore vederti così. Perché so, dettaglio per dettaglio, parola per parola dai tuoi ultimi interventi, cosa provi.
    Lancio la cattiveria. Ma tua figlia non può stare, ora che la scuola è finita, qualche giorno dal padre?
    “No” non è una risposta, perché anche il merluzzo aveva detto no e io gli ho lasciato i figli per tre settimane (a dire al vero il figlio, dato che mia figlia si era trasferita dalla migliore amica). Ha fatto fuoco e fiamme, ripicche (di vario tipo, te ne ho parlato), il comportamento di mio figlio è peggiorato in maniera esponenziale, mi ha accusato di essere una madre snaturata, ho dovuto fare un viaggio rocambolesco per riprenderli ma NON MI PENTO. Avevo bisogno di quei giorni, di quello spazio, per fare tutte le mie cose, burocratiche e non, per vedere qualche amica, per aiutare i miei, per sistemare il mio nuovo appartamento. Sono suoi figli, anche se non li ha voluti, ma glieli ho lasciati ed ho ripreso le mie forze.
    Fallo. Assolutamente, e non prendere “no” per una risposta, tua figlia è grande, sa badare da se, dille che si fa una vacanzina col padre, fanno un po’ di bonding, un po’ di dolciumi non le faranno niente dato che mio figlio è andato avanti giorni e giorni a cibi surgelati e precotti, è tornato con la faccia devastata dall’acne ma adesso si è già ripreso (quasi). Mia figlia invece mangiava dalla sua amica il cui padre è cuoco professionista, si è salvata la vita 😉
    Pensaci, anzi non pensarci solo, fallo.
    E quella settimana GODITELA.
    Un abbraccio, cara.

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    • @Martina: a parte che non essere infelice non significa per forza essere felice (come non essere brutta non significa essere bella).

      E’ da stabilire se quello che ho avuto (e che ho) sia stato un attacco di panico, e non ho alcuna voglia di morire: semplicemente, non me ne importa nulla, sono abbastanza epicurea in proposito.

      Per quanto riguarda mia figlia, il gioco non vale la candela, il fatto che la sera si secchi perché io rientro a casa che sto ancora parlando al telefono e non può subito parlarmi e condividere con me la sua giornata (che è un suo diritto e un mio piacere) non giustifica una cattiveria come quella di toglierla dal suo ambiente, dalle sue amiche con cui si sta organizzando giornate di svago, dopo un anno scolastico in cui ha studiato duramente, per mandarla da quella psicopatica della Lobot (perché è là che abita il padre).

      Semmai, per qualche giorno la manderò da mia madre, la sua nonna adorata, dove è coccolata e tenuta come una regina (però un po’ si annoia, quindi non più idi un paio di giorni, quando non ci sono a tiro amiche con cui uscire.

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  14. Allora mandala dalla nonna. Ma il fatto che si annoi che non sia un deterrente. Io avrei dato non so cosa alla sua età per andarmene da una nonna che mi coccolasse e mi venerasse, purtroppo non avevo nonne.
    Che si annoi per qualche giorno non ha importanza, può stare anche tre o quattro giorni. C’è di peggio, non mi pare che la stai mandando a lavorare a cottimo ad una catena di montaggio. Adesso è a te che devi pensare, lei mi sembra che stia bene, certo starà benissimo con tua madre e magari tua madre sarà pure contenta di avere un po’ di compagnia.

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    • Sì Martina, ma mia figlia è una gioia, non un peso (a parte i momenti in cui uno la sbatterebbe al muro, ma credo rientri nella normalità).

      Il problema sono io, il mio stato d’animo: quando lei non c’è, tu credi che io mi dia alla pazza gioia? Neanche per sogno.

      Mia figlia mi scongiura di portarla in vacanza, e ti assicura che è un’ottima compagnia, curiosa, instancabile, si adatta a tutto: sono io che sono impastoiata nella mia stanchezza (pigrizia? remore?) e non trovo la forza di reagire. Io ho bisogno di essere presa per la collottola. Una volta ero io l’organizzatrice del gruppo, quella trainante, un vulcano in eruzione: poi le cose sono cambiate, sto vivendo questa recessione, che ci vuoi fare?

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  15. Anche due giorni liberi sono preziosi…solo che quando ci si ferma scende una stanchezza tale che non sempre si hanno le energie per mettere in pratica le tante idee…per decomprimere ci vuole tempo, purtroppo…

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    • Hai colto il cuore del problema.

      Io se sto sola due giorni sto praticamente in decompressione, abulica. il terzo giorno, il quarto, comincio a muovermi, a reagire, a tornare quella di un tempo.

      Comunque quest’anno Sissi starà via un mese e mezzo, non so neanche come farò a sopravviverle tanto lontano.

      Ogni giorno che sta con me per me è un dono. Se ne vada qualcun altro.

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  16. La prima volta che sta via tanto tempo? Quando si è abituati alla compagnia fa strano trovare la casa vuota, silenziosa e pure in ordine…però hai la scusa per fare qualcosa per te…se non altro per passare il tempo…

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    • No, non è la prima volta. Da quando era in prima media è andata due settimane l’anno in un campo scuola inglese, e generalmente tutto agosto sta col padre (tranne crisi di famiglia in cui mi tocca correre a riprendermela, ma questo succede solo se c’è nell’aria che io mi stia divertendo).

      Il mio problema non è passare il tempo, ma passarlo bene, staccando la spina, divertendomi, in un clima di spensieratezza.

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    • A me i punti li dovrebbero dare alla bocca, e tutto il resto si risolverebbe da sé 😉

      No, io andrei in una capitale europea, scarpinerei dalla mattina alla sera. Andrei a fare una crociera (ne ho fatta una sola con A1&C, nel lontano 1991), passeggerei per i mercatini più esotici portandomi a casa un sacco di cianfrusaglie.

      La beauty farm mi interessa tutto sommato poco, sono una donna sbagliata, all’idea di shopping e beauty farm mi viene l’orticaria.

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  17. Non mi sembri una donna sbagliata, non si è più donne solo perchè ci si imbelletta di più o si spendono capitali in abiti…una mia amica amava andare alla BIT, io sarei voluta andare alla SMAU…il mondo è bello perchè è vario, giusto per dire una banalità…
    Ma se un giorno decido di prendere le scarpe tacco 12 Prada, m’accompagni, e mi porgi i sali al momento del conto 😉

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  18. Ok Diemme, ieri sera ti volevo chiamare (hai ricevuto l’sms?) e confesso di essermi addormentata sul divano (è stata una di quelle giornatine) mentre guardavo Gad Lerner (giuro che lui non ne è la causa dato che amo quell’uomo visceralmente :D) per essere svegliata da un figlio urlante verso le dieci che aveva il padre al telefono e voleva che parlassi con lui (!!!) per organizzargli un viaggio in irlanda. Lascio alla vostra immaginazione quale sia stata la mia risposta nel dormiveglia (al figlio, al padre ovviamente non parlo).
    OGGI ti chiamo, prima delle 8 se ci sei (dopo le 8 il martedì vado a yoga :mrgreen: )
    Sei sola un mese e mezzo… mumble mumble…. guarda che stai scatenando martina…. riesci a leggermi nel pensiero a distanza, vero? 😀 Ma ti chiamo, giuro che non mi addormento durante il giorno! (anche se ormai, visto lo stato…) 😉

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    • Tenetemi, ho un attacco di bile!

      Sissi vuole trovarsi un lavoro “per comprare dei regali al papà” 😯

      La figlia del mio primo marito (praticamente la figlia della ex del mio ex, non ricordo più se classificata come A2 o A3 nella lista degli amici) ebbe lo stesso istinto nei confronti del padre, quando iniziò a lavorare gli mise pure a disposizione una certa cifra per ricomprarsi la casa che lui si era venduto e pappato (che sarebbe stata per metà mia, ma che io gli lasciai per garantirgli almeno un tetto, me stolta e sprovveduta!). Dovette arrivare a trent’anni per realizzare chi fosse il padre, che la situazione in cui si trovava se l’era cercata e voluta, e non parlargli mai più: il che, francamente, mi pare esagerato nell’altro senso.

      Comunque, certo che il rapporto tra padri e figli è un gran mistero!

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    • @Aquila: ma magari! E guarda, puoi pure portare me e Kate insieme, che non siamo gelose. Ti dividiamo da brave sorelle.

      Il problema è che tu chiacchieri chiacchieri e poi sei sempre lì, neanche un caffè a Roma ci hai portato a prendere, altro che crociera! 😛

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    • Eh, qui dobbiamo far vedere che siamo moderne… e poi, visto che ci sono sei donne per ogni uomo, se riusciamo ad averne mezzo anziché un sesto già siamo privilegiate 😛

      (Guai a chi fa battute su quale metà prende l’una e quale l’altra! La risposta è: a rotazione 😆 )

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    • Ecco, lo vedi come sei?

      Io scrivo un post melodrammatico lamentando che sto in fin di vita, e arrivi tu e butti tutto in caciara (anzi, sessual-caciara).

      Eh, non c’è più il sano salvatore di una volta, l’angelo di “La vita è meravigliosa” che ti prende con dolcezza e ti mostra tutto il bene che hai fatto!

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    • @Rory: e pure questa è un’idea 😆

      PS: un po’ meglio sto, che se fossi continuata a stare come l’altro giorno sarei già ricoverata, ma dire che sto bene sarebbe un azzardo.

      Mi faccio forza.

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    • @Aquila: mentre scrivevo “ti prende” già pensavo alla battuta che non vi sareste fatta scappare: mi chiedevo solo chi sarebbe arrivato prima tra te e il cavaliere: ragazzacci! 😛

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  19. Buongiorno.
    Sono contenta che stai meglio. 🙂
    Brava, fatti forza e già che ci sei fatti pure un controllo dal medico: guarda che arriva il caldo e questa cosa può acuirsi. Non ti trascurare.
    Un abbraccio. 🙂

    Ps: cmq avevi scritto “che ti prende con dolcezza”….Romanticona!!! 🙂

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