Il due di picche

2 di piccheE torniamo al famoso due di picche di cui abbiamo tanto parlato in questo viaggio che abbiamo intrapreso di considerazione sul rapporto a due, con e senza amore, con o senza psuedoamore, con o senza aspettative, con o senza rispetto…

con o senza niente: due di picche, no.

Io, lo so, mando segnali sbagliati: ci dev’essere un motivo per cui se sono innamorata cotta di qualcuno questi non si accorge di niente, ma se al contrario qualcuno, non dico che non mi interessi, ma m’ispiri addirittura repulsione, proprio quello è straconvinto che stia lì fremente ad aspettare che lui si proponga.

Insomma, mi sono trovata tante volte a dover dire “Ti ringrazio delle tue parole, ma in questo momento sto-uscendo-da-una-situazione-e-preferirei-stare-sola” (omettendo che la situazione risale a tre anni prima, l’ho completamente metabolizzata e magari di lì a due minuti netti sarò con un altro).

Oppure: “Temo di non poter accettare il tuo invito, oltre-a-lavorare-studio, devo-fare-un-sacco-di-esami-per-i prossimi-due-anni sarò-costretta-a-stare-relegata-in-casa”.

Assolutamente perdente si è dimostrato il più pratico e schietto “Non provo per te la stessa cosa”, perché lui spera sempre che la situazione possa cambiare e diventa più insistente con il “proviamoci, usciamo insieme per un po’ magari qualcosa scatta”, la qualcosa sarebbe assolutamente vera se fosse a sua volta vero che è solo una questione di molla non scattata.

La situazione si fa più facile quando sei impegnata (un “sono impegnata e amo il mio compagno/marito” è definitivo e non offende nessuno) o quando è impegnato lui (“mi dispiace, è contro i miei principi”, e pure per questo non c’è mica da offendercisi!).

Diverso è quando libera tu, libero l’altro, ci sono motivi oggettivi per cui la molla non solo non è scattata, ma non ha alcuna possibilità di scattare mai, e preferiresti la clausura o la convivenza con un cercopiteco verde dell’Africa orientale piuttosto che trascorrere mezz’ora del tuo tempo con lui.

A cosa è dovuta tanta drasticità di giudizio? Ecco, nel mio caso codice morale e livello culturale sono due fattori imprescindibili. Dell’aspetto mai mi è importato e mai m’importerà (mai detto “lo voglio alto così, biondo piuttosto che bruno, con gli occhi azzurri piuttosto che verdi e così via), dei soldi men che meno (anzi, se sono troppi rischiano pure di infastidirmi), ma sullo spessore morale e culturale non posso chiudere un occhio.

*** e che la fortuna m’assista… ***

45 thoughts on “Il due di picche

  1. e che la fortuna assista tutti noi!

    Mi hai fatto ricordare un viaggio in India assieme a due mie amiche. Tempo fa.

    avevamo una guida che ci chiese subito se eravamo sposate e nella nostra ingenuità (dato che eravamo single) gli abbiamo risposto di no.
    Non l’avessimo mai fatto!
    Questo assatanato non ha fatto altro che beccarsi due di picche da tutte e tre per tutto il corso del viaggio!

    Certo è stato movimentato…

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    • Io in Egitto dovevo andare con la scorta… c’era un mio amico che oramai si era specializzato in operazioni di salvataggio. Una volta però si era arrabbiato e quindi, non solo fece a mossa di accettare un’offerta di cammelli, ma gli fece pure lo sconto!

      Sgrunt!

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  2. Io non sono riuscita mai a dare dei seri 2 di picche a nessuno.

    Ho iniziato storie x incapacità a dire di no. Lo so suona patetico.

    Non ho mai ricevuto neanche mai dei seri 2 di picche. nel senso che i tipi scomparivano prima, a velocità della luce.
    Ancora più patetico.

    Se uno sparisce in tronco tecnicamente è un due di picche?

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    • Dipende se sparisce prima o dopo 😉

      Scherzi a parte, io credo di essere caduta nella trappola opposta, di averne dati di più di quelli che avrei voluto, e dopo tanto tempo passato in solitudine mi trovo a dirmi: oops, ma non avrò sbagliato qualcosa?

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    • Per livello culturale non intendo il titolo di studio, ma l’apertura mentale, la capacità di capire, di mettersi nei panni dell’altro, di rispettarlo. Poi uno può pure non sapere cinque lingue e non essere capace di distinguere un capitello corinzio da un palo della luce, non era questo quello che intendevo.

      Tu mi parli di igiene, ma forse è più facile acquisire l’abitudine a farsi una doccia e a usare un colluttorio, che diventare un essere umano con attributi e controattributi.

      Io, almeno, la penso così.

      Ciao Ric, e grazie dei tuoi passaggi!

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  3. Buongiorno Dolcezza,
    sempre più interessanti i tuoi post.
    Due di picche….azz….che brutta cosa.
    Rifiutare ed essere rifiutati non è mai una bella cosa.
    Sono riuscito un po’ di volte a rifiutare ed una volta sono stato rifiutato. Non voglio fare il fighetto della situazione, ma è proprio così.
    Le donne le ho sempre attirate, non tanto per la mia bellezza (sono normalissimo!!!!), ma a quanto pare per il mio “carisma”. Così mi è stato sempre detto.
    Io mi sento così normale, ma credo che il merito di tutto questo sia la musica, la mia chitarra, le mie serate. Insomma mi hanno dato un po’ una mano.
    Quella volta che sono stato rifiutato è stata davvero “tragica”, perchè credevo molto in quella persona, ma lei di punto in bianco mi ha dato il ben servito dicendomi che tra di noi non poteva esserci niente e che aveva interesse per un’altra persona. Però, chissà per quale motivo, in seguito mi ha cercato, con tanto di lacrime e scuse. Bha….vai un po’ a capire le donne.
    Una delle volte che ho rifiutato è stata un po’ tragicomica. Avevo conosciuto una donna, una bella donna. C’era molto feeling tra di noi. Ci si incontrava abbastanza nonostante i nostri impegni. Sms, mail, ecc….
    I nostri incontri erano molto “casti”, parlavamo molto.
    Arriva il giorno in cui accade qualcosa di più, o meglio doveva accadere qualcosa di più e invece grande delusione. La persona in questione di igiene intima non era davvero una campionessa. Emanava davvero un cattivo odore. Le ho detto un semplice arrivederci. Tanto imbarazzo da parte di entrambi, e non ci siamo più sentiti. Ma ho voluto “servire diplomaticamente” il mio due di picche.
    Un’altra volta che l’ho servito invece è stato con una donna, bella, ben curata, ma che aveva problemi di alitosi.
    Altre volte il mio due di picche è stato servito, perchè ti accorgi effettivamente che la controparte non ti ispira proprio niente.
    Non bado molto all’aspetto esteriore di una donna, non mi interessa. La prima cosa che guardo sono le mani e gli occhi, il resto non conta molto. Certo anche l’occhio vuole la sua parte, non lo nego, ma ti posso assicurare che miro di più all’affinità con una persona, la testa.

    Al contrario tuo codice morale e livello culturale non sono indispensabili, anzi non ci bado proprio.
    Per quanto riguarda il codice morale, posso garantirti che molte persone se lo mettono sotto i piedi, l’essenziale è arrivare all’obiettivo (CATECHISTE COMPRESE….ahahahah).
    Il livello culturale? E che ci fai? Nel senso quando stai con una persona non credo sia proprio indispensabile fare discorsi filosofici, parlare di arte, ecc…..forse anche quello. Naturalmente è difficile instaurare rapporti con persone che hanno un livello culturale diverso rispetto al proprio, ma non bisogna discriminare.
    Credo sia più importante uno sguardo per capirsi, la complicità, il cercarsi, il donarsi.

    Baciotti….;o)

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    • @Alberto: ovviamente la persona ti deve piacere, a meno che non si torni all’amore a distanza di cui al post precedente 😆

      Sicuramente non ho mai ricercato dei requisiti fisici, e sono piuttosto allergica ai belloni (i quali non capiscono come possa disdegnare la loro generosa offerta […] ).

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  4. Avevi parlato di livello culturale…..forse era meglio specificare diversamente.

    Io ti ho raccontato quello che mi è successo…..ognuno ha le proprie abitudini!!!!

    Bacioni

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    • @Rick: appunto, ho parlato di livello culturale, non di istruzione (anche se il secondo dovrebbe condurre al primo, o almeno aiutare).

      Per l’igiene, ovviamente, apri una porta sfondata.

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  5. Ma, non so effettivamente cosa sia il due di picche…

    L’ho dato? L’ho ricevuto? Come è possibile dirlo in assoluto… so che ho incontrato delle persone, che se anche c’era un feeling, non c’è stata storia e altre che, dopo un periodo di normale frequentazione, è scattato qualcosa, così all’improvviso.

    Non mi piacciono i rifiuti, riceverli e quanto meno farli e forse è per questo che non ho memoria di queste cose.

    Poi c’è da dire che ci sono delle obiettive situazioni, in cui si è più interessanti e quindi meno propensi ad essere rifiutati… ho avuto più occasioni quando ero già impegnato che da scapolo, sicuramente questa condizione porta le donne ad essere più tranquille, se sono “stato scelto” da un’altra, vuol dire che va tutto bene… 😉 o chissà come mai…

    Non è una bella cosa dare il due di picche, anche perché credo esistano altri modi per dare forfait.

    Interessante quello che ha detto Presidente di BananasRepublik, a volte per non dire di no, magari si prova e poi la storia finisce nello spazio di un mattino.

    *** Eccoci, sono stato meno burlone? ***

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  6. Vi abbiamo presentato “Scambio dei ruoli tra Riccardo e Artù”.

    Ora che Arthur era riuscito ad essere serio, e a ridare al mio post la dignità dovuta, ecco Riccardo, sempre serissimo e profondissimo (nonché dolcissimo) che si sganascia.

    *** Non c’è più religione! ***

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  7. beh,
    a me capita spesso, e un pò cominciate ad intuirne il perchè, di trovarmi a dare il due di picche…
    …non parlo molto delle mie cose personali, sono più favorevole all’ascolto, e al dialogo neutro, quindi capita che non subito venga fuori la mia situazione…
    quando arriva il momento, con molta franchezza e serenità dico che il mio cuore è impegnato anche se di una persona che purtroppo non sempre è presente.
    E solitamente non si offende nessuno.

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  8. Mi rimane giusto una curiosità.
    Esiste una differenza se il due di picche è dato da una donna ad un uomo o da un uomo ad una donna?
    C’è qualche ragazza o Lady frequentatrice di questo lido, seppur fascinosa e bellissima, che ne ha ricevuto uno, più o meno sonoro?
    In generale penso che esista una diferenza fra un due di picche semplice, ed uno con accompagno ( che se giochi a tressette ed il tre è già uscito..teribbbile)

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    • Direi di no, dipende dai modi e dalla sensibilità di chi lo dà e di chi lo riceve, e da quanto sia coinvolto.

      Io personalmente (posso ritenermi una Lady frequentatrice di questo lido?) sono una che cammina “occhi a terra”, sempre immersa nei miei pensieri e nella mia vita che scorre non ho capito bene dove, ma piuttosto precipitevolissimevolmente. Generalmente alzo gli occhi quando qualcuno mi bussa sulla spalla con una certa insistenza e impetuosità e allora io, dopo un primo momento di smarrimento “Chi sono, da dove, vengo, come posso aiutarla, ah sì, dicevi, tu sei un uomo e io una donna, sì mi pare di sì” quindi, dopo avermi spiegato senza troppi giri di parole che ha interesse per me (i giri di parole non li capisco, anche perché io credo nell’amicizia tra uomo e donna, sono piuttosto estroversa e affettuosa, quindi per farmi capire che le cose potrebbero viaggiare su un altro binario mi devono fare un disegnino alla lavagna coi sottotitoli a pag. 777) prendo in considerazione la “candidatura”.

      Generalmente la mia risposta è no, ma non perché sia snob e mi creda chissà chi, ma sempre perché… mah, ogni volta c’è un perché per il no.

      Comunque cerco sempre di dirlo con molto tatto, mi imbarazza moltissimo e mi metto nei panni di chi il no lo riceve: certo però, che in qualche modo riesco a dirglielo, non mi ci prendono per stanchezza!

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  9. Amici arrivo anche io, tra una forchettata di insalata di riso e la riflessione sulle vostre parole.

    Mi ha fatto sorridere Marcillotta…

    So di molte persone che non ci hanno nemmeno provato con me x’ si vedeva lontano un mondo che non ero interessata a loro ed effettivamente era così. Quindi è un due di picche implicito, se vogliamo dirla tutta.

    Io come Arthurino mi chiedo cosa sia effettivamente un due di picche. Ci sono stati casi in cui le persone si sono eclissate quando si stavano per innamorare (adesso li chiamo i miei fantasmini) o chi come il banalissimo coglione (ce ne cala un pezzo ma non me lo ricordo) x l’eccessiva distanza (e qui come dice arthur non è scattata neanche la frequentazione quindi non era nulla). Di due di picche classici dove uno all’altro non piace per niente non ne ho mai avuti…Ma forse è meglio così: se uno proprio non ti fila te ne fai una ragione…qdo inizia a dire: sono intrappolato nel passato, ma tu sei la donna dei miei sogni,…e cavolate varie un povero pirla come me lotta, ci spera e si illude…

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    • Vorrei chiarire che per “due di picche” intendo un “non mi interessa la storia”, non un abbandono.

      In quello invece ho purtroppo un’esperienza da manuale 😦

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    • Lo so, e in fondo non è neanche una cosa sbagliata: è un mio limite.

      Io quando voglio bene a una persona è un bene enorme, e “per sempre”; l’abbandono lo digerisco così male, ma così male (e poi, bisogna pure vedere “come” sei stata abbandonata), il dolore che ne segue è così violento, che è come quei cibi con cui hai esagerato e che poi solo a vederne le foto ti vengono le bolle: non ce la faccio.

      Anche perché, se io sto con una persona, non è solo per amore, ma per amore sostenuto da stima (con tutto il rispetto e lo spazio per le debolezze umane ovviamente). Se la stima viene meno (per questo ti dico che dipende dal “come”), non c’è più discorso che tenga.

      E non credete che non abbia provato ad essere meno categorica: non ce la faccio, non è proprio nel mio DNA.

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  10. Tu sei The Lady, padrona e sovrana. Obviously.

    No, perché è un colpo che arriva mentre sei con le difese abbassate e ti costringe a fare i conti con il tuo amor proprio, in casi gravi con la tua autostima. Non sempre la ripresa è immediata.

    A noi uomini capita, alle donne non lo so. (nel senso che proprio non lo so)

    Per quanto mi riguarda devo dire che su tre volte e mezzo che c’ho provato, ne ho realizzati cinque, di due di picche. Qualcosa vorrà dire. Mi sembro in media comunque.
    L’ultima volta, dato che la girl non trovava le parole, me lo sono inflitto da solo. Lei ha detto :”..sì, ecco, proprio così..”

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  11. Beh, io penso che quando ci si propone, bisogna sempre lasciarsi una scappatoia, purché onorevole.

    Io penso che si debba partire con un invito da qualche parte, non con un “Ci mettiamo insieme?”, o “Io ti amo e tu?”; pensate, c’è persino chi, di primo acchito, se ne è uscito con “Ti voglio sposare”, comportamento che ti fa sospettare che un giorno non lontano arriveranno due signori in camice bianco a portarlo in una stanza del loro accogliente centro ospiti, in una bella stanza linda e pinta.

    Ma dico io, ma che ci vuole a saggiare il terreno? Se una rifiuta regolarmente inviti vuol dire che non è interessata, se a frasi tipo “Sto bene quando sto con te” non risponde neanche un “anch’io”, ma lascia cadere il discorso, direi che c’è poco da proporsi.

    Diverso è quando c’è comunque un rapporto di confidenza e affetto, e allora i segnali possono essere ambigui: ma in quel caso, si dovrebbe proprio trattare di quella persona che non ci umilierebbe mai e non ci farebbe mai pesare il “no”.

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  12. Perfetto quello che dici.
    Ma non sempre la lucidità, per fortuna aggiungo, è lì a darci una mano.
    Il fattore rischio esiste sempre perché il tuo sistema emotivo-istintivo è in parte compromesso.
    Io, oltre a tante (non troppe) belle chiacchere, mi ero fatto precedere da un bel film in dvd e da una canzone che, se me la dedico, m’innamoro da solo.
    Lei è stata garbatissima ed io, nonostante il dolore sul momento, ne conservo un bel ricordo.
    Almeno di non aver buttato via un sentimento.

    …acc. volevo fare una citazione da Eros e Pathos di A.Carotenuto. Volevo farla esatta ma non trovo il libro. Paciencia.

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    • Mi viene in mente che io ho dato un due di picche in diretta tv: voi non avete idea l’imbarazzo, e quello insisteva, insisteva. Poi mi ha fatto telefonare dalla redazione, e io sono stata educata ma ferma (anche perché dare illusioni mi sembra scorretto): mi sono beccata un “ma chi si crede di essere?”.

      Beh, per esempio, una che non aveva nessun bisogno del tizio.

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    • Dimenticavo, per quanto riguarda la citazione, dilla con parole tue, tanto siamo qui “pour parler”, mica per fare gli esami. Ci interessa il concetto, eccome se ci interessa!

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    • Per me disilludere una persona, rifiutare un sentimento, è sempre stato molto doloroso, non mi ha mai lusingato e non ha mai nutrito il mio ego. Ho sempre cercato di farlo con molto tatto (forse mai con chiarezza?), e forse per questo la determinazione non è stata recepita. Dopo molte insistenze, molti rifiuti sempre cortesi abbenché sempre più imbarazzati, a volte la reazione della persona rifiutata è stata amara e inaspettata.

      Una mia amica dice che ho cominciato questa sorta di “soppressione” dell’aspetto proprio per evitare di suscitare interesse, e non credo che abbia tutti i torti.

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  13. Non volevo fare il “ganzo” con le citazioni. E’ che spesso dopo aver letto qualcosa lo inglobo dentro e mi dimentico chi l’ha scritto. Non ero sicuro che fosse da quel libro, ma fa niente, la mia ignoranza non ne soffrirà.

    Forse non è bella e non è pertinente però il concetto è che
    “il fuoco (in questo caso l’amore) non è un elemento che si può ricevere in dono né tantomeno donare. Essendo materia degli dei, trasgressione, rottura degli schemi, bisogna necessariamente rubarlo”
    e questo comporta dei rischi.

    “..evitare di suscitare interesse..”. Interessante. Senza riferirmi a te, potrebbe essere anche un buon modo per spostare su altri aspetti di sé il centro d’interesse degli altri.
    ( come le veline che si laureano 🙂 )

    Io ho scelto la via dell’invisibilità, ed infatti, vedi, oops, non ci sono più…

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    • @Bali: ma il “non ci sono più” era serio? Naaaaa!

      Guarda che qui gli amici mica li molliamo, e quindi al tuo “ho scelto la via dell’invisibilità” la ciurma di Diemme risponde due di picche!

      Anzi, appena posso ti dico una cosa in privato… privatissimo 😐

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  14. Buongiorno Dolcissima Lady,
    oggi il mio saluto te lo lascio qui……

    Un baciotto grande grande e un abbraccio forte…..mi raccomando non mi servire un due di picche!!!! ;o)

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  15. Il medico mi ha proibito più di due (max tre) commenti al giorno e di non superare complessive 30 righe (di scritto). Dice che sennò mi ammalo 🙂

    Ora sto qua :

    ma ti leggo egualmente

    Bellissimo il template. Mozzafiato l’azzurrino iniziale con il marrone ed il verde, ma poi tutto porta ad una bella armonia.
    Bella la divisione degli spazi, insomma bello, bello, bello

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  16. Grazie per i complimenti, mi fa piacere che ti piaccia, ma non so quanto durerà. Generalmente ogni tanto sfogo una sorta di energie in eccesso cambiando template, ma poi ritorno quasi sempre sui miei passi.

    Per quanto riguarda il medico sei capitato da un ciarlatano.

    Ho portato le tue analisi da uno specialista mio amico e ha detto che per depurare l’organismo di tutte le sostanze tossiche assorbite nel corso della vita (rospi inghiottiti, sassolini nelle scarpe) la dose deve essere almeno triplicata.

    Quella che ti ha prescritto al massimo ci curi una multa.

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