La casa degli spiriti #1

Su precisa richiesta di Gabry, vi racconto della mia casa “abitata”.

Correva l’anno 1982, e io e il mio promesso sposo stavamo cercando una casetta onde poter coronare il nostro sogno (quello che poi si sarebbe trasformato in incubo, ma questa è un’altra storia).

Siccome a Roma i prezzi erano per noi improponibili, cominciammo a cercare fuori Roma e, cammina cammina, giungemmo in un paesino a qualche decina di chilometri da qui. Trovammo una casetta deliziosa, perfettamente ristrutturata, a un prezzo assolutamente abbordabile al punto che, abbenché non nuotassimo nell’oro, potemmo comprarla in contanti.

La casa era piccola, ma ristrutturata con grande maestrìa, e ogni angolo era sfruttato in modo che non mancasse nulla. Una cucinetta, divisa da un muro “ad unghia” dalla sala da pranzo (consistente in un tavolo rettangolare con due panche ai lati, che poi in effetti erano capienti cassapanche, e due sedie a capotoavola, in modo tale che ci si entrava più che comodamente anche in dieci), la quale a sua volta era divisa dal soggiorno/letto da un muretto sovrastato da mensole che fungevano da libreria. Bagno con doccia, cortiletto persino con l’abete, e oltre il cortile…

Già, oltre il cortile.

Oltre il cortile c’era una cosiddetta taverna, stranamente a forma di cupola: stranamente per noi, che non ne conoscevamo l’origine. Al di là di questa cupola, un cancello di vetro e ferro battuto, umidissimo, dava accesso alla cosiddetta cantina, scavata nella roccia, che consisteva in un cunicolo infinito: cominciate ad averli un po’ di brividi?

Il cunicolo era stato fatto bloccare con un riporto di terra dai precedenti proprietari, che avevano una bambina piccola e temevano che potesse perdersi in quei meandri.

Dopo aver ripulito la casa, mio marito (allora futuro, ora passato) iniziò a fare delle foto e… in taverna non riuscì  facilmente a farle. Si perse il flash, che poi ritrovammo sepolto sotto i cuscini del divano (e chi mai ce li aveva messi? Eravamo solo io e lui!), e non ricordo che altro.

Quando poi ci sposammo e andammo a vivere là, semplicemente le presenze le sentivamo, punto e basta. Sentivamo nel senso percepivamo, non che sentissimo rumore di ferraglia e ululati di anime in pena, ma sapete quando si ha la sensazione di essere osservati? Ebbene, così.

Proprio in quel periodo in televisione Enrica Bonaccorti conduceva un programma che mi sembra si chiamasse “Italia sera”, in cui ogni tanto si parlava di paranormale: ebbene, ogni volta che parlava di spiriti, la tv incominciava a fare le righe, la trasmissione era disturbata, e le luci di casa si abbassavano.

Cominciammo a fare caso a tanti particolari, al punto che mio marito si decise a fare delle ricerche sulla casa e… scoprimmo che faceva parte di una necropoli etrusca, e la stanza a forma di cupola era una tomba…

(to be continued…)

30 thoughts on “La casa degli spiriti #1

    • Eh eh, dovrai aspettare un po’, stasera devo stirare, domani ho un altro impegno, poi è sabato… 😉

      Ehi, non cliccate sulla foto del fantasma, non si sa mai!!

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    • Eh no, il sabato è tutta una corsa, devo andare alla posta, fare la spesa, pulizia di casa, e poi doccia e infine parrucchiere, ché domenica ho una cerimonia, voglio essere in tiro 😉

      Dai, tanto i fantasmi non scappano… 😛

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  1. “Fantasma” anche Tu, Lady @Donna&Madre !
    Ci tiri addosso questo popò di sasso, adombri di ‘necropoli etrusca’ con dèbito spaccato architettonico e foto di ectoplasma per le scale, attiri e agganci la nostra attenzione inchiodandola al mistero, non ci fai dormire la notte, ‘in allarme’ noi ad ogni scricchiolar d’ ante d’ armadio, ad ogni batter di persiane o malsentiti ‘passi’, e poi …………
    scompari ridacchiandotela !!!
    Evvabbè, ti aspettiamo stasera, con una serta d’ agli al collo e nelle mani un cuneo appuntito di legno ed un martello !

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  2. Se mi assicuri che i fantasmi non scappano…ok, è libera uscita…l’andata dal parrucchiere non si può e deve rimandare:) ciao, buon fine settimana…

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  3. Ehm …… Lady @Donna&Madre ……
    Stai imitando Ser @Alfred Hitchcock ???
    Guarda che ( eh, quel genio lo capiva ‘come nessuno’ ! ) se la “suspence” viene troppo dilatata e/o rimandata e/o ricucinata, finisce poi per non fare più alcun effetto !
    Per cui, rimanda il rammendare i calzini e la laccatura delle unghie, e magari anche il lavaggio delle soglie al davanzale delle finestre, e concludi questa terrifica ‘Ghost’s Novel’ !
    Altrimenti rischi di ritrovarti davanti ancora “I Fantasmi” !
    Quelli dei tuoi affezionati lettori, tra i quali io, che se la sono squagliata via a gambe levate !

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  4. Beh… mi appassionano i thriller tipo “Il sesto senso” e “The Others”… anche perché sono troppo razionale per credere ai fenomeni paronormali… ma non così stupido da escluderli con certezza… oh, oh… S.Dubbio colpisce ancora 😉
    P.S.: il trailer di quel film non l’avevo ancora visto… mi ha deluso un po’ come trailer

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    • @FraP: eh eh, ho visto che comunque sei riuscito ad arrivare fino alla fine.

      Comunque la mia Nora era un tesoro, era proprio il fantasma del cuore, e mi voleva un gran bene, ricambiato.

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